Roma hi-fidelity 2019: parte 7
Nuova puntata del nostro reportage della kermesse romana sull'alta fedeltà, con le salette di Exhibo distributore di marchi come Klipsch, Sennheiser, TEAC e Jamo e di Audioplus con Lamm, Marten, Soulution, TechDAS tra gli altri
Audioplus Hi End: Allnic Audio, Atohm, Bayz Audio, Lamm, Marten, Soulution, TechDAS
"23" è un numero iconico, per Audioplus Hi End, poiché enumera al contempo gli anni di presenza sul mercato e i marchi distribuiti sul territorio italiano. L'attività, gestita da Emanuele Bassetti, ha sede (e svolge anche attività di vendita) nel negozio sito a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. La grande sala non trattata, dal suono live, molto riflettente, allestita all'Hi-Fidelity di Roma da Audioplus Hi End conteneva molte macchine, ma per fortuna di volta in volta veniva civilmente precisato con un cartello cosa era in funzione nel preciso momento in cui suonava ed approfondimenti si potevano fare sulla copiosa documentazione cartacea disposta all'ingresso in modo che risultasse liberamente prelevabile dai visitatori.
Audioplus aveva installato a Roma un set di prestigio, composto da giradischi TechDAS Airforce III Premium (37.000€) con una testina Allnic Harrow Ultra (3.900€), un pre phono Allnic Audio H7000V (15.500€), un SACD Soulution 541 (32.000€), un pre Lamm L2.1 Reference (29.900€), che alimentavano 2 finali Lamm M1.2 Reference (36.600€ alla coppia) che a loro volta pilotavano una coppia di speaker Marten Mingus Twenty (59.000€). Era presente uno degli esercizi di bravura del costruttore giapponese TechDAS, che produce il rilucente giradischi Airforce III Premium che utilizza due pompe ad aria separate per creare un cuscinetto d'aria e il vuoto, e adotta un pesante piatto da 29 kg.
Il pre phono a valvole H7000V della Sudcoreana Allnic Audio usa triodi a riscaldamento diretto DHT 300B come regolatori di voltaggio, ha un architettura true dual mono senza feedback negativo, opera in pura classe A e ha uno stadio di uscita completamente bilanciato; onboard ha anche l'equalizzazione Allnic Multicurva LCR con 4 turn-over (250Hz, 400Hz, 500Hz RIAA e 700Hz) e 4 Roll-off (-16dB, -13.7dB RIAA, -11dB e -5dB).
Dopo anni di ascolti abbiamo imparato ad apprezzare le squadrate, ben progettate, ben costruite, ma soprattutto ben suonanti macchine di Soulution in alluminio spazzolato, marchio svizzero di proprietà di Spemot il cui obiettivo è la assoluta neutralità di emissione, ben racchiusa nell'invero piuttosto impegnativo mottetto aziendale "omit nothing, add nothing". Il 541 fa parte della serie (si fa per dire) mid level di Soulution. La "zero phase technology" proprietaria corregge i piccoli errori di timing ingenerati dal filtro passa basso del convertitore D/A, determinando una resa sonora più realistica e tridimensionale.
Anche Lamm ha una filosofia aziendale piuttosto impegnativa, "quite simply... the world's best audio electronics", ma anche a lei non si può che riconoscere una notevolissima cura progettuale ed un'elevata qualità costruttiva. Da quasi 30 anni l'americana Lamm Industries Inc. (che prende il nome dal patron, Vladimir Lamm) produce infatti eccellenti macchine da musica a tubi o allo stato solido senza compromessi universalmente apprezzate dagli appassionati. Il pre Lamm L2.1 Reference è dotato di un circuito che impiega MOS-FET selezionati e superlineari e assicura il funzionamento in classe A dall'ingresso all'uscita senza alcun feedback: tutti gli stadi sono single ended. I Lamm M1.2 Reference sono dei finali mono ibridi davvero massicci in classe A in cui un singolo tubo 6922 pilota i MOS-FET. Erogano 110 Watt su 8 ohms, 220 Watt su 4 Ohm, 400 Watt su 2 Ohm, 600 Watt su un Ohm per un peso di 31 chilogrammi ciascuno. Nessun problema con moduli di impedenza tormentati, quindi!
Purtoppo, per un insieme di disguidi logistici e di distrazioni locali che sarebbe qui inutile ricordare, ho potuto sentire solo in parte "Chopin: 12 Etudes, Piano sonata n. 2" eseguita da Nelson Freire come anche il brano cantato "Youngstown" di Steve Strauss, tratto dal SACD "Just Like Love" (prodotto da Stockfisch Records). Da questo ascolto superficiale ho tratto la convinzione che il suono che si udiva in sala in un certo senso tradiva il livello qualitativo del set, in quanto finiva per replicare le caratteristiche soniche dell'ambiente non trattato, producendo un sound molto live e riflettente, comunque gradevole, ma probabilmente migliorabile con un lieve ma ben disposto trattamento assorbente.
Pur non essendo presenti in sala, farei però un torto a non ricordare che Audioplus Hi End distribuisce quelle casse onnidirezionali ungheresi di Bayz Audio (modello Courante) dalla foggia di un tubo nero doppiamente ripiegato, realizzate in fibra di carbonio dalla stessa azienda che produce le macchine da corsa della RedBull, che avevo notato in molte altre occasioni ma che purtroppo ho avuto modo di ascoltare una sola volta di sfuggita.
Oltre a Bayz Audio, distribuisce anche il marchio francese Atohm. Ricordo con piacere di aver sentito ripetutamente a Monaco questi altoparlanti inseriti in un set piuttosto complesso, completo di elettroniche e sub, che riproduceva lo strepitoso "The Sheffield Drum Record", che notoriamente contiene probabilmente la migliore registrazione di batteria mai effettuata.
Attenzione, perché solo dopo la segnalazione del forumer ZioMartinLoganHT ho appreso che la differenza con la versione CD è immensa: solo la versione XRCD24, infatti, è la remastered cui mi riferisco. Ebbene, da batterista che da tempo ha appeso le bacchette al chiodo ho ascoltato quei pezzi eccellentemente registrati in decine di sale, ma mai come è avvenuto a Monaco, nella sala Atohm. Una dinamica, una estensione tonale (dai piatti alla grancassa) e una composta ma vigorosa pressione sonora che mi hanno davvero impressionato! Sono quindi ben lieto di apprendere che il marchio è finalmente calato anche ai nostri paralleli.
PAGINE ARTICOLO
Similar Post You May Like
-
Roma hi-fidelity 2019: ultime sale e conclusioni
Giungiamo così alla fine della nostra avventura al Roma Hi-fidelity 2019 con qualche rapido... »
-
Roma hi-fidelity 2019: parte 8
Tra le salette più interessanti ai piani superiori quelle con impianti da noi rinominati "gigantici"... »
-
Roma hi-fidelity 2019: parte 6
Continua puntuale il nostro reportage della kermesse romana sull'alta fedeltà, con le salette... »
-
Roma hi-fidelity 2019: parte 5
Nuova puntata del nostro reportage della kermesse romana sull'alta fedeltà, con le salette... »
-
Roma hi-fidelity 2019: parte 4
Nuova puntata del nostro reportage della kermesse romana sull'alta fedeltà, con le salette... »
-
Roma hi-fidelity 2019: parte 3
Continua il nostro reportage sul Roma hi-fidelity 2019 con le sale allestite rispettivamente... »
-
Roma hi-fidelity 2019: intro e sala Garman
Le luci si sono spente e tutto è stato smontato e portato via. A mente fredda e dopo aver recuperato... »
-
Il Roma hi-fidelity 2019 di AV Magazine
Inizia il reportage sul Roma hi-fidelity 2019 a partire dall'esperienza della nostra saletta,... »