Roma Hi-Fidelity 2021 - Audioplus

Fabio Angeloni, Marco Cicogna 21 Dicembre 2021 Audio

Parte 2. Visita e ascolti a quattro orecchie dal distributore di Absolare, Allnic, Etsuro*Urushi, Jorma Design, Marten, Soulution, Tara Labs, TechDAS e Zensati


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Audioplus secondo Fabio Angeloni

È sempre un piacere ascoltare i prodotti di Emanuele Bassetti di Audioplus, attentamente selezionati in termini di qualità costruttiva e sonora, bene accoppiati e dimostrati con un raffinato programma musicale che lascia sempre a bocca aperta. Il suo spazio di vendita sito a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, costituisce per molti appassionati un viaggio della speranza (per la concreta possibilità di ascoltare e poi acquistare prodotti di alta gamma non frequentemente rinvenibili nelle showroom), ma anche di certezza sulla assoluta qualità di quanto proposto.

Il set presente alla manifestazione gemella della milanese che la ha preceduta (di cui abbiamo parlato qui) è stato solo lievemente modificato, come ovvio, in ragione del brevissimo tempo intercorso dalla passata manifestazione, forse anche per la nota difficoltà di approvvigionamento che attanaglia tutti i settori merceologici del comparto del commercio.


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Entrato nella sala Remo di Audioplus, la ho trovata - come sempre - piena di ogni ben di Dio, con l'ulteriore sorpresa di individuare in piedi, in un angolo e in religioso silenzio, il patron degli Hi-Fidelity, Stefano Zaini. Captata visivamente l'ultima seduta disponibile, mi ci sono fiondato su e mi ci sono accomodato.


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Ero arrivato proprio nella fase di transizione, ovverosia mentre di fatto era terminata la precedente dimostrazione del set con le Marten serie Parker modello Duo stand a due vie (10.850€), che purtroppo proprio non riesco mai ad ascoltare (è la seconda volta che accade, in un mese) con il pre phono Allnic L-10000 (31.000€), due Absolare mono passion single ended 845 (41.900€) e il CD/SACD player Soulution 541 (32.000€).


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Fortunatamente (e civilmente) Bassetti nelle sue sale rende noto in modo chiaro e inequivocabile cosa sta ponendo in dimostrazione, spostando dei cartelli in prossimità delle macchine in dimostrazione, evitando così possibili confusioni da parte degli astanti, ma anche inutili interruzioni durante l'esecuzione del programma musicale. A cercare la perfezione, sarebbe forse stato utile disporre, dentro o fuori dalla sala, di un foglio con gli elenchi dei componenti dei due set al fine di rendere più intelligibili le due articolate catene di riproduzione; ma per migliorare c'è sempre tempo.


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Ha quindi iniziato a suonare il set composto dal giradischi giapponese TechDAS Air Force III Premium S (40.000€) con due pompe ad aria separate che creano un cuscinetto d'aria e il vuoto e con testina della giapponese Etsuro * Urushi Gold (18.500€) con cantilever in diamante. Questo giravinili veniva alternato con il modello TechDAS Air Force V Premium (17.900€) con braccio SME e una testina Etsuro * Urushi, ma il modello entry level Cobalt Blue (5.900€).


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C'era poi il pre phono a valvole della sudcoreana Allnic Audio L-6500 (9.200€) con stadio di guadagno singolo, funzionamento in pura classe A, impedenza di uscita ultra bassa, regolazione della tensione con tecnologia a tubi avanzata e controllo del volume dell'attenuatore di precisione. Il cablaggio era Tar Labs Zero Evolution, Zensati e Jorma Design. Completava questa meraviglia la sezione di "elevazione, spinta e riproduzione", la stessa di Milano: i "diffusori svedesi Marten Parker Quintet Diamond Edition (31.000€), presentati in anteprima e appartenenti alla linea flagship Parker, dotati di tweeter ceramico (upgradabile al diamante), midbasso posteriore cercamico, quattro radiatori passivi anteriori, con tenuta in potenza di 350 Watt, sensibilità di 93dB" e le "belle e massicce elettroniche svizzere in alluminio spazzolato del brand Soulution della serie top, più precisamente il preamplificatore 725 (41.000€) e due finali monofonici 701 (139.000€) in grado di erogare 600W su 8 Ohm, con una alimentazione con capacità di filtraggio maggiore di 1,000,000 µFarad".


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Nella mia breve permanenza era stato messo in ascolto Life, tratto da Joel Xavier & Ron Carter In New York. Il programma era ambizioso e al contempo pericolosissimo, con una chitarra e un contrabasso da soli: non roba eterea e riproducibile in souplesse, insomma. Le note basse e profonde vengono arricchite da una chitarra chiara ma non irrealisticamente argentina (come spesso accade). La qualità di riproduzione era davvero elevatissima.


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Ha fatto seguito il SACD Britten & Weinberg: Violin Concertos, Linus Roth, Deustches Symphonie-Orchester Berlin Mihkel Kütson per la DG. Il violino si materializzava all'improvviso davanti a noi, mentre l'orchestra seguiva le evoluzioni acrobatiche del solista. Il pizzicato esibiva un realismo semplicemente disarmante e materico. Contrariamente a quanto spesso accade appena il programma si eleva un po' e diventa (lo dico impropriamente) "sofisticato", per palati fini, i presenti si trattenevano in sala, nuovi avventori si accomodavano e la musica veniva interrotta solo da qualche (timido e innocuo) colpo di tosse stagionale.


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Il mio ascolto terminava con Ain't no sunshine di Tommy Schneider da Plan B3 con il quale il sax si materializzava improvvisamente davanti a noi vivido e solido. A quel punto ho iniziato a pensare che da quelle parti si fosse riuscito ad adottare la tecnologia degli ologrammi musicali, perché tale era l'impressione nell'aria. Il pezzo è strepitoso, con un organo morbidissimo, caldo, profondo su cui si staglia un sax non graffiante ma sapientemente soffiato, il tutto supportato da una (supposta) chitarra semiacustica e dalla batteria. Davvero notevole!


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Anche in questo caso è davvero complesso riuscire ad attribuite il merito del risultato finale ad un componente piuttosto che ad un altro. Ma una certezza ce la siamo fatta: ancora una volta qui da Audioplus eravamo seduti in una sala della rassegna che meritava una posizione da podio. Ne sono uscito velocemente, per evitare di soffermarmi sulla nutrita esposizione statica presente all'ingresso e per cedere ad ogni possibile tentazione di ottenere ulteriori info su questi autentici fuoriclasse!

Audioplus secondo Marco Cicogna

In termini di raffinatezza sonora ho ascoltato uno dei sistemi più interessanti di tutta la manifestazione nella sala Audioplus. La voce principale nella configurazione proposta dal distributore di San Benedetto del Tronto è ancora una volta rappresentato dai diffusori Marten. Del costruttore svedese abbiamo in prova in queste settimane il modello 'Oscar Duo'. Ne ha di cose da raccontare...

L'azienda di Emanuele Bassetti ha saputo accogliere e presentare in Italia marchi del calibro di Absolare, Allnic, Etshuro, Marten, Soulution, Taralabs e Tech Das. In questa edizione romana ho avuto la possibilità di ascoltare i Marten Parker Quintet Diamond Edition, un sistema che va ad arricchire la mia esperienza con questo costruttore di sistemi di altoparlanti. Il resto dell'impianto comprende macchine da musica di alto profilo, quanto di meglio si sia esibito negli ultimi anni in una fiera audio italiana.


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Spicca la sorgente analogica che trova nel giradischi nipponico Air Force III Premium con testina Etsuro, l'unità phono a tubi Allnic, le amplificazioni Soulution in alternanza a quelle di Absolare. Non è solo uno spiegamento di nomi importanti del High-End audio globale (mi verrebbe da dire che sia quasi uno 'spreco di munizioni', considerando il talvolta distratto via-vai del pubblico) ma una sana integrazione che ha raggiunto, anche nelle condizioni non ideali di una mostra, prestazioni di grande musicalità.


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Ciò che mi viene alla mente è l'articolazione espressiva della catena, capace di raffigurare un quadro sonoro completo ed attendibile anche nei momenti più delicati, allo stesso tempo sviluppando un respiro dinamico ampio che offre il giusto e coinvolgente respiro anche alle partiture più impegnative. Torno ad apprezzare la solidità del basso delle Marten da pavimento, estese quanto basta ma sempre capaci di modulare con musicalità, lontano da effetti speciali.


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Siamo di fronte ad una raffigurazione per molti aspetti lontana da certe tendenze audiofile, sintonizzati semmai su un sentire musicale che ha nella accurata raffigurazione di una gamma media piacevolmente fluida uno dei punti di forza.  Come anticipato in apertura, torneremo prestissimo a parlare dei diffusori Marten con un test di un prodotto raffinato e dal prezzo decisamente più 'democratico'.

Per maggiori informazioni sui prodotti distribuiti da Audioplus: www.audioplushiend.it

 

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