Roma Hi-Fidelity 2021 - Gruppo Garman

Fabio Angeloni 28 Dicembre 2021 Audio

Parte 7 | Il report della nostra visita da Gruppo Garman, punto vendita di Darkstar 9, Definitive Technology, Epson, madVR Envy, Marantz e Reavon, presente al Roma hi-fidelity 2021 il 27 e 28 novembre.


- click per ingrandire -

All'Hi-Fidelity romano, come d'altra parte alle manifestazioni gemella milanese e cugina monacense, sono pochi gli espositori che espongono un set video con audio multicanale. Tra questi vale senz'altro la pena di ricordare l'impianto installato da Gruppo Garman, tornato a partecipare alla rassegna, in sala Augusto, con un set dai connotati innovativi e stuzzicanti. Solo per incidens do conto del fatto di aver apprezzato il rispetto rigoroso delle norme anticovid, che prescrivevano una capienza massima nella saletta di 8 persone, senza furberie di sorta.


- click per ingrandire -

La fonte dell'impianto era rappresentata una coppia di lettori universali basati su SoC Mediatek MTK 8581, ovvero Ipuk UHD8592 (distribuito da Cinema e Sound) e Reavon UBR-X200 (distribuito da Audiogamma): si tratta di praticamente di cloni dell'Oppo UDP-203 (purtroppo non più in produzione), benché molto diversi tra loro per componenti accessori e firmware. Come sorgente c'era anche il lettore multimediale Zidoo Z9X, basato sul nuovo SoC Mediatek RTD1619DR.


- click per ingrandire -

Tutte e tre le sorgenti erano collegate al sintoamplificatore integrato Marantz SR-8015, che pilotava un set in configurazione Dolby Atmos 5.2.4 con sistemi di altoparlanti e sub Definitive Technology (con tecnologia dipolare, tweeter con cupola in alluminio e sub integrato) costituito da una coppia di torri anteriori BP9060 (con sub da 10"), da una coppia di torri posteriori BP9040 (con sub da 8") e il canale centrale CS9060 (sempre con sub da 8" integrato): le 4 torri avevano sulla loro sommità gli eleganti moduli aggiuntivi A90 height stilisticamente perfettamente integrati, orientati verso il soffitto, al fine di creare la 'dimensione verticale' dei segnali immersivi Dolby Atmos e DTS:X di cui poi in sala si sarebbero apprezzate le prime riflessioni.

Va qui pure osservato che la soluzione con sub integrato autoamplificato (in classe D) proposta da Definitive Technology consente indubbiamente di ottenere un risultato di grande effetto con poca energia di pilotaggio, in quanto sgrava a monte l'amplificazione dal dover leggere il difficile carico costituito dalla gamma bassa/ultrabassa. Completavano il sistema ben due nuovissimi subwoofer della serie Descend modello DN12, con driver da 12", doppio radiatore passivo da 12" e potenza fino a 1.500 watt. Lo schermo era un grande ALR Dark Star 9 da 3,5 metri di base con rapporto d'aspetto in 21:9, illuminato dal nuovo videoproiettore con sorgente luminosa ibrida laser e fosfori Epson LS11000, di cui potete leggere una recensione - con misure - sull'anteprima nazionale in questo articolo.


- click per ingrandire -

La sala prevedeva dimostrazioni a rotazione di tre 'mediatori tecnologici' differenti, tutti con la 'propria' sorgente di riferimento: il lettore Ipuk veniva utilizzato principalmente da Francesco Aliotta (Audio Quality), il Reavon da Emidio Frattaroli e lo Zidoo da Gian Luca Di Felice. Quest'ultimo ha sostituito più di una volta il Frattaroli, occupato con le interviste dei protagonisti di questa edizione del Roma Hi Fidelity 2021 ed è stato di fatto l'attore principale di tutte le dimostrazioni e giusto un paio assieme ad Emidio Frattaroli.


- click per ingrandire -

Sia Gian Luca che Emidio hanno utilizzato il segnale video nativo delle sorgenti, senza ulteriori elaborazioni. Negli altri quattro appuntamenti giornalieri, Francesco Aliotta mostrava anche il notevole boost del sofisticato DSP video madVR Envy che correggeva la colorimetria, effettuava il tone mapping dinamico dei contenuti HDR, ottimizzava dettaglio e risoluzione con una maschera di contrasto estremamente sofisticata, oltre a provvedere anche elaborazioni sul rapporto d'aspetto per riempire in maniera intelligente l'enorme schermo in 21:9 da 3 metri e mezzo di base Dark Star 9. 


- click per ingrandire -

Tra le varie dimostrazioni possibili, come recentemente avvenuto a Milano, mi è capitata in sorte la presentazione curata dal bravo Francesco Aliotta di Audio Quality. Dopo la doverosa introduzione destinata a presentare il nuovo videoproiettore Epson LS11000, il primo laser con tecnologia LCD trasmissiva 4K vobulato con copertura al 90% dello spazio colore DCI-P3, Aliotta si è soffermato sulle caratteristiche dello schermo ad elevato contrasto Dark Star 9, con rapporto d'aspetto in 21:9, larghezza di 3,5 metri e certificazione ISF.

 
- click per ingrandire -

La superficie del Dark Star 9 è dotata di nanostrutture che assorbono la luce che arriva sullo schermo ad elevati angoli di incidenza, riflettendo di fatto quasi esclusivamente quella che arriva dal proiettore. Questo particolare qualifica lo schermo come elemento ALR (Ambient Light Rejection, eliminazione della luce ambiente), donando alle immagini un rapporto di contrasto particolarmente elevato, soprattutto quando ci si trova in un ambiente tradizionale, con muri e soffitti di colore chiaro. L'altro importante componente della catena in dimostrazione era - come detto - il madVR Envy, il processore video più potente al mondo che assicura incremento del dettaglio, ricostruzione della risoluzione completa delle componenti cromatiche e calibrazione professionale con 3D LUT a più di 4.000 punti.


Backstage dell'installazione del sistema audio e video da Gruppo Garman

Nel corso della dimostrazione abbiamo visto clip HDR, gestite interamente dal processore video, con il videoproiettore che visualizzava il segnale preprocessato che restituiva immagini davvero notevoli in termini di risoluzione (malgrado la vobulazione), nitidezza e colore, ancor più considerando il fatto evidente che venivano proiettate su uno schermo di dimensioni non comuni. Purtroppo, per via dello scarso tempo a disposizione, non si sono potute effettuare demo sequenziali con "attacca e stacca" fisico del processore, che comunque può essere agilmente disinserito via hardware.

Si è iniziato con Manhunt di John Woo, del 2017, per poi procedere con Assassinio sull'Orient Express, sempre del 2017, con il capitolo 'The wailing wall Jerusalem'. Con questo primo assaggio Aliotta ha ricordato ai presenti che in sede di post-produzione, ogni film viene elaborato in modo diverso e che negli UHD Blu-ray c'è una enorme dinamica che i display normalmente non riescono a riprodurre.Inoltre, mentre i segnali video con codifica HDR10 sono dotati di metadati unici, per tutta la durata del film, quelli con codifica HDR10+ e Dolby Vision sono caratterizzati da metadati dinamici che consentono ad alcuni TV display e pochissimi proiettori, di operare una compressione della gamma dinamica in modo da riprodurre in contenuti al meglio possibile ma sempre con alcuni limiti invalicabili. 


- click per ingrandire -

Invece, grazie alla programmazione e alla enorme potenza di calcolo del processore video madVR Envy, è possibile effettuare una scansione approfondita in tempo reale di ciascun pixel contenuto in ogni singola immagine, in particolare passando dal concetto grossier di scena per scena a quello accuratissimo di fotogramma-per-fotogramma, e continuare a modificare la curva per ottenere a schermo, di volta in volta, la migliore qualità di visualizzazione. Senza Envy la differenza è talvolta davvero eclatante. In realtà sarebbe anche possibile alzare la curva di clipping del videoproiettore per renderla adeguata per la riproduzione di un unico contenuto, ma poi gli authoring diversi fanno sì che quelle regolazioni non risultino idonee per un altro contenuto. L'esempio portato da Aliotta qui a Roma è lo stesso di Milano ed è rappresentato da una scena tratta da un documentario naturalistico distribuito negli USA in UHD con spazio colore REC2020 e HDR10, che ritrae alcuni cavalli bianchi sotto una nevicata battente, dove mentre con il preprocessamento si vedono chiaramente il profilo innevato a terra ma anche quello del manto del cavallo, senza si ottiene una forte sovraesposizione che rende improvvisamente l'immagine inintelligibile.


- click per ingrandire -

Altro aspetto importante è che si usa il formato panoramico sullo schermo, per aumentare il contrasto percepito nella elaborazione del cervello. Nel cambio formato con il preprocessamento la lente rimane nella stessa posizione, quindi non cambia il fuoco. Viene eseguito da Envy uno stretching non lineare dell'immagine, al centro quasi inesistente, mentre ai bordi più intensa. Nei film di Nolan vengono usati formati ibridi Imax, 16:9 ma anche panoramico: ebbene, la capacità di processamento di Envy è talmente elevata che non fa percepire il cambio di formato. Si è poi passati a Lucy, girato con camere a risoluzioni miste (Arriraw 2.8K, Redcode RAW e Sony F65 RAW 4K) con una colorimetria molto spregiudicata e colori molto saturi, ma il processore analizza' e corregge, rendendo più naturale quanto visualizzato a schermo.


- click per ingrandire -

Sono poi ripassato nella sala per tentare di ascoltare anche l'impianto audio Definitive Technology e devo ammettere di essere rimasto sorpreso: difficilmente degli speaker ben suonanti con form factor a torre si presentano con costi di acquisto abbordabili, anche perché ricordo i prezzi elevati praticati dal marchio sui suoi prodotti in un passato nemmeno tanto lontano. Meno convincenti, a dir la verità, mi sono sembrati i proiettori sonori verso il soffitto dei canali "verticalizzanti", ma il tempo era poco e mi riservo di rivalutare la questione con più calma in un ambiente che favorisca maggiormente la dispersione sonora immaginata in fase progettuale.


Un assaggio delle dimostrazioni nella saletta di Gruppo Garman

Buona parte del sistema in dimostrazione al Roma Hi-Fidelity, pur senza il madVR Envy, l'integrato Marantz (c'è un Athemn 1120 al suo posto) e qualche diffusore in meno, è attualmente all'interno della saletta home theater di Gruppo Garman, in via Boezio a Roma. C'è buona parte del sistema Definitive Technology (ci sono le due BP9060 e il centrale CS9060), con surround, surround back e 'Atmos' a soffitto della Canton, doppio sub SVS e lettore universale Reavon.

Per maggiori informazioni: www.videoproiettoriroma.com

 

Similar Post You May Like

Commenti (1)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info

Focus

News