Roma Hi-Fidelity 2021 - Cinema e Sound

Fabio Angeloni 21 Dicembre 2021 Audio

Parte 3 | Il report della nostra visita da Cinema e Sound, distributore e punto vendita di Audimaxim, Canor, Ipuk, J.Sikora, Lampizator, Unicosuono presente al Roma hi-fidelity 2021 il 27 e 28 novembre.


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È con un certo piacere che parlo della sala di Cinema e Sound allestita a Roma dalla dinamica azienda di distribuzione e vendita con sede a Casalnuovo di Napoli e un management giovane costituito da Fernando Iervolino e da Antonio Guarino, il cui operato è indubbiamente connotato da una innegabile ecletticità.

Essendo il Sud il suo tipico brodo di coltura commerciale, il team di C&S ha deciso di volare a Milano per esporre per la prima volta un suo set all'Hi-Fidelity, per poi presentarsi anche alla corrispondente manifestazione romana, inserendo però una grande, visibile novità: il "rack" (anche se è piuttosto improprio definirlo in questo modo, trattandosi in effetti di un anti-seismic table outside, che peraltro al contempo è anche - a mio modo di vedere - una granitica opera d'arte ideata dal designer, fondatore e CEO Andrea Vinciguerra) di UNICOSUONO (11.000 euro 2 posti, 13.000 euro 3 posti), marchio che si affaccia sul mercato grazie anche al lavoro di Claudio Petucco, già importatore dei prodotti giapponesi Audio Tekne, oltreché ex collaboratore di Fedeltà del Suono e di Costruire Hifi.


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UNICOSUONO il 4 dicembre scorso si è presentato a Roma nel centralissimo Hotel Savoy con un evento di respiro internazionale riservato alla stampa (i.e. european kickoff), che ha visto la partecipazione, oltre che di AVMagazine, anche di tutte le altre riviste di settore, con anche presenze estere. Ma l'Hi-Fidelity romano è stata la sua vernice, il suo vero e proprio debutto in società.

Il marchio attualmente propone per la serie high-end una completa gamma di cavi di segnale e per la serie extreme cavi di potenza e di alimentazione, oltre alle basi antisismiche: tutto questo, interamente progettato e realizzato in Italia, era presente nella sala dell'Hi-Fidelity romano. A questi primi prodotti sembra seguiranno un preamplificatore passivo con controllo di volume a trasformatori e degli speaker 3 vie e mezzo no-compromise oltre ad altre succose novità su cui vi terremo senz'altro informati.

La prima cosa che si notava facendo ingresso nella sala di Cinema e Sound, in effetti, era proprio l'elegante portaelettroniche rosso che produceva un forte impatto visivo e che per volumi e tonalità mi ricordava un po' le opere del periodo d'oro del gruppo Memphis di Ettore Sottsass.

Per il resto del set, gli apparecchi erano i medesimi presenti a Milano. La sala di Cinema e Sound adottava infatti una sorgente Innuos ZENith MK3 con PhoenixUsb reclocker il cui suono veniva nobilitato dall'acclamato DAC polacco LampizatOr Golden Atlantic plus TRP Tube Roller Paradise (10.000 euro) con pregiato coperchio in rame e valvole selezionate e accoppiate prodotto da un altro marchio presente all'european kickoff di cui sopra (nel corso del quale il polacco Lukasz Fikus ha presentato il nuovo pre MC vinyl phono a valvole). Come a Milano, la spinta veniva fornita da due amplificatori integrati a valvole in pura classe A Canor Precision Amplifier AI 1.20 (6.599 euro) settati in configurazione master & slave: attraverso un cavo proprietario erano stati trasformati il primo in un pre e finale mono che pilotava l'altro, divenuto un monoblocco, con un raddoppio della potenza e un'erogazione che raggiungeva la ragguardevole potenza di 100 WRMS in classe A a 4 Ohm. Completava il set il medesimo paio di altoparlanti visti a Milano, una coppia di Audimaxim Serenade 6.2 (4.900 euro), un sofisticato tre vie ad emissione anteriore e posteriore, con un midwoofer VIFA da 6.5" e un tweeter in seta combinato con una tromba di alluminio da 1", più un woofer da 6.5" e un tweeter da 1" che collaboravano sui due fronti opposti al fine di simulare le caratteristiche acustiche delle sale da concerto, con una impedenza di 4 Ohm e una sensibilità di 89 dB.


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Andando un po' controtendenza, la sala non aveva ricevuto alcun trattamento acustico, in quanto sfruttava le caratteristiche di un'elettronica per il trattamento ambientale, sempre prodotta da Audimaxim, il RAP-1, Room Acoustic Phase Correction System Processor (6.000 euro). Nel corso dell'evento sono state organizzate interessanti sessioni dimostrative sul funzionamento del primo correttore al mondo che non si basa su una architettura DSP, ma su chip programmato: si tratta di un processore Altera/Intel FPGA Cyclone costruito a 28 nm con il più conveniente costo di sistema del mercato e l'assorbimento più contenuto, che assicura un processamento ad alta velocità con algoritmo parallelo: ogni frequenza e fase viene processata a più di 8192 TAP, con un tempo impiegato pari all'1% rispetto a quello usato dall'architettura DSP.

Si parte. Antonio mette su da Anime Salve il De Andre di "Ho visto Nina volare". Proprio mentre iniziavamo a farci cullare dalla voce profonda e suadente di Fabrizio, Antonio disattivava e poi riattivava la correzione operata dal RAP-1. Il filtraggio era oggettivamente efficace e non sembrava incidere sulla timbrica o sul volume di ascolto. Il chip Altera programmato, infatti usa le funzionalità del solo minimum phase FIR filter (minimum phase FLR filter) a 4096 TAP per canale, invece che le elaborazioni effettuate dai comuni DSP, e mette a disposizione la sua grande potenza per una elaborazione fulminea del segnale. Ciò assicura il miglioramento della definizione del segnale diretto, riduce le riflessioni e garantisce frequenze basse accurate, realistiche, definite e potenti. Altra differenza di rilievo rispetto alle macchine presenti sul mercato risiede nel fatto che i sistemi di compensazione ambientale, dopo la calibrazione, presentano inevitabilmente un segnale più basso: non il RAP-1. Il ritardo di processamento è inferiore a 0,25 ms, con una fase di messa a punto particolarmente facile ed intuitiva che fa via via tesoro dei segnali che provengono dalla sonda microfonica. Rispetto alla tradizionale equalizzazione parametrica IIR non soffre di distorsione di fase e può anche essere utilizzato come crossover elettronico a tre vie. Il suono del set rapunizzato fluisce piacevolmente con una buona scena ed equilibrio tonale.


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Seguono una versione di "House of the rising sun", con un bravo vocalist: il basso rinforza la parte cantata in modo vigoroso, senza mai strappare. Poi viene programmato "Sofrimento" di Waldemar Bastos tratto da Pretaluz-blacklight con un cantato accompagnato da una chitarra e un basso di fondo. Fa seguito il trombettista Nils Landgren con "Kill me softly" tratto da Ballads cui il set garantisce una riproduzione gradevole e neutra. Si termina con l'ennesima stupenda realizzazione SACD di Stockfisch Records, Allan Taylor "Dedicated to" tratto dal Songs fo road, notoriamente brano inciso bene. L'atmosfera di questi brani rimane rarefatta. Anche qui si nota che l'impianto non colpisce in particolare per qualche caratteristica sonora straordinaria, ma scompare, e nella sana ordinarietà trova la sua cifra fondante.


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In generale l'impianto suona con grande naturalezza. Non spicca per qualche particolare aspetto e questo lo scrivo facendogli forse il miglior complimento possibile. I presenti dichiarano di preferire sempre la versione rapunizzata: appena viene disattivato il sistema di correzione il suono diventa subito più grande, ma anche molto più rimbombante e improvvisamente tutti i presenti colgono gli aspetti negativi dell'interazione del suono con l'ambiente. Forse la prossima volta chiederò una programmazione più densa e veloce, ma intanto noto che la filosofia di Claudio Petucco, tesa al raggiungimento della massima naturalezza possibile, ha fatto breccia, qui da Cinema e Sound!

Per maggiori informazioni sui prodotti distribuiti da Cinema e Sound: www.cinemaesound.it

 

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