Roma Hi-Fidelity 2021 - Audio Reference

Fabio Angeloni, Marco Cicogna 28 Dicembre 2021 Audio

Parte 9 | Visita e ascolti a 'quattro orecchie' dal distributore di Audio Reference che ha allestito un sistema analogico e digitale di alto rango, con giradischi Bergmann, testina MY Sonic Lab e pre phono Pass XP27, sorgenti digitali Gryphon e Meitner, amplificazione Gryphon Essence, diffusori ProAc K1 e cavi Kimber Kable


- click per ingrandire -

Descrizione e ascolto di Marco Cicogna

Come da tradizione al Roma Hi-Fidelity ho apprezzato il fine allestimento di Federico Licciardello, amministratore di Audio Reference, tra i principali distributori su mercato italiano di alcuni dei prodotti più interessanti per la riproduzione musicale, come le elettroniche Abyss, Bryston, EMM Labs, Gryphon, Koda, Pass e Trichord, i diffusori Audio Physic, ProAc e Rockport Technologies i giradischi JA Michell Engineering e Bergmann, oltre alle testine Kiseki, Koetsu, MY Sonic Lab e Soundsmith.


- click per ingrandire -

A Roma Federico ha scelto un impianto molto particolare, con sorgenti analogiche e digitali. La sorgente analogica è composta dal giradischi Bergmann modello Magne nella versione LE Gold con braccio tangenziale e testina MC Signature Platinum di MY Sonic Lab. Per la sorgente digitale c'è il lettore CD/DAC Ethos di Gryphon e il nuovo streamer / DAC di Meitner già esibito nel corso dell'edizione milanese lo scorso ottobre. Elettroniche Gryphon con preamplificatore Essence Preamplifier e finale Essence Stereo, pre fono XP 27 di Pass Labs. Le connessioni sono Kimber Kable, Kimber Carbon e Kimber Select.


- click per ingrandire -

Devo confessare che la mia attenzione era tutta per i diffusori K1 di ProAc, un elegante sistema di altoparlanti due vie da supporto che rappresenta il modello di ingresso nella serie “K”. I componenti sono un un mid-woofer in Kevlar da 165 mm dalle notevoli doti musicali che si affianca ad un tweeter a nastro di produzione ProAc con diaframma sottile, dotato di una camera di smorzamento posteriore e magnete in Alnico. Si distingue il particolare design del reflex che utilizza un condotto rivolto verso il basso.

 
- click per ingrandire -

A tal fine si coglie il disegno speciale del cabinet che prevede una speciale curvatura del pannello inferiore che riceve il flusso dal condotto reflex per un ottimale allineamento dell'emissione. In tal modo il comportamento del  diffusore è meno influenzato dal posizionamento rispetto alle pareti della sala d'ascolto. Le caratteristiche fornite dal costruttore indicano una buona sensibilità (90dB) ed una impedenza nominale di 8 Ohm, quanto basta per costituire un carico “facile” per l'amplificatore.

 
- click per ingrandire -

Quanto ascoltato appare offrire senza tentennamenti la tradizionale impostazione sonora della casa inglese. Timbro sano ed attendibile grazie ad una gamma media impostata correttamente, fluido il passaggio tra le due vie, presente ed articolata senza eccessi la porzione alta dello spettro. Non ci aspetterebbe una gamma bassa tanto coerente viste le dimensioni; collocate sugli speciali stand prescritti dalla casa, le K1 si esprimono con autorevolezza nell'intorno del medio-basso, presente e naturale, privo di ispessimenti.

 
- click per ingrandire -

Si colgono tuttavia i toni fondamentali degli strumenti acustici anche a volumi d'ascolto generosi, mentre l'estensione in gamma bassa prosegue sin dove possibile, con una pendenza “dolce” che permette di apprezzare senza dover ricorrere all'immaginazione i contorni più ampi e coinvolgenti delle vaste partiture orchestrali. La risposta utile dichiarata giunge ai 28 Hz. Si tratta di uno dei sistemi compatti più significativi oggi presenti sul mercato, da valutare con attenzione per chi abbia a cuore il comportamento musicale di una catena di riproduzione. Contribuisce al risultato complessivo anche la qualità di ciascun componente dell'impianto allestito da Audio Reference, frutto evidentemente di una valida selezione e accurata messa a punto.


- click per ingrandire -

L'ascolto di Fabio Angeloni

È chiaro anche al più sprovveduto di noi: quando ci si trova innanzi ad espositori con decenni di esperienza sulle spalle, il risultato proposto difficilmente delude. Dopo aver visto la sala recentemente allestita a Milano, sono planato nel bell'ambiente ricreato a Roma da Audio Reference per un ascolto veloce molto ben disposto - lo ammetto - e ho trovato Federico Licciardello che, come sempre, ci presentava un vero e proprio 'parterre de roi', vale a dire alcuni degli splendidi 'oggetti da musica' di cui dispone nella sua qualità di distributore. Innanzi a me si poteva ammirare un impianto di quelli che ci si sogna la notte, con Bergmann, EMM Labs, Gryphon, Kimber Cable, MY Sonic, Pass Labs e ProAc, in rigoroso elenco alfabetico. Ci sarebbe altro da aggiungere? Forse no, è del tutto superfluo, ma qualche breve noterella la voglio comunque lasciare.


- click per ingrandire -

Al mio ingresso in sala, risuona un brano tranquillo e rilassante di Jennifer Warns: 'Joan of Arc', tratto da Famous blues raincoat, the songs of Leonard Cohen, con la sua bella voce accompagnata da quella nota, profonda di Leonard in persona. I duffusori bookshelf Proac K1 emettono musica dal loro supporto dedicato. In realtà la sala sembra una comoda e sofisticata lounge nella quale si è in attesa di scendere in una spa. Nella grande naturalezza di emissione dei diffusori nulla sembra poter turbare il nostro equilibrio, né il nostro benessere. Il suono naturalmente non scende in basso come quando ascoltiamo un sistema da pavimento, ma appare sempre inappuntabilmente equilibrato e raccoglie un udibile consenso in sala.


- click per ingrandire -

Il sogno improvvisamente si infrange, perché Federico Licciardello - seppure con un delicato fade out - cambia programma e passa alla musica 'liquida'. Mette su una batteria, proprio il pericoloso strumento che volevo sentire per valutare dinamica, decadimento, pressione sonora. Il brano non mi era noto, il batterista usava le spazzole, ma i colpi di cassa erano decisi e profondi, con un rullante secco, la coppia di piatti del charleston molto argentini, le pelli dei bonghi suonati dalle dita del percussionista: come resa sonora eravamo vicini all'ancora insuperato capolavoro The Sheffield Drum Records (che va però acquistato rigorosamente in versione XRCD!), per cui la dinamica esplode in sala, la cassa viene resa naturale e veloce, alla maniera jazz. Il drummer appare sicuramente in gran forma. Da dietro di me odo un distinto "quanto [beep] spingono, 'ste casse".


- click per ingrandire -

Per terminare, consentendomi di lasciare la sala soddisfatto, mi viene in soccorso la tromba elegante e sofisticata di Freddie Hubbard, Midnight at the oasis, tratto da Diggin deeper - The roots of acid jazz vol. 2, che ci trasporta per l'appunto in una suadente oasi sonora facendo passare a pieni voti il test al set anche sui fiati. Difficilissinmo, in questi casi, stabilire cosa abbia concorso di più al conseguimento del risultato finale, ma certo è che gli appassionati hanno potuto godere di un gran bel set tirato a lucido da Federico Licciardello che ha cambiato generi musicali, ma con un risultato sempre appagante. Set eccellente e ben suonante nella sala Audio Reference.

 

 

Similar Post You May Like

Commenti

Focus

News