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  1. #46
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    Purtroppo gli "audiofili" sono una strana razza, sentono le differenze che ci sono tra un 1 m. di cavo di alimentazione ed un altro, o tra il diffusore messo su punte di un materiale piuttosto che un altro, ma non sentono minimamente i buchi od i picchi da 10-15 dB e più che sicuramente ci sono nella risposta in frequenza del loro ambiente (e di qualsiasi altro se non progettato e realizzato appositamente), non notano i battimenti e gli effetti di filtraggio a pettine che le riflessioni (inevitabili) del suono sulle pareti provocano in gamma media e alta a quanto stanno ascoltando, pontificheranno però per ore sugli supporti migliori per sostenere il cavo dei diffusori lontano dal pavimento, aiutati in tutto questo da furbi maghi del marketing.

    La scomparsa dei controlli do tono ed ancor più (anatema al solo parlarne) del controllo del Loudness ne è un chiaro esempio.

    Ad un certo punto, un bel po' di anni fa, tra mode ricorrenti periodicamente, qualche costruttore si trovò a corto di idee su cosa mettere nel catalogo della nuova stagione, la riesumazione delle valvole (morte e sepolte da anni, con buona pace di TUTTI gli "esperti" del settore, anche quelli che ora le lodano) era già avvenuta e qualcuno allora disse: "Siamo arrivati a riempire il pannello di interruttori e manopole, molte per funzioni che nessuno ha mai adoperato o assolutamente inutili, proviamo a togliere tutto e lasciamo solo il controllo di volume e l'interruttore di accensione, passate la cosa anche al marketing che inventino la motivazione", così noi risparmiamo in materiale e possiamo vendere maggior prezzo l'amplificatore "finale e top dei top".

    Detto fatto.

    Ovviamente il fatto che si sia dimostrato da diversi decenni che la sensibilità dell'orecchio alle varie frequenze varia al variare dell'intensità del suono percepito non li ha minimamente sfiorati, basta scrivere "eliminati i nefasti circuiti che sporcano il suono" ed il gioco è fatto, la vendita è assicurata, chi vorrebbe mai un ampli che sporca il suono?

    Meglio ascoltare un ampli che per quanto lineare possa essere ci farà ascoltare un suono che, per le deficienze innate del nostro sistema auditivo, sarà totalmente sbilanciato in gamma bassa ed alta.

    Tanto magari molti ascolteranno con qui micro diffusori che per un po' di anni l'hanno fatta da padrone, con "woofer" da 10 cm. ed in cui la gamma bassa era un puro ricordo, ma venerati ed ascoltati in religioso silenzio dai veri appassionati, perchè quella era l'hi-fi, così aveva sentenziato il guru di turno.

    I controlli di tono, altro anatema, perchè inserirli, perchè correggere un pochino una registrazione magari carente o non proprio perfetta? Togliamoli e teniamoci le eventuali imperfezioni, mica si sentono quelle, passiamo intere giornate a confrontare il tal cavo di segnale con il tal altro, per trovare quello che si sposa al meglio con il nostro impianto: se è freddo ci vorrà un cavo che scaldi o viceversa, tutte cose che saltano subito all'orecchio allenato del superaudiofilo, mica il totale sbilanciamento della risposta causato dall'Effetto Fletcher-Munson (questo però non è poetico, ci sono persino, orrore, dei grafici per dimostrarlo, sono cose scientifiche, mica interessano).

    Allora ecco la risposta definitiva: Sua Maestà il "pre passivo", il componente ideale che non altera il suono; come avviene questo miracolo dell'elettronica? Semplice, eliminando l'elettronica, ovvero realizzando una scatola completamente vuota, con solo un controllo di volume, magari, nelle realizzazioni più audaci, un deviatore per passare da un ingresso ad un altro, ovviamente tale capolavoro di ingegneria dovrà avere un prezzo adatto al suo rango, qualche migliaio di Euro.

    Ci sono poi alcuni produttori, per lo più tra i più vecchi e blasonati che, invece continuano ad inserire simili sciocchezze quali i controlli di tono ed il Loudness nei propri ampli, fregandosene altamente delle varie mode.

    Personalmente, con ambiente abbastanza corretto acusticamente e con correzione attiva dell'acustica, tengo i controlli di tono praticamente lineari, solo una leggera enfasi in basso ed in alto, in multicanale, per lo stereo se ascolto a livelli non elevati, ma piacevoli, uso un tocco di Loudness, se la registrazione lo richiede magari una spruzzata di toni, ma non per avere un suono che mi piace, ma per riportare il suono che ascolto a quello che ritengo sia quello corretto (parlo di strumenti non amplificati), se poi ascolto in cuffia (ne ho di due tipologie: elettrostatica e dinamica") ritocco i controlli secondo eventuale necessità, per lo più però mi mantengo lineare.
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  2. #47
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    Dec 2015
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    Citazione Originariamente scritto da Accio85 Visualizza messaggio
    Non necessariamente e non per forza di cose. Io, nel mio piccolo, non posso affatto lamentarmi!
    Dipende sempre dal target che un ascoltatore si fissa, che possa essere il modo più corretto o meno, ma si rischia di varcare la soglia del my-fi. Nell'hi-fi vero, l'obiettivo da raggiungere a cui io, per esempio, ho rinunciato, è uno soltanto, e non è compatibile con mini diffusori o curve di risposta in frequenza bizzarre e personalizzate.


    Citazione Originariamente scritto da mister1966 Visualizza messaggio
    Questa correzione è da definire myfy?, non potrebbe essere l'amplificatore troppo asciutta in basso?
    Anche le cineserie di amplificatori tra i più scadenti in commercio dovrebbe essere in grado di amplificare come si deve la gamma bassa, i diffusori in ambiente hanno risposte piuttosto estese, almeno a bassa potenza, se si alza il volume cominciano le rogne tra ampli che clippano e diffusori incapaci di reggere le potenze richieste, ma credo che il nemico principale siano le agghiaccianti registrazioni che gl'impurtant ci rifilano (e che spero non vendano, non meritano di prendere soldi quei cani).
    Ultima modifica di OverOverclockGear; 31-01-2016 alle 16:03

  3. #48
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    Aug 2009
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    ho letto molte affermazioni condivisibili,ma noto che ancora oggi qualche volta si tende a confrontare,a mio avviso erroneamente,il risultato riprodotto da un impianto con quello ascoltabile dal vivo.questo per me è un grosso errore perché la riproduzione si basa su un supporto che è stato creato da una persona,secondo il suo gusto e la sua esperienza.a questo dobbiamo aggiungere il fatto che vengono fatte precise scelte in fase di creazione di una registrazione,che spesso sono condizionate dal target a cui è destinata l opera.da qui credo sia fondamentale rapportare sempre il risultato riprodotto a quello creato nella ripresa e non all evento originale.
    detto questo ritengo sia sbagliato nella ricerca di una riproduzione fedele apportare modifiche "a orecchio" senza quindi una verifica strumentale,specialmente se queste avvengono attraverso controlli fissi come quelli presenti su molte elettroniche,che quindi difficilmente potranno lavorare sulla frequenza effettivamente da correggere,dato che ambienti diversi,con diffusori diversi,porteranno ad irregolarità di riproduzione diverse.
    quindi?premesso che sara sempre difficile conoscere il reale contenuto di un supporto,l unica strada a mio avviso percorribile è quella di cercare di ottenere un sistema il più universale possibile,dotato della massima disponibilta energetica per far fronte a qualsiasi richiesta dinamica e soprattutto una risposta in frequenza lineare ed estesa,ottenuta con trattamenti passivi e attivi.
    questa la mia ricetta per la mia idea di "alta fedeltà".
    DIFFUSORI:MartinLogan Prodigy,Cinema I,3cp (Stylus 270),B&W 803D, HTM 2D, 4 sub: 2x(JLaudio 12W6V3),2x(Dayton UM18-22).PRE-PROCESSORE:Trinnov Altitude 32 (16/24).FINALI:Anthem P2,Parasound CL 2250,2x(Yamaha MXA 5200).SORGENTI: Roon,Oppo 103+Vanity HD,Sony UBP-X1000ES,PS5,Proceed PMDT. TV Sony KD-85XF85.
    Trattamento acustico passivo e linee elettriche dedicate.

  4. #49
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    Ringrazio Nordata per il suo intervento ,che condivido totalmente.
    Ora vorrei fare una domanda a qualche audiofilo.
    Prendendo come esempio Denon costruttore centenario,o Yamaha,aziende solide con capitali economici che altri produttori non immaginano nemmeno ,con decine di ingegneri, tecnici del suono etc etc etc continuano a produrre macchine con i controlli di tono, con costruzione e cura impeccabili,non vengono presi in considerazione da un audiofilo?
    Ho letto in altri forum di Audiofili che affermano che macchine del genere sono solo una scatola pesante, accuphase, e luxman compresi.
    Trovo queste affermazioni un po' buttate li'.. forse come afferma Nordata è più audiofilo una macchina con un potenziometro,2 condensatori e un toroidale da 15 kg da 6/7 K?
    Mi incuriosisce il vostro pensiero .
    Con la mia poca esperienza se non da appassionato ho fatto qualche ascolto,e ogni macchina ha una sua personalità, come ogni diffusore.
    Leggendo un precedente intervento ci sono degli ingegneri che rendono sostituendo componenti interni di un as1000 Yamaha il suono più europeo.
    Ma come, ogni nazione ha il suo suono? Un pianoforte suona diversamente in Giappone piuttosto che in Europa?
    Ampli Accuphase E480 - Cdp Accuphase Dp78 - Diffusori B&W 804D3

  5. #50
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    Feb 2011
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    FIRENZE
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    4.514
    Una volta si diceva che gli orientali in genere prediligessero
    un suono + aperto, secco, brillante e meno corposo; ora
    frequentando un sito indiano, http://www.hifivision.com/speakers/
    mi sembra che invece abbiano gli stessi ns gusti "europei"
    Nei '70 ÷ '80 i sistemi Miller& Kreisel proponevano sub + satelliti muniti
    di vari set di R e C da inserire dietro ai satelliti x
    avere il suono USA, Inglese, tedesco , ecc;
    http://www.audiocostruzioni.com/r_s/...lerkreisel.htm
    sentii nel negozio all'epoca un pezzo di Bach x organo
    sconvolgente...
    cmq un notevole suono e mi pento di non averlo a suo tempo accattato
    Ultima modifica di PIEP; 31-01-2016 alle 19:21
    Marantz PM 6004 amp / B&W 603 S2 / B&W 610 sub / Philips CD 624
    Dual
    CS 506 gira /
    Shure M 97XE testa / Panasonic PX 70 EA plasma

  6. #51
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    Mar 2014
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    Ferrara
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    Oppure quando si legge "tipico suono inglese"!
    Il termine Hi-Fi più che esprimere una verità assoluta esprime un concetto, considerando che ci sono pure le nostre orecchie ad essere diverse le une dalle altre e che mutano col passare del tempo. Con questo non voglio criticare il termine.
    Se ci fosse uno standard da seguire esisterebbe un solo brand, ma per fortuna non e' così e ci possiamo sbizzarrire fra marche ed accoppiate diverse e prezzi diversi. Non tutti hanno certe disponibilità economiche.

    Si tratta di beni emozionali, e rimango dell'idea che ci possiamo lasciare alle spalle quell'idea di "perfezione" ma vanno seguite il più possibile alcune regole .
    TV : Hisense 55U8QF + Panasonic TX-P42X60E Blu-Ray: Pioneer BDP 170 Lettore Multimediale: WD TV Live - Firestick - Plex Amplificatore: Nad C352 Lettore CD: Nad C525 Diffusori: Celestion F30 + Sub Xtz 10.17 Edge Cavi: Supra Classic 4.0 + Dual Rca 6 DAC: Fiio D03K

  7. #52
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    Sep 2008
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    ITALIA LUCCA
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    Citazione Originariamente scritto da Miki80 Visualizza messaggio
    Oppure quando si legge "tipico suono inglese"!
    Il termine Hi-Fi più che esprimere una verità assoluta esprime un concetto, considerando che ci sono pure le nostre orecchie ad essere diverse le une dalle altre e che mutano col passare del tempo. Con questo non voglio criticare il termine.
    Se ci fosse uno standard da seguire esisterebbe un ..........[CUT]
    Quando si inizia ad ascoltare musica , specialmente quando si è giovani, c'è una predilezione ad una timbrica stile "loudness" ,(almeno per me è stato cosi' )poi ,come giustamente hai accennato tu,con l'età si cambia . Si và alla ricerca di ascolti piu vicini alla realtà . Con l'esperienza fatta con gli ascolti si cerca di capire quale sia la nostra alta fedeltà ,perche ognuno di noi ha la propria idea e possibilità di arrivare all'obbiettivo ,che non sarà mai un obbiettivo definitivo, ci sarà sempre una ricerca della perfezione per quanto sia possibile, con la certezza che il nostro udito non farà mai un passo indietro.

  8. #53
    Data registrazione
    Aug 2009
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    milano
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    Prendendo come esempio Denon costruttore centenario,o Yamaha,aziende solide con capitali economici che altri produttori non immaginano nemmeno ,con decine di ingegneri, tecnici del suono etc etc etc continuano a produrre macchine con i controlli di tono, con costruzione e cura impeccabili,non vengono presi in considerazione da un audiofilo?
    il limite dei controlli di tono l ho esposto nel post 48.per il resto,se piace un ampli yamaha o denon lo si puo usare come qualsiasi altro,anche senza i controlli di tono.pero,se si vogliono investire cifre piu importanti,si puo ascoltare di meglio.a Tokyo si trovano,giustamente,tantissimi Accuphase,ma non mancano i Mark Levinson,i Krell e tutti gli altri marchi top di ogni parte del mondo.le loro scelte sono spesso influenzate piu dalla dimensione media dei locali che dai gusti,ma hanno,fortunatamente per loro,molto piu software di qualita rispetto a noi.
    DIFFUSORI:MartinLogan Prodigy,Cinema I,3cp (Stylus 270),B&W 803D, HTM 2D, 4 sub: 2x(JLaudio 12W6V3),2x(Dayton UM18-22).PRE-PROCESSORE:Trinnov Altitude 32 (16/24).FINALI:Anthem P2,Parasound CL 2250,2x(Yamaha MXA 5200).SORGENTI: Roon,Oppo 103+Vanity HD,Sony UBP-X1000ES,PS5,Proceed PMDT. TV Sony KD-85XF85.
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  9. #54
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    Oct 2006
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    Citazione Originariamente scritto da Nordata Visualizza messaggio
    ...mi è capitato di registrare, ad esempio, un centinaio di persone tra orchestra e coro e riasoltare la registrazione fatta (non male) ed ovviamente non potevo avere lo stesso l'impatto, con qualsiasi impianto di questo mondo (quanto meno a costo umano), ma quando ho fatto, sempre ad esempio, delle registrazioni di un piccolo coro, una decina di persone con accompagnamento di un piccolo organo da chiesa, e le ho riascoltate, nello stesso ambiente, le differenze erano molto minori.
    Mah, considerato il fatto che, spostando i diffusori anche soltanto di un metro in avanti o indietro rispetto alla parete posteriore ad essi, il palcoscenico virtuale si allarga oppure si rimpicciolisce, e non di poco, vien da pensare che sia in effetti impossibile avvicinarsi all'evento così come sia stato registrato oppure eseguito. Non so se mi spiego.

    D’accordo anch’io con quanto scritto al messaggio #46, però non capisco perché anche Nordata (come tanti) tenga i diffusori incollati alla parete posteriore. E poi basta con questi errori di battitura!

  10. #55
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    ho letto tutto..
    praticamente un bel minestrone..
    se volete fare un bel gioco...
    prendiamo 10 coppie di monitor usate nei famosi studi di registrazioni,ascoltiamo un brano qualsiasi..noteremo che non ci sarà nessuna coppia uguale a l'altra.
    ogni diffusore avrà un suo trimbro,anche quelle che si vendono per neutre...
    idem se ascoltiamo 10 coppie di diffusori da pavimento hifi.
    se poi iniziamo con le variabili..
    ambiente
    amplificatori
    sorgenti
    cavi..
    buonanotte...
    Rimossa firma in quanto non conforme al regolamento (articolo 5d: è vietato inserire nella Signature qualsiasi informazione pubblicitaria e/o link a siti internet aventi natura commerciale

  11. #56
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    Citazione Originariamente scritto da Uomo_Avvisato... Visualizza messaggio
    non capisco perché anche Nordata (come tanti) tenga i diffusori incollati alla parete posteriore
    Non so le motivazioni degli altri, ma per quanto riguarda me la risposta è abbastanza semplice, ci sono tre motivi fondamentali:

    1 - La distanza consigliata dal costruttore è quella, anzi, io mi sono tenuto un pelino più abbondante.
    Per il centrale, ad esempio, il costruttore fornisce una staffa apposita (pesantissima) che lo posiziona ad una distanza ben inferiore a quella in cui l'ho posizionato io.

    2 - Essendo i frontali parte di un sistema HT gli stessi devono avere un certo qual rapporto di posizione con lo schermo, ad esempio, non è che avrei potuto sistemarli ad un metro oltre i bordi laterali dello stesso, e neanche spostarli in avanti di un metro, ma devono stare entro certi limiti.

    3 - La posizione effettiva, entro l'intorno stabilito dal punto 2 è stata poi affinata strumentalmente.

    Comunque ora ho rifatto la sala in modo completamente diverso e pur sempre con gli ovvi vincoli di cui al punto 2 ora i frontali sono più liberi ai lati e maggiormente posizionati simmetricamente rispetto all'ambiente, la distanza dalla parete posteriore è più o meno la stessa di prima, considerato anche il punto 1 (do un minimo di credibilità al progettista).

    Prima avrei dovuto demolire un muro e tutto sommato non me la sono sentita, i difetti che ne risultavano venivano poi corretti sia dalle correzioni passive che attive (come anche ora), l'acustica ambientale è un argomento cui sono particolarmente sensibile. purtroppo in fase di progetto della casa, 30 anni fa (mea culpa), non avevo previsto di usarne un ambiente per l'HT, altrimenti avrei modificato il progetto opportunamente, pertanto ho dovuto scendere ad alcuni compromessi, però, ben conscio degli stessi, minimizzandone o annullandone gli effetti con gli opportuni provvedimenti.

    Spero che queste spiegazioni mi permettano di avere il perdono per aver commesso il misfatto di cui sono accusato.
    Ultima modifica di Nordata; 09-02-2016 alle 13:41
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  12. #57
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    Citazione Originariamente scritto da Uomo_Avvisato... Visualizza messaggio
    D’accordo anch’io con quanto scritto al messaggio #46, però non capisco perché anche Nordata (come tanti) tenga i diffusori incollati alla parete posteriore. E poi basta con questi errori di battitura!
    Bisognerebbe chiedersi perché si faccia sempre il contrario.



    Questo ovviamente in teoria, in pratica è ben più complessa la cosa e i risultati sono molto più imprevedibili, testato personalmente.

    Il posizionamento lontano dalla parete ha senso solo se le pareti sono lontanissime, a una distanza tale da avere i buchi sotto la frequenza minima riproducibile, sempre nella teoria.

  13. #58
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    ok,ma lo consiglia Genelec
    la regola vale per i loro diffusori.
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  14. #59
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    Citazione Originariamente scritto da OverOverclockGear Visualizza messaggio
    Bisognerebbe chiedersi perché si faccia sempre il contrario.

    http://proaudioblog.co.uk/wp-content...r-Distance.png
    http://www.genelec.com/sites/default...sponse_faq.png
    Questo ovviamente in teoria, in pratica è ..........[CUT]
    senza contare il fatto che le distanze ottimali dalle pareti possono variare anche in funzione del tipo di carico,dove un carico esiste.nello specifico,parlando dei miei frontali,la gamma da 20khz fino ai 250hz ha una emissione dipolare,mentre sotto tale frequenza viene emessa da 2 woofer in sospensione pneumatica,diversi,caricati e tagliati indipendentemente e con fronte d emissione opposto.questo per dire che non sempre è cosi facile ipotizzare un posizionamento ottimale.
    esistono comunque diverse alternative per fornire un buon punto di partenze nella ricerca del posizionamento corretto dei diffusori.qui qualche esempio.
    pero,anche se l argomento è interessante e per me di fondamentale importanza nel nostro hobby,mi sembra abbastanza ot rispetto a come ho interpretato io il titolo di questo topic,ma magari mi sbaglio.
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  15. #60
    Data registrazione
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    Già con i mediobassi dipolari hai fatto quasi tutto il lavoro, sulla carta anche sistemi con la direttività controllata soffrono meno delle riflessioni.




    Citazione Originariamente scritto da krell2 Visualizza messaggio
    ok,ma lo consiglia Genelec
    la regola vale per i loro diffusori.
    La regola in realtà vale con tutti i diffusori con quella configurazione.


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