Giradischi sotto i 500€: guida all'acquisto
Con questo articolo vengo in aiuto di chi sta cercando un nuovo giradischi che suoni bene, ma che costi il giusto, senza dover vendere un rene per pagarlo e nello specifico avendo a disposizione un budget di 500 euro.
TEAC 280 BT 290€
Partiamo dal più economico, ossia il Teac TN-28BT. Ottimo rapporto qualità prezzo ed uno dei migliori candidati per il ruolo di primo giradischi, dotato anche di Pre Phono integrato per testine MM, quindi con doppia uscita RCA selezionabile, Phono oppure Linea. Per quello che costa suona, ha un design figo, soprattutto nella finitura in legno, ed ha anche il Bluetooth. Completamente manuale, trazione a cinghia, il piatto ed il braccio – dritto – sono in alluminio. Velocità di rotazione: 33 o 45 giri.
Il braccio è dotato di sgancio rapido, testina Audio-Technica AT 3600 premontata ed allineata, per cui non dovremo far altro che avvitare il portatestina al braccio, calibrarlo seguendo il manuale in italiano (molto chiaro in ogni passaggio) e siamo pronti. Molto rapida anche l’associazione Bluetooth e questo suo essere smart è senza dubbio uno dei punti di forza di un giradischi perfetto per chi vuole una soluzione semplice, senza amplificatore, senza collegare cavi, magari in ambienti in cui i diffusori non possono stare vicini al giradischi oppure in cui si voglia o si debba ricorrere all’ascolto in cuffia, in questo caso Bluetooth.
Il Teac TN-28BT non eccelle in niente, ma per quello che costa porta a casa il risultato in scioltezza. Notevole la resa sonora, nonostante sulla carta una testina con stilo conico non faccia sperare granchè. Ed invece…
AT-LP120X 339€ (versione BT 379€)
Aumentando leggermente il budget a disposizione, un altro best buy è sicuramente l'AT-LP120XUSB di Audio-Technica, o nella versione con Bluetooth, l’AT-LP120XBT-USB. In entrambi i modelli abbiamo l’uso prevalente di plastica, ma riescono comunque a restituirci una sensazione di solidità e coerenza costruttiva, sia alla vista, che al tatto. E le parti cruciali del giradischi come motore, piatto, braccio e controlli sono stabili ed efficienti. La testina in dotazione è una AT-VM95E, quindi stilo ellittico. Un piccolo passo in avanti sulla qualità del taglio del diamante rispetto al conico, ma una resa sonora sensibilmente migliore con una scena più brillante, spaziosa, sempre equilibrata.
Il modello con Bluetooth ha ovviamente una marcia in più in fatto di connessioni e non degrada eccessivamente la qualità sonora rispetto al modello che ne è sprovvisto e che ho testato con setup tradizionale a 3 componenti. Entrambi sono una vincita al superenalotto per chi ama l’estetica iconica del Technics, ma vuole spendere meno della metà dell’SL-100C, il modello entry level della casa nipponica.
REGA P1 399€
Il Planar 1, meglio noto come P1 di Rega ci cattura subito col suo look elegante, merito di un plinth sobrio ed essenziale. Tra tutti i giradischi testati per questo articolo è il più leggero. I detrattori potrebbero dire che è ‘na tavoletta presa e messa lì, ma porca vacca quanto suona questa tavoletta! Completamente manuale con trazione a cinghia, velocità di rotazione 33 o 45 giri, che si sceglie cambiando la posizione della cinghia sulla puleggia. La testina in dotazione arriva già montata e allineata sul braccio che NON è con sgancio rapido. È una Rega Carbon, ossia una AT-3600 (già vista sul TN-280BT di Teac) rimarchiata.
L’installazione è veramente semplice: la più semplice tra tutti i giradischi presi in esame, ma la guida rapida d’uso è un po' troppo essenziale. In ogni caso, il P1 è pensato espressamente per chi vuole entrare nel magico mondo del vinile con un prodotto esteticamente appagante e senza fare danni, ossia senza dover ammattire nella regolazione del braccio – il punto forte di questo P1 e di tutti i giradischi Rega - o della testina.
AT-LP140xp 479€
L’AT-LP140XP è un giradischi a trazione diretta pensato appositamente per dj, per cui ogni sua caratteristica è modulata in quel senso. A partire dal motore a coppia elevata per partenze e stop decisi, passando per un feedback sostanzioso quando si agisce sul piatto, per terminare su tutti i controlli.
Il braccio è ad S, in alluminio, con sgancio rapido. È regolabile in altezza, quindi non avremo limiti nella scelta delle testine di ricambio. Quella in dotazione, già premontata ed allineata sul portatestina è una AT-XP3 e fa parte della linea pensata appositamente per dj, per via dello stilo conico ed il cantilever rinforzato con fibra di carbonio che consente di resistere meglio alle ripetute sollecitazioni, tipiche di una serata in console. Il corpo del giradischi è il più massiccio tra tutti i giradischi esaminati, così come il piatto che oltre ad essere il più pesante è quello rifinito meglio nella costruzione.
Il 140xp è un carroarmato all-rounder che accontenterà non solo chi lo acquista per fare djing, ma direi anche e anzi soprattutto l’audiofilo che ha sempre sognato il Technincs SL-1200, ma non può o non vuole andare oltre i 500€ di budget ed allo stesso tempo non vuole un giradischi usato, perché vintage è bello, ma nuovo e con la garanzia è meglio. Ogni modello preso in esame riesce a soddisfare un appassionato ben preciso, per un motivo od un altro. Su cosa punterei i miei 500 euro? Ve lo dico nel video su YouTube…
Similar Post You May Like
-
Giradischi Technics SL-100C vs. 1210MK7 vs. 1500C vs. 1200GR2
Che tu sia esperto o alle prime armi poco importa perché Technics accontenta tutti gli appassionati... »
-
Roma Hi-Fidelity 2021 - Audio Reference
Parte 9 | Visita e ascolti a 'quattro orecchie' dal distributore di Audio Reference che ha... »
-
Giradischi Pro-Ject Debut PRO
L'ascolto di musica in vinile è un rituale che ci riporta ai ricordi di gioventù, o invece... »