Roma Hi-Fidelity 2022: Acustica Applicata

Fabio Angeloni 11 Novembre 2022 Audio

Risulta particolarmente interessante far visita alla sala di Acustica Applicata. Una sala che ogni volta conferma che il felice connubio dei singoli elementi del set adiuvato da un adeguato trattamento ambientale riesce a garantire un risultato di grande qualità che soprende e convince. Le nostre impressioni.


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Di Italo Adami e Fabio Liberatore di Acustica Applicata AV Magazine si è già occupata in occasione dell'Hi-Fidelity 2021 con un reportage, una intervista, una news e un approfondimento. Quest'anno ritroviamo il boot di Acustica Applicata nella stessa sala dello scorso anno, ma il set presenta molte novità, quali la sorgente digitale lettore CD-SACD Esoteric K-03XD, la sorgente analogica registratore a bobine Studer A807, il finale stereo ALIENO 250 LTD e i diffusori Vivid Audio VIVID Giya G2 serie 2.


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Il lettore CD-SACD Esoteric K-03XD è, per così dire, l'entry level della famiglia dei SACD/CD. Appartiene alla Serie K e fa parte delle XD edition. Mutua dal modello top della gamma K, il Grandioso K-1X, due importanti tecnologie quali il meccanismo di trasporto VRDS-ATLAS e il Master Sound Discrete DAC, completamente disegnato in casa per garantire la miglior conversione della musica digitale. Dall'uscita più performante (USB) risolve da 44.1k a 384kHz, 16/24/32-bit (IEC60958) ed è dotato di una clock input BNC. Naturalmente ha una app dedicata e con aggiornamenti firmware è stata migliorata la possibilità di fruizione di contenuti MQA.


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Con il registratore a bobine Studer A807 entriamo in un campo più tipicamente proprio di The Recorderman di Fabio Liberatore, specialista del refitting di macchine di prestigio dei marchi più noti (Ampex, Nagra, Otari,  Revox, Studer, Teac-Tascam, Telekunken etc) che vengono rimesse in pristino, attentamente verificate e riproposte sul mercato con garanzia annuale. Introdotto nel 1986, A807 è l’ultimo progetto sviluppato da Studer per il formato da 1/4”: appare dunque come il frutto più succoso del marchio, con una meccanica e una circuitazione che hanno fatto tesoro di tutta l’esperienza maturata nei decenni precedenti, continuando a godere della garanzia qualitativa assicurata da un marchio iscritto nell'albo d'oro della storia della registrazione analogica.


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Ancora una volta il nucleo elettronico dell'impianto era costituito dalle riuscite creazioni dell'ingegner Fulvio Chiappetta, già direttore tecnico di Fedeltà del Suono, del quale erano presenti in sala le elettroniche Alieno, distribuite da Acustica Applicata. L'impianto adottava infatti il preamplificatore a tubi Alieno MKII. Dagli ingressi alle uscite il percorso minimale e purissimo del segnale (gestito da una coppia selezionata di valvole ECC82) preservava la trasparenza e l´accuratezza del messaggio musicale, mentre l'esclusiva tecnologia di alimentazione (sezione di importanza strategica, dove opera una coppia selezionata di valvole 6H30), conferiva ad esso dinamica ed energia adeguate.


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La tecnologia adottata garantisce al segnale una gestione virtualmente priva di distorsione e rende inutile l'impiego della controreazione, che è pertanto totalmente assente. Oltre ad una implementazione rigorosamente dual-mono, quattro indipendenti circuiti di alimentazione (oltre a quelli dedicati esclusivamente ai filamenti ed ai servizi) assicurano una esuberante fornitura energetica ai vari stadi di amplificazione. Infine, ma non per ultimo, ciascuno di questi quattro alimentatori lavora in modalità "Virtual Battery-Powered" grazie all´impiego di appositi e specialissimi condensatori di valore e tipologia mai impiegati prima nel settore della preamplificazione.

 
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Per l'amplificazione questa volta siamo saliti di potenza. Dai 100 Watt stereo del 100 LTD della scorsa edizione siamo passati ai 250 Watt stereo dell'Alieno 250 LTD. È interessante notare che siamo stati messi al cospetto del primo ed unico amplificatore a valvole con due valvole 300B (valvola termoionica di potenza, triodo creato dall’azienda americana  Western Electric intorno al 1930) in grado di erogare 250 Watt. A nostra nozione, infatti, non esistono amplificatori che riescano a inverare questo miracolo tecnico. Alieno è un OTL-OCL (Output Transformer Less - Output Capacitor Less), single ended, in Classe A. L’innovativa tecnologia LTD “Loudspeaker Tube Direct” permette di usare le valvole esclusivamente per i circuiti di amplificazione, mentre i transistor sono utilizzati esclusivamente per l’alimentazione ed i circuiti di protezione. Un autentico capolavoro circuitale ancora esclusivo e - come detto - apparentemente senza epigoni.

 
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I diffusori erano una coppia di VIVID Giya G2 serie 2. Si tratta di un diffusore da pavimento a 4 vie in bass reflex, con 5 altoparlanti in alluminio. Ha il nuovo tweeter D26 da 26 mm con cupola metallica e il nuovo midrange D50 da 50 mm con cupola metallica, un midwoofer da 125 mm con cono in lega e due woofer da 175 mm con cono in metallo, una potenza applicabile fino a 800W, un'impedenza nominale di 6 Ohm (che scende fino ad un minimo di 4), una sensibilità di 89dB. È dotato di crossover con componentistica Hi-Grade ed è disponibile con finitura pearl white o piano black. 48 kg di peso.


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Anche il cablaggio era lo stesso della volta scorsa, degli AAL Acustica Applicata Aluminium. I cavi AAL in alluminio permettono straordinari risultati sonori in quanto le caratteristiche di questo metallo garantiscono massima trasparenza e neutralità timbrica; inoltre, essendo pressoché amagnetico, sono esenti da disturbi elettromagnetici esterni. La loro complessa architettura che richiede un assemblaggio esclusivamente manuale assicura anche il trasporto di corrente ottimale per i cavi di potenza.

 
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Il trattamento acustico si avvantaggiava degli oltre trenta anni di esperienza di Acustica Applicata, che garantisce soluzioni efficaci per un trattamento evoluto ed adattabile alle varie esigenze delle sale Hi-End audio-video. Venivano proposti i DaaD Mark II (Diffusion Absorption Acoustic Device), divenuti un grande classico in grado di risolvere situazioni difficili in molti dei nostri ambienti domestici e la famiglia di risuonatori trasparenti Polifemo, Halifax e Volcano, che permettono al suono riprodotto di arrivare il più possibile inalterato all’ascoltatore, liberandolo dalle limitazioni e distorsioni introdotte da una acustica ambientale inadeguata alle qualità dell’impianto di riproduzione.

 
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Più precisamente, come detto, Acustica Applicata propone device acusticamente "intrappolanti" o "diffondenti" (DaaD Mark II dai 537 ai 963 euro) o "variabilmente risuonanti" (DaaD, Halifax, Polifemo e Volcano, dai 1.769 ai 4.497 euro): a questo proposito, va assolutamente sottolineato che il concetto rigido di risonatore di Helmholtz è stato interpretato da Acustica Applicata in senso più intelligente e moderno, concedendo una variabilità con un accordo all'ambiente che non ha precedenti.


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Sono colpevolmente giunto in sala mentre l'ultima giornata dell'Hi-Fidelity volgeva al termine. Mi aspettava l'immarcescibile "E penso a te" di Battisti, tratto da Umanamente uomo: il sogno. Il suono appariva fermissimo, come se creasse una interazione in ambiente molto ridotta (in realtà sapientemente modulata dal trattamento acustico presente in sala). Il basso era frenato, il sound generale restituiva fedelmente la tonalità dell'incisione dell'epoca, ma la voce di Lucio appariva particolarmente realistica e densa.


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Di fatto la sala era ormai in chiusura. Ma, un po' soggiogate dall'autentico spettacolo sonoro, le molte persone presenti spingevano per un ultimo sforzo, peraltro accordato senza ulteriori preghiere. Seguiva quindi un brano orchestrale tratto da Piovani dirige Piovani, con l'orchestra sinfonica nazionale RAI più precisamente quel capolavoro de "La vita è bella". I flauti del pezzo venivano resi in modo naturale e realistico. Anche qui il suono rimaneva molto stabile, composto, coerente come molto raramente capita. Proprio come l'anno precedente: un'autentica esperienza sonora da provare per comprendere la validità del trattamento adottato. Mi guardo intorno e conto 17 elementi diversi di acustica ambientale.


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Fortuna ha voluto che ad orario di chiusura ormai sorpassato, due nuovi avventori chiedessero di poter ascoltare ancora qualcosa. Dopo tanti ascolti digitali svolti con l'ottimo Esoteric, veniva avviato lo Studer A807 con un brano di musica classica. Non vorrei usare la retorica più retriva, ma la musica registrata in analogico veniva restituita dallo Studer come solo le macchine analogiche sono in grado di fare. L'orchestra riempiva la sala con clavicembali, viole e violini di una naturalezza disarmante. Si passava infine ad un ensemble di musicisti più ristretto con una chitarra, batteria e voce, dove grancassa, rullante e voce femminile non risultavano mai aspre, eccessive o pirotecniche, ma sempre acusticamente digeribili con grande facilità e suadente piacere.


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Il dato finale che mi ha colpito è che l'attenta selezione dei componenti e l'efficacia dei sistemi ambientali presenti in sala avessero mantenuto il suono simile a se stesso. Questa sala suona sempre bene e - in certo qual modo - riesce a mantenere una sua impostazione sonora di base grazie alla qualità delle macchine che vi albergano e all'accuratissimo lavoro di messa a punta acustica dell'ambiente.


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L'ascolto di Gian Piero Matarazzo

A ricordarmi che l’acustica dell’ambiente di ascolto conta molto più dei cavi, dei connettori in oro o delle pietre magiche da sistemare attorno ai diffusori ci ha pensato Acustica Applicata, che per fortuna supplisce con la tecnica e la fisica alla magia dei condensatori avvolti nelle notti di luna piena. Non mi soffermo sui diffusori Vivid Audio che stavano suonando, perché so perfettamente che le creature del mio amico Lawrence Dickie non chiedono altro che un ambiente corretto per esprimersi al meglio, con le colorazioni interne ridotte al minimo.


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Ho annotato quasi immediatamente in ambiente la sensazione di correttezza, di stage fermo, stabilissimo ma profondo il giusto, senza strafare, con una disposizione degli strumenti impeccabile, e questo nonostante la mia posizione appena fuori asse a causa della notevole folla di audiofili “illuminati” che stavano ascoltando una riproduzione in un ambiente reso neutro alla perfezione, come dovrebbe essere quella nelle nostre case e nelle nostre salette di ascolto quando vogliamo godere al meglio la musica riprodotta dal nostro impianto. E’ incredibile come ancora oggi molti audiofili allestiscano con una cura maniacale il proprio impianto, talvolta spendendo delle cifre assolutamente inusitate per dei dettagli trascurabili e poi saltino a piè pari tutte le problematiche dell’ambiente che da sole costituiscono oltre il 50% della resa finale.

Per maggiori info: www.acusticaapplicata.com

 

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