Roma Hi-Fidelity 2022: Axiomedia e Spirit

Fabio Angeloni 12 Novembre 2022 Audio

In questo articolo presentiamo due protagonisti del panorama audiofilo nostrano. Axiomedia, distributore di marchi di prestigio anche per l'autocostruzione, reame della componentistica audio. Spirit, il brand di cuffie che presenta il suo sistema senza compromessi Valkiria.


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Axiomedia

A Villasanta, in provincia di Monza e della Brianza, in Lombardia, risiede la sede di Axiomedia. E proprio di Axiomedia abbiamo parlato in occasione del Milano Hi-Fidelity 2019 e dell'edizione dell'anno scorso, anche con una intervista esclusiva al suo fondatore. Si tratta di una azienda con circa 20 anni di esperienza alle spalle. Il progetto nasce nel 2003 dalla mente imprenditoriale di Gioacchino Ballo, che già dal nome precisava la cifra dell'azienda. Αξιóς, dal greco antico, significa "degno", parola breve ma molto impegnativa, pronunciata anche in occasione delle ordinazioni clericali e che dava il nome ad una città greca sita nella periferia della Macedonia Centrale. Da tutto questo desumo che il concetto alla base della denominazione del marchio sia di fare affidamento sul fatto che i prodotti di Axiomedia sono qualitativamente degni in quanto attentamente selezionati e inseriti nel paniere di distribuzione di Axiomedia.


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Non a caso, Axiomedia distribuisce prodotti provenienti dal mercato europeo e mondiale solo dopo una attenta analisi di mercato diretta a selezionare la migliore componentistica in campo audio e video, anche mediante una valutazione operata in termini meccanici ed elettrici, mediante un opportuno processo di quality check ma anche visite preventive nei singoli stabilimenti di produzione.


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Axiomedia rappresenta da anni un riferimento assoluto nel nostro Paese per tutti gli autocostruttori, anche grazie al fatto che distribuisce alcuni dei componenti più prestigiosi per la produzione di sistemi di altoparlanti. Nel suo catalogo, tra gli altri, è possibile trovare prodotti Audax, Dayton Audio, Faital, Morel, SB Acoustic e Scan-Speak, fino al prestigioso tweeter Seas Excel T29D001 con cupola in diamante, ma anche componentistica di Jantzen Audio, Mundorf, RAMM Audio, Viablue, Viborg e WBT.


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Tra le categorie abbracciate non mancano componenti per il car audio e la domotica, assieme a connettori e accessori per ogni tipo di necessità. In particolare, vi ricordiamo il super-test delle Dayton Audio B652-Air, dal mostruoso rapporto qualità prezzo e pesante modding a cura di Gian Piero Matarazzo che riesce a spremere il massimo dai due driver e dal cabinet, con modifiche sia alla struttura che al filtro crossover. 


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Sui tavoli a sfondo blu si trovavano cavi, anche a metraggio, connettori, spine, pannelli Luxus per subwoofer, sistemi di misurazione audio di Dayton Audio (Omnimic V2), accessori per giradischi, distributori e correttori di alimentazione. C'era da rimanere lì per delle ore, se non fosse che Axiomedia per fortuna dispone di un sito molto ben strutturato dove le ricerche possono trovare risposte piuttosto rapide al fine di soddisfare ogni esigenza di approfondimento dell'appassionato.


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Segnalo infine il fatto che in questo distraente paradiso suonavano degli interessanti speaker a sviluppo verticale che hanno attirato la mia attenzione. Si tratta di sistemi di riproduzione all-in-one, a batteria, bluetooth 4.2, anche con funzioni di Google Home come smart speaker, dei prototipi denominati al momento wireless stage, che allietavano i visitatori e di cui spero in futuro si possa ottenere qualche informazione in più.

Per maggiori info: www.axiomedia.it


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Spirit

Fra i marchi decisamente emergenti nel settore audio più amato dalle nuove generazioni va senz'altro ricompreso Spirit, che dal 2016 produce in proprio prodotti audio e in particolare cuffie. L’impresa nasce dalla passione di Andrea Ricci, che di Spirit Sound Design è il fondatore e anche il CTO. La sede produttiva è a Torino, a Volvera, in via Rivalta 30, dove è messa a disposizione una show-room in cui provare comodamente tutti i prodotti commercializzati.


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La nascita e lo sviluppo del fenomeno delle discoteche silenziose, una minore propensione alla socialità fisica che si sposta sempre di più sul virtuale, il desiderio di ascoltare musica anche nelle attività di tutti i giorni (pure al di fuori dalle proprie abitazioni) e la indubbia spinta commerciale data dalla diffusione delle microcuffie bluetooth collegabili a smartphone, tablet ed altri device hanno dato nuova vita al comparto che Spirit, ormai da anni, presidia in modo stabile, issando la bandiera del nostro Paese sempre più in alto rispetto alla consolidata concorrenza straniera, fino a diventare un nuovo grande classico.


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Della vasta produzione del marchio ho avuto modo di provare il sistema Valkiria, composto dall'amplificatore verticale ibrido Sigfrid (12.500€), progettato da Rodolfo Papagna, compagno gemello della cuffia Valkiria Titanium (12.000€), progettata da Andrea Ricci, che dopo una fase di studio e affinamento è giunto ad un grado di sviluppo definitivo. Già anche solo vedere impresso sui fianchi dell'amplificatore Sigfrid la mappa storica di Torino sotto assedio dei francesi nel periodo della guerra di secessione spagnola, dedicata agli atti eroici compiuti da Pietro Micca nella notte tra il 29 e il 30 agosto di quell’anno, in forma stilizzata, peraltro richiamata sui padiglioni della cuffia, rappresentava un autentico piacere degli occhi.


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Dietro l'accuratezza del design c'è anche molta tecnologia. Per mostrare il sofisticato potenziometro di regolazione del volume top di gamma della prestigiosa Alps presente sul Sigfrid, sono state create due apposite finestre trasparenti che ben si sposano con il rifinito pannello anteriore che sottolinea in un verde tenue le venature dell'essenza lignacea. L'ingresso a valvole dell'amplificatore ibrido dona calore all'immagine sonora, mentre l'uscita a mosfet garantisce le necessarie velocità e immediata reazione di risposta ai transienti. La parte amplificatrice eroga 30 watt totali e la macchina è strutturata come un dual mono con canali completamente separati e una valvola per canale E88CC - 6922.


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Per separare il sistema Valkiria per testare le qualità soniche proprie della sezione amplificatrice di Sigfrido era a disposizione un set di tutto rispetto, la cui sorgente digitale era un tablet. A monte del sistema c'era il DAC Audio-gd R27 RE oltre allo streamer server UPnP/DLNA, Spotify Connect, AirPlay, Roon Bridge e Squeezelite-R2 (compatibile con Deezer, Qobuz, Spotify e Tidal) Str@mbo collegato ad un alimentatore lineare proprietario che sta per uscire dalla fase prototipale per essere messo in commercio. A valle, un paio di speaker Audel Magika MK2. Un Tesla power distributor, con storm magnetic technology di Magtrap garantiva un adeguato filtraggio della corrente a vantaggio delle elettroniche. La stanza era trattata con pannelli Audys Sound Panel Totem del VDM Sound Group di Igor Fiorini. In sala era presente una persona gentile e disponibile, che poi scoprirò essere il progettista Rodolfo Papagna in persona.


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Sulla testa della saletta era disponibile per l'ascolto una cuffia Pulsar.

Si passava quindi alla sessione di ascolto, effettuata con gli speaker, con "Prima vado giù", di Musica Nuda, tratto da Complici. Tutti i lavori di Musica Nuda sono tecnicamente di gran pregio e per i loro fan (come me) artisticamente anche molto interessanti. Il basso di Ferruccio Spinetti e la voce di Petra Magoni, pure avvantaggiati dall'etereità di un duo solo voce-contrabbasso, apparivano particolarmente nitidi e al contempo sonicamente centrati, con un contrabbasso che non scendeva moltissimo (come naturale, considerato il form factor compatto degli speaker). La voce di Loreena MkKennit in "The holly & the Ivy", tratto da A midwinter night's dream, appariva sempre perfettamente intelligibile, chiara, limpida, dalla chiara vocazione audiofila. Seguiva Roger Waters con "The ballad of Bill Hubbard", tratta da Amused to death, anche se l'inizio lento, di atmosfera, tipico di certi brani che erano tanto cari ai Pink Floyd non era forse adeguato a testare in velocità le caratteristiche soniche del set. 


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Con un selettore siamo passati dal set con speaker a quello con cuffia, per riprovare l'ebrezza del sistema Valkyria al completo. Per avere un metro di paragone certo, ho chiesto di riascoltare il pezzo di Musica Nuda. Mi è parsa una occasione imperdibile, quella di rimanere nella zona dell'alta qualità, apprezzando un tipo di ascolto diverso da speaker esterni a, per così dire, prossimi alle orecchie. Come ovvio, si è subito materializzata una maggiore separazione stereofonica, ma si percepivano meglio anche i diversi piani sonori e il lavoro di posizionamento (tramite panpottaggio) dei vari strumenti o di singole linee melodiche nello spazio. Tralascio l'ovvia osservazione per cui in cuffia è stato possibile aumentabile il volume a piacere, senza disturbare nessuno. Ho quindi aumentato il volume ad un livello in cui pressione sonora metteva a serio rischio l'incolumità del mio timpano, ma - incredibilmente - nulla cambiava a livello tonale. Il suono non si scomponeva, ma anzi rimaneva compatto, autocontenuto, con il timbro leggero della cuffia aperta che non dava mai quella sgradevole sensazione acustica di ascolto "chiuso". La musica si stagliava lieve davanti a me. 

Grazie dunque a Rodolfo Papagna, progettista delle elettroniche. Così come Montesquieu ha catturato nel suo famoso trattato lo spirito delle leggi, Spirit nei suoi prodotti è riuscita ad intrappolare lo spirito della musica. 

Per maggiori info: www.spirittorino.com

 

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