Roma Hi-Fidelity 2022 - Intro

Fabio Angeloni 17 Ottobre 2022 Audio

Il pieno successo dell'edizione romana, 48a edizione assoluta dell'Hi-Fidelity di Stefano Zaini, è stato dimostrato dalla massiccia partecipazione di espositori e di pubblico. A distanza di 24 ore dalla chiusura della manifestazione, riportiamo qui qualche considerazione preliminare ai report che pubblicheremo nei prossimi giorni.


- click per ingrandire -

Anche quest'anno una fetta consistente degli appassionati romani di audio video è accorsa a vedere la 19a edizione dell'Hi-Fidelity di Stefano Zaini, che si è nuovamente svolta nell'amena cornice del Mercure Hotel.

SOMMARIO


- click per ingrandire -

L'attenuarsi di una pandemia ormai divenuta un fenomeno endemico, la giornata luminosa e tersa, il tempo mite delle migliori ottobrate romane hanno senz'altro favorito il formarsi di un flusso consistente e ininterrotto di visitatori, nasometricamemte maggiore di quello dell'anno scorso, dove pure la scommessa un po' azzardata dell'edizione speciale c.d. "della ripartenza" era stata coronata da pieno successo. La composizione del pubblico era variegata, anche con una componente giovane, ma i visitatori erano quasi tutti di sesso maschile, come sempre avviene. 


- click per ingrandire -

Questa volta, per fortuna, non si sono mai create file all'ingresso e il pubblico accorso all'appuntamento non ha mai superato il punto di densità di guardia, dunque non ha ostacolato in alcun modo il normale fluire delle persone nei corridoi, che non sono mai risultati eccessivamemte affollati. Ciò ha consentito ai presenti di poter ascoltare senza dover attendere troppo tempo i moltissimi set installati nelle sale dagli espositori presenti nei tre piani dell'hi-fidelity show.


- click per ingrandire -

Mentre la vocazione chiara e dichiarata della mostra è l'alta fedeltà, anche questa volta erano presenti alcune sale audiovideo, come quelle del Centro Musicale Roma, di Garman e di noi di AV Magazine.


- click per ingrandire -

Dall'ascolto delle sale ho tratto l'impressione di un generale innalzamento del livello qualitativo, al punto che era praticamente impossibile trovare set squilibrati o malsuonanti, mentre indubbiamente si assisteva ad una offerta declinata in modo da accontentare ogni palato e, soprattutto, ogni tasca. Tra gli impianti audiovideo, ad esempio, il set audio Polk Audio in coniugio col videoproiettore BenQ presente nella nostra sala con uno street price complessivo di 2.500€ e l'Hisense TV da 72' di Centro Musicale Roma hanno dimostrato che prezzo e prestazioni possono andare tranquillamente a braccetto. Lo strepitoso caleidoscopio di colori e suoni offerto dalla sala Garman con Sony, Polk Audio e Marantz mostrava invece un progetto di livello top che garantiva prestazioni da brivido, favorite dall'accurata messa a punto del set e, indirettamente, dalla temperatura mantenuta sempre fresca, che regalava un'ulteriore sensazione di benessere a chi si è voluto godere lo spettacolo.


- click per ingrandire -

Mi è apparsa migliorata anche l'inclinazione "didattica" degli espositori, che in numero sempre maggiore applicavano cartelli fuori dalle porte o predisponevano depliant liberamente prelevabili che riportavano un elenco dei componenti dei set; ciò indubbiamente creava una maggiore consapevolezza del visitatore prima dell'ascolto e in una seconda fase aiutava a fissare il ricordo di quanto ascoltato, in vista di un possibile futuro acquisto.


- click per ingrandire -

Pochissimi i mediatori tecnologici pienamente definibili tali, ancor meno quelli in grado di comporre una scaletta che si attagliasse alle caratteristiche soniche del singolo set. Talvolta l'improvvisazione regnava sovrana e il pressapochismo rovinava lo spettacolo. Spesso erano gli avventori a dover chiedere informazioni e in presenza di più speaker installati l'uno a fianco dell'altro quasi nessuno si prendeva la briga di segnalare civilmente quale fosse in funzione al momento dell'ascolto.


- click per ingrandire -

Nelle sale c'era poco o nessun trattamento ambientale. I più accorti avevano posizionato il classico folto tappetone frontale. Da segnalare positivamente, invece, la sala di Acustica Applicata, dove - in un certo senso per ovvie ragioni - l'interazione del suono con l'ambiente era stata sapientememte modulata.


- click per ingrandire -

Guardando alla manifestazione in senso più complessivo sono apparse degne di nota le piacevoli sessioni di musicisti che si esibivano dal vivo nella sala Yamaha. 


- click per ingrandire -

Non posso infine mancare di segnalare l'autentica chicca, vero e proprio bonus title della mostra, rappresentata dalle due sessioni di presentazione in anteprima nazionale della nuova opera live del Perigeo "one shot reunion" pubblicata in vinile, CD e DVD dalla Abeat Records di Mario Caccia, la seconda delle quali vedeva la presenza della mitica sezione ritmica composta da due autentici virtuosi dello strumento, il bassista Giovanni Tommaso e il batterista Bruno Biriaco, oltreché dei produttori Mario Riggio ed Andrea Pellegrini. Si tratta di un gruppo che ho particolarmente amato, poiché quando percuotevo alla megli'e peggio i tamburi della mia batteria provavo a scimmiottarli per eseguire uno dei loro capolavori assoluti, Via Beato Angelico, peraltro fortunatamemte qui riproposto nell'edizione riveduta e corretta eseguita nel concerto del 23 luglio 2019 a Firenze.


- click per ingrandire -

Ancora una volta, tanto per cambiare, la scrupolosa organizzazione di Stefano Zaini di The sound of the valve ha fatto centro, con la diciannovesima edizione dell'unico evento romano degno di nota e a lui vanno indirizzate le congratulazioni per il risultato conseguito.

 

SOMMARIO

 

Similar Post You May Like

Commenti (2)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info

Focus

News