Sintonie 2019: seconda parte

Fabio Angeloni, Emidio Frattaroli 19 Novembre 2019 Audio

Sintonie High End e Audio Video Show s'incontrano a Rimini per mettere l'ipoteca sulla più importante manifestazione audio e video in Italia: dopo la prima parte dedicata alle sale video, proseguiamo il viaggio tra le sale audio più interessanti

Audiogamma - Bower and Wilkins Formation


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Della nuova serie wireless Formation di "B&W", anzi di "Bower and Wilkins" - come il brand da un po' si definisce, con relativa modifica dei loghi apposti su tutti suoi prodotti - AV Magazine ha già parlato prima qui e poi qui. Approfittiamo per ricordare che l'originaria proprietà britannica da qualche tempo è passata alla startup americana EVA Automation.


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La serie Formation è composta da un insieme di prodotti che cavalcano i desideri del momento, dunque digeriscono musica liquida, sono controllabili con la "Formation App" che assicura compatibilità Airplay 2 (per iOS), usano un Bluetooth 4.1 classe 2 (non capisco perché non il 5.0!) con modalità aptX HD (per Android), hanno compatibilità con Spotify Connect e sono Roon Ready, con una spiccata vocazione multiroom. Il sistema utilizza una rete mesh proprietaria che consente la sincronizzazione tra device, con un ritardo inferiore ad un microsecondo per i Duo e di qualche millisecondo per gli altri diffusori, possono riprodurre musica ad alta risoluzione fino a 24bit/96 KHz e sfruttano un DAC 24 bit premium con DSP.


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Premetto immediatamente che tutti i prodotti suonano molto bene, hanno un design praticamente da sempre iscritto nella tradizione del marchio e continuano idealmente la "tradizione" di proporre altoparlanti compatti e iconici, a partire dal meraviglioso Zeppelin che anticipò, non di poco, i tempi tra gli altoparlanti amplificati "stand-alone". Anche se in questo caso, invece, pur partendo da una storica posizione di supremazia qualitativa, più che precorrere i tempi, Bower and Wilkins sembra aver fatto tesoro degli esperimenti altrui e, rimanendo in questo ambito buona ultima del giro, ha finalmente deciso di calare in tavola la sua mano vincente.


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Al piano terra del Palacongressi era presente un ampio angolo gestito da Audioquality ma tutto dedicato a prodotti Audiogamma e dunque anche a Bower and Wilkins. In una precedente mostra audiovideo svoltasi al Nord ero stato attratto dagli "stilosi" Formation Flex, dotati di un tweeter da 2,5 cm e di un woofer da 10 cm, sorretti da una amplificazione da 50 Watt e stipati in un piacevole case cilindrico ultracompatto, con costo alla coppia appena inferiore ai 1.000 Euro (999€, per l'esattezza!). Nel corner di Audiogamma erano esposti anche il subwoofer compatto Formation Bass (1.099€), dotato di due woofer a corsa lunga da 16 cm e due amplificatori da 250 Watt in classe D (il cui form factor richiama alla mente il precedente PV1-D), il Formation Wedge (999€) con una struttura che richiama il citato Zeppelin Wireless.

Anche il Wedge adotta due tweeter da 2,5 cm, due midwoofer FST da 9 cm e un (sub)woofer da 15 cm, con amplificazione integrata rispettivamente da 40W, 40W e 80W; rispetto al vecchio Zeppelin, il Wedge ha maggiore compattezza pur garantendo una "apertura angolare" di 120°. C'è poi la Formation Bar (1.249€), suggestiva e snella soundbar, larga 124 cm, dotata di meravigliose nervature ellittiche superficiali che fanno tornare alla mente il rivestimento del famoso edificio 30 St Mary Axe di Londra. All'interno troviamo tre tweeter da 2,5 cm e sei midwoofer da 6,5 cm caricati in bass-reflex, alimentati da sei amplificatori da 40 Watt. Completava l'esposizione statica il Formation Audio (699€), uno "smilzo" preamplificatore-sottiletta dotato di ingressi audio analogici e digitali idonei a collegare un giradischi e un lettore CD, la cui programmazione musicale risulterà così fruibile da tutti i diffusori della serie Formation presenti nel set.


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Per fortuna era invece collegato e perfettamente funzionante il "pezzo da 90" della serie, vale a dire la coppia di altoparlanti Formation Duo (3.999€) dotati di un tweeter da 2,5 cm con cupola in fibra di carbonio mutuato dalla serie 700 e di un midwoofer da 16,5 cm in Continuum carpito alla serie 800 Diamond, sospinti da due finali in classe D da 125 Watt, con un aspetto che non può che richiamare immediatamente alla mente gli speaker della serie 800 per il form factor ma anche per via del particolare posizionamento del tweeter


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I 5 minuti di tempo che solitamente mi concedo (replicando il tempo che dedicano i visitatori "fuori porta" agli ascolti), anche considerata la necessità di liberare la comoda seduta monoposto a beneficio di altri ascoltatori, mi hanno consentito di ascoltare a volume adeguato "Trampoline" di Shaed, tratto da "Melt": nella riproduzione del brano gli altoparlanti hanno esibito una poderosa gamma bassa, ricca quanto quella solitamente emessa da altoparlanti di diametro maggiore (merito del trattamento digitale adattivo del suono con analisi dinamica?), e una gamma medio-alta che restituiva una voce presente, chiara e vivida. Dopo essere arrivato a verificare ictu oculi se il subwoofer fosse davvero scollegato, li ho decretati senza alcuna ombra di dubbio le migliori casse compatte wireless mai udite in vita mia in termini di rapporto tra estensione sonora e form factor!


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Visto lo stupore che mi si leggeva in volto, il gentile mediatore tecnologico musicale di Audioquality ha collegato apposta per me anche le più piccole Formation Flex (dal costo, ricordo, pari ad un quarto delle Duo!) e ha messo in riproduzione lo stesso brano (particolarmente ben inciso, preciso) ascoltato qualche attimo prima: il risultato dava conto dell'immaginabile attenuazione di quella estesissima gamma bassa e di una qual certa compressione della medioacuta, per cui il messaggio sonoro, pur rimanendo pienamente intelligibile e godibile risultava come svuotato di qualcosa. Come sempre, con Keynes, potrei dire che "non esistono pasti gratis", ma forse sarebbe semplicemente bastato invertire l'ordine degli ascolti per trarne una impressione diversa.


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In entrambi i casi, si tratta di prodotti consigliabili per chi cerca un set all-in-one compatto che garantisca ascolti di qualità, ma non posso davvero esimermi dall'attribuire una menzione speciale agli strepitosi Formation Duo, che ritengo però del tutto inadatti agli audiofili dai palati fini e dalle orecchie di pipistrello alla ricerca della estensione tonale situata sui 192 KHz e/o a coloro che prima di tutto desiderano un rigido controllo in gamma bassa, che provoca quel suono esangue che può indubbiamente aiuta il posizionamento dello speaker in ambiente. Se trovate un attimo di tempo per farlo, andate ad ascoltarli, anche solo per confutare questa mia infatuazione!

 

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