Sintonie 2019: seconda parte
Sintonie High End e Audio Video Show s'incontrano a Rimini per mettere l'ipoteca sulla più importante manifestazione audio e video in Italia: dopo la prima parte dedicata alle sale video, proseguiamo il viaggio tra le sale audio più interessanti
Audio Reference Bergmann EMM Labs Gryphon Koetsu
Dopo aver brillato di luce propria a Milano, la splendida sala di Audio Reference si è trasferita a Rimini, piena delle sue autentiche meraviglie sonore. La grande sala d'angolo aveva tre lati assorbenti nella parte inferiore e riflettenti nella superiore, ma sul lato destro di ascolto si aprivano anche due grandi finestre verticali.
Il set riproduceva uno dei due presenti nell'altra manifestazione, con il lettore CD Gryphon Ethos (35.140€), dal bel telaio con la originale foggia triangolare, il lettore digitale e streamer EMM Labs NS-1 (4.490€) ed il convertitore D/A EMM Labs DAC DV2 (41.100€). L'integrato danese Gryphon Diablo 300 (15.620€), costruito secondo rigide specifiche militari, che eroga 300W su 8 Ohm, 600W su 4 Ohm e 950W su 2 Ohm, in configurazione di vero dual mono e con retroazione negativa nulla era pronto ad erogare l'energia necessaria per far cantare gli altoparlanti Rockport Atria 2 (32.350€), che pur mantenendo il tweeter da 1" in berillio della prima serie, hanno un crossover completamente ridisegnato e utilizzano per i coni del woofer da 9" e del midrange da 6" un innovativo sandwich in fibra di carbonio, con inediti profili dei coni e nuovi meccanismi di movimento ultralineari, con una impedenza di 4 Ohm, una sensibilità di 87,5 dB e 68 chilogrammi di peso.
La sezione analogica prevedeva invece un pre fono Gryphon Sonett (7.310€), oltre alla vera novità per Audio Reference: il giradischi Bergmann Galder su con cuscino d'aria (24.800€) con braccio tangenziale Bergmann Odin ad aria incluso nel prezzo, su cui era installata una testina MC Urushi Gold (Wajima) di Koetsu (6.525€). Dico novità, in quanto solo da un paio di mesi Audio Reference è divenuta rappresentante dei prodotti danesi di Johnnie Bergmann, che si giovano di un design pulito ed essenziale (tipico della scuola scandinava e che ben si sposa - peraltro - con l'altro marchio danese già presente "in casa", Gryphon), e utilizzano l'aria come mezzo "di sospensione" dei piatti e del sistema elettronico montato sui bracci tangenziali, ma una nuovissima acquisizione è anche Koetsu, il notissimo marchio giapponese che produce prodotti realizzati a mano dal figlio del fondatore, Yoshiaki Sugano.
Il cablaggio era eseguito con Kimber Kable PK10 Platinum e Kimber Cable Carbon, i supporti erano di Atacama Audio.
L'ascolto è iniziato con "Tulipani" di Fausto Mesolella, tratto da "Canto Stefano" (Benni) per Fonè ed il suono della chitarra si è rivelato subito nitido, distinto, e la sua voce piacevole e calda. Si è passati a "Famous blue raincoat" di Jennifer Warnes, brano spesso inserito nelle dimostrazioni per la qualità di incisione della voce. C'è poco da dire: il set emetteva un suono scenicamente centrato, ma anche naturale, senza inutili forzature o muscolarità.
Mi sono brevissimamente trattenuto, come sempre, per simulare il tempo medio di visita di un ascoltatore, ma sono tornato a dare un'occhiata e la costante presenza di persone in sala era il risultato della gradevolezza di emissione del set, ma probabilmente anche della lezione di civiltà che Federico Licciardello ha impartito a tutti, avendo provvidenzialmente reso disponibile su ogni posto a sedere un foglio A4 che descriveva la lista dei componenti dell'impianto, con tanto di prezzi di listino, peraltro riportati anche sulla porta di ingresso alla stanza, nella ferma convinzione che se naturalmente è sempre e solo il mediatore tecnologico il soggetto più idoneo a spiegare le caratteristiche dell'impianto e delle sue componenti, non sarà certo una semplice elencazione dei componenti, con tanto di prezzo esposto, ad allontanare l'ascoltatore dalla propria intenzione di acquisto. Tutt'altro. Comunque c'è poco da dire, di sale come questa. Solo: eccellente.
... continua
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Commenti (3)
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Le Kii Audio - Three BXT (con quella combinazione il Controller è compreso, se non sbaglio) sono attualmente il mio sistema audio stereo di riferimento. Il suono è quasi monitor ma plasmabile, anche se si tratta di un sistema chiuso, per cui l'appassionato che acquista anche per provare, cambiare, vendere ed acquistare ancora ... qui non trova pane per i suoi denti.
Un bello streamer/renderer di rete e via. Il gioco è fatto.
Si entra nel 21° secolo dalla porta di ingresso. TOP -
Originariamente inviato da: AlbertoPN;5004074Potrebbe essere proprio questo il limite più grande di un sistema del genere. L'audiofilo è ancora legato (come me, del resto) al prodotto e all'emozione di possedere e giocare con il prodotto. Se mi levi il pre, il finale e anche i cavi di potenza... mi rimane davvero troppo poco per continuare a giocare.... si tratta di un sistema chiuso, per cui l'appassionato che acquista anche per provare, cambiare, vendere ed acquistare ancora ... qui non trova pane per i suoi denti.......[CUT]
Emidio -
All'Hi-Fidelity di Roma suonavano come non le ho mai sentite, a dimostrazione di quanto conti il brano in dimostrazione in quell'attimo...