Test: Wilson Audio Tune Tot
Un diffusore di nobile, nobilissima, casata che costa molto ma rimane pur sempre un due vie da stand. Gli altoparlanti sono customizzati da uno dei migliori costruttori al mondo e le caratteristiche di allineamento e di emissione leggermente variabili in sede di messa a punto. Andiamo allora a vedere di che si tratta.
L'ascolto di Gian Piero Matarazzo
Un diffusore di questo livello non può essere valutato in un solo ambiente di ascolto, motivo per il quale ho sistemato i due Tune Tot in due diversi ambienti, sia come dimensioni che come trattamento acustico. Il primo è un ambiente di piccole dimensioni, poco trattato ma abbastanza simmetrico nei due quadranti anteriori, con un lettore CD ed un amplificatore di Bartolomeo Aloia, prudenzialmente attivato qualche ora prima. La coppia di Tune Tot è stata rodata sia con diverse ore di ascolto sia, inizialmente, con un apposito programma messo a punto in laboratorio e generato dal computer principale.
La prima cosa che in entrambe le sessioni di ascolto mi meraviglia è la gamma altissima, con dei transienti fantastici ma senza che mai l’ascolto diventi faticoso oppure eccessivamente esaltato, anzi. Probabilmente questo è uno dei piccoli miracoli della Tune Tot, un mix molto ben riuscito tra estensione, livello ed allineamento temporale. Il tweeter impiega un buon lasso di tempo per sciogliersi definitivamente, estendendo,apparentemente ancora di più la sua gamma altissima. In parte questa sensazione di grande estensione in alto è dovuta anche ad un incrocio che a dispetto delle misure di risposta in asse è praticamente invisibile, non tanto nella timbrica quanto piuttosto nel disegno della scena e nelle dimensioni dello stage.
I due diffusori sono stati ruotati di pochi gradi rispetto al punto di ascolto, con una angolazione che successivamente è stata portata a circa 10°. La gamma bassa va rigorosamente aiutata con il device che occlude ben bene il condotto reflex. Il tappo fornito in dotazione deve essere sistemato con molta cura, visto che è di dimensioni sensibilmente maggiori del condotto e deve essere attentamente, ma con una certa delicatezza, pressato sull’apertura reflex. In queste condizioni la gamma bassa subisce una discreta trasformazione e diventa estremamente regolare e soprattutto ben smorzato anche se con poca estensione. Credo tuttavia che l’unione con un subwoofer o, meglio, con una coppia di subwoofer sia decisiva per estendere le possibilità delle due Tune Tot.
Va comunque ricordato che l’estensione “apparente” del diffusore con il condotto di accordo chiuso è maggiore a causa di un corretto smorzamento e di una minore pendenza, che poi si traducono in una resa più definita e pronta. Con i diffusori sistemati ad un buon metro e mezzo dalla parete posteriore inizio l’ascolto con una selezione di brani che ritengo ben identificativa. La voce di donna iniziale, dura, con un forte accento germanico, è resa con una discreta naturalezza, una componente media leggermente attenuata e dei transienti fulminanti, che grazie anche alla buona tenuta in potenza e ad una buona articolazione generano una escursione dinamica di gran livello.
Aggiungo circa 15 cm ai due solidi supporti utilizzati per avere il tweeter al di sopra delle orecchie. La gamma media, come da misure, si regolarizza e la voce appare meglio bilanciata. Certo di aver trovato la disposizione migliore per quando riguarda la timbrica mi concentro sulla seconda traccia, caratterizzata da una voce maschile e dal coro femminile alle sue spalle. La resa scenica è splendida, con le rispettive posizioni che rendono giustizia ad una registrazione spesso appiattita da diffusori non all’altezza. Le tracce successive sono dedicate alla voce accompagnata da una chitarra acustica, posta appena di lato. Tutto perfettamente evidenziato dalle Tune Tot, che ne descrivono con precisione sia la posizione relativa che la profondità dello stage, con la chitarra leggermente arretrata e spostata sulla sinistra.
La traccia successiva vede coinvolta una chitarra basso, una tromba ed una batteria, con la prima fortemente spostata a sinistra e le altre due centrate ma con la tromba ben sistemata avanti alla batteria. La resa della tromba appare appena leggera, ma posizionata con estrema cura e precisione. La batteria è lucida nella resa dei piatti e dinamica nelle percussioni sulle pelli. Passando alle due tracce per pianoforte posso annotare una prestazione di notevole precisione, con i martelletti rapidi ed incisivi, almeno nella ripresa in campo vicino effettuata dal fonico per ottenere un suono che ovviamente non esiste in un ascolto reale dello strumento.
La registrazione del pianoforte effettuata in campo lontano in mio possesso, dipinge un quadro assolutamente credibile, quadro che le Wilson Audio dipinge con una notevole dote di saggezza ed equilibrio. Sulle tracce per violino sposto la poltrona a circa 70 cm dai diffusori riducendo la quota delle Tune Tot fino ad avere il woofer poco sopra l’altezza delle orecchie, come accadrebbe in uno studio di registrazione davanti ad un banco di mixaggio. L’ascolto appare naturale, con lo strumento disposto quasi al centro dello stage, leggermente arretrato. L’immagine da questo punto di ascolto è sensazionale, con la elevata risoluzione del diffusore che mostra ogni minuscola porzione della traccia, con una resa inclemente dei micro-rumori della registrazione.
Dopo una valutazione eccellente in uno studio tutto sommato piccolo ecco che smonto tutto e ripongo i diffusori nell’imballo originale che fascia le due Tune Tot amorevolmente, senza che possa correre il minimo rischio. Non vi dico la fatica fatta per caricare i diffusori in macchina con una temperatura esterna molto elevata e l’aria condizionata della macchina parcheggiata al sole che stenta a raffreddare il piccolo ambiente. Altro lavoro per rimontare i diffusori nella seconda sala d’ascolto, dotata per fortuna di aria condizionata. L’ambiente maggiore non ci fa perdere molto tempo nel posizionamento, visto il trattamento acustico oculato e soprattutto vista l’esperienza acquisita con i diffusori.
Le Wilson Audio infatti cambiano di poco la loro musicalità, con la resa dei particolari ancora, se possibile, migliore. Si avvantaggia la grande orchestra, che viene riprodotta con uno stage incredibilmente realistico, con la parete posteriore ai diffusori che sembra sparire per lasciare il posto a tutti gli esecutori, disposti correttamente e non addossati gli uni agli altri. Ammetto di essere meravigliato dalla prestazione di questo diffusore e provo a cambiare elettronica di potenza, passando ad un amplificatore a valvole non molto potente ma estremamente trasparente.
La natura del diffusore tuttavia non sembra cambiare anche se ammetto di aver apprezzato la maggior definizione dell’elettronica allo stato solido, che comunque cede leggermente il passo alla ricostruzione dello stage ed al senso di apertura dell’amplificatore “al vetro”. Nell’ascolto in campo vicino, effettuato anche nel secondo ambiente noto come anche in questo caso lo stage cambi soltanto in parti poco significative, con una stabilità dello stage sempre a livelli elevati e con una chiarezza timbrica sulle voci e sugli strumenti a fiato impressionante.
Conclusioni
Il diffusore Tune Tot non costa affatto poco, anzi costa tanto. Cosa offre in cambio? Bene, offre una qualità inusitata, una articolazione notevole, unita ad una buona dinamica. Gli altoparlanti sono di livello molto elevato, costruiti in nord Europa su specifiche della Wilson Audio. Si fanno notare, tra l’altro, per la bassa distorsione armonica. Il mix di un mobile ormai leggendario e di un progetto molto oculato conducono ad una prestazione che nel campo vicino raggiunge le prestazioni caratteristiche di diffusori con dimensioni decisamente superiori.
Per maggiori informazioni:
La pagella secondo Gian Piero Matarazzo: Voto medio: 8,2
Dotazione | ![]() |
9,0 |
Costruzione | ![]() |
9,5 |
Altoparlanti | ![]() |
9,0 |
Versatilità | ![]() |
8,0 |
Misure | ![]() |
8,0 |
Ascolto | ![]() |
9,0 |
Rapporto Q/P | ![]() |
5,0 |
Per maggiori info: audionatali.it - wilsonaudio.com
Per l'alto profilo tecnico e l'eccellente qualità all'ascolto, i diffusori Wilson Audio Tune Tot ricevono il nostro "Editor's Choice" 2019.
Per maggiori informazioni sul premio: www.avmagazine.it
PAGINE ARTICOLO
Similar Post You May Like
-
First look Magico A3
Marco Cicogna ascolta in anteprima i nuovi diffusori da pavimento Magico A3, mostrati per la... »
-
Test: B&W 804 D3
Nuova serie di diffusori del costruttore inglese e nuovo e succoso test per i nostri amici... »
-
Anteprima Wilson Audio Yvette
Il rinnovato punto vendita "Alta Fedeltà" di Calco ha ospitato l'anteprima dei diffusori Wilson... »