Squid Game | stagione 2 | la recensione

Fabrizio Guerrieri 11 Febbraio 2025 Cinema, Movie e Serie TV

Dopo aver vinto la sanguinosa competizione, Seong Gi-hun, numero 456, sta per lasciare il paese per raggiungere sua figlia. Ma poco prima dell’imbarco vede il suo reclutatore giocare a ddakji con un malcapitato e sceglie di rientrare nel gioco.


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Dopo aver vinto la sanguinosa competizione, Seong Gi-hun, numero 456, sta per lasciare il paese per raggiungere sua figlia. Ma poco prima dell’imbarco vede il suo reclutatore giocare a ddakji con un malcapitato e decide di non partire più. La sua coscienza lo porta a scegliere di fermare lo spettacolo e impedire a chi lo organizza di continuare a lucrare sulla morte di tanti disperati. I suoi tentativi partono dall’esterno, mettendosi alla ricerca dell’isola su cui la sfida va in scena assieme al detective Hwang Jun-ho, fratello del misterioso Front Man, sopravvissuto dopo che quest'ultimo gli ha sparato alla spalla facendolo precipitare dalla scogliera. Ma le loro strade si separano quando Gi-hun si trova nella condizione di scegliere se rientrare nel gioco o rischiare di perderne le tracce.


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Si torna là dove tutto era cominciato e sembrava essere finito. Qui la nostra recensione della prima stagione. Il numero 456, ultimo rimasto di una serie di disperati a caccia di un bottino che in euro corrisponde a poco più di trenta milioni, intende mettere la parola fine al teatro degli orrori. Per farlo ha a disposizione ingenti mezzi resi disponibili dalla vincita. Ma nonostante tanto potere, le ricerche non trovano approdo. Così quando gli viene offerta la possibilità di partecipare di nuovo al gioco non se la lascia sfuggire. Ma a che prezzo? Il ritorno in quel luogo in cui si entra e ci si fa fotografare sorridenti per poi scoprire che gli innocenti giochi per bambini hanno come esito possibile la morte, farebbe paura a chiunque. Soprattutto, è il suo caso, quando si dovesse restare come unico sopravvissuto. Ma i sensi di colpa superano di gran lunga il terrore del trapasso, perché se le persone conosciute sul macabro set non ci sono più, lui può almeno evitare che altre facciano la stessa fine.


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Questi non sono esseri umani, sono spazzatura.
In primo piano torna il Reclutatore, un essere spietato mosso da sentimenti nati e cresciuti all’ombra di un vissuto (che stavolta viene raccontato) che lo spinge a fare quello che fa, che finora era apparso freddo e distaccato. Una proiezione esterna del “nazismo in versione rosa” proprio degli agenti all’interno della struttura in cui si svolgono i macabri giochi di morte. Il senso dell’onore, sempre più sconosciuto all’Occidente corrotto e decadente, fa ancora da fulcro per quasi ogni scelta. Il che rende la narrazione affascinante ancor di più per chi quella cultura non la conosce direttamente perché non la vive. Questa volta conosciamo anche chi si nasconde dietro alcune maschere delle guardie e veniamo invitati nei loro spogliatoi, in mezzo a ciò che accade, con qualcuno che sembra giocare in solitaria e per questo rischia molto grosso. Il primo grosso cambio di direzione avviene quando tutto sembra andare come nel capitolo precedente. Dopo il primo gioco uguale a quello della stagione precedente, l’ormai mitico Un due tre stella con la bambola con i video occhi, si passa a nuovi campi di battaglia


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Tanti i nuovi personaggi. Tra i quali spicca ovviamente ancora una volta Gi-hun cui, da chi organizza il gioco, viene lasciata fare qualsiasi mossa, anche la più apparentemente sovversiva, perché per chi guarda diventa un plus senza precedenti. Appena tornato incontra Jung-bae, suo amico apparso brevemente nel capitolo precedente, ex marine e primo appiglio per convincere gli altri a fermare tutto. Nella loro squadra arrivano Kang Dae-ho (n° 388) anche lui ex marine ma più giovane, il (misterioso) giocatore 001, e Jun-hee (n° 222) incinta di Myung-gi, uno youtuber che ha fatto perdere molto denaro ai suoi follower invitandoli a comprare una criptovaluta che si è rivelata una truffa. E poi ci sono gli oppositori, i cattivi. Primo fra tutti Thanos, rapper esaltato e drogato che per divertimento manda perfino a morte alcune persone nel primo gioco. È il più detestabile e quindi tra i più importanti e utili alla narrazione. C’è poi una sciamana (n° 044) che si muove come un’invasata e che indirizza la sua benevolenza o la sua maledizione a momenti alterni un po’ a tutti.


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In secondo piano, ma non meno importanti si collocano Cho Hyun-ju (n° 120), una ragazza transgender che si scoprirà aver avuto trascorsi utili per il gioco, Park Yong-sik (n° 007), che trova all’interno della struttura l’anziana madre Jang Geum-ja (n° 149), e insieme vivranno (e faranno vivere) emozioni contrastanti, Se-mi (n° 380), la ragazza col piercing un po’ sbarazzina che fa innamorare Park Min-su (n° 125), un ragazzo timido le cui scelte non sono chiare proprio a causa delle sue incertezze. Inoltre per la prima volta viene mostrato il volto e la vita di una delle guardie, No-eul, la quale vorrebbe impedire il traffico di organi dei concorrenti sconfitti ma lasciati appositamente vivi. Intanto fuori si muovono il detective Jun-ho (fratello del Front Man) e la squadra messa insieme da Gi-hun guidata dal criminale Cho Woo-seok, tutti alla ricerca dell’isola in cui si svolgono i giochi.


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La formazione delle squadre genera controsensi e cortocircuiti (ne resterà soltanto uno come nella prima stagione?), perché rischiano di morire tutti o ancor peggio solo alcuni che sono legati affettivamente ad altri. I cambi di direzione sono diversi come quello sopraccitato o anche la nuova regola delle votazioni a maggioranza che possono decidere la sorte di tutti, spingendo o meno a fermare i giochi. La costruzione in montaggio è ancora una volta molto buona e soprattutto efficace. Per esempio, il sogno di un personaggio non è inizialmente decodificabile come tale e oltre a portare ingegnosamente lo spettatore fuori strada descrive esattamente lo stato d’animo di chi lo sta vivendo, portando con sé lo spettatore. Ci sono poi diversi errori in sceneggiatura (come quando Seong viene fermato da una pattuglia della polizia e uno dei due è Hwang Jun-ho, il poliziotto fratello del Front Man, oppure il reclutatore che, fuori campo, porta via due uomini privi di sensi insieme), errori che però restano ai margini, perché l’attenzione non ci si focalizza a sufficienza, lasciando solo un bel “eppur funziona”.


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Il problema, se così lo si vuol chiamare, è che questa non è una seconda stagione ma la sua prima parte. Entrambe girate tra luglio 2023 e giugno 2024, hanno evidentemente un collegamento molto forte, lo si vede al termine del settimo e conclusivo episodio che non segna alcun finale. Tutto resta sospeso su entrambi i fronti e il finale di stagione altamente drammatico aumenta la rabbia e la disperazione. Eppure la speranza non cessa. Un semaforo nella mid title scene (dove appare il “fidanzato” della bambola robot di Un Due Tre Stella, che porterà un nuovo gioco) apre alla prossima che si preannuncia piena di ulteriori sorprese. La data d’uscita della terza e ultima stagione, inizialmente rivelata per errore (o da un’abile mossa di marketing), in un video prontamente cancellato poco dopo, è stata successivamente fissata ufficialmente al 27 giugno 2025, decisamente meno rispetto agli oltre tre anni d’attesa per questa prosecuzione che sebbene di qualità un po’ minore, mantiene altissima l’attenzione grazie a una maggiorata quantità di azione e sa come miscelarla con grazia ai sentimenti, ancor più incisivi e puntuali.


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VALUTAZIONI

prima della visione
Aspettativa 8 Potenziale 9

dopo la visione
Intrattenimento 9 Senso 7,5 Qualità 7,5
Giudizio Complessivo 8

soglia d’attenzione
Scorrevolezza MEDIO/ALTA Impegno MEDIO

Squid Game | stagione 2 (Ojing-eo Geim)
drammatico, thriller | Corea del Sud | 26 dic 2024 | 7 ep / 61 min | Netflix

ideata, scritta e diretta da Hwang Dong-hyuk

personaggi interpreti
Seong Gi-hun (n° 456) Lee Jung-jae
Hwang Jun-ho (poliziotto) Wi Ha-joon
Hwang In-ho / Front Man (n° 001) Lee Byung-hun
Kang No-eul (guardia triangolo 011) Park Gyu-young
Park Gyeong-seok (n° 246, padre bimba malata) Lee Jin-wook
Park Jung-bae (n° 390, ex marine, amico n° 456) Lee Seo-hwan
Kang Dae-ho (n° 388, ragazzo ex marine) Kang Ha-neul
Cho Hyun-ju (n° 120, ragazza transgender) Park Sung-hoon
Lee Myung-gi (n° 333, MG Coin, youtuber criptovalute) Im Si-wan
Kim Jun-hee (n° 222, ragazza incinta) Jo Yu-ri
Park Yong-sik (n° 007, figlio n°149) Yang Dong-geun.
Jang Geum-ja (n° 149, madre n° 007) Kang Ae-shim
Kim Young-mi (n° 095, amica n°120) Kim Si-eun
Kang No-eul Park Gyu-young
Choi "Thanos" Su-bong (n° 230) Choi Seung-hyun
Nam-gyu (n° 124, braccio destro Thanos n° 230) Noh Jae-won
Se-mi (n° 380, ragazza con piercing) Won Ji-an
Park Min-su (n° 125, ragazzo timido) Lee David
Seon-nyeo (n° 044, sciamana) Chae Kook-hee
Reclutatore Gong Yoo
Mercenario Kim Sung Do-hyun

critica IMDb 7,5 /10 | Rotten Tomatoes critica 7 /10 utenti 3,4 /5 | Metacritic critica 62 /100 utenti 6,2 /10

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