House of the Dragon | stagione 2 | la recensione
L’incoronazione di Aegon II inasprisce i contrasti tra i Verdi, suoi sostenitori, e i Neri che perorano la causa della defraudata Rhaenyra. Alicent tenta di indirizzare suo figlio mentre Daemon si reca ad Harrenhal per stringere alleanze militari. Ogni strada verso la pace, appare ormai del tutto impraticabile.
La morte di Re Viserys I incorona Aegon II come nuovo sovrano e si inaspriscono i contrasti tra i Verdi, suoi sostenitori, e i Neri che perorano la causa della defraudata Rhaenyra. Daemon, marito (e zio) di quest’ultima, si reca ad Harrenhal per stringere alleanze militari col maggior numero di casate che sostengano Rhaenyra. Mysaria dopo essere stata arrestata, conduce verso sanguinosi complotti e si insinua nelle trame da ordire per ribaltare il potere stabilito. Dall’altra parte, Ser Criston Cole, si fa strada a corte e diventa amante di Alicent la quale tenta di indirizzare suo figlio Aegon verso una reggenza oculata. Ma il temperamento del ragazzo mal si sposa con la saggezza, e di fronte a ogni ostacolo reagisce in maniera istintiva e avventata. Con l’avvicinarsi all’inevitabile guerra, Rhaenyra tenta un dialogo con Alicent, dando seguito alla volontà precedentemente espressa dalla matrigna, al fine di evitare il conflitto. Ma da allora è passato del tempo e troppi accadimenti violenti sono intercorsi tra le due fazioni, rendendo ogni strada verso la pace, del tutto impraticabile.
Sono passati quasi due anni dalla prima stagione del prequel di una delle serie di maggior successo di sempre, e si fa molta fatica nei primi episodi a ricollegarsi col capitolo precedente (qui la recensione della prima stagione), che è sia ricco di figure ancora non legate a quelle del Trono di Spade, sia denso negli accadimenti coi cambiamenti di fronte cui la produzione ci ha abituati. In questo seguito c’è anche l’ingresso di diversi nuovi personaggi che non aiuta la fruizione della storia. In più, la fatica prosegue fin oltre la metà degli episodi per la mancanza di una vera e propria azione, con un’impostazione che mira maggiormente agli assetti strategico-politici, abbastanza raffinati ma meno appassionanti. Il che rende questa, una stagione di passaggio in cui le strategie prevalgono su tutto in attesa della guerra combattuta sul campo.
Si parte con un primo episodio il cui finale genera un cliffhanger tra i più brutali, sia di questa che della serie madre, simile alle celeberrime Nozze Rosse. I temi sono sempre gli stessi, e se la carne, i sensi prendono ancora il loro posto, il potere rimane sopra a tutto, anche se una volta conquistato la sua gestione diventa estremamente complessa. Se qualcuno prova ad esempio ad impedire la guerra perde in partenza perché le trame intessute dalla perfidia di pochi sono più forti dell’interesse di molti a che non vi sia spargimento di sangue e si mantenga la pace. Tanti accadimenti vengono purtroppo raccontati piuttosto che visti, il che aumenta il suddetto senso di spaesamento e fatica nel seguire il racconto in modo fluido e appassionante.
Alcuni hanno scambiato la mia cautela per debolezza.
Come nel poster della stagione, chi può districare (o intricare) le sorti sono Raenhyra e Alicent. Il loro legame interrotto è ciò che avrebbe reso la stagione decisamente più avvincente, ma non viene approfondito a sufficienza. Raenhyra appare bloccata, senza il trono che le spetterebbe e con un uomo al fianco che è più un male necessario. Il Consiglio dei Neri vede in lei una rappresentante debole in quanto donna, ma la sua determinazione riflette tutt’altro. Il suo rapporto con Mysaria diventa centrale nella storia e di sicuro porterà soluzioni interessanti anche nei prossimi capitoli. Dall’altra parte, Alicent resta fuori dal Consiglio dei Verdi per mano del figlio Aemond, ma è l’unica possibile interlocutrice con Raenhyra. Ma i problemi aumentano via via che gli episodi scorrono. Il padre Ser Otto Hightower, destituito come primo cavaliere passa il ruolo all’amante di lei Ser Criston Cole, bello, valoroso ma del tutto inesperto.
I demoni di Daemon, l’ego di Aegon
Daemon va ad Harrenhal in cerca di alleanze strategiche per la guerra imminente, ma non distingue più la realtà dalle continue visite dei suoi fantasmi peggiori. Il suo essere spietato chiede il conto ma questa parte che lo riguarda, invece che risultare appagante per gli spettatori che lo detestano, è reiterata allo stremo e diventa semplicemente pesante e trascinata. Sull’altro fronte, Aegon è molto sfrontato, non ha non solo l’esperienza ma nemmeno l’equilibrio, la saggezza e le altre capacità necessarie a governare, tantomeno in una situazione in cui ci si appresta a un sanguinoso conflitto. Aemond appare come il giusto sostituto, perché più freddo, ma la sua spietatezza non lascia spazio ad alcun tipo di ragionamento o diplomazia.
Jacaerys cresce e prende iniziative, non sempre nella direzione materna di Raenhyra. Il suo destino sembra essere scritto ma lui preferisce bruciare le tappe. La sua evoluzione potrebbe diventare importante. Rhaenys è uno di quei personaggi non principali che però riequilibra le sorti, quasi restando sullo sfondo. La sua tridimensionalità è potente, così come potente è il suo sviluppo in questo capitolo. Tyland passa da un ruolo serio a uno più leggero grazie all’arrivo di Lohar che lo sfida in una divertente lotta nel fango, che avrà un esito inaspettato e un seguito interessante. Allo stesso modo, Ulf alleggerisce lo scorrere degli episodi col suo essere malandrino, riuscendo laddove altri personaggi falliscono con conseguenze definitive.
Anche questo capitolo è ben girato, con le giuste dosi di enfasi ed epicità, a parte i problemi nei raccordi con la prima stagione. Il vero problema non è nel finale (che ci si può attendere come poco intrigante) come il pubblico ha evidenziato, ma nella difficoltà a restare all’altezza del Trono di Spade, quasi con un sottile timore reverenziale che non le lascia spiccare il volo. La musica come sempre sottolinea i passaggi enfatizzandoli a volte anche oltre la giusta misura, ma nel complesso è ancora centrale nel resto della rappresentazione. Come proseguirà questo Shakespeare coi Draghi? Sappiamo che dopo la terza, al momento in produzione, ci sarà una quarta e ultima stagione. I prossimi episodi saranno certamente più intriganti per via del fatto che si arriverà allo scontro diretto, in cui tutti guadagneranno e perderanno qualcosa. Auspicando una sceneggiatura che sappia bilanciare meglio pesi e contrappesi e riesca a far apprezzare maggiormente i personaggi che finora non si avvicinano abbastanza a quelli della serie da cui tutto ha avuto origine, al punto da far desiderare a chi guarda che entrino in scena i draghi, come fossero il collegamento di maggior peso e che generano lo stesso grado di emozione.
VALUTAZIONI
prima della visione
Aspettativa 7,5 Potenziale 8,5
dopo la visione
Intrattenimento 6,5 Senso 7,5 Qualità 7,5
Giudizio Complessivo 7,2
soglia d’attenzione
Scorrevolezza MEDIO/BASSA Impegno MEDIO/ALTO
House of the Dragon | stagione 2
drammatico, fantastico | USA | 17 giu - 5 ago 2024 | 8 ep / 61 min | Sky Atlantic
ideatori Ryan Condal, George R. R. Martin basata su Fuoco e sangue di George R. R. Martin
personaggi interpreti
Rhaenyra Targaryen Emma D'Arcy
Daemon Targaryen Matt Smith
Alicent Hightower Olivia Cooke
Otto Hightower Rhys Ifans
Corlys Velaryon Steve Toussaint
Rhaenys Targaryen Eve Best
Mysaria Sonoya Mizuno
Criston Cole Fabien Frankel
Rhaenyra giovane Milly Alcock
Alicent giovane Emily Carey
Larys Strong Matthew Needham
Jason / Tyland Lannister Jefferson Hall
Jacaerys Velaryon Leo Hart
Aegon II Targaryen Tom Glynn-Carney
Aemond Targaryen Ewan Mitchell
Baela Targaryen Bethany Antonia
Rhaena Targaryen Phoebe Campbell
Helaena Targaryen Phia Saban
Gran Maestro Orwyle Kurt Egyiawan
Hugh il Martello Kieran Bew
Kat Ellora Torchia
Alyn di Hull Abubakar Salim
Cregan Stark Tom Taylor
Addam di Hull Clinton Liberty
Ulf il Bianco Tom Bennett
Gwayne Hightower Freddie Fox
Alys Rivers Gayle Rankin
Simon Strong Simon Russell Beale
critica IMDb 7,8 /10 | Rotten Tomatoes critica 7,5 /10 utenti 3,8 /5 | Metacritic critica 73 /100 utenti 6,1 /10
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