LG: pannelli OLED EX più longevi

Riccardo Riondino 04 Aprile 2022, alle 14:20 Display e Televisori

Grazie a una nuova tecnologia per il pilotaggio dei pixel con machine learning, i pannelli di nuova generazione OLED EX promettono di essere meno sensibili al burn-in e ai dead pixel


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LG Display ha presentato a fine 2021 i nuovi OLED EX, utilizzati da LG Electronics per le serie G2 e C2, nonché dagli altri produttori a cui fornisce i pannelli, come ad esempio Philips. La compagnia ha iniziato dall'anno scorso a produrre pannelli "Evo" dalla migliore efficienza e longevità, grazie alla sostituzione dell'idrogeno con il deuterio nei materiali emettitori. LG Display ha inoltre sviluppato un nuovo algoritmo machine learning che apprende le abitudini personali e controlla con precisione il pilotaggio del display per dettagli e colori più accurati. Con un post sul suo blog, la compagnia ha annunciato come la nuova tecnologia ridurrà anche il rischio di burn-in, o ritenzione dell'immagine, così come di burn-out, o dead pixel.

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Il funzionamento inizia rilevando lo stato individuale dei diodi luminosi quando il TV viene acceso la prima volta. Quindi vengono analizzate le abitudini di visualizzazione personali per prevedere la probabile degradazione dei pixel nel tempo e ottenere un pilotaggio più preciso per prolungare la luminosità e le prestazioni ottimali. LG Display ha spiegato che l'algoritmo è in grado di prevedere le condizioni operative di ciascun pixel basandosi sulle abitudini dell'utente. Non è stato spiegato il funzionamento in dettaglio, ma solo che il fine è quello di assicurare che lo schermo OLED di ogni televisore mantenga la stessa qualità per cinque anni consecutivi.

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A titolo d'esempio è stata pubblicata un'infografica che mostra un'immagine del Parco Nazionale di Yellowstone, evidenziando come i diversi sub-pixel W, R, G e B siano utilizzati in modo diverso a seconda di quello che viene visualizzato. LG dichiara che, conoscendo dove le parti più luminose e dettagliate appariranno sullo schermo, l'algoritmo è in grado di controllare l'energia usata dai pixel in tali zone per conservarne la stabilità più a lungo di quanto possibile con le prime generazioni di OLED. Non si sa comunque come si comporti l'algoritmo in situazioni più reali, dove il TV viene utilizzato tipicamente da varie persone per guardare diversi tipi di programmi, come ad esempio sport, film o animazione.

Fonte: HDTVTest

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