HTC Desire 626

Emidio Frattaroli, Franco Baiocchi 11 Novembre 2015 Mobile

Esponente della fascia media, il Desire 626 di HTC strizza l'occhio alla fascia medio-alta per la qualità delle finiture, dei materiali, per l'ottimizzazione del software e per prestazioni audio che, in alcuni aspetti, sfidano la fascia più alta del mercato

Conclusioni e pagella


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Prima di avviarci alle conclusioni, approfittiamo per dare qualche indicazione sui tempi di ricarica e sull'autonomia. L'alimentatore in dotazione è in grado di erogare circa 1.200 mAh con una tensione di 5V ma lo smartphone ne utilizza soltanto 3/4, per un totale di circa 900 mAh; che sia spento oppure acceso la corrente assorbita non cambia. Il tempo totale di ricarica è leggermente superiore alle due ore con telefono spento; con telefono acceso dipende dall'utilizzo. Per quanto riguarda l'autonomia, senza troppe applicazioni installate e con solo il WiFi attivo, se lasciato in stand-by il terminale può rimanere acceso per molti giorni. Dopo più di cinque giorni, l'accumulatore interno aveva ancora il 65% di carica residua. Con un utilizzo normale (chiamate, web surfing, whatsapp e compagnia), l'autonomia è più che sufficiente per arrivare a fine giornata con più del 30% di carica residua.

  
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Nelle due settimane di utilizzo quotidiano, il giudizio è positivo, soprattutto per l'ottimizzazione del software, la prontezza delle funzioni e la fluidità generale, nonostante le prestazioni native del SoC siano modeste, come rilevato nei test di laboratorio. Il display non è tra i più luminosi fin qui misurati, d'altra parte il buon trattamento antirilfesso e la luminanza di cui è capace, permettono buona visibilità anche in piena luce. La visione in ambienti oscurati e con contenuti di qualità, mostrano i due veri punti deboli del display: un rapporto di contrasto basso in assoluto e un bilanciamento del bianco freddo, che non permette neanche la calibrazione manuale.

L'audio è di qualità molto buona, sia da parte dell'auricolare integrato, sia per l'uscita cuffie che ha molti aspetti positivi, come la linearità e l'estensione in frequenza, distorsioni contenute e una diafonia quasi da record. La potenza a disposizione non è molto elevata: basta scegliere una cuffia con impedenza bassa, almeno pari a 30 ohm anche se consigliamo di scendere ulteriormente. Esponente della fascia media, il Desire 626 di HTC strizza l'occhio alla fascia medio-alta per la qualità delle finiture, dei materiali e per l'ottimizzazione del software. La sezione hardware però non è all'altezza, soprattutto per quanto riguarda il display e il SoC utilizzato. Per questo motivo il nostro giudizio sul rapporto qualità/presso è solo sufficiente.

Per maggiori informazioni: www.htc.com/it/smartphones/htc-desire-626

La pagella secondo la redazione di AV Magazine: voto medio 6,5

Dotazione 6,0
Costruzione 7,0
Ergonomia 7,0
Prestazioni 5,0
Audio 7,0
Display 6,5
Autonomia 7,5
Rapporto Q/P 6,0

 

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