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HTC Desire 626
HTC Desire 626
“Esponente della fascia media, il Desire 626 di HTC strizza l'occhio alla fascia medio-alta per la qualitą delle finiture, dei materiali, per l'ottimizzazione del software e per prestazioni audio che, in alcuni aspetti, sfidano la fascia pił alta del mercato”
Pagina 1 - Introduzione, caratteristiche e costruzione


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In test nei laboratori di AV Magazine HTC Desire 626, smartphone di fascia media, una versione potenziata del Desire 620, presentato a Luglio ed arrivato a Settembre in Italia dopo essere stato lanciato ufficialmente per la prima volta a Febbraio a Taiwan. Il Desire 626 è equipaggiato con il SoC Qualcomm Snapdragon 410 con litografia a 28nm, che dispone di un processore quad-core ARM Cortex-A53 da 1,2 GHz e GPU Adreno 306; è dotato di 2 GB di memoria RAM e Flash ROM da 16 GB espandibile  fino a 512 GB tramite microSD, display da 5pollici HD (720 x 1.280 pixel) con tecnologia LCD, una fotocamera principale da 13 MP, messa a fuoco automatica, sensore BSI, apertura f/2.2, obiettivo da 28 mm, registrazione video Full HD a 1080p/30 fps ed una fotocamera frontale da 5 MP, sensore BSI, apertura f/2.8, obiettivo con lunghezza focale da 34 mm (35mm eqv.), registrazione video a 1080p. Per quanto riguarda la connettività, dispone di LTE con 150 Mbps velocità massima di download e 50 Mbps in upload, Wi-Fi a/b/g/n, Bluetooth 4.1 con A2DP, NFC, GPS. La batteria in dotazione è ai polimeri di litio da 2000 mAh e non è rimovibile. HTC Desire 626 è basato sul sistema operativo Android Lollipop 5.1 e dotato di HTC Sense 7, che permette una personalizzazione completa di Android.  

  
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Il telefono è molto compatto e sembra abbastanza robusto nonostante l'utilizzo esclusivo di materiali plastici nella costruzione. La parte frontale è dedicata all'ampio display da 5 pollici con il bordo superiore in cui troviamo l'auricolare e la telecamera frontale, ed il bordo inferiore con l'immancabile logo della ditta taiwanese e il microfono; non sono presenti pulsanti fisici come ad esempio il tasto home dei modelli Samsung e Apple. Nella parte posteriore sulla copertina rigida con effetto satinato, c'è solo l'alloggiamento per la telecamera da 13 megapixel ed il flash di tipo LED.

  
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Sul lato destro, posizionati abbastanza in alto, sono presenti il bottone di accensione e spegnimento e il bilanciere del volume. Il lato superiore è equipaggiato unicamente con il connettore jack per le cuffie mentre il lato inferiore solo con il connettore micro USB, per la ricarica e il trasferimento dei dati, rovesciato rispetto a dispositivi di altri brand come Samsung o LG. Sul lato sinistro è presente uno sportellino, per la verità abbastanza scomodo e che non sembra alquanto resistente, che nasconde gli alloggiamenti per la micro SD e la nano SIM. E' presente inoltre, un ulteriore slot SIM inattivo chiuso con una scheda di plastica.


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La confezione che ci è stata recapitata è una versione per la stampa ed è dotata di auricolari, alimentatore da 5V ed 1A con annesso cavo USB; non sono presenti manuali di sorta; dovrebbero però essere presenti nella versione commerciale della scatola.

 

Scheda Tecnica

Produttore HTC SIM card 1x nanoSIM
Modello Desire 626 Tipo rete  2G GSM/GPRS/EDGE, 3G UMTS, 4G LTE 
Listino € 289,00 Network 4G/3G/2G si / si / si 
OS Android Lollipop 5.1 con HTC Sense 7 Sensori Accelerometro
Sensore di prossimità
Sensore di luminosità ambientale
Sensore magnetico
SoC Qualcomm Snapdragon 410 MSM8916 Cortex-A53 Bluetooth / NFC 4.1 / si
CPU ARM Cortex-A53 Camera front CMOS 5 MP - 34mm 
Tipo CPU 1.2 GHz Quad Core Camera back CMOS 13 MP - 28mm
GPU Adreno 306 Zoom / F (front) n.d. / 2.2 ( - / 2.8)
RAM 2 GB Video REC 1080p @30fps
ROM (utente) 16 GB  GPS A-GLONASS, A-GPS, BeiDou
Display 5" TrueColor (24 bit) Batteria 2000 mAh
Tecnologia LCD Socket micro USB rovesciato
Risoluzione 1280 x 720 Flash card microSD fino a 512GB
Densità 294 dpi Dimensioni 146.9 x 70,9 x 8,19 mm
Touch screen capacitivo Peso 135g
Note e ulteriori informazioni
Disponibile in quattro combinazioni di colori: Blue Lagoon, Purple Fire, White Birch, Dark Gray. Per maggiori informazioni: www.htc.com/it/smartphones/htc-desire-626

 
Pagina 2 - Ergonomia e hands on


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L'HTC Desire 626 è disponibile in 4 finiture: Blue Lagoon, Purple Fire, White Birch, Dark Gray. La versione che abbiamo in test è con colorazione Dark Gray. Lo smartphone pur essendo equipaggiato con un generoso display da 5 pollici si tiene comodamente in una mano; i materiali plastici di buona qualità con cui è costruito presentano un buon grip, evitando così le possibilità che il terminale ci scivoli di mano; unica pecca è che il bilanciere del volume, soprattutto il tasto di on/off, hanno uno spessore minimo diventando così quasi impercettibili al tocco e difficili da riconoscere; la situazione è ulteriormente aggravata dal fatto che non è possibile accendere il display con un doppio tocco rapido, per cui in caso di stand-by del telefono diventa un po' macchinosa la riaccensione del display, da effettuarsi unicamente mediante il tasto di accensione.


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Sarà che ho una particolare idiosincrasia per questa tipologia di soluzione ma la procedura di inserimento della nanoSIM risulta alquanto scomoda. Lo slot è nascosto da uno sportellino rimovibile collegato al corpo del terminale con un sottilissimo filo di materiale elastico che sembra molto delicato e poco resistente. In più non è molto agevole estrarre la slitta della SIM (non essendo "a click") e si ha bisogno di un oggetto di forma appropriata come uno spillo o un cacciavite di precisione, a meno che non siate dotati di unghie da pantera. Se siete soliti cambiare SIM molto spesso, dovrete tenerne conto.

  
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L'accensione dello smartphone è davvero molto lenta: occorrono infatti circa 40 secondi prima che il terminale sia in uno stato operativo pronto all'utilizzo. La prima cosa che risalta agli occhi è la personalizzazione di Android tipica di tutti i device HTC grazie a Sense 7, un'interfaccia utente, basata sull'interfaccia TouchFLO 3D, proprietaria di HTC e sviluppata dalla stessa per i suoi telefoni cellulari. Tra le funzionalità di spicco di HTC Sense annoveriamo HTC Sense Home che suggerisce notizie, contenuti ed applicazioni in base ai nostri interessi sull'analisi dei siti web visitati, i media ascoltati e visti, etc. ed alla nostra posizione: grazie al widget intelligente Sense Home, l'app viene popolata con le applicazioni utilizzate con maggiore frequenza, fornendo un accesso rapido alle applicazioni scaricate di recente e consigliando le applicazioni in base alla nostra posizione.

  
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Una delle finestre del multidesktop è interamente occupata da BlinkFeed, un aggregatore di notizie che, oltre a fornirci news relative ad argomenti di nostro interesse, ci dà consigli sui ristoranti vicini, caffè e bar quando è ora di pranzo, oltre a idee su luoghi divertenti da visitare quando ci si trova nelle vicinanze. Anche l'aspetto dell'interfaccia può essere completamente personalizzato grazie a Temi HTC con cui, oltre all'utilizzo di temi predefiniti preinstallati nello smartphone o scaricabili da rete, è possibile creare un tema personale da zero partendo da una foto preferita: l'applicazione Temi creerà automaticamente un tavolozza di colori coordinata alla foto.

  
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Temi HTC ci permette anche la scelta di uno stile per cambiare contemporaneamente le icone, i suoni e i caratteri o mescolare e abbinare i singoli elementi del tema. Altra app interessante integrata nell' HTC Sense 7 è One Gallery, che ci permette di visualizzare in un'unica appplicazione le foto e i video salvati online in tutti social network che utilizziamo, come Facebook, Instagram, Twitter, Google plus ed altri.

Nonostante le premesse dovute alla dotazione hardware non fossero tra le più promettenti, abbiamo dovuto ricrederci durante l'utilizzo del Desire 626; la navigazione tra i menu è fantastica per velocità e fluidità, l'accesso alle varie funzioni, la navigazione nella galleria e l'avvio della fotocamera, sono molto rapide; la fluidità è davvero eccellente anche superiore a dispositivi dotati di hardware più robusto e non siamo riusciti a rilevare la presenza di microscatti almeno per il momento.

 

 

 

Pagina 3 - System & Browser benchmark

Anche nelle analisi delle prestazioni dell'HTC Desire 626 abbiamo cercato di utilizzare unicamente benchmark che ci permettessero di comparare dispositivi con sistema operativo differente come Android e iOS. Tra i software di benchmarking "cross-platform" come System Benchmark abbiamo utilizzato GeekBench 3, che distingue le prestazioni single-core da quelle multi-core.


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Come possiamo vedere dal grafico dei risultati del test, il Desire 626 non spicca certo a livello di pure prestazioni di calcolo e di performance hardware come d'altronde era prevedibile andando a dare un'occhiata alle specifiche tecniche. Con il suo Snapdragon 410 si pone tra gli ultimi della lista, dietro anche a telefoni top di gamma però di generazioni precedenti.


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Anche Basemark OS II, altro benchmark cross-platform "All-In-One" che valuta le prestazioni generali di qualsiasi dispositivo Android, iOS e Windows Phone, conferma i non esaltanti risultati che già si evincevano con GeekBench 3, relegando il Desire 626 al ruolo di fanalino di coda assieme al Lumia 640 XL.


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Altri sistemi di benchmarking universali sono i browser benchmark che "girando" appunto grazie ad un semplice browser presente in qualsiasi SO, ci danno un' idea delle performance del dispositivo indipendentemente dal sistema operativo montato sullo stesso. Noi abbiamo scelto di utilizzare Sunspider nella version 1.0.2 e Google Octane v. 2 usando il browser di default per effettuare il test. Prestazioni abbastanza deludenti con Sunspider addirittura peggiori del Nokia Lumia 640 XL che monta il fratellino minore Snapdragon 400 e Windows Phone.


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Con Octane le cose migliorano leggermente, restituendo prestazioni paragonabili a telefoni dalle caratteristiche hardware superiori. C'è da dire che nonostante i risultati non esaltanti restituiti dai programmi di benchmarking, in realtà l'interfaccia del telefono è molto veloce e fluida, e non è affetta da microscatti o blocchi nella navigazione tra i menu, nell'apertura delle app, nella visione delle foto e dei video all'interno della galleria, presentando prestazioni "apparenti" al pari di smartphone con dotazione hardware notevolmente superiore. Anche la navigazione web con il browser di default è molto veloce, rete permettendo, e il rendering delle pagine è pressochè immediato, anche su siti notoriamente "pesanti".

Maggiori informazioni sull'esecuzione dei nostri System  e Browser  benchmark sono disponibili al seguente indirizzo: www.avmagazine.it/articoli/mobile/817

Pagina 4 - GPU Benchmark

Anche per quanto riguarda l'analisi delle prestazioni dell'unità grafica abbiamo utilizzato benchmark che fossero "cross-platform" per comparare così qualsiasi dispositivo indipendentemente dal sistema operativo. 


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Con GFX Benchmark il focus si sposta sulla GPU Adreno 306  che non entusiasma in maniera particolare nell'esecuzione del benchmark Manhattan con 4,1 fps in media nel test Onscreen e appena 1,8 in quello Offscreen. Male anche nel T-rex Offscreen con appena 5.3 fps e nel T-rex Onscreen con 9.3 fps di pochissimo superiore all' Adreno 305 equipaggiato dal Lumia 640 XL ma ben lontano dalle prestazioni delle GPU degli altri smartphone in comparativa.


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Anche con 3D Mark il divario tra l'Adreno 306 dell'HTC Desire 626 e le GPU degli altri smartphone testati è quasi imbarazzante, con uno score di gran lunga inferiore per quanto riguarda le performance generali (Overall).


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Ecco, inoltre, uno sguardo più approfondito con l'indicazione del numero di fotogrammi per secondo nei tre "sotto-test" che vengono effettuati (Graphics test 1, Graphics test 2 e Physics test).


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Come ultimo test, sempre "cross-platform" , abbiamo utilizzato Basemark X, unico benchmark che utilizza il popolare motore di gioco Unity 4.2 che viene utilizzato da migliaia di giochi per cellulari. Per questo, i punteggi di Basemark X danno un'idea abbastanza realistica delle performance di giochi "real-life". Con Basemark X il divario tra il Mali-T760 del Galaxy S6 edge e l'Adreno 306 del Desire 626 è quasi abissale e le prestazioni sono addirittura inferiori a quelle del Lumia 640 XL che equipaggia una GPU più datata. Abbiamo testato il funzionamento di alcuni giochi sul DUT, come Asphalt 8, Seven Knights e Guild of Honor, ed ad onor del vero, pur avendo premesse non confortanti derivate dai test non esaltanti ottenuti dal Desire 626, la giocabilità è più che accettabile come si può constatare dal filmato sottostante.

Maggiori informazioni sull'esecuzione dei nostri GPU benchmark sono disponibili al seguente indirizzo: www.avmagazine.it/articoli/mobile/817

Pagina 5 - Audio Benchmark

Potenza d'uscita

La potenza d'uscita del Desire 626 non è molto elevata in assoluto, è insufficiente sui carichi più elevati e diventa adeguata soltanto quando l'impedenza scende al di sotto dei 60 ohm. Per questo smartphone consigliamo auricolari con impedenza uguale o inferiore ai 30 ohm. 

Per quanto riguarda il benchmark per la potenza d'uscita, il Desire 626 supera comunque con decisione due smartphone top di gamma di qualche anno fa, come il Sony Xperia Z1 e il Galaxy S3, quando il carico resistivo di riferimento è fissato a 30 ohm.

 

Risposta in frequenza

La regolarità e l'estensione in frequenza del Desire 626 è ottima e la prestazione è tra le migliori mai misurate nel nostro laboratorio.

Lo smartphone di HTC è indubbiamente tra i primi della classe, sia per quanto riguarda la risposta in frequenza che la regolarità, con il Galaxy S6 edge che rimane a distanza siderale soltanto per quanto riguarda l'estensione.

 

Distorsione armonica totale + rumore

 
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L'andamento della distorsione + rumore in funzione della frequenza mostra una prestazione nella media e non molto distante dai migliori dispositivi misurati nel nostro laboratorio. Si tratta di valori inudibili in ogni condizione.

 

Rapporto S/N e dinamica

Se su riposta in frequenza e distorsione il Desire 626 può rivaleggiare con i migliori prodotti sul mercato, sul rapporto segnale/disturbo e sulla gamma dinamica viene distanziato in misura maggiore anche se i valori registrati sono ancora molto buoni. Approfittiamo anche per una nota che riguarda il valore registrato dal Nexus 6 nel rapporto S/N: in questo caso, la distanza dal valore di gamma dinamica (pari a 82 dB) suggerisce lo spegnimento dell'uscita in asenza di segnale, quindi non è da prendere in considerazione.

 

Sbilanciamento e diafonia

Per quanto riguarda la diafonia, ovvero la separazione tra i due canali, e lo sbilanciamento tra i due canali (differenza di livello di uscita tra il canale sinistro e quello destro) Il Desire 626 sale in cattedra e fornisce prestazioni impensabili per un prodotto di fascia medio-bassa.

 

Viva-voce

 
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Per finire, per quanto riguarda l'analisi dell'altoparlante integrato per il viva-voce, sviluppato in collaborazione con Gian Piero Matarazzo, c'è bisogno di un approfondimento. Le prestazioni sono indiscutibilmente più indietro rispetto ai pochi terminali misurati fino ad oggi. tuttavia, l'altoparlante è posizionato sul pannello anteriore, quindi non avrà alcuna attenuazione quando il telefono sarà poggiato su una superficie. Ricordiamo anche che, nella tabella relativa al benchmark, abbiamo preso come riferimento soltanto quattro bande di frequenza: 250Hz, 1kHz, 4kHz e 10kHz. Il risultato finale è la media dei livelli alle quattro frequenze di riferimento.

Maggiori informazioni sull'esecuzione dei nostri Audio benchmark sono disponibili al seguente indirizzo:

Audio benchmark: www.avmagazine.it/articoli/mobile/819

Pagina 6 - Display Benchmark


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Il display del Desire 626 è probabilmente un elemento con tecnologia LCD TN di qualità media. Purtroppo nel software di controllo non è prevista la possibilità di selezionare profili colore o effettuare una calibrazione colore manuale (come in alcuni Sony o in tutti i Lumia). Maggiori informazioni sulle nostro misure sono disponibili nella guida sui Display benchmark pubblicata al seguente indirizzo.

 

Benchmark Luminanza


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Il valore di luminanza più elevata è di 374 NIT ed è nella media rispetto a prodotti di fascia comparabile. Selezionando manualmente il livello minimo, si scende fino a 8,73 NIT: non si tratta di un valore molto contenuto e in ambienti completamente oscurati potrebbe risultare troppo elevato.

 

Benchmark Rapporto di contrasto


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Il rapporto di contrasto nativo del Desire 626 è piuttosto basso, anche rispetto ad altri smartphone dotati di display con la stessa tecnologia (LCD). Ovviamente, il divario con i display AMOLED è disarmante, a favore di questi ultimi. Questo vantaggio sarà eclatante in ambienti molto scuri ma meno evidente con molta luce in ambiente. Sotto al sole, diretto o indiretto che sia, poco importa quale sia il massimo rapporto di contrasto: in quel caso vince chi ha il display più luminoso in assoluto e il Desire 626 è in linea con la luminanza dei display AMOLED come quello del Galaxy S6.

 

Benchmark Gamma


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La curva del gamma visualizzata è quella relativa alle impostazioni di default che non possono essere modificati. Il gamma medio è praticamente sovrapponibile al riferimento di 2,22 e il fatto che sia mediamente più elevato nella metà più elevata della rampa di luminanza, dona alle immagini una dinamica soggettivamente superiore. Sulle basse luci, c'è il rovescio della medaglia con primi gradini della scala dei grigi a livello un po' troppo elevato e con "dinamica" siggettivamente inferiore. La prestazione generale è buona ma con qualche accorgimento sarebbe possibile fare qualcosa di più.


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Il bilanciamento del bianco del Desire 626 è solo discreto, con una decisa dominante "fredda" che è più evidente sulle basse luci, con il Delta E (uv) mediamente elevato. Eppure, considerate le prestazioni misurate fino ad oggi, lo smartphone di HTC  può inserirsi con prepotenza al terzo posto in classifica, insidiando smartphone dal costo nettamente superiore!

 

Gamut e Colori

 
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Ed ecco infine il gamut dei colori, abbastanza vicino al riferimento dell'alta definizione per quanto riguarda l'area del gamut, più lontano per quanto riguarda la tinta dei colori secondari ciano e magenta (tendenti leggermente al blu per "colpa" del bilanciamento del bianco) e anche per il leggero eccesso di saturazione della componente blu. Le prestazioni generali, rispetto alla concorrenza, sono comunque più che buoni.

Maggiori informazioni sull'esecuzione dei nostri Display benchmark sono disponibili al seguente indirizzo:

Display benchmark: www.avmagazine.it/articoli/mobile/818

Pagina 7 - Conclusioni e pagella


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Prima di avviarci alle conclusioni, approfittiamo per dare qualche indicazione sui tempi di ricarica e sull'autonomia. L'alimentatore in dotazione è in grado di erogare circa 1.200 mAh con una tensione di 5V ma lo smartphone ne utilizza soltanto 3/4, per un totale di circa 900 mAh; che sia spento oppure acceso la corrente assorbita non cambia. Il tempo totale di ricarica è leggermente superiore alle due ore con telefono spento; con telefono acceso dipende dall'utilizzo. Per quanto riguarda l'autonomia, senza troppe applicazioni installate e con solo il WiFi attivo, se lasciato in stand-by il terminale può rimanere acceso per molti giorni. Dopo più di cinque giorni, l'accumulatore interno aveva ancora il 65% di carica residua. Con un utilizzo normale (chiamate, web surfing, whatsapp e compagnia), l'autonomia è più che sufficiente per arrivare a fine giornata con più del 30% di carica residua.

  
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Nelle due settimane di utilizzo quotidiano, il giudizio è positivo, soprattutto per l'ottimizzazione del software, la prontezza delle funzioni e la fluidità generale, nonostante le prestazioni native del SoC siano modeste, come rilevato nei test di laboratorio. Il display non è tra i più luminosi fin qui misurati, d'altra parte il buon trattamento antirilfesso e la luminanza di cui è capace, permettono buona visibilità anche in piena luce. La visione in ambienti oscurati e con contenuti di qualità, mostrano i due veri punti deboli del display: un rapporto di contrasto basso in assoluto e un bilanciamento del bianco freddo, che non permette neanche la calibrazione manuale.

L'audio è di qualità molto buona, sia da parte dell'auricolare integrato, sia per l'uscita cuffie che ha molti aspetti positivi, come la linearità e l'estensione in frequenza, distorsioni contenute e una diafonia quasi da record. La potenza a disposizione non è molto elevata: basta scegliere una cuffia con impedenza bassa, almeno pari a 30 ohm anche se consigliamo di scendere ulteriormente. Esponente della fascia media, il Desire 626 di HTC strizza l'occhio alla fascia medio-alta per la qualità delle finiture, dei materiali e per l'ottimizzazione del software. La sezione hardware però non è all'altezza, soprattutto per quanto riguarda il display e il SoC utilizzato. Per questo motivo il nostro giudizio sul rapporto qualità/presso è solo sufficiente.

Per maggiori informazioni: www.htc.com/it/smartphones/htc-desire-626

La pagella secondo la redazione di AV Magazine: voto medio 6,5

Dotazione 6,0
Costruzione 7,0
Ergonomia 7,0
Prestazioni 5,0
Audio 7,0
Display 6,5
Autonomia 7,5
Rapporto Q/P 6,0