Supertest: Kii Audio SEVEN - tre vie attivo con DSP
Test di un magnifico diffusore, un test di quelli che odio ferocemente, ossia una prova ove è impossibile smontare qualcosa per illustrarvene il funzionamento. Un test quasi alla cieca. Meno male che il giudice ultimo è l’orecchio…
SOMMARIO
Caratteristiche
Caratteristiche dichiarate dal costruttore
- Tipo: cassa chiusa da stand assistita da DSP
- Risposta in frequenza: 40 – 20.000 Hz +/- 1 dB
- Numero delle vie: tre
- Potenza input: 600 watt per diffusore
- Tweeter: 25 millimetri con guida d’onda custom
- Midrange: 5”
- Woofer: 2 x 6” con dispersione a cardioide via DSP
- Crossover: Acoustic wave focusing active filter
- Risposta in fase: fase minima o latenza minima
- Dimensioni: 200 x 310 x 310 mm (L x A x P)
- Peso: 14 Kg
- Prezzo: 4.600 euro IVA inclusa al pezzo
- N.B. Disponibili stand dedicati e kit con Kii Control
Da sinistra: Kii SEVEN, Kii THREE e Kii THREE sul subwoofer Kii BXT
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Marchio: La tedesca Kii Audio produce soltanto due tipi di diffusori da stand, ma assolutamente singolari, entrambi sono interamente gestiti da un DSP che filtra e ritarda gli altoparlanti secondo criteri originali sia di risposta che di dispersione in ambiente. Una sorta di risposta a tutti quelli che credono che basti un DSP per fare miracoli.
Storia del marchio: Il marchio nasce soltanto nel 2014 ma i fondatori possiedono una esperienza invidiabile sia per il trattamento dei segnali che per la loro amplificazione. Tra questi Bruno Putzeys, ex Philips, un marchio che ha la capacità nota di privarsi degli ingegneri migliori. Bruno è l’ideatore degli amplificatori "ncore" Hypex e, più recentemente, fondatore di Purify, tra i pochi ad essere contemporaneamente in classe D e ben suonanti. Poco visibile la “longa manus” di un altro esperto di correzione acustica ambientale, Peter Lyngdorf.
Serie di appartenenza modello in prova: Il diffusore in prova è uno dei due modelli prodotti, se si esclude il Kii BXT, un subwoofer montato come supporto per il modello Kii THREE ed utilizzante una tecnica simile a quella dai due modelli da stand.
Breve descrizione del modello: Diffusore da stand a tre vie, con un midwoofer da 15 cm, un tweeter con cupola da 25 mm e due woofer da 16 cm, montati ai lati del mobile ermeticamente chiuso.
Estetica: Il model 7 visto frontalmente appare minuscolo, come un vero due vie, con i due woofer laterali poco visibili ed i bordi tondi. La colorazione bianca e nera del modello in prova fa apparire il diffusore ancora più piccolo. Disponibile anche in grigio e nero.
Costruzione
Il pannello posteriore con le connessioni e i comandi per il controllo e l configurazione
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Perdonate se molte voci di questa sezione rimarranno vuote o poco commentate, ma l’unica maniera per illustrare bene questo diffusore sarebbe stata quella di acquistarlo e smontarselo con la massima attenzione. Il prezzo ci ha spinto a non percorrere questa strada…
- Viti di fissaggio: Le viti di fissaggio “probabilmente” sono coperte dalla flangia di protezione.
- Assorbente interno: Nessuna notizia
- Rinforzi: Nessuna notizia, anche se il peso lascia trasparire una realizzazione estremamente solida.
- Pannello frontale:
- Condotto: Assente
- Crossover elettronico: nessuna notizia. Non potendo rimuovere gli altoparlanti non risulta possibile nemmeno ricavare la risposta ai morsetti degli altoparlanti.
- Woofer: nessuna notizia dei due woofer disposti sulle pareti laterali
- Midrange: nessuna notizia se non il dato del diametro. Va aggiunto che l’ascolto lascia intuire un trasduttore dalla membrana molto ben smorzata.
- Tweeter: Unica notizia: la cupola è da un pollice, ovvero 25 mm. Notiamo una guida d’onda che controlla la dispersione fornendo anche un leggero guadagno quando
- la risposta in gamma media tende a calare.
- Morsetti: gli ingressi sono notevoli: AES (left e right), analogico da +4 dBu a -10 dBu, come a dire da 1,22 V a 0,245 V, in un range alla portata quindi di qualunque sorgente. Infine i due ingressi di rete che ammettono anche il protocollo Dante.
- APP dedicata: interessante, pratica e dalla reazione immediata. Da telefonino è possibile quindi regolare i diffusori dalla posizione di ascolto in ambiente come meglio ci aggrada.
Misure
Risposta: Cosa vi aspettavate da un diffusore dotato di crossover elettronico e DSP interno? Ovviamente il grafico ottenuto è uno di quelli da tenere a mente quando si vuole fare un diffusore dalla risposta dritta come un fuso. Controlli di tono per gamma alta entro 2 dB. Notate l’estensione alle basse frequenze, frutto certamente di una discreta equalizzazion che per i due woofer prevedono anche una certa variazione di fase rispetto al midrange, per ottenere una dispersione del tipo cardioide.
Controlli di tono per la gamma bassa da +2 dB a -6 dB. Le misure di distorsione ci diranno se l’equalizzazione è di tipo statico o dinamico, variabile cioè col livello per preservare i due trasduttori. Notare la leggera esaltazione in gamma altissima, quasi la norma in diffusori dalla dispersione controllata.
Impedenza: l’impedenza dei singoli altoparlanti ovviamente non ha alcuna importanza visto che ogni trasduttore è alimentato dal suo amplificatore dedicato.
Time Energy: decadimento abbastanza rapido e privo di esitazioni. Si nota, probabilmente, soltanto il leggero ritardo del midrange.
Waterfall: questa misura in generale se ne frega altamente della configurazione e del segnale inviato alle singole vie. Vediamo comunque una leggera riflessione interna dovuta alla bassa frequenza emessa dal midrange e due risonanze emesse probabilmente dal tweeter che superano i 3 millisecondi. In gamma altissima notiamo un leggero accenno di risonanza dovuto con tutta probabilità alla guida d’onda.
Terzi di ottava: La misura effettuata col diffusore già ottimizzato all’ascolto ci dice che la correzione della gamma bassa ed il suo sfasamento rendono effettivamente la dispersione del tipo cardioide alle frequenze basse. Rileviamo infatti nel nostro ambiente un comportamento estremamente corretto, senza risonanze particolari bene in linea con la risposta effettuata in condizioni anecoiche. Qualche esitazione in gamma media appare di ampiezza estremamente contenuta e si fa notare soltanto per la regolarità della risposta. Leggermente calante verso le alte, praticamente da manuale.
THD: I valori della distorsione armonica in regime impulsivo dimostrano la discreta equalizzazione in gamma bassa che ad occhio appare maggiore di 10 dB. D’altro canto la fisica è la fisica e due woofer, del diametro totale di 188 mm non possono fare i miracoli. Notate però un particolare. Alla pressione di 85 dB tutte le armoniche presentano a bassa frequenza valori notevoli, segno di una equalizzazione altrettanto notevole, mentre alla massima pressione misurata (95 dB) la seconda armonica addirittura scende appena, a dimostrazione dell’intervento dell’equalizzazione che attenua il suo intervento. In gamma media ed alta la seconda armonica sale di pari passo al livello input, perché qui probabilmente l’equalizzazione agisce molto di meno. La terza armonica segue il comportamento della seconda, anche se può “mentire” appena di meno. Notiamo in gamma media come le armoniche superiori salgano poco all’aumentare del segnale anche se con un picco di terza a circa 1500 Hz che rimane sostanzialmente stabile, a dimostrazione della probabile frequenza di incrocio. Come scoprire vari comportamenti con una misura.
Articulation Test: Anche questa misura (trovate tutte le spiegazioni in questo articolo) ci racconta l’eccellente comportamento del diffusore e ci suggerisce preziose informazioni sulla prossima seduta di ascolto. Alla pressione inferiore notiamo come il forte guadagno in gamma bassa condizioni la misura, specialmente nella prima fase, ovvero quella della acquisizione del segnale non filtrato. In gamma media ed alta notiamo un andamento in discesa che si abbassa fino ai -50 dB. A 90 dB di pressione media notiamo un comportamento davvero notevole, con la gamma altissima che, imperterrita rimane attestata su valori molto bassi. A 95 dB di pressione media vediamo come la condizione migliori decisamente sia in gamma bassa che in gamma mediobassa, con valori medi decisamente buoni. Se pensiamo al diametro degli altoparlanti ed al livello di pressione emessa possiamo dire di trovarci davanti a trasduttori incredibili. Soltanto in gamma altissima notiamo, rispetto alla misura precedente, una ragionevole e comprensibile piccola salita verso i -40 dB.
Ascolto
A sinistra la Kii SEVEN; a destra la Kii THREE
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Rodaggio: Posso dire che non c’è stato bisogno di un gran rodaggio, che ho effettuato soltanto per riscaldare appena gli altoparlanti, ottenendo così una gamma media meno frizzante. La gamma bassa e quella mediobassa non si sono affatto mosse dalla loro resa aggressiva e ben estesa.
Posizionamento: Ho cercato, come al solito, di posizionare i diffusori per massimizzare la timbrica ed il disegno dello stage. Dopo pochi spostamenti ho trovato un buon equilibrio con la parete laterale a circa 80 cm e quella di fondo appena maggiore, diciamo un metro. I diffusori non sono stati ruotati verso il punto di ascolto, mostrando viceversa un buon disegno della scena.
Bilanciamento timbrico: Bassi ben presenti ed a volte appena esuberanti, ma comunque modulati dal posizionamento in ambiente. A livelli molto elevati il basso profondo tende ad essere più equilibrato e diventa incredibilmente preciso. La legatura con la gamma mediobassa è notevole, con la piacevole sorpresa che l’acustica della sala di ascolto dimostra tutte le premesse del costruttore circa la dispersione cardioide.
Gamma media molto pulita, in alcuni passaggi a livelli da record anche se un minimo di rodaggio si rende necessario. La legatura col tweeter e con gli stessi woofer a volte appare incredibile ed inaudibile. Gamma alta ed altissima eccezionalmente pulite e ben estese, anche se queste qualità sembrano marginali rispetto alla coerenza dei transienti.
Articolazione: Diffusore dalla resa ben dettagliata, grazie al perfetto allineamento tra gli altoparlanti ed il conseguente andamento della fase acustica.
Linearità dinamica: Dinamica eccellente, con picchi stratosferici rispetto alle dimensioni, tali da poter rivaleggiare con diffusori di dimensioni maggiori.
Transienti: eccellenti, con una resa naturale e senza effetti speciali.
Scena acustica: Corretta, senza effetti speciali, con un disegno degli esecutori realistico nel senso della profondità.
Piani sonori: Notevoli, anche qui senza strafare. Eccellente la riproduzione dei piani sonori della grande orchestra, con uno stage profondo e realistico.
Tipi di musica: Se è vero che questa Kii 7 esalta le sue prestazioni con la musica classica è altrettanto vero che la timbrica e la dinamica ben si adattano a qualunque genere musicale. La musica più “movimentata” si avvantaggia di un basso incredibile, potente ma sempre controllato.
Conclusioni
Manuale: Generico multilingue per i due modelli Kii, anche online.
Software: Kii Home completo e ben funzionante, disponibile per iOS e Android, testato solo versione Android.
Rapporto Valore/Prezzo: Ad un prezzo impegnativo si oppone una prestazione incredibile, comprendendo nel prezzo DSP, streamer, pre, elettroniche di potenza, compatibilità Dante, Spotiy Connect, Tidal Connect, Qobuz Connect e roon-ready.
Valore altoparlanti: Molto ben realizzati. Distorsione molto bassa.
Valore componentistica: Di buon livello, proporzionata al prezzo.
Ambiente: Ambiente consigliato tra i 20 ed i 50 metri quadri.
Mi è piaciuto: Equilibrio generale nella realizzazione e nella resa in ambiente.
Non mi è piaciuto: nulla da segnalare
Voto totale: 9,5
Benchmark e pagella
- Facilità di pilotaggio = ----
- Sensibilità e regolarità =7,7
- Linearità dinamica= 7,6
Pagella
Categoria | Voto |
---|---|
Costruzione | 8 |
Design | 9 |
Versatilità | 9 |
Qualità audio | 9 |
Rapporto Q/P | 7,5 |
Conclusioni BIS
Ho voluto aggiungere per la prima volta delle conclusioni ad un test per un motivo semplice: non ho potuto smontare nulla e mi sono fidato soltanto delle misure e degli ascolti. Bene, siamo di fronte ad un diffusore moto particolare che definire emozionante rappresenta il minimo sindacale. Mi ha impressionato in particolar modo la ridotta dispersione in ambiente dei due woofer, l’estensione alle basse frequenze e la fase acustica quasi rettilinea, tutte caratteristiche difficili da trovare in un solo diffusore. Il prezzo è elevato in assoluto, ma occorre tener presente che ci sono 1.200 watt elettrici all'interno di una coppia e che la versatilità dei controlli e degli ingressi consente diverse comode soluzioni, oltre alla comodità di una app che funziona veramente bene.
Anche dal punto di vista del rapporto qualità / prezzo questo diffusore è un vero affare: basta avere un abbonamento ad un servizio di streaming e non serve niente altro. Una sfida di questo diffusore “contro il resto del mondo” mi sembra una possibilità alla sua portata. Ed è quello che abbiamo proposto al distributore Audio Graffiti: mettere a punto un confronto senza rete contro un sistema tradizionale composto da diffusore passivo, amplificatore e streamer di pari prezzo oppure anche superiore. Se vi interessa, fatecelo sapere nei commenti.
Per maggiori informazioni: audiograffiti.com - kiiaudio.com
SOMMARIO
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