Uandksound M850-N: strano e versatile
Un diffusore che viene dalla Spagna e che è nato per essere posizionato a parete: si tratta di una configurazione utilizzata da pochissimi marchi ma che va a nozze con le installazioni custom negli impianti multicanale di qualità.
Ascolto e conclusioni
L’ascolto
Per questa sessione di ascolto ho dovuto lavorare più che altro sulla sala d’ascolto, cercando di tenere i diffusori quanto più possibile attaccati alla parete. Alla fine, dopo qualche prova, ho trovato una posizione comoda ed allo stesso tempo sicura per l’integrità del diffusore. Prima ancora del posizionamento, forte degli ascolti di oltre una settimana, ho voluto provare una nuova misura che illustrerò non appena avrò un minimo di archivio di rilevazioni, così da essere sicuro che la verifica strumentale, abbastanza breve in verità, mi indichi con chiarezza un aspetto particolare della sessione di ascolto. Ammetto candidamente che non me ne frega nulla di prendere tutto il tempo che serve per avere delle misure serie, orientate alla musica e non delle verifiche fini a se stesse, motivo per il quale se questa rilevazione non dovesse fornirmi delle indicazioni chiare non esiterò a buttarla nel cestino assieme al tanto software scritto per eseguirla. Dopo aver ottenuto delle indicazioni che spero mi siano utili mi appresto ad ascoltare le Uandksound con un programma musicale appena differente dalla mia successione di brani mirati.
Parto dalle voci maschili. La componente bassa della voce maschile è notevole, con una buona sensazione di corpo ed una discreta linearità timbrica, ma si nota che la voce è grande, troppo grande sullo stage per essere focalizzata. La voce femminile è viceversa abbastanza stabile, timbricamente abbastanza lineare ma appena arretrata. Il fuoco è buono, anche se in gamma alta si nota una certa durezza che va via un po’ alla volta man mano che l’ascolto prosegue. Inutile avere un tweeter di questo tipo da anni, e ritenerlo perciò ben rodato. I primi dieci minuti di funzionamento trovano sempre il modo di stupirti negativamente. Passato questo tempo, tutto sommato ridotto, ecco che la sua timbrica si distende corretta in tutto l’intervallo della sua riproduzione. La legatura tra i due midrange ed il tweeter è buona, senza salti dinamici particolari, e si nota pochissimo il “salto” tra la gamma media e quella alta. Il basso è quello giusto, secondo il mio parere, per un discreto impatto sulle scene più agitate dei film di azione, ma nonostante il fissaggio a parete si dimostra fiacco alle frequenze più profonde, che risultano smorzate, come la sospensione pneumatica vuole, ma sono tanto ben smorzate da sembrare assenti. L’esaltazione tra i 90 ed i 100 Hz si fa sentire. Magari un po’ di assorbente in più non avrebbe fatto male.
La sensazione comunque è quella che sia stata una specifica di progetto avere una caratteristica appena “loud” per aumentare il pathos nelle scene cruciali, quando il nostro eroe si muove su un treno lanciato alla massima velocità come se stesse a terra. Ma per le basse profonde ci vuole un subwoofer. Per le alte frequenze occorre fare un distinguo tra la gamma alta e la gamma altissima. Quest’ultima è davvero notevole, estesa, fulminante e rapida nello smaltirsi, mentre la gamma medioalta appare leggermente più lenta e meno morbida. E’ una caratteristica di questo trasduttore e devo dire che sono pochi quei cloni che suonano come il tweeter originale di Heil. Questo utilizzato su questo diffusore non va male, ma la leggera differenza tra alte ed altissime un po’ si sente. La gamma degli strumenti a corda non mi dispiace, specie quando si tratta di piccoli gruppi con posizioni ben definite, con una timbrica che viene espressa come ben bilanciata. La musica rock sembra calzare a pennello al diffusore e devo ammettere che fatta questa scoperta ho dato fondo a tutte le tracce che avevo disponibili nel computer. Buon punch, timbrica gradevole ed una vena aggressiva che finora non avevo sentito. La tenuta è notevole, tanto da creare nel mio ambiente una pressione certamente superiore alla bisogna.
Secondo il mio parere questo diffusore costa più del necessario, ma è il caso che vi spieghi per bene cosa voglio dire prima che arriviate a conclusioni errate.: è costruito in maniera inutilmente complicata e la cosa fa lievitare i costi. Una più accorta gestione delle lavorazioni e della visione generale del diffusore porterebbe certamente ad un abbassamento di almeno 300 euro, così da farlo diventare un diffusore seriamente appetibile sul nostro mercato.
Per maggiori informazioni: uandksound.com/products/home-cinema/m8-series/
Benchmark
- Facilità di pilotaggio = 5,4
- Sensibilità e regolarità = 7,65
- Linearità dinamica = 7,38
Pagella
- Costruzione : 6
- Design: 6
- Versatilità : 6
- Qualità audio: 5
- Rapporto Q/P : 6 ½
PAGINE ARTICOLO
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Commenti (1)
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interessante notare come la misura della dispersione sulla verticale, a salti di 5°,
https://www.avmagazine.it/articoli/...0/UANDKDVEs.jpg
ribaltandola di lato, DOVREBBE confermare una cosa che ho sentito dire, i canali centrali
con i 3 o 5 altoparlanti in orizzontale non abbiano senso,
nonostante l'invasione sul mercato perchè simmetrico è più carino.
Chi si siede ai [U]lati del posto centrale[/U] si becca il buco in gamma medio-alta.
Il design ideale sarebbe un coassiale + uno o due woofer. L'incrocio tweeter-midwoofer non darebbe problemi mentre
l'incrocio midwoofer-woofer(s) non darebbe problemi a causa della bassa frequenza di incrocio. O meglio usare un diffusore identico ai front.