Uandksound M850-N: strano e versatile

G.P. Matarazzo 17 Febbraio 2021 Diffusori

Un diffusore che viene dalla Spagna e che è nato per essere posizionato a parete: si tratta di una configurazione utilizzata da pochissimi marchi ma che va a nozze con le installazioni custom negli impianti multicanale di qualità.

Introduzione, costruzione e crossover


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Il nuovo produttore spagnolo, dal nome quasi impronunciabile (almeno per il sottoscritto), è attualmente in cerca di una distribuzione in Italia; il suo catalogo è particolarmente ricco di prodotti interessanti e a noi ha proposto di testare un esponente di una linea di diffusori della serie M8 orientata al multicanale di fascia alta, con profilo molto basso (tra 130 e 135 mm), dedicata alle installazioni audio video e articolata in tre diversi prodotti, compreso un subwoofer. Il modello in prova, il più grande della serie, è stato pensato per poter essere sistemato su una parete in un sistema multicanale, forte dei suoi 130 mm. di profondità. La perfetta simmetria degli altoparlanti ne consente anche l’uso come canale centrale. Il prezzo suggerito al pubblico è di 1.188 Euro, IVA esclusa.

Analisi della costruzione

Il diffusore si presenta abbastanza elegante, con la sua livrea nero opaco che viene movimentata dal supporto in alluminio satinato su cui è fissato il tweeter simil-Heil che lavora in una propria minuscola camera chiusa ben incollata al supporto alluminoso, che è fissato al pannello frontale con due viti a perforazione. I due midwoofer sono dei trasduttori abbastanza originali, dotati di una sospensione molto larga rispetto al diametro nominale, che è di 78 millimetri.


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La risonanza è abbastanza bassa, a 62,5 Hz, con un Qts da 0,52 ed una massa mobile di 7,7 grammi. La resistenza mediamente elevata, prevista probabilmente per la connessione in parallelo, e la resistenza di perdita dell’induttanza in serie conduce ad un minimo appena superiore ai 3,3 ohm, un dato che possiamo considerare di buon livello se si considera che la pressione emessa vale circa 90 dB. Il volume di lavoro, a causa della discreta quantità di materiale assorbente può essere computato a spanne in 2,5 litri, per una frequenza di risonanza di circa 110 Hz ed un Qtc ancora inferiore al valore unitario. 

 


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I woofer hanno una discreta dimensione ed un aspetto simile ai midwoofer, con un anello di sospensione esterno generoso, il cestello in lamiera stampata ed una escursione stimata ad occhio di oltre 6 millimetri. Passato anch’esso per un rodaggio notevole col solito segnale di prova e per le misure di MLSSA ha dichiarato di avere una risonanza a meno di 46 Hz, con una massa di 32 grammi ed un Vas di circa 24 litri. Nel volume a disposizione  che comunque conta circa 28 litri con l’apporto dell’assorbente i due woofer risuonano a circa 80 Hz con un Qtc reale che al netto delle perdite vale 1,3. Alticcio in verità, visto che il picco della risposta vale poco più di 2,2 dB a cavallo tra i 90 ed i 100 Hz. Se da un lato è vero che il diffusore verrà fissato ad una parete e che riceverà da questa un discreto rinforzo, è pur vero che un picco rimane un picco e che certamente si farà notare sia all’ascolto che alla misura in ambiente.

 
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Il tweeter, come abbiamo visto, emula quello del dottor Heil, con un nastro pieghettato immerso nel campo di un discreto complesso magnetico. Certo che una volta decaduto il brevetto, visto che i 20 anni in qualche modo sono passati, è tutto un fiorire di tweeter che utilizzano questa configurazione, con risultati più o meno lusinghieri a seconda del costruttore. Il filtro crossover sarà trattato in un apposito capitolo, come mia abitudine,  motivo per il quale, forte di tutte le conoscenze acquisite passo decisamente alle misure, con buona cognizione di causa, non prima di effettuare l’analisi della waterfall e della risposta all’impulso.


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Nel grafico della waterfall notiamo due vistose risonanze dovute probabilmente al tweeter, almeno a giudicare dalle frequenze in gioco. Notiamo come tutta la gamma media sia abbastanza ondulata, sia come riflessioni interne che come piccole risonanze che si innescano ad un livello comunque abbastanza contenuto.


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La risposta al gradino mostra ciò che rileveremo sul filtro crossover del diffusore: il tweeter è connesso in controfase così come i woofer, mentre i midrange sono gli unici ad essere collegati in fase. Notate la velocità di salita ed il decadimento abbastanza rapido della gamma media, con i woofer che si comportano correttamente, con un andamento poco inclinato, come ad emulare un’onda quadra, anche se in controfase.


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Il filtro crossover

Ammetto che il filtro crossover di questo diffusore mi ha lasciato abbastanza perplesso, non tanto per la circuitazione, in vero abbastanza classica, quanto per la realizzazione pratica ed il dispendio di forze e di tempo per il suo montaggio. Iniziamo dicendo che il filtro è posizionato sul retro del diffusore e lavora in un sottovolume separato, cosa che obbliga il costruttore dello stesso box a montare quattro listelli prima ancora di incollare il pannello frontale. Tutto il filtro è montato sulla piastra posteriore di alluminio, verniciata e serigrafata, a sua volta fissata al mobile tramite dieci (10) viti ad incasso esagonale. Il supporto del filtro è montato sulla piastra di alluminio tramite altre sei viti dalla filettatura metallica con relativo controdado che funge da distanziale. Dopo il fissaggio di queste viti il supporto dei componenti è sufficientemente distanziato dall’alluminio e può essere avvitato con altre sei piccoli bulloni. A mia stima, tra preparazione e montaggio, si sono perse almeno due ore per il montaggio di ogni filtro crossover, motivo per il quale, a parte il costo dei materiali, si sono spesi almeno 10 euro per coppia, che potevano essere spesi meglio, ad esempio usando condensatori di maggior pregio, almeno per il passa alto dei midrange. Andiamo a vedere allora il filtro crossover vero e proprio. La componentistica è molto economica, con tutti i condensatori elettrolitici bipolarizzati ad eccezione di quello posto in serie al tweeter. Le induttanze di valore maggiore sono avvolte su nuclei di ferrite, mentre le due di basso valore induttivo sono avvolte in aria.


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Come possiamo vedere nello schema elettrico riportato qui sopra non si tratta di un circuito estremamente complesso. Il passa basso dei woofer vede una induttanza di 3 mH in serie al segnale ed un condensatore da ben 100 uF verso massa, senza che ci sia bisogno di una resistenza di smorzamento in serie a questo. Allo stesso modo il passa alto del tweeter è realizzato con un condensatore di medio livello e da una induttanza avvolta in aria. Dopo il passa alto troviamo un resistore ceramico da ben 5 ohm che, vista l’impedenza del tweeter, deve attenuare la sua emissione di almeno 5 dB. Vista la sensibilità del diffusore bene allineata a circa 90 dB possiamo dedurre che la sensibilità del tweeter sia… molto elevata.  Il midrange è filtrato con un passa banda a componenti “incrociati, così da limitare picchi della risposta in gamma media. Anche in questo caso non si fa uso di resistenze di smorzamento. Va notato che sia i due midrange che i due woofer sono connessi in parallelo, per una sensibilità che aumenta giusto di 6 dB rispetto ai singoli trasduttori. Come possiamo notare dallo schema elettrico, e come vedremo nel grafico della risposta al gradino sono soltanto i due midrange ad essere connessi in fase mentre i woofer ed il tweeter sono connessi in controfase.


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Visto che c’ero ho anche misurato l’impedenza del tweeter, visibile in figura,  dotato di una micro-risonanza a circa 2400 Hz con un picco che vale appena 0,11 ohm oltre la Re. Oltre al grafico va notata infatti la scala verticale a sinistra, molto espansa. Non vi nego che prima di fare la stessa cosa ho avuto un sobbalzo nel vedere un tweeter di questo tipo con una risonanza così visibile nel modulo!

 


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Prima della sessione di misure vera e propria ho dato uno sguardo anche al ritardo di gruppo, che mostra un andamento ben rettilineo nell’incrocio tra i midrange ed il tweeter ed una sorta di ondulazione tra i due woofer ed i due midrange.

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE

Tipo: cassa chiusa da parete
Potenza consigliata: 300 – 600 watt
Sensibilità: 90 dB +/- 1,5 dB
Risposta in frequenza: 45 – 22.000 Hz
Impedenza: 4 0hm
Numero delle vie: tre
Woofer: 2 da 200 mm
Dimensioni: 278 x 870 x 135 mm (L x A x P)
Peso: 15,3 Kg
Finitura: nero satinato

 

Segue : Le misure

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