Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo

Alessio Tambone 27 Maggio 2008 Cinema, Movie e Serie TV

Dal 23 maggio il celebre archeologo si riaffaccia sul grande schermo in un ritorno chiesto a gran voce dai fan di tutto il mondo. Indy is back, è con lui il grande gruppo artistico e tecnico che ha fatto il successo del personaggio negli anni passati, a partire dal trio Ford, Lucas e Spielberg.

In miniera fuggendo dai Thugs

Indiana Jones e il tempio maledetto è forse l'episodio meno riuscito dell'intera trilogia, ma sicuramente è quello che si discosta di più dalla tipologia degli altri film. Niente nazisti questa volta: Indy approda miracolosamente tra le montagne tibetane seguito dalla cantante di cabaret Willie Scott (Kate Capshaw) e dal piccolo Shorty (Jonathan Ke Quan). Ad attenderli in base ad un'antica profezia, un piccolo villaggio messo sotto assedia dai terribili Thugs, crudeli seguaci della dea Kalì che hanno rubato una pietra miracolosa e rapito tutti i bambini. Indiana Jones partirà alla volta della città di Pencot per riportare la pietra al villaggio e liberare tutti i prigionieri incatenati nel sotterraneo Tempio del Male.

Il film è il più cupo dell'intera serie, merito anche del difficile periodo vissuto a quei tempi da George Lucas (separazione), come testimoniato dallo stesso produttore in più di un'intervista. Indy riesce comunque a coinvolgere il pubblico nelle quasi due ore di durata, grazie anche ad un'incredibile inseguimento in miniera. E' proprio questa la fase più interessante del film, quasi alla fine della vicenda, che appassiona lo spettatore e lo incolla al divano fino alla fine dei giochi. A questo proposito segnaliamo l'interessante Making of inserito nel DVD degli extra del cofanetto a quattro dischi di Indiana Jones, che spiega dettagliatamente le difficoltà realizzative della sequenza, girata anche riprendendo un piccolo modellino.

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