1917

Alessio Tambone 27 Gennaio 2020 Cinema, Movie e Serie TV

Candidato a 10 premi Oscar, arriva nelle sale italiane il nuovo film di Sam Mendes, ambientato nella Francia settentrionale durante la Prima Guerra Mondiale. Un film girato come unico piano sequenza, per un'esperienza visiva da non perdere

Visione e ascolto in Dolby Cinema


L'ingresso dell'AMC Theater con 18 sale a South Las Vegas
- click per ingrandire -

Visione e ascolto nella sala Dolby Cinema AMC di Town Square, a cura di Emidio Frattaroli

Approfittando della nostra presenza a Las Vegas per il CES 2020, avevo in programma la visione di un film in una delle sale Doby Cinema, le uniche con proiezione dei contenuti in HDR e qualità quasi al di sopra di ogni sospetto. Devo sottolineare il "quasi" poiché, negli Stati Uniti, le sale Dolby Cinema sono un monopolio della catena AMC che, con la particolare architettura degli ingressi, disposizione e potenza delle luci di emergenza e di quelle "segna-passo", compromette in maniera vergognosa il livello del nero e quindi il rapporto di contrasto raggiungibile all'interno di una sala del genere.

 
L'ingresso con quattro casse automatiche e ben 8 casse con operatore
- click per ingrandire -

Vi ricordo che le sale Dolby Cinema prevedono l'ultilizzo di un doppio proiettore DLP con doppia modulazione e sistema d'illuminamento con laser RGB. Il doppio proiettore è necessario per raggiungere la luminanza necessaria sullo schermo (106 NIT, alias 31 footlambert) e non per la doppia modulazione che è invece all'interno di ciascuno dei due proiettori. Per essere più chiari, se lo schermo fosse più piccolo (circa 14 metri), basterebbe un solo proiettore. Gli schermi nelle sale Dolby Cinema sono invece a cavallo dei 20 metri di base: passando da 14 metri a 20 metri di base, la superficie da illuminare raddoppia, quindi anche la potenza necessaria. A parità di laser utilizzati, un proiettore DLP "tradizionale" basta per uno schermo fino a 30 metri di base. Al contrario, la doppia modulazione è poco efficiente, di qui la necessità di utilizzare due proiettori in stack.


L'ingresso della sala 1
- click per ingrandire -

Un proiettore DLP tradizionale ha un rapporto di contrasto massimo dichiarato di circa 2.000:1. In un proiettore Dolby Cinema il rapporto di contrasto dichiarato è di 1.000.000:1 (un milione a uno). Le uniche sale in cui è possibile apprezzare questo straordinario rapporto di contrasto sono quelle in Olanda, poiché le leggi locali permettono di accendere segnapassi e luci di emergenza solo quando ce n'è bisogno: in sala, durante la proiezione, c'è il buio assoluto.


Un'immagine "rubata" dal fondo della sala durante i titoli di coda
- click per ingrandire -

Negli Stati Uniti invece, le sale del circuito AMC sono caratterizzate da un livello di inquinamento luminoso che per me è quasi insopportabile, con LED rossi posizionati in oghi dove, sul bordo dei gradini di tutte le scale, nelle luci di emergenza, nei segnaposto... Nella sala 1 dell'AMC di Town Square a Las Vegas, di costruzione più recente, i LED sono di colore blu e ciano (blu + verde) ma la sostanza non cambia. Anzi: durante la proiezione hanno pensato bene di accendere anche dei LED a soffitto che illuminano il passaggio che divide la platea dalla galleria (immagine qui in basso). 

  
Da sinistra, le scale, i LED blu a soffitto, il passaggio tra platea e galleria
- click per ingrandire -

Nonostante le limitazioni in gamma dinamica e livello del nero, la sensazione era che il rapporto di contrasto fosse comunque di un ordine di grandezza superiore rispetto ad una sala con proiettore DLP tradizionale. Questo mi ha permesso di apprezzare il notevole lavoro alla fotografia di Roger Deakins, soprattutto nelle scene notturne in cui l'illuminazione dei "bengala" hanno permesso giochi di luce di una potenza straordinaria che soltanto una visione del contenuto "home" in HDR sarà in grado di restituire.


A destra il collega Mario Mollo della testata AudioREVIEW con cui ho condiviso la visione
- click per ingrandire -

Risoluzione, dettaglio e assenza quasi totale del rumore sono altri aspetti che renderanno questo film un nuovo riferimento tra i contenuti in home video a risoluzione 4K e in HDR. Il colore invece, per necessità artistiche, è decisamente poco saturo. L'audio è un altro elemento caratterizzante del film, per l'elevato profilo tecnico. In questo caso, nelle poche ma intense scene d'azione, il mix in Dolby Atmos è spettacolare per precisione, dinamica e ricostruzione della scena sonora. Anche per questo motivo, ne consiglio s'ascolto in una delle poche sale con impianto Dolby Atmos.

La pagella di Emidio Frattaroli

Film 8,5
Regia 8,0
Fotografia 9,5
Qualità Audio 9,0
Qualità Video 9,0

 

PAGINE ARTICOLO

Commenti

Focus

News