1917

Alessio Tambone 27 Gennaio 2020 Cinema, Movie e Serie TV

Candidato a 10 premi Oscar, arriva nelle sale italiane il nuovo film di Sam Mendes, ambientato nella Francia settentrionale durante la Prima Guerra Mondiale. Un film girato come unico piano sequenza, per un'esperienza visiva da non perdere

Girare nel 1917

Prima di cominciare i ciak la produzione ha avuto lunghi mesi di prove nei quali è stata stabilita la struttura delle scene e la dettagliata disposizione di attori e strumentazione sul set. Per girare in piano sequenza è infatti necessario programmare e prevedere qualsiasi cosa della scena per evitare intoppi durante le riprese.

Una volta preparato lo script, Mendes ha provato le scene che sono state successivamente riportate in storyboards da un vignettista. Quindi la scena è stata provata con gli attori, resa definitiva e trasformata in un diagramma di accompagnamento al copione che ha indicato alla troupe ogni movimento e posizione di qualsiasi cosa presente sul set, attori compresi.

Le prove quindi sono proseguite in un enorme teatro di posa degli Shepperton Studios, all’interno del quale il set è stato riprodotto nelle sue dimensioni reali con scatole di cartone e linee tracciate per terra in modo da ricreare lo spazio fisico di quello che doveva essere il set reale.


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I sopralluoghi delle zone sono invece partiti dalla Francia settentrionale, nella zona del fiume Somme, teatro nel 1916 di uno degli scontri più cruenti della Prima Guerra Mondiale (la battaglia durò quasi 5 mesi), nei quali oltre un milione di uomini restarono feriti o uccisi: solo nel primo giorno di battaglia, il 1 luglio 1916, morirono oltre 19.000 soldati inglesi.

Girare in quei luoghi sarebbe stato impossibile, anche per rispetto della Storia e di tutti i soldati che ancora giacciono nei teatri di guerra. Supportati dall’esperto di storia militare Andrew Robertshaw (consulente anche di War Horse), la produzione ha deciso di cercare in Inghilterra luoghi compatibili con quelli della Francia settentrionale.

Alla fine, la scelta è ricaduta sulla pianura di Salisbury, nell’Inghilterra sudoccidentale, sede del famoso sito neolitico di Stonehenge; Northumberland e Glasgow, in Scozia, per le sequenze chiave ambientate nella Francia nordorientale; e Bovingdon, al centro dell’Inghilterra, per dare vita alla scena che mostra le innumerevoli trincee.

A questi set in esterno, la produzione ha aggiunto anche numerosi ciak in interno. Alcune sequenze sono infatti un mix invisibile di riprese tra diversi set, con la produzione che sta cercando  - anche per aumentare l’aurea di miracolo visivo – di nascondere il numero ciak e tagli di montaggio utilizzati.

Una delle poche situazioni emerse – già di per sé estremamente interessante – è la sequenza di passaggio del ponte, girata in realtà in tre diversi set, anche distanti tra loro, e raccordati in maniera impeccabile e insospettabile.

Segue : Colonna sonora

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