Milano Hi-Fidelity 2019 - Parte 3
Terza ed ultima parte del reportage dell'edizione autunnale del Milano hi-fidelity, la rassegna dedicata all'alta fedeltà che si svolge all'interno delle sale dell'hotel Melià: dopo l'introduzione e le prime due parti, è il momento anche di un bilancio conclusivo.
TSOTV, Pearl Evolution, Spinelli HiFi
Ogni manifestazione è anche il frutto della storia che l'accompagna e l'hi-fidelity non fa eccezione, potendone orgogliosamente esibire una molto lunga, composta da ben 44 (quarantaquattro!) rassegne dedicate agli audiofili e di cui ben 27 soltanto a Milano. Oggi l'organizzazione dell'hi-fidelity annovera tre appuntamenti annuali, due a Milano ad aprile ed ottobre ed un terzo a novembre a Roma.
I due appuntamenti milanesi si svolgono all'interno dell'hotel Meliá, un albergo ben strutturato, dotato di molte sale, alcune delle quali anche piuttosto grandi. Durante il primo week-end di ottobre si è svolta l'edizione autunnale del Milano hi-fidelity: a seguito dell'introduzione pubblicata la scorsa settimana e delle prime due parti del reportage, concludiamo con la pubblicazione dell'ultima parte e delle conclusioni.
TSOFV - Oudimmo - Velut Luna
In una grandissima sala pesantemente trattata dai maghi di Oudimmo, sono allineate 5 file da 5 sedie. Qui l'impianto ad alta efficienza è completamente analogico, alimentato dalle pregevoli incisioni di Marco Lincetto - che ha abbandonato, pare, i monitor Genelec - produce un suono moooolto grande, con una gamma bassa preponderante. L'impianto è complesso ed usa un giradischi Air turntable di "The Sound of the Valve" e due amplificatori a tubi con il più potente monotriodo di produzione italiana onboard, l'833-C. Si ode Boz Scaggs con "Thanks to you". La musica esce calda, anche se non quanto i filamenti incandescenti delle valvole, ed offre una riproduzione corretta, anche grazie all'integrato. Troppo poco tempo a disposizione per valutare adeguatamente. A rivederci a Roma.
Pearl Evolution - Lector
In questa piccola sala sono presenti elettroniche Lector, il CDP-603 e l'integrato ZXT-70, quest'ultimo un ibrido valvole/mosfet, con due valvole cui compete lo stato di preamplificazione in classe A, 70 Watt per canale su carico di 8 ohm e 100 Watt per canale su 4 ohm. Lo ZXT-70 pilota una coppia di Pearl HFE, speaker di dimensioni davvero contenutissime. Odiamo "Marcia funebre per una marionetta" di Charles Gounod.
Al suono sembra mancare qualcosa, come ovvio (considerando le dimensioni degli speaker a due vie), che tuttavia fanno il possibile per non scontentare l'audience. Segue "Honeysuckle Rose" di Elaine Delmar, dove il poderoso contrabbasso - anche qui come atteso - perde per strada parte della gamma inferiore ma al contempo dà conto dell'esistenza in vita di una gamma bassa. Si tratta comunque di una soluzione da scegliere preferibilmente per un ascolto in piccoli ambienti o nel caso in cui si abbia poco spazio a disposizione per il posizionamento degli altoparlanti.
Spinelli HiFi
Nella piccola sala del punto vendita di viale Zara abbiamo ascoltato i nuovi bookshelf Blumenhofer Acoustics Genuin BKS, con woofer da 10" caricato in reflex con condotto rivolto verso la base e unità medio-alti a tromba con driver a compressione in Mylar da 1,75". Il sistema era pilotato dall'integrato Unison Research Unico Due, un 100W RMS per canale su 8 ohm (180W su 4 e 290W su 2 ohm), con stadio di Potenza in "classe A dinamica" a BJT di potenza e configurazione supersimmetrica. Oltre alle sorgenti digitali dCS Barók e Unison Research, segnaliamo la presenza del condizionatore di rete e cavi di alimentazione Cammino. Sala un po' troppo piccola, soprattutto per la poca distanza tra i diffusori e gli ascoltatori. Da riascoltare con più calma.