LG: i dettagli della gamma TV OLED 2023

Nicola Zucchini Buriani 01 Marzo 2023 4K e 8K

LG ha presentato la gamma TV OLED 2023 alla stampa europea. Le serie in arrivo sono quattro: si parte con la B3 e si sale progressivamente con la C3, la G3 con tecnologia MLA e la Z3 provvista di risoluzione 8K. Su tutti i prodotti è presente l'ultima versione della piattaforma Smart TV webOS.


LG G3
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LG ha illustrato le principali novità della gamma TV OLED 2023 nella cornice di un evento organizzato per la stampa europea. Rispetto alle informazioni comunicate al CES 2023, in occasione della presentazione ufficiale dei nuovi modelli, non ci sono particolari sconvolgimenti. Il colosso coreano si è però soffermato su alcuni dettagli non trapelati in precedenza e ha anche ricevuto il supporto i LG Display, coinvolta principalmente per parlare dei pannelli WOLED che, secondo quanto dichiarato dalla casa madre, sarebbero più duraturi rispetto ai QD-OLED della rivale Samsung.

L’offerta per il 2023 è composta da quattro serie: B3, C3, G3 e la 8K Z3. A questi si aggiungerà poi la serie M3, dotata di connettività HDMI wireless, in arrivo nella seconda metà dell’anno. I lettori più attenti avranno notato l’assenza della serie A3, l’entry level che LG aveva portato al CES di Las Vegas. A3 è effettivamente parte della gamma OLED ma non arriverà in tutti i mercati e l’Italia è tra questi. Evidentemente i dati di vendita non hanno premiato questo prodotto e si è optato per partire dalla serie B3 come soglia di ingresso.

I tagli sono gli stessi dell’anno scorso: si parte dai 42” e si sale fino agli 83” per gli Ultra HD e fino agli 88” per gli 8K. Non ci sarà, almeno per il momento, un nuovo 97” serie G3 ma rimarrà a listino il G2 che era arrivato sul mercato solo nell’ultima parte del 2022 e sarebbe pertanto rimasto in commercio per un periodo troppo breve.

SOMMARIO

NUOVI PANNELLI MLA: FINO A 2.000 NIT


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La novità più importante è l’introduzione dei pannelli MLA sulle serie G3 e Z3, anche se per gli 8K ci sono differenze sensibili in termini di prestazioni. MLA è l’abbreviazione di Micro Lens Array, una tecnologia che, abbinata ai pannelli a OLED bianchi (WRGB o WOLED, se si segue la terminologia di LG Display) ha portato alla creazione della Tecnologia META. Le micro lenti sono esattamente quello che si può intuire dal nome stesso: i nuovi pannelli le integrano all'interno di un substrato interposto tra il vetro frontale, la parte contenete il sandwich di componenti organiche che produce luce bianca (WOLED per l’appunto) e l’incapsulamento. Va però precisato che, come dichiarato al CES, la tecnologia MLA non è presente sull’83”, che è infatti l’unico a non essere un OLED evo con Brightness Booster Max, a differenza dei 55”, 65” e 77”.


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Su un pannello da 77” sono presenti 42,4 miliardi di micro lenti, 5.117 per ogni pixel. L’azione di tutte queste microscopiche lenti è finalizzata ad ottenere una maggiore efficienza luminosa: in pratica si riesce a sfruttare meglio l’emissione da parte dei pannelli WOLED, reindirizzando le riflessioni interne verso lo spettatore. La luce convogliata verso l’esterno dalle micro lenti si traduce in una maggiore luminanza in tutte le condizioni. LG dichiara un picco che supera i 2.000 nit in modalità Dinamica con il bianco che copra una finestra del 3%. Nelle modalità video calibrate in D65, quindi con temperatura colore corretta, si scende invece intorno ai 1.400 nit con il bianco al 10% dello schermo e a circa 230 nit con il bianco al 100%, quindi con tutto lo schermo a pieno regime.


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Come l’anno scorso con i pannelli OLED.EX, l’aumento della luminanza non si ottiene solamente tramite il pannello ma è frutto di una sinergia che prevede un importante apporto da parte del processore Alpha 9 Gen6 4K AI, la sesta generazione dei processori Alpha 9 con intelligenza artificiale. In pratica il processore analizza le immagini in tempo reale e gestisce l’alimentazione per incrementare la luminanza quando serve spremere tutta la dinamica di cui la serie G3 è capace. Sui G3 è poi presente anche il Super Anti Reflectivity Coating, un nuovo filtro anti-riflesso che, come abbiamo già avuto modo di segnalare, riduce gli effetti negativi della luce presente in ambiente del 25% circa rispetto alla serie C2 del 2022.

LE NOVITÀ DEI PROCESSORI ALPHA 9


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Tre delle quattro serie in arrivo sono dotate dei processori Alpha 9 di sesta generazione. L’eccezione è rappresentata dalla serie B3, che è invece equipaggiata con una versione un po’ meno prestante, cioè l’Alpha 7 Gen6 4K AI. Le novità introdotte si applicano sia all’elaborazione video sia alla riproduzione dei suoni.

La gestione dell’upscaling è affidata all’AI Super Upscaling, una serie di algoritmi affidati dall’intelligenza artificiale che si basa su reti neurali capaci di riconoscere la tipologia dei contenuti a video. La ricostruzione delle informazioni aggiuntive, quelle che servono a colmare la differenza tra la definizione della sorgente e quella dei TV, è quindi affidata a modelli capaci di riconoscere il contesto e di operare quindi con le soluzioni dimostratesi più efficaci per quel preciso ambito.


L'upmix delle tracce audio fino a 9.1.2 canali
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L’AI viene sfruttata anche per non stravolgere l’intento creativo dei registi: se un film presenta grana a video, il processore la distingue dal rumore e non leviga il quadro per eliminarla, portandosi dietro anche una buona parte del dettaglio e finendo così per alterare significativamente l’immagine. In HDR interviene invece il Dynamic Tone Mapping Pro, che si applica ai contenuti in formato HLG e HDR10. Dietro questa dicitura si cela un sistema che analizza le immagini in tempo reale per applicare il tone mapping dinamico, cioè l’adattamento che riporta la gamma dinamica dei contenuti all’interno di quella che lo schermo può effettivamente rappresentare.

L’Alpha 9 di sesta generazione suddivide l’immagine in 20.000 zone che vengono poi elaborate singolarmente per applicando un tone mapping ottimizzato scena per scena. Il numero di zone è decisamente più alto rispetto agli anni precedenti: erano 5.184 sui modelli 2022 con Alpha 9 di quinta generazione e 576 sugli Alpha 9 di quarta generazione. Al Dynamic Tone Mapping Pro si aggiunge la nuova funzione HDR Expression Enhancer, anch’essa basata sull’intelligenza artificiale. In questo caso le reti neurali servono per identificare alcuni elementi all’interno della scena, come ad esempio volti, oggetti e sfondi. Tramite il deep learning viene creata una mappatura per determinare la profondità del quadro in modo: a questo punto il processore applica un tone mapping mirato, concentrandosi su quegli stessi elementi per incrementare la sensazione di tridimensionalità.


Dynamic Tone Mapping Pro
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Per facilitare l’uso di tutte le funzioni legate all’AI è stato introdotto il Picture Wizard, un percorso guidato che, tramite una sequenza di immagini, registra le preferenze dello spettatore e restituisce un’immagine più vicina al gusto di ciascun utente. Ovviamente si tratta di un’opzione aggiuntiva che non mette al centro dell’esperienza una fedele riproduzione dei contenuti. Per i puristi c’è sempre la modalità Filmmaker, che disattiva automaticamente tutte le elaborazioni effettuate dall’intelligenza artificiale.

Passando dal video all’audio, i processori Alpha 9 di sesta generazione sono capaci di eseguire un upmix delle tracce audio ricreando fino a 9.1.2 canali virtuali, in aumento rispetto ai 7.1.2 canali dei modelli 2022 dotati della quinta generazione. L’AI si occupa anche della calibrazione automatica che serve a correggere l’impatto esercitato dall’ambiente: questa funzione viene espletata da AI Clear Sound, che crea una serie di equalizzazioni per differenti tipologie di contenuti, richiamate poi automaticamente dal TV.


HDR Expression Enhancer
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Nuova è anche Auto Balance Control che interviene sul volume dei suoni generati con frequenze diverse, compensando i dislivelli per far percepire una resa più uniforme all’orecchio dell’ascoltatore. Come per Samsung troviamo poi due possibilità offerte ai possessori di soundbar LG. WOW Synergy aggiunge voci nell’interfaccia dei televisori per impostare e gestire le soundbar direttamente dai menu su schermo. Si può inoltre inviare segnali multi-canale lossless in wireless tramite il dongle WOWCAST.

WOW Orchestra è invece una sorta di corrispettivo della Q-Symphony Samsung: gli speaker dei TV e quelli integrati nelle soundbar compatibili lavorano insieme per migliorare il coinvolgimento. Si conferma infine il ritorno dei formati DTS-HD e DTS:X, già confermato da LG ma disponibile solo in passthrough tramite HDMI eARC, un parziale ritorno al passato motivato sicuramente dall’arrivo dei film in DTS su Disney+ come parte dell’esperienza IMAX Enhanced.

I PANNELLI WOLED SONO PIÙ LONGEVI DEI QD-OLED


LG C3
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Alla presentazione della gamma TV OLED 2023 ha partecipato anche LG Display, la sussidiaria che realizza i pannelli per LG Electronics e per i produttori terzi. L’intervento di LG Display si è concentrato su un confronto tra i pannelli WOLED e i QD-OLED di Samsung. La rivalità tra le due compagnie coreane è stata evidentemente rivitalizzata dall’ingresso di Samsung nel mercato dei TV OLED, seppur con una tecnologia differente.

LG Display sostiene che i suoi WOLED sono più longevi dei QD-OLED proprio per via della struttura dei pixel WRGB. Secondo LG Display, i TV QD-OLED ingrigiscono il nero quando la luce presente in ambiente colpisce lo schermo. Questo fenomeno, effettivamente esistente, è legato al cosiddetto QDCC, acronimo di Quantum Dot Color Conversion, il substrato che contiene i Quantum Dot necessari per convertire la luce, proveniente dagli emettitori organici blu, nelle componenti rossa e verde, in modo da ottenere i pixel RGB.

Per via di questo effetto i QD-OLED devono limitare l’area tramite la quale la luce attraversa lo schermo: devono in altre parole ridurre il cosiddetto rapporto di apertura. La riduzione di quest’ultimo comporta a sua volta delle conseguenze, nello specifico la necessità di applicare una maggiore quantità di corrente ai sub-pixel per produrre la stessa luminanza. Da qui si arriva alla conclusione che i QD-OLED, proprio perché gestiti in modo più spinto, degradano più velocemente nel corso del tempo.


LG C3
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Per dimostrarlo sono stati mostrati alcuni grafici dai quali si evincerebbe che, dopo circa 500 ore di utilizzo, la luminanza di un QD-OLED scende a 750 nit, circa il 25% in meno rispetto alle condizioni iniziali. Al contrario i pannelli WOLED di seconda generazione perdono meno del 10% dopo circa 1.000 ore, partendo da circa 750 nit, mentre quelli di terza generazione, arriva a 1.000 con una perdita intorno al 5% e scendono al 10% circa dopo quasi 1.600 ore, attestandosi intorno ai 700 nit.

Il degrado nel tempo sui QD-OLED viene imputato anche all’uso praticamente continuo di tutti i sub-pixel e quindi tutte le componenti RGB, mentre sui WOLED questo non accade perché lo spunto sul bianco e sui picchi di luminanza è garantito dall’apporto del sub-pixel bianco (la “W” nella struttura WRGB). Anche la quantità di luce blu è poi più elevata sui QD-OLED per via degli emettitori organici blu necessarie anche ad innescare la conversione del colore nei Quantum Dot. Ovviamente le dichiarazioni di LG Display, in quanto parte decisamente interessata, vanno prese con le dovute cautele, per quanto alcuni elementi interessanti e verificabili ci sono, come l’innalzamento del nero che si verifica quando gli schermi vengono colpiti direttamente dalla luce.

LE NOVITÀ DI WEBOS


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La gamma 2023 è dotata dalla versione aggiornata di webOS che non stravolge l’uso delle funzioni “smart” ma semplifica e ottimizza l’esperienza utente. Lo spazio occupato dai contenuti consigliati si riduce tramite una razionalizzazione delle icone: i vari servizi streaming sono raggruppati all’interno di tab dedicate, un cambiamento che riduce la necessità di scorrere ripetutamente lo schermo per trovare quello che si desidera.

Arrivano poi le Quick Cards, sezioni tematiche fungono da hub per raccogliere tutte le applicazioni in quattro categorie: Home Office, Gaming, Musica e Sport. L’idea alla base è la stessa che abbiamo descritto sopra: rinnovare l’interfaccia per organizzare meglio i contenuti ed evitare che li utenti debbano sfogliare sezioni fin troppo vaste della home.

I modelli 2023 e gli OLED 2022 (con un futuro aggiornamento) possono controllare dispositivi smart home compatibili con lo standard Matter; i prodotti si aggiungono tramite l’app ThinQ per dispositivi mobili e in seguito compaiono anche sull’Hub presente in webOS. Altre novità è la possibilità di sfruttare due finestre affiancate (picture-by-picture) o nella modalità immagine nell’immagine (picture-in-picture) anche quando entrambe le sorgenti sono esterne.

Ci sono poi il doppio audio indipendente quando si collegano dispositivi esterni e anche la LG Smart Cam, una webcam opzionale che aggiunge la funzione di video-chiamata.

SERIE B3


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La serie B3 è la soglia di ingresso nella gamma OLED 2023. Offre pannelli Ultra HD abbinati al processore Alpha 7 Gen6 4K AI.

  • Pannelli OLED Ultra HD da 55”, 65” e 77”
  • Processore Alpha 7 Gen6 4K AI
  • Frequenza di aggiornamento a 120 Hz
  • HLG, HDR10, Dolby Vision fino a 120 Hz, Dolby Vision IQ
  • 2 ingressi HDMI 2.1 (su 4 in totale) con Ultra HD a 120 Hz, Auto Low Latency Mode, eARC, Quick Media Switching, Variable Refresh Rate, FreeSync, G-Sync
  • Dolby Atmos
  • DTS-HD e DTS:X in passthrough tramite eARC
  • Smart TV con webOS
  • Game Optimizer

Prezzi indicativi:

  • 55”: 1.899 euro
  • 65”: 2.799 euro
  • 77”: 4.449 euro

SERIE C3


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La serie C3 è OLED evo e dispone della tecnologia Brightness Booster, cioè dei pannelli OLED.EX introdotti nel 2022 e con luminanza aumentata fino al 20% rispetto agli OLED definiti convenzionali. Fanno eccezione i tagli da 42” e 48” che, come già lo scorso anno, non raggiungono gli stessi livelli per via della più alta densità di pixel.

  • Pannelli OLED.EX Ultra HD da 42”, 48”, 55”, 65”, 77” e 83”
  • Processore Alpha 9 Gen6 4K AI
  • Tecnologia Brightness Booster (non presente sul 42” e sul 48”)
  • Frequenza di aggiornamento a 120 Hz
  • HLG, HDR10, Dolby Vision fino a 120 Hz, Dolby Vision IQ
  • 4 ingressi HDMI 2.1 con Ultra HD a 120 Hz, Auto Low Latency Mode, eARC, Quick Media Switching, Variable Refresh Rate, FreeSync, G-Sync
  • Dolby Atmos
  • DTS-HD e DTS:X in passthrough tramite eARC
  • Smart TV con webOS
  • Game Optimizer

Prezzi indicativi:

  • 42”: 1.699 euro
  • 48”: 1.799 euro
  • 55”: 2.399 euro
  • 65”: 3.199 euro
  • 77”: 5.299 euro
  • 83”: 7.199 euro

SERIE G3


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Sui G3 debutta la tecnologia MLA con pannelli OLED META di terza generazione. LG parla di OLED evo con tecnologia Brightness Booster Max, una terminologia che indica non solo l’uso di micro lenti ma anche la presenza di un dissipatore per gestire più efficacemente il calore generato dai pannelli. L’83” non è invece provvisto di tecnologia MLA.

  • Pannelli OLED META Technology Ultra HD da 55”, 65”, 77” e 83”
  • Processore Alpha 9 Gen6 4K AI
  • Tecnologia Brightness Booster Max (non presente sull’83”)
  • Frequenza di aggiornamento a 120 Hz
  • HLG, HDR10, Dolby Vision fino a 120 Hz, Dolby Vision IQ
  • 4 ingressi HDMI 2.1 con Ultra HD a 120 Hz, Auto Low Latency Mode, eARC, Quick Media Switching, Variable Refresh Rate, FreeSync, G-Sync
  • Dolby Atmos
  • DTS-HD e DTS:X in passthrough tramite eARC
  • Smart TV con webOS
  • Game Optimizer

Prezzi indicativi:

  • 55”: 2.799 euro
  • 65”: 3.999 euro
  • 77”: 6.299 euro
  • 83”: 8.699 euro

SERIE Z3


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Anche la serie Z3 è provvista della tecnologia MLA e dei pannelli META che qui sono abbinati alla risoluzione 8K. Data la maggiore densità di pixel, il picco di luminanza raggiunto è inferiore: si parla di circa 1.300 nit in modalità dinamica.

  • Pannelli OLED META Technology 8K da 77” e 88”
  • Processore Alpha 9 Gen6 8K AI
  • Frequenza di aggiornamento a 120 Hz
  • HLG, HDR10, Dolby Vision fino a 120 Hz, Dolby Vision IQ
  • 4 ingressi HDMI 2.1 con Ultra HD a 120 Hz, Auto Low Latency Mode, eARC, Quick Media Switching, Variable Refresh Rate, FreeSync, G-Sync
  • Dolby Atmos
  • DTS-HD e DTS:X in passthrough tramite eARC
  • Smart TV con webOS

Game Optimizer

Prezzi indicativi:

  • 77”: 14.999 euro
  • 88”: 29.999 euro

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Commenti (1)

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  • IukiDukemSsj360

    07 Marzo 2023, 14:33

    il processore Alpha9 Gen5, era già un ottimo processore, sono curioso di poter testare il nuovo Alpha9 Gen6, su i nuovi C3 e G3

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