First look Sony VPL-VW590ES + 790ES
Il secondo evento dedicato ai videoproiettori Sony serie '90' da Audioquality a Bologna, è stato l'occasione per approfondire la conoscenza dei due nuovi modelli, analizzarne le prestazioni e verificare non solo le differenze con i modelli della passata stazione ma anche per mettere alla prova il nuovo Dynamic HDR Optimizer
Dopo il primo evento pubblico dell'era 'Covid-19' dedicato alla videoproiezione, andato 'in onda' la settimana scorsa a Milano, il secondo appuntamento nella sede principale di Audioquality a Bologna sarebbe potuta essere una passeggiata. Del resto i due nuovi proiettori Sony, il VPL-VW790ES e il VPL-VW590ES, erano stati già tarati da Francesco Aliotta per l'evento milanese. E invece, visto che l'evento era stato organizzato soltanto per la giornata di sabato, abbiamo deciso di dedicare la giornata di venerdì ad una lunga e intensa sessione di calibrazione,anche per raccogliere informazioni sui nuovi proiettori. Procediamo con ordine.
Dei due proiettori Sony VW790ES e VW590ES dovreste sapere ormai praticamente tutto. E se vi fosse sfuggito qualcosa, ,vi invito a rileggere l'articolo pubblicato lo scorso settembre, disponibile a questo indirizzo. Dal punto di vista 'meccanico', i proiettori sono identici ai loro predecessori, rispettivamente VW760ES e VW570ES. Sono entrambi proiettori a risoluzione nativa 4K (4096x2160) con microdisplay della famiglia LCoS, ovvero una particolare versione della tecnologia 'LCD riflettente' che Sony chiama SXRD. Le differenze tra le due macchine sono soltanto tre: telaio e sistema di raffreddamento più grandi nel modello VW790, oltre ovviamente al sistema d'illuminamento, del tipo a lampada ad alta pressione per il modello VW590ES, mentre a 'stato solido' con laser e fosfori per il modello VW790ES. Obiettivo e funzioni sono identici.
Tra i due prodotti è il sistema d'illuminamento laser-fosfori a fare la differenza, per quattro motivi principali. Il sistema con lampada a scarica ad alta pressione, utilizzato anche dal VW590, subisce un 'rapido' declino del flusso luminoso e una deriva dello spettro (il 'bianco' con il passare delle ore diventa più 'giallino'): Sony dichiara che il flusso lumimnoso del 590 si dimezza dopo 6.000 ore in modalità eco. Il sistema con laser e fosfori ha una (1) durata che è - come minimo - 6 volte superiore, è leggermente (2) più luminoso (2.000 lumen dichiarati per il VW790 rispetto e 1800 lumen per il VW590), è (3) più stabile (non c'è l'ingiallimento) e il (4) gamut è più grande (i colori, soprattutto quelli tra giallo e verde, sono più profondi).
La presentazione dei due proiettori si è tenuta nella sala principale di Audioquality; lo schermo è l'ottimo Dark Star 9 ALR da 3,67 metri di base con rapporto d'aspetto in 21:9, con guadagno 0.8, sfruttando però soltanto l'area in 16:9, quindi con base di 2,75 metri e superficie complessiva di circa 4,25 metri quadrati. I proiettori sono ad una distanza di circa 7 metri, quindi con obiettivo in modalità 'tele' ed una perdita del flusso luminoso tra il 15 e il 20%. In queste condizioni, tra il guadagno dello schermo piuttosto contenuto, la posizione dello zoom (Sony dichiara F3 in wide ed F4 in tele) e la calibrazione, abbiamo ottenuto una luminanza al centro dello schermo di 70,6 NIT per il VW790 e 64,4 NIT per il VW590. Riempiendo completamente la base di 3,67 metri, si scende rispettivamente a 42 NIT per il VW790 e a 40 NIT per il VW590.
Ho effettuato la calibrazione manuale sui due proiettori con il software Calman 2020 Ultimate, uno spettrometro xrite i1 Pro 2 per la profilazione del colorimetro e una velocissima Klein K10-A per tutto il resto. Ho calibrato tre banchi di memoria per entrambi i proiettori. Il primo per segnali video HD in REC BT.709, il secondo per segnali 4K HDR con spazio colore REC BT.2020 e il terzo con gamma 2.4 e spazio colore BT2020, quest'ultimo specifico per il collegamento al processore video madVR Envy. In più, Francesco ha realizzato una LUT 13x13x13 con LightSpace da inserire sul madVR Envy, da utilizzare con il VW790ES per il massimo delle prestazioni e con risultati eccellenti.
Per quanto riguarda la calibrazione dei due Sony, oltre che modificare il bilanciamento del bianco su due punti, ho utilizzato anche il CMS per la regolazione dei colori primari e secondari. Il controllo di luminosità per contenuti SDR è stato impostato a 51. il contrasto è rimasto al massimo mentre il 'Reality Crreation' lo abbiamo lasciato nelle impostazioni di default. Per i contenuti HDR, il controllo di luminosità è stato impostato su 53, mentre il 'Contrast HDR' è stato impostato a 65, con il menu 'Dynamic HDR Enhancer' su 'middle'. Inoltre, per migliorare ulteriormente risoluzione e dettaglio, abbiamo spento nel menu di servizio il ricampionamento delle componenti per la correzione delle aberrazioni cromatiche, con risultati a dir poco esaltanti.
Per le dimostrazioni, abbiamo scelto tre clip 4K HDR 'semplici-ma-non-troppo' da Aquaman (inizio del capitolo 4 e capitolo 6) e Spider-Man Far from Home, in cui il nuovo 'Dynamic HDR Enhancer' di Sony se la cava abbastanza bene, nonostante il picco di luminanza di 70 (VW790) e 64 NIT (VW590). Ottimi risultati anche per i contenuti in streaming ('The Boys' da Amazon Prime e '6 Underground' da Netflix), con color grading in HDR sostanzialmente corretto. Con film corretti ma decisamente più complessi e difficili come '1917', I due Sony se la cavano ancora molto bene. Con film 'esagerati' come 'Blade Runner 2049' oppure 'Shark - Il primo squalo' i due Sony hanno invece le armi spuntate. L'ingresso nella catena dell'Envy Extreme (12.900 Euro di processore video), tra HDR dinamico e LUT a 13 punti, cambia le prestazioni in maniera così radicale non solo con film 'esagerati' ma anche con quelli 'normali, così tanto da permettere di riempire tutto lo schermo, pur con soli 42 NIT di luminanza.
Per le prime sessioni del sabato, abbiamo avuto solo qualche problema nella distribuzione del segnale video tra i due proiettori. Il 'fuori programma' ci ha rallentato parecchio, con Marcello e Francesco impegnati nel cambio di alcuni componenti (split, cavi, lettore, processore audio e processore video), mentre il sottoscritto era impegnato nelle dimostrazioni. Nel pomeriggio invece è andato tutto liscio e ci siamo divertiti come non succedeva da molto tempo. In buona sostanza, le due giornate in più passate con i due videoproiettori Sony a Bologna, sono state molto utili per constatare che non ci sono cambiamenti su flusso luminoso e sul rapporto di contrasto nativo tra VW570 e VW590 oppure tra VW760 e VW790.
Le uniche differenze sono effettivamente solo a carico del 'Reality Creation', sensibilmente più 'intelligente' e del 'Dynamic HDR Enhancer' che funziona molto bene con i contenuti HDR in streaming e con la stragrande maggioranza di UHD Blu-ray 4K. Per i casi estremi bisogna metter mano al telecomando e scegliere banchi di memoria opportunamente preparati. Il contributo del madVR Envy è stato fortemente apprezzato da TUTTI, soprattutto per la capacità di estrarre tutte le informazioni a disposizione, per creare una dinamica che è più che sensazionale, quasi incredibile. Del resto non c'è confronto tra la potenza di calcolo di un madVR Envy e quella di un processore video all'interno di un videoproiettore che comounque riesce a cavarsela in quasi tutte le situazioni.
Per maggiori informazioni sui proiettori Sony: pro.sony/it_IT
Per prenotare una dimostrazione presso Audioquality: audioquality.it
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Commenti (1)
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Grande iniziativa. Una domanda perché la lut 13x13x13 è non quella 65x65x65 offerta da argyll assieme a displaycal che viene normalmente eseguita per essere usata con madvr?