Amplificatore integrato Gryphon Atilla

sabatino pizzano 16 Marzo 2009, alle 11:48 Diffusori

Il produttore danese continua la sua grande tradizione di amplificatori integrati Hi-End presentando il nuovo Atilla: potenza da 100watt x 2, design e costruzione (dual mono) elegante e minimalista, con prestazioni che si preannunciano superlative

In un tempo in cui viene considerata "eresia" paragonare un amplificatore integrato a soluzioni Hi-end a due telai (preamplificatore + finale di potenza), Gryphon Audio Design, rinomatissimo prodottore danese di elettroniche Hi-Fi di fascia alta, ha fatto ricredere tutti i "tradizionalisti": dapprima presentando gli ottimi amplificatori integrati "Callisto" (2100 e 2200) e successivamente lo straordinario "Diablo". Non è certo un mistero che sia il Callisto che sopratutto il Diablo si siano guadagnati nel corso di questi anni il rispetto e l'adulazione anche dei più radicali “separatisti” dell'audio, dimostrando inconfutabilmente che qualsiasi problema riscontrato con prodotti concorrenti era dovuto all'esecuzione del progetto più che del concetto di per sè.

Siccome le buone tradizioni non devono mai finire, proprio in questi giorni abbiamo appreso da parte dell'importante italiano Audio Reference la notizia della nascita di un nuovo amplificatore integrato in casa Gryphon: Atilla. Andando nuovamente contro i soliti "dogmi ciechi", Gryphon ha presentato così l'ultimo perfezionamento dell'amplificazione integrata che porta la performance e il design leggendari Gryphon ad un nuovo livello di costo "accessibile" e allo stesso tempo minimizza la complessità di progetto.

Osservando questo prodotto più da vicino, non possiamo che notare un certo "minimalismo" (voluto) che caratterizza sia l'aspetto esteriore che interiore. Lo chassis si contraddistingue per una spiccata eleganza non ostentata e per la realizzazione in alluminio satinato nero; Il frontale lucente in acrilico nero presenta in primo piano un logo Gryphon che si illumina quando l'apparecchio viene acceso. Non sono state previste dal costruttore manopole rotanti o selettori proprio per non disturbare la semplicità ingannevole del frontale, che risulta in questo modo estremamente ordinato. Lo chassis massiccio con dissipatori di calore rientrati è fermamente collocato su due piedi smorzanti ed una singola punta conica per respingere le vibrazioni meccaniche.

"Il minimalismo e la funzionalità sono più che semplici intenti artistici per noi della Gryphon" ha spiegato Flemming E. Rasmussen, fondatore e designer di Gryphon, che poi ha concluso: “Essi sono il centro della nostra filosofia di progettazione, una filosofia fatta di costruzione 'dual mono', di enormi e ben pilotati trasformatori di corrente e di un'estrema facilità d'uso”.

Gryphon Atilla è stato realizzato, essenzialmente, come se fossero due apparecchi mono indipendenti con l'obiettivo di ridurre il fatidico "crosstalk" (interferenze di segnale fra i due canali) e minimizzare così l'interazione fra i canali. Il breve percorso di segnale impiega tracce spesse di rame ed un minimo assoluto di cablaggio. Il display lussuoso ed i numerosi circuiti di controllo vengono alimentati indipendentemente tramite un alimentatore separato per eliminare qualsiasi rischio di contaminazione di rumore. Il circuito "zero negative feedback" comprende inoltre un grande trasformatore dual mono toroidale Holmgren, schede di circuiti stampati con precisione millimetrica ed un esclusivo controllo di volume passivo controllato da microprocessore, studiato per avere l'attenuazione più trasparente mai concepita.

Molto elegante è anche il telecomando previsto per questo Atilla. Esso è in grado di fornire un facile accesso alle funzioni più utilizzate di frequente, compresi cinque livelli di luminosità per il display Vacuum Fluorescent a due linee e 50 caratteri. Tramite telecomando o pannello frontale, si possono assegnare nomi agli ingressi (fino ad 8 caratteri), un volume massimo fisso (Maximum Level) ed un volume d'inizio fisso (Start Level), utili per proteggere le casse acustiche. E' inoltre presente un'opzione AV Throughput che può riconfigurare la sezione dell'amplificatore finale per essere utilizzata con un preamplificatore surround separato. Gryphon ha anche reso Atilla a prova di futuro, dando la possibilità di upgrade della flash memory via PC.

La potenza dichiarata dal costruttore è di 2 x 100 Watt su 8 Ohm, che diventano 200 su un carico da 4 Ohm. L'impedenza d'uscita è stata invece misurata in 0,027 Ohm, mentre l'ampiezza di banda (-3db) spazia da 0.1Hz a 250Khz. La doppia alimentazione vanta condensatori con capacità di 60.000uF per ciascuna. Disponibili sia ingressi sbilanciati (single-ended) che bilanciati, con connettori placcati oro e con impedenza d'ingresso rispettivamente pari a 8K Ohm e 20k Ohm. L'Atilla, infine, è stato interamente progettato e costruito in Danimarca. Il prezzo di listino per l'Italia, ancora non ufficializzato, non dovrebbe discostarsi di molto da 8.400 mila euro, sensibilmente inferiori agli oltre 11 mila euro richiesti per il "Diablo" e pertanto andrà posizionarsi commercialmente proprio al di sotto dell'incontrastato top di gamma.

Per ulteriori informazioni: comunicato stampa Audio Reference

Commenti (12)

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  • m.massimo

    16 Marzo 2009, 14:56

    I doppi trasformatori vantano una capacità di 60.000uF ciascuno.


    ?????

  • isiannu

    16 Marzo 2009, 15:35

    Se questi signori continuano a sfornare prodotti hi-end con questi prezzi, nonostante la crisi, viene da chiedersi C'è del marcio in Danimarca ???. Con queste cifre mi compro un auto nuova
  • Sabatino Pizzano

    16 Marzo 2009, 16:25

    Originariamente inviato da: m.massimo
    I doppi trasformatori vantano una capacità di 60.000uF ciascuno.


    ?????

    illuminami

    @isiannu
    Il legame prezzi elevati e crisi IMHO lascia un pò il tempo che trova. La fascia di appartenenza (target) di prodotti del genere è ben precisa e sicuramente i prodotti Gryphon (così come tanti altri prodotti hi-end) non sono prodotti pensati per essere venduti nei mercatoni. Cosa dovrebbero fare secondo te produttori di questo rango? Sputtanare completamente il proprio marchio, introducendo prodotti ultraeconomici perchè c'è la crisi? o meglio ancora chiudere proprio bottega? A questo punto pretendiamo pure da Audi, Mercedes, Bmw, Ferrari prodotti in linea con i prezzi delle automobili FIAT (che ultimamente non costano nemmeno poco).

    Nel caso specifico di Gryphon, vorrei ricordare che già l'integrato Callisto diversi anni fa costava i suoi circa 8000 euro. Poi lo stesso Callisto è stato sostituito dal Diablo dal costo e dalle performance superiori. Ora, probabilmente considerando i tempi, anzichè introdurre il successore dello stesso Diablo, Gryphon ha pensato di introdurre sul mercato una soluzione più economica, ma sempre in linea con i propri canoni. La fama si costruisce nel corso di una intera esistenza, ma basta un secondo per rovinare tutto.
  • LU_CA

    16 Marzo 2009, 16:31

    ... finalmente un Diablo Junior
  • alfiere

    16 Marzo 2009, 16:59

    ...il Diablo tra l'altro ha un ottimo rapporto qualità-prezzo...
    ...se questo si rivelasse in linea
  • ULTRAVIOLET80

    16 Marzo 2009, 16:59

    Dipende poi ovviamente anche da quale livello raggiunga la nostra passione/malattia, data cmq per certa una buona disponibilità..
    A me delle macchine, ad esempio, interessa pochino..per cui, quei fondi potrei benissimo destinarli alla mia passione!
  • KwisatzHaderach

    16 Marzo 2009, 17:04

    Forse m.massimo voleva puntualizzare affermando che i uF sono l'unità di misura della capacità dei condensatori.
    La frase corretta dovrebbe essere più o meno così: I doppi trasformatori, la cui sezione di alimentazione è composta da condensatori che vantano una capacità di 60.000uF ciascuno ...
  • kaljeppo

    16 Marzo 2009, 17:13

    Originariamente inviato da: isiannu
    C'è del marcio in Danimarca ???



    Però questa è bella, scusate l'ot ma è davvero simpatica.
  • Sabatino Pizzano

    16 Marzo 2009, 17:19

    Originariamente inviato da: KwisatzHaderach
    Forse m.massimo voleva puntualizzare affermando che i uF sono l'unità di misura della capacità dei condensatori.

    Alla faccia della pignoleria allora Mi sembrava evidente che il riferimento della velina fosse rivolto a tutto lo stadio di alimentazione, nel suo complesso (condensatori compresi)..
  • m.massimo

    16 Marzo 2009, 19:06

    Non arrabbiarti Sabatino, l'osservazione di KwisatzHaderach è corretta.
    Non è pignoleria, è precisione. Devi pensare che ci può anche essere chi non sa come è fatto uno stadio di alimentazione, o cos'è un trasformatore o un condensatore. Comunque vedo che hai corretto, per cui tutto bene quel che finisce bene.
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