Due giorni, una notte
Marion Cotillard e i fratelli Dardenne raccontano la crisi dietro il licenziamento di una giovane madre. Un grande successo dell'ultimo Festival di Cannes, privo di inutile retorica
Sandra è una giovane mamma belga in procinto di perdere il posto di lavoro. La causa è una politica di bonus verso i colleghi che di fatto abbassa l'importo disponibile per gli stipendi della sua azienda, causando il suo licenziamento.
Sandra, aiutata dal marito, avrà solo un weekend - appunto i due giorni e la notte del titolo - per raggiungere i colleghi e convincerli a rinunciare al loro bonus monetario per salvare il suo posto di lavoro.
Tematica tremendamente attuale, con le politiche del lavoro al centro delle polemiche e i lavoratori schiacciati tra crisi, licenziamenti e ammortizzatori sociali. Un film incantevole, che sfrutta l'empatia con la protagonista raccontando, senza cadere nel patetico, uno dei grandi problemi della società moderna.
La pellicola è scritta e diretta dai fratelli Dardenne, che tornano sul grande schermo a tre anni di distanza dall'altrettanto buono Il ragazzo con la bicicletta.
Da non perdere la toccante interpretazione del premio Oscar Marion Cotillard. Il film è stato accolto molto positivamente all'ultimo Festival di Cannes, ma purtroppo ne è uscito a mani vuote.
Il film sarà distribuito in Italia a partire dal prossimo 13 novembre con firma Bim Distribuzione.