Sorgenti digitali: differenze per il mio orecchio inesistenti

[criMan]

Scusa ma riassumendo e rientrando in topic:

qual'e' la tua sulle sorgenti digitali , quali secondo te sono le differenze a salire di prezzo , quanto sono evidenti queste differenze.

L'argomento e' caldo anche su altri forum.

Aggiungo dagli ultimi interventi ho approfondito il discorso con ulteriori sorgenti e la mia idea di fondo e' secondo me ancora valida
piu' che mai.

[jakob1965]

Bel racconto -- ho percepito la ricerca del buon suono; sui cavi sono un pelino più restio a seguirti (anche se ho speso qualche cosa anche io per il mio impianto e proprio oggi ho preso un vovox initio di alimentazione per il sugden dopo aver provato (sono negato) ad auto-costruirmelo - disastro) - sui DAC invece concordo che le differenze ci sono ed eccome - mi ritrovo molto con la posizione presa da esperti del ramo su altri forum. Purtroppo nel mio piccolo studio le elettrostatiche non ci staranno mai... mannaggia

un saluto e ora sono con Diana Krall che era un bel pò he non ascoltavo più
JAkob

[criMan]

Parto da un punto di vista diverso ovvero l'ascolto di una sorgente analogica , ascoltandola ho capito cosa manca
al CD e cosa si recupera a salire di prezzo. Ho avuto a casa una sorgente analogica per me dignitosa (Lupo direbbe no!!) poi ho ascoltato altri giradischi impegnativi e poi sono tornato alla sorgente digitale.

La sorgente analogica ha almeno 3 cose che mancano a quella digitale , il senso del tempo (del ritmo ... chiamatelo come volete) e una certa naturalezza timbrica sugli strumenti non amplificati una certa sottigliezza della medio alta.
Sto' semplificando ma ascoltando il vinile si capisce a volte come certi parametri su CD economici non siano corretti.

Allora , per me , quello che cambia da un lettore CD da 500 e uno da 4000 (ad esempio Naim listino circa quella cifra) e' la giusta riproposizione del tempo e te ne accorgi solo ascoltandoli con un maggiore coinvolgimento un miglioramento della fatidica medio alta (corpo).

Su altri DAC (MSB) si aggiunge oltre alla scorrevolezza la naturalezza che manca alla totalita' dei lettori.

Aggiungo infine la maggiore intellegibilita' degli strumenti su sorgenti top.

Sbagliato comunque a mio avviso cercare una sorgente digitale che suoni come l'analogica .. suonano diversi e basta.
Pero' su questi tre parametri a mio avviso si migliora a salire di prezzo.

Ma sono differenze per alcuni possono essere piccole in relazione al prezzo.

[Stalker65]

Beh si, hai risposto da solo.
Io ad esempio, solo per praticità e mancanza di tempo sono passato alla musica liquida. Uso il lettore Blu Ray Cambridge accoppiato a due HD e acquisto Flac 2L, Linn e Naim, poi mi sono convertito tutti i CD ed i SACD che avevo. La meccanica praticamente la uso solo per i Blu Ray audio che non sono capace a convertire in flac.
L'apporto che ha dato il DAC è stato veramente notevole: bassi più controllati, solidi. Una maggior prontezza e velocità su tutto senza mai risultare protagonista, il bello è proprio lì, è come se non ci fosse. Ma ho collegato anche il lettore direttamente alla presa Cd senza usare il dac e la comparazione è veloce. Il Cambridge che pure ha dei convertitori non male, è un poco più artefatto, gli alti sono più striduli, i bassi (che ad un primo ascolto sembrano fin più corposi) si rivelano poi "falsi". Facendo le dovute proporzioni e scusate la bestemmia, avverto un pò quella sensazione "finta" che ricordo sul mio primo integrato quando abbassavo la levetta del loudness: lì per lì ti sembrava di avere una dinamica più corposa ma dopo dieci minuti lo disinserivo perchè suonava falso (nonostante avessi 18 anni ed ascoltassi i Sex Pistols).
Ora il dac che ho adesso di listino costa il doppio (€ 2600) del lettore CD/BD ma non mi fa guadagnare certo il doppio in fatto di musicalità. Ma è indubbio che dia un apporto considerevole. La scena più ampia, più cristallina ma nel contempo i medio bassi più vigorosi...
@ Jacob
Nel mio caso la grande rilevanza dei cavi è data probabilmente anche dal fatto che avevo necessità di controllare meglio il suono corposo e caldo ma talvolta un po' scomposto delle valvole. Sono abbastanza sicuro che se avessi apportato le medesime modifiche in un impianto a transistor le variazioni sarebbero state meno significative. Ma io ho finali e pre a valvole con i benefici che danno e i limiti che hanno, e sono riuscito ad affinarli meglio laddove erano un po' più grossolani e meno precisi. Da qui la scelta, praticamente monomarca di Nordost: ha dato un notevolissimo giovamento.
Elettrostatiche: non credere sai, io non ho la fortuna di ascoltare in un grande ambiente, saranno 20/25 mq al massimo eppure i quasi 2 metri di Audiostatic sono assolutamente a loro agio.

[josephpino]

Eccheccacchio come si può dire che son tutti uguali? La differenza è netta, come mettere il piede sull'acceleratore di una panda, di una croma o di una miura. La differenza la sente anche uno che non ha la patente!

Solo una cosa mi piacerebbe sapere: per quale motivo la differenza tra una Panda e una Croma la sentirebbe anche uno che non ha la patente mentre le (presunte) differenze che sono state dibattute in questo forum non vengono avvertite da molti di noi?

Qualche simpaticone ha detto che poiché non ci possiamo permettere il DAC costoso diciamo che non esistono differenze tra un DAC e l'altro. Bene, non mi risulta che tutti i neopatentati possano permettersi una Croma; anzi, nonostante possano permettersi solo una Panda, essi avvertono le differenze tra il loro misero mezzo di trasporto ed una Croma. Forse gli automobilisti sono per natura meno "rosiconi" degli audiofili?

[scubi]

Stasera rirprovo il confronto a casa mia tra mio Oppo 95 mod e DAC con Krell HTS, finale Norma 8.7b e Focal Diablo Utopia (che dovrebbero essere un po' piu' trasparenti e sensibili ai cambiamenti rispetto le Electra).

Hai poi fatto la prova di cui sopra con il DAC Norma?
Grazie

[Stalker65]

Bene Josephpino, cercerò di spiegarmi meglio.
L'esempio in effetti non era del tutto calzante, c'è bisogno di qualche passaggio in più.
Premesso che il discorso "potersi permettere una cosa costosa o meno" non mi interessa, nè polemizzare con chi può o non può. Anzi dai toni che leggo, permettemi di dire, che si avverte spesso un silenzioso livore che non capisco. Siamo qui credo per confrontare le proprie esperienze dandocene reciproco beneficio, non certo per duellare tra fazioni, o no? [Fine della menata.]
Il punto è questo: visto che io, pur non avendo particolari orecchie da pipistrello, ho appurato e toccato con mano una differenza sensibile, penso che chi non la riesce a sentire abbia una catena che non glielo lo permette.
Tornando all'esempio delle auto.
E' fuor di dubbio come mi confermi anche tu che la differenza tra una panda ed una croma la avverta chiunque, ma penso che ti troverò d'accordo, è altrettanto scontato che si avvertano differenze tra la prima panda 30 benzina e, ad esempio, la versione 100hp di vent'anni dopo. Perchè si sentono le differenze? Perchè è cambiato il motore? Si certamente, ma non solo. Oltre al motore hanno cambiato ammortizzatori, dimensione delle gomme, circuitazione elettrica eccetera eccetera. Se avessero solo trapiantato un motore i risultato sarebbe stato avere una panda 30 con un motore da 100 cavalli, ma in un viaggio di 1000 km non avresti avvertito il minimo giovamento in termini di confort, piacere di guida, sicurezza, e nemmeno in velocità perchè con 100 cv su quel telaio ti sarebbe sembrato di guidare una bara. Ma se tu sali su una panda 100 hp dopo esser sceso da una panda 30 ti sembra di essere su una jaguar eppure sei sempre su una utilitaria.
Modificare un DAC in una catena che non permette di apprezzarne i benefici sicuramente darà risultati prossimi allo zero, farlo in una di livello proporzionato ti permetterà di apprezzare quel passetto in più che la variazione di dac ti permette.
Se poi dopo essere sceso dalla panda 100 hp sali sulla croma, anche a parità di 100 cv sentirai dei benefici, fosse solo perchè quegli stessi 100 cv li metti insieme con un motore 2000 anzichè 1300.

Se poi hai la fortuna di girare la chiavetta di accensione di una Miura, beh lì poi...

[bianconiglio]

La questione è che l'esempio delle macchine non può calzare.

i 100cv della panda si possono misurare, come si possono misurare i tempi sul giro fatti con la croma e con la miura. Si può misurare la morbidezza dei sedili, come si può misurare la durezza delle sospensioni o il grafico della coppia e della potenza al variare dei giri del motore.

Il problema sorge quando i miglioramenti non sono misurabili, e così diventano opinioni legate al modo diverso con cui ascoltiamo, percepiamo e ricostruiamo il suono nella nostra testolina.

La suggestione è dietro l'angolo e i vari produttori di cavi, supporti, etc. non riportano mai misure del suono prima e dopo la cura. Tutto diventa opinabile e le differenza che prima sono vendute come "enormi" e che "le sentirebbe anche un principiante" diventano poi "sfumature", "l'ambiente maschera le differenze", "il tuo impianto non è rivelatore".

Quando si parla di queste cose il metodo scientifico viene messo da parte e si comincia a parlare in modo esotico inventandosi termini per spiegare sensazioni.... basterebbe un po' di metodo e fare delle belle prove in cieco e verificare con un po' di rigore se le differenze "abissali" che "fanno cambiare il modo di asclotare la musica" sono veramente tali.

[Stalker65]

Giusto, ma anche no.

Ho fatto un viaggio di 2200 km tra andata e ritorno con una sosta di 4 ore a metà con un'Audi A6 3000 cc.
L'anno dopo ho fatto l'identico viaggio nelle stesse condizioni di fretta con una Mercedes analoga per categoria e cilindrata.
2200 km quasi di seguito sono tanti che anche con una Rolls e l'autista ti stancheresti.
Eppure, seppur stanco morto con entrambe, con una vettura mi sono anche divertito e stancato in maniera umana, con l'altra mi sono affaticato oltremisura e sono arrivato massacrato.
Ora in questo caso prendendo a campione due vetture di grande qualità, potremmo anche fingere che se misurate ci diano gli stessi valori (certo non è così ma per semplicità di ragionamento e visto che ti sto paragonando due insiemi omogenei fingiamo per un attimo che lo siano) eppure il risultato finale è completamente diverso: una ti piace e ti stanca in modo fisiologico, l'altra ti distrugge e pensi solo a quando sarai arrivato.
Perchè, solo per le misurazioni? Non credo perchè anche volendo prendere in considerazione tutti gli elementi misurabili di un automobile (e sono tanti) di questa qualità sarebbero tutti (mediamente) validi, eppure...
Cosa voglio dire?
Che probabilmente le interazioni tra i vari elementi sono tali e tante che non possono essere misurate tutte insieme per dare un risultato certo.

Io sono ateo, di formazione scientifica, pragmatico, concreto eppure non penso che la "misura" sia l'unico dogma a cui mi posso rivolgere per avere delle certezze, ci sono casi in cui la nostra capacità di misurare non è sufficientemente valida per poter produrre un risultato attendibile ed esaustivo. Come fai a misurare che a me piace Bach e a te Mahler? Quanti si bemolle diversi si possono fare con il medesimo violino? puoi misurarli tutti e decidere poi qual è il migliore? Misuri l'interpretazione di Bernstein rispetto a quella di Abbado? Non sono misurabili e cionostante esprimi le tue preferenze e privilegi tu Bernstein ed io Abbado. Nessuno dei due ha ragione o torto. eppure non è misurabile la differenza tra i due Direttori, ma nel contempo il risultato di uno ci piace e l'altro meno.
Vai a chiedere ad un liutaio se ha misurato il grado di stagionatura di quella particolare essenza di quel particolare legno. Ti risponderà certamente di si, ma poi proseguirà anche dicendoti che potrà uscire un buon violoncello od uno mediocre perchè i fattori che intervengono sono tali e tanti per la riuscita di uno stradivari che anche misurando l'essenza col carbonio 14 e trovandone una della stesso identico albero, non riuscirai mai più a farne un altro col medesimo suono. Nemmeno se ti mettessi a misurare il livello di viscosità delle resine di rivestimento superficiale!
Il metodo scientifico è importante ed utilissimo ma non è Dio, è uno strumento che ha inventato l'uomo ed ha un livello di garanzia eccezionale ma non perfetto...

Io non parlo in modo esotico, non mi invento termini quando ti parlo di cavi, ma ti dico con assoluta convinzione che ho toccato con mano che se metto A suona in un modo e se metto B in un altro. Non voglio convincere nessuno, non mi cambia nulla.
Lo scrivo solo per condividere la mia esperienza. Senza esoterismi o bevute di assenzio.
Adesso per me questo è un fatto, non una ipotesi. Quello che non so (per niente) è perchè questo succeda. Non lo so se dipende dal rame dal rodio dalla lunghezza del cavo o se dal fatto che quello che lo ha assemblato quel giorno era innamorato.
Non lo so e a parte un po' di curiosità spicciola non me ne frega neanche niente!
Perchè alla fine della fiera io non mi siedo sul divano per misurare scientificamente il flusso di elettroni che attraversa il mio impianto per generare quelle onde sonore di tale ampiezza.

Io mi siedo sul divano per ascoltare la musica (nel miglior modo che mi posso permettere)

[Guido310]

Io riesco ad apprezzare davvero le differenze da quando ho curato la parte "analogica" dell'impianto....preamplificatore, finali e diffusori...d'altra parte un segnale digitale deve essere prima o poi convertito in corrente che deve smuovere dei coni e produrre vibrazioni...il risultato complessivo dipende da come vengono gestiti questi due "tronconi", digitale ed analogico

Adesso, qualsiasi cosa metto a valle del Pre rigorosamente in analogico, suona in maniera differente con sue precise caratteristiche...essendo un impianto in multiamplificazione gestito in digitale via PC, sento chiare le differenze anche variando nel mixer della scheda audio 1 solo dB sugli alti o mediobassi, sento l'intervento dei vari filtri o crossover che si possono applicare, sento le differenze a volte abissali a volte più sottili, tra i vari DAC (cavi di segnale, potenza e alimentazione non mi interessano...)

Se si sente suonare tutto uguale variando le sorgenti vuol dire che c'è un "tappo" nel sistema analogico, e si sente suonare sempre e solo quello che è l'elemento limitante...possono essere i diffusori, i finali, il preamplificatore.... gli stadi analogici di uscita dalla conversione DA vengono "radiografati" da quello che sta a valle....vale la regola shit in-shit out

[criMan]

Ragazzi mi sono riletto solo ora , la frase "
La sorgente analogica ha almeno 3 cose che mancano a quella digitale , il senso del tempo (del ritmo ... chiamatelo come volete) e una certa naturalezza timbrica sugli strumenti non amplificati una certa sottigliezza della medio alta.
Sto' semplificando ma ascoltando il vinile si capisce a volte come certi parametri su CD economici non siano corretti."
Volevo scrivere : " La sorgente Analogica (ben tarata non entry) ha almeno 3 cose che mancano alla Digitale e che recupera a salire di prezzo"
Che casino ho riletto solo ora..

[jakob1965]

Superquotone per Stalker65 e Guido310

Saluti

JAkob

[Foxtrot59]

Ho trovato molto interessante questo post di Moris (considerando il tipo di impianti che ha/ha avuto e il suo approccio/percorso audiofilo):

http://www.avmagazine.it/forum/31-ho...e.#post4160043

Si conclude così:
"... i primi minuti(20/30) sono stati "traumatici"...............man mano che passava il tempo però,la situazione migliorava, sembrava che tutti i difetti di inizio ascolto sparissero ogni canzone di più.
Le ultime canzoni mi sono trovato ad ascoltarle con un senso di appagamento incredibile.
Ognuno può trarre le sue conclusioni, ma le mie sono che ci facciamo troppe "seghe mentali".......TUTTI.
Finiamo per non godere di quello che abbiamo già che è più che sufficiente per farlo."

[jakob1965]

Passando dal Rega al Koala (ci vuole il sugden) la musica me la godo ancora di più -- ora per un bel po' mi fermo perché ho un equilibrio nell'impianto -- voglio ascoltare e conoscere buona nuova musica --

Quindi gustandomi un bel piatto di frutti di mare se arriva il maitre con buon pigato non lo caccio via .. me lo gusto pure quello

JAkob

[enzo66]

ci facciamo troppe "seghe mentali".......TUTTI.
Finiamo per non godere di quello che abbiamo già che è più che sufficiente per farlo."[CUT]

Pienamente d'accordo!
Ho assemblato in studio un impianto di fortuna con vecchi componenti che avevo. Ho acquistato il dac USB meno costoso che ho trovato: circa 31 € su amazon arriva a 16 bit 48 kHz (costa la 1403 esima parte del MSB al listino di quando l'ho acquaistato) e la sorgente è il portatile con il Jriver 17.

Il DAC Asus Xonar U3 l'ho collegato ad un vecchio integrato dell'82: un Pioneer A-60 che sonorizzava le feste quando ero ragazzino e che era a prender polvere da decenni. L'integrato pilota un paio di B&W 686 che avevo messo in uno scatolone dopo la dismissione dell'impiantino HT. C'è anche un vecchio sintonizzatore AM/FM Sony ed una piastra TEAC V-550X che non ho ancora collegato.
L'ascolto è in campo vicino: circa 0.5 m dai diffusori. Trovo molto piacevole ascoltare la musica mentre lavoro e l'impiantino fa il suo. L'importante è ascoltarsi la propria musica preferita.
Ciao, Enzo