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Risultati da 31 a 45 di 117
  1. #31
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    andrea aghemo ha scritto:

    e prima o poi hanno riconosciuto il valore dell'affidarsi a professionisti seri e competenti.


    scusa.....quanti ce ne sono in Italia?


    andrea aghemo ha scritto:

    Ad esempio, io incentivo i miei rivenditori per effettuare prove a casa del cliente, ma gli suggerisco anche di farsi riconoscere un importo in caso di mancato acquisto del prodotto....

    la vedo dura................molto dura.

  2. #32
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    Dec 2002
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    ciesse ha scritto:
    ... STRACUT....
    Tutto molto interessante ma in parole spicce mi spieghi perchè in Germania la robba costa meno ????
    Il blu ray mi ha aperto gli occhi: visto che a questo mondo conta più la capacità di contenuto che la qualità dello stesso..... ho iniziato a portare mutande di due taglie più grandi

  3. #33
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    Jan 2002
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    10.626
    Peval ha scritto:
    Tutto molto interessante ma in parole spiccie mi spieghi perchè in Germania la robba costa meno ????
    Sara' forse che in Germania ( ma anche in Francia, in Inghilterra ... ) i negozianti pagano i clienti invece di guadagnare ?

    Saluti
    Marco

  4. #34
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    Dec 2002
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    Microfast ha scritto:
    Sara' forse che in Germania ( ma anche in Francia, in Inghilterra ... ) i negozianti pagano i clienti invece di guadagnare ?
    Non sia mai: e la difesa del brandy ??? e le politiche di stock 84 ??? e "la rava e la fava" ???
    Il blu ray mi ha aperto gli occhi: visto che a questo mondo conta più la capacità di contenuto che la qualità dello stesso..... ho iniziato a portare mutande di due taglie più grandi

  5. #35
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    Aug 2004
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    Peval ha scritto:
    Tutto molto interessante ma in parole spicce mi spieghi perchè in Germania la robba costa meno ????
    Beh, risposta semplice: perché sono tedeschi!
    Nel senso che hanno minori costi nella logistica e nella distribuzione; che ci sono più appassionati e, quindi, più mercato, unito al fatto che il Marco ha cambiato a fattore quasi uno con l'Euro e non c'è stata l'esplosione fattore due che c'è stata in Italia e che la crisi dei consumi, lì, è stata DAVVERO una stretta potente, costringendo la rete distributiva/commerciale a competere per sopravvivere...
    Insomma, perché sono tedeschi... ma, forse, non vivono meglio di noi, come qualità complessiva e generalizzata della vita...
    Quindi aggiungiamo la già da altri citata variabile esogena di come s'è comportato il sistema di vendita italiano al change over della moneta.
    Ciao!
    C.
    vintage: Ampli Integrato Major AS-4000 from Belgium; Giradischi Telefunken W 258 hifi from Germany.
    ciesse home theater (in evolution)

  6. #36
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    Peval ha scritto:
    Non sia mai: e la difesa del brandy ??? e le politiche di stock 84 ??? e "la rava e la fava" ???
    Eh, anche Stock 84 ha fatto agli anni politica di branding...
    Stock Italia SpA - Trieste, fondata nel lontano 1884!
    Ti ricordi dopo la sigla della diretta su RAI Radio Uno dai campi, "Tutto il calcio, minuto per minuto" la pubblicità che faceva (+ o -) così:
    "La tua squadra del cuore ha vinto? Festeggia con Stock 84... Ha perso? Alla prossima sfida (vittoria) con Stock 84".
    Così tutti, felici e delusi, si facevano il cicchetto fuori lo stadio o a casa o al bar dove erano stati attaccati alle radioline a transistor...
    Che tempi... Lì si difendeva il brandy con il branding, facendo passare l'idea che era un'esigenza di tutti farsi il cicchetto, meglio se di una roba "bona" e ben individuabile... Stock 84, appunto!

    C.
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  7. #37
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    Aug 2004
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    ciesse ha scritto:
    ...Stock 84...cut...
    Mi autoquoto! ROTFL!
    Mi automodero e auto-OT-to. Era immaginabile che venisse fuori di tutto da questa discussione. Spero di aver dato un contributo ironico, ma a tema, che ciò che costa un bene è funzione di moltissimi fattori e che le nostre decisioni e scelte non sono perfettamente razionali, a volte, o votate strettamente all'economicità (o al rapporto prezzo/prestazioni) fine a sè stessa.
    Scusate
    C.
    Ultima modifica di ciesse; 05-01-2005 alle 12:22
    vintage: Ampli Integrato Major AS-4000 from Belgium; Giradischi Telefunken W 258 hifi from Germany.
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  8. #38
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    Aridatece er Boemo!
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    ciesse ha scritto:
    Mi autoquoto! ROTFL!
    Mi automodero e auto-OT-to. Era immaginabile che venisse fuori di tutto da questa discussione. Spero di aver dato un contributo ironico, ma a tema, che ciò che costa un bene è funzione di moltissimi fattori e che le nostre decisioni e scelte non sono perfettamente razionali, a volte, o votate strettamente all'economicità (o al rapporto prezzo/prestazioni) fine a sè stessa.
    Scusate
    C.
    la tua è un ipotesi, che in parte condivido (quella dei numeri di mercato) e che in parte no.

    sono più propenso a ritenere la catena di distribuzione italiana semplicemente più avida.
    Max
    PJ: Yamaha DPX 1300 - BR: Sony BDP-S500 - Ampli: under construction - Diffusori: Canton KARAT - Sat: Sky HD

  9. #39
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    Aug 2004
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    Fandango ha scritto:
    [...]
    sono più propenso a ritenere la catena di distribuzione italiana semplicemente più avida.
    Oppure meno efficiente (come potrebbero star a dimostrare i fenomeni MW, UniE, ecc. che stanno facendo le scarpe a molte attività commerciali tradizionali...).
    Sarà vero, ma, come insegna Molière, gli avari non fanno tanto una bella fine
    C.
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  10. #40
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    164
    ciesse ha scritto:
    Beh, risposta semplice: perché sono tedeschi!
    Nel senso che hanno minori costi nella logistica e nella distribuzione; che ci sono più appassionati e, quindi, più mercato, unito al fatto che il Marco ha cambiato a fattore quasi uno con l'Euro e non c'è stata l'esplosione fattore due che c'è stata in Italia e che la crisi dei consumi, lì, è stata DAVVERO una stretta potente, costringendo la rete distributiva/commerciale a competere per sopravvivere...
    Insomma, perché sono tedeschi... ma, forse, non vivono meglio di noi, come qualità complessiva e generalizzata della vita...
    Quindi aggiungiamo la già da altri citata variabile esogena di come s'è comportato il sistema di vendita italiano al change over della moneta.
    Ciao!
    C.
    Riferite ad un mercato strettamente di nicchia con prodotti di prezzo elevato le tue considerazioni macro sulla crisi dei consumi e alla moneta non sono così determinanti a mio avviso.
    Determinante invece secondo me è l'atteggiamento approfittatore e miope di certi distributori italiani rapportato all'atteggiamento di altri importatori europei.

    ciao
    Simone
    Marantz 7200,Philips 963 sa,Tannoy d300 (front),Tannoy d100(rear), centrale Tannoy sensys DCC ,Velodyne SPL 800.Proiettore: Infocus x1.Schermo motorizzato 160x120.Cavi di segnale Van den Hul, cavi di potenza Qed.Only stereo: Dynaco Pas 2 + Dynaco ST35

  11. #41
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    Mah, secondo me le cose stanno come ho cercato di esporre.
    Forse qualcuno nella catena distributiva pratica margini assurdi, forse Internet taglia intermediari a favore del prezzo, forse tutto, nicchia o larga distribuzione...
    Ma allora, consumatore evoluto simone_s, fai coscientemente la tua scelta su come agire e come comperare. Vuoi fare un torto a chi, secondo te, lucra eccessivamente? Fa' esattamente quello che hai detto: vai a sentire in negozio e compri altrove. Sei libero di farlo. Sarà sempre il tuo punto di vista e la tua propensione a percepire determinati fattori.
    E' un'ottica micro, perché quella macro è la sommatoria di tutti gli atteggiamenti di spesa microindividuale...
    Comprese le attività non ben impostate, competenti e serie, che giocoforza arrancano, stentano o sono destinate a chiudere, sia nel campo tradizionale che (ahimé) in Internet...
    Ciao!
    C.
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  12. #42
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    simone_s ha scritto:
    E non si tratta di non essere disposto a spendere di più, si tratta di pagare il prezzo giusto e di dare valore al denaro.

    Se tutti facessero come me soprattutto su prodotti di nicchia come quelli citati vedrai che gli importatori prima o poi se ne accorgerebbero e allora potrebbero succedere due cose:
    1- sono furbi e abbassano ragionevolmente i prezzi
    2- non distribuiranno più il prodotto e allora verrà fuori un altro importatore più attento che capirà il mercato e deciderà di praticare un prezzo più ragionevole.

    Dimentichi la ipotesi 3- Subentra un altro furbacchione (Chi ha detto Unicars importatrice ufficiale soundstream in ITalia!?!? ).

    BLEAH!!! INTERNET FOREVER!!!!!!


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  13. #43
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    bEATA l'iGNORANZA!!!!!(questa è bellissima!)

    LEggevo i post su Hw upgrade alle news di oggi: una riguardante il prospetto di sviluppo degli lcd tv nel 2005,2006.

    NOn me ne voglia la persona quotata, ignara del quoting, ma essendo una sua dichiarazione cmq pubblica può essere ripresa.

    Dopo circa venti post di massacro alla pessima qualità LCd soprattutto nei tv consumer, ecco che irrompe uno e scrive:
    "io il televisore l'ho preso da poche settimane. premetto che non avevo problemi di spazio e per il budget avevo già pronosticato un eventuale finanziamento. da buon ignorante sono entrato in un negozio con un buon assortimento di tv. ero partito convinto che mi sarei portato a casa un pasma, dato che sentivo dire che erano i migliori. mi avevano detto anche che gli lcd erano buoni se non andavo oltre i 32 pollici. al negozio i televisori stavano tutti la belli carini uno accanto all'altro. ce ne stavano di tanti prezzi e misure dai 1500 euro in su..(ma molto in su..). il negoziante, davvero un amico, aveva collegato la maggior parte delle migliori tv con unico lettore dvd, un onkyo, l'SP800 per essere precisi. a mio parere i plasma erano inguardabili( erano due dei più cari sony e l'ultimo philips) e gli lcd non davano grandi soddisfazioni rispetto ai crt, alcuni dei quali, soprattutto i progressive scan, si vedevano davvero bene come definizione contrasto e luminosità. alla fine ho optato per una via di mezzo prendendo un crt a retroproiezione della samsung da 43 pollici con triplo lcd tecnologia DNle e progressive ( )scan al quale ho collegato il lettore dvd tramite ingresso dvi. sono molto soddisfatto della qualità dell'immagine in tutti i sensi. si vede davvero bene o almeno come volevo io( ).

    morale della favola....: lcd..crt o plasma alla fine quello che conta è provare un pò tutto, disponibilità del rivenditore permettendo, cercando ciò che è meglio per i propri gusti. "


    Parafrasando un vecchio adagio pubblicitario: fessi e contenti!!!
    Ecco su chi gli importatori continuano a lucrare in modo "fuerbesco"

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  14. #44
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    A titolo di ulteriore precisazione aggiungo un paio di considerazioni:

    Il discorso del margine criticabile di alcuni operatori è certamente argomento interessante, ma ci andrei piano prima di parlare di scorrettezza o disonestà. Il discorso delle analisi di costo/prezzo è ovviamente giustificato, ma solo nella misura in cui ci aiuta a determinare se un certo prodotto ci interessa o meno. Se una azienda propone un bottone di plastica a 1000 euro e lo mette in vendita, non si può dire che sia "scorretta": mica viene a puntarci una pistola alla tempia per acquistarlo, in fondo!Siamo noi utenti che valutiamo se il prezzo sia o meno adeguato in funzione del prodotto offerto. Negli USA lo stesso oggetto va alla metà? Le ragioni possono essere molte, e non è detto che l'importatore sia l'unico responsabile. Ho contattato aziende statunitensi, ad esempio, le quali mi hanno detto di non essere minimamente interessate al mercato europeo, e le proposte che mi sono state fatte erano tali che i prodotti, in Italia, sarebbero venuti a costare decisamente troppo rispetto ai prezzi USA (e vi assicuro che i nostri margini non ci faranno comprare uno yacht in qualche mese...). Ho deciso di soprassedere, ma la mia scelta non è necessariamente quella di altri operatori del settore.

    Nono ultimo, i prezzi, soprattutto entrando nel settore high end, hanno una logica di determinazione molto particolare. SImone vuole acquistare un Pre di alto blasone: bene, di questi apparecchi non è che se ne venda delle carrettate, in Italia,mentre i costi di assistenza, distribuzione etc sono gli stessi di apparecchi di ben più larga diffusione, solo che si ribaltano su un numero di apparecchi venduti ben inferiore....e allora è chiaro che questo si riflette sui prezzi di vendita. Il mercato USA dell'Home theater ha dimensioni di circa 25 volte superiori a quello italiano, per cui determinati confronti lasciano, tutto sommato, il tempo che trovano.

    Insomma, prima di lanciare strali contro i "disonesti" che ci derubano dei nostri sudati quattrini ( ), proviamo anche a calarci nelle loro braghe, e forse potremo vedere che non solo non è tutto oro ciò che luccica, ma anche che non è sempre cacca tutto ciò che puzza! Resta il fatto che, come consumatori, in un mondo reso piccolissimo da internet ed altre cose, possiamo esercitare il nostro diritto all'autodifesa scegliendo dove comprare come meglio crediamo.
    Non credo i negozianti classici scompariranno: semplicemente ci sarà una maggiore diversificazione stile USA, con i prodotti di basso/medio costo distribuiti da catene equivalenti ai nostri MediaWorld, Saturn, etc, ed un limitato numero di rivenditori HIFI o HUGH END che dir si voglia dove il prezzo di listino è un must, e lo sconto non si ottiene neanche piangendo, a favore di un servizio di tutto rispetto.

    Saludos,

    Andrea
    Ultima modifica di barbara aghemo; 05-01-2005 alle 20:02
    ...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...

  15. #45
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    Feb 2003
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    Provincia di Perugia
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    Salve a tutti. Mi inserisco nella discussione (molto interessante) per farvi una domanda e proporre delle riflessioni legate alla risposta.

    Come effettivamente sta andando il mercato AV in Italia? (parlo di consumi).

    Riflette fedelmente quella che è la situazione economica?

    Ricchi: sempre più ricchi - i prodotti esoterici e di fascia alta non ne hanno risentito, anzi.

    Poveri (non mi riferisco agli indigenti, ovviamente): sempre più poveri - ecco spiegato il boom dei lettori DVD da 49 Euro e degli impianti HT da 99,00.

    Classe media: non esiste più, o quasi. Ma allora chi compra i lettori DVD da 1.300 Euro e gli ampli da 2.000? Quanti Pio 868 sono stati venduti in Italia? Quanti DENON 3803?

    E se gli importatori italiani abbassassero il prezzo di tali prodotti "medi" (perchè e' soprattutto di questi che stiamo parlando in questo 3D, vero?) di 2-300 Euro, ne venderebbero effettivamente di più? Tanti di più da coprire l'abbassamento di prezzo?

    Personalmente, su questo ho dei dubbi.

    Saluti.

    BerryVolley.


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