Trends Audio TA-10.2

Emidio Frattaroli 10 Giugno 2013 Diffusori

Il piccolo ampli digitale TA-10.2, con potenza fino a 10W e basato sempre sul celeberrimo circuito integrato Tripath TA2024, rappresenta la terza generazione di ampli Trend Audio e promette alcuni piccoli miglioramenti rispetto al modello precedente che non è più in produzione

La prova all'ascolto

Descrizione del sistema:

Sorgenti: Oppo BD103; Asus Xonar Essence One (Basic);
Ampli: Trends Audio TA-10.2; Yamaha A-S2000;
Diffusori: B&W DM601; Boston M25; Sonus Faber Cremona Auditor M;
Cavi potenza: DIY 3,5m (quadripolare 10 AWG x 4);
Cavi segnale: HiDiamond Diamond 4; AudioTechnica

Ho condotto il test all'ascolto del nuovo TA-10.2 con tre diversi sistemi e con un comune denominatore: un lettore Blu-ray Disc Oppo BD103 e l'ottimo DAC Asus Xonar Essence One di cui leggerete prossimamente su queste pagine. Come riferimento ho utilizzato un amplificatore integrato Yamaha A-S2000 che mi ha aiutato non poco nell'analisi del prodotto. Purtroppo l'ambiente d'ascolto è cambiato rispetto a qualche anno fa. Ho una sala molto grande (più di 50mq) ma non molto assorbente. Come diffusori, per l'occasione ho usato sia le Boston M25 che le Sonus Faber Cremona Auditor M, ancora in ostaggio dopo lo Shoot-out dello scorso Marzo.

Per il confronto mi sarebbe piaciuto moltissimo avere un TA-10.1 funzionante. Ho provato a contattare il distributore Audio Azimut - tra le altre cose a pochi km dal mio laboratorio - ma senza successo. Quindi, per verificare le eventuali differenze ho potuto contare soltanto sugli appunti presi in occasione degli ascolti del 2007. Come brani, sono partito dalla selezione di Matarazzo proposta per il recente shoot-out a cui ho aggiunto altri brani di genere pop, prog-rock, jazz e sinfonico a me più familiari, tra cui alcune nuove ri-edizioni in formato 24/96 presenti su hdtracks.com.

L'ascolto è stato piacevole, divertente e anche molto interessante. Mi sono ritrovato con quasi tutte le note di ascolto che scrissi a proposito del TA-10.1 soprattutto per la gamma bassa e per la ricostruzione della scena. Procediamo con ordine. Il nuovo TA-10.2 è molto silenzioso: nessun fruscio o ronzio ha turbato le pause tra un brano e l'altro, anche esagerando col volume; inoltre quei 10-12  watt su 4 ohm non poi così pochi e si sente. Anche se non sono (ancora) in grado di passare all'istante tra due amplificatori (in questo caso tra Trends e Yamaha), ho voluto preparare seriamente questo confronto, calibrando con molta attenzione i due controlli volume, in modo da avere la stessa, identica erogazione in potenza (10W rms su carico di 4 ohm ad 1 KHz), con un margine più che abbondante per evitare distorsioni udibili .

Ho iniziato il test con quella che mi è sembrata l'accoppiata più riuscita, ovvero quella con le Boston M25, non solo per una questione di prezzo: il suono è potente ma equilibrato con tutti e due gli ampli. La gamma bassa sembra possedere una estensione notevole in entrambi i casi, anche se con lo Yamaha l'articolazione sul medio-basso sembra più elevata. Differenze più piccole si hanno in gamma più alta, leggermente più in evidenza con il TA-10.2. Anche la scena è ben riprodotta in entrambi i casi, soprattutto in senso orizzontale mentre risulta più compressa in profondità. Ed è la cosa che mi fa più rabbia, poiché è una delle (tante) cose che dalle misure non si riesce a capire.

L'ascolto con le Sonus Faber Cremona Auditor M ha quasi dell'incredibile poiché le differenze in gamma più bassa diventano siderali, non tanto per l'estensione quanto per articolazione e dinamica. Le note di contrabasso in "My Love is" di Diana Krall con quei pochissimi watt giapponesi è a dir poco strepitoso. Il piccolo Trends Audio accusa il colpo, probabilmente per "colpa" delle Sonus Faber: chissà, forse i diffusori italiani prediligono un ampli con fattore di smorzamento elevato... Anche la gamma media e quella più alta, sia per solidità che per precisione, sono nettamente diverse tra i due ampli, con lo Yamaha che è sempre - e sottolineo SEMPRE - riconoscibile per naturalezza. Con le Sonus Faber il piccolo Trends Audio sembra quasi più aggressivo anche se con meno controllo: una sensazione difficile da descrivere ma che ho trovato molto interessante e che cercherò di ricreare in uno dei prossimi shoot-out.

PAGINE ARTICOLO

Commenti

Focus

News