Supertest: diffusori Magico A1

G.P. Matarazzo 10 Ottobre 2023 Diffusori

Un test particolare, con un diffusore pesantissimo e quasi impossibile da smontare per l’abbondante uso di colla aeronautica e per il veto assoluto del distributore. Un diffusore quasi perfetto nella costruzione, con soluzioni tecniche che onorano l’ingegneria meccanica per come è stato pensato e realizzato.


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Con il test delle Magico A1 vi proponiamo un nuovo format a cui lavoriamo da qualche tempo: un articolo sobrio e asciutto nello stile ma con tutte le informazioni necessarie e sopratutto tutte le misure, anche le ultime elaborate per AV Magazine, come il nuovo Articulation Test (trovate un approfondimento in questo articolo). Mi racomando: non lesinate i vostri commenti, per noi sempre molto preziosi.

SOMMARIO

 

Introduzione e caratteristiche


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Marchio: MAGICO, quasi a voler dichiarare la superiorità genetica di questo diffusore sugli altri. 
Storia: La storia del marchio californiano ruota attorno ad Alon Wolf, progettista e fondatore di Magico; l'intervista di Marco Cicogna per AV Magazine a Mr. Wolf è qui in basso. La differenza tra Magico e tutti gli altri costruttori è concentrata tutta nella incredibile costruzione, oltre ad una implementazione “magica” del filtro crossover.  
Serie: Il diffusore appartiene alla serie meno costosa (si fa per dire) della produzione del marchio.  

Descrizione: Si tratta di un due vie, con un woofer da 18 cm ed un tweeter in berillio da 28 millimetri, stretto ed alto una quarantina di centimetri. Il carico acustico scelto dal progettista potrebbe apparire insolito per queste dimensioni. Siamo infatti di fronte ad una cassa totalmente chiusa.
Estetica: Diffusore molto sobrio e bello, con una estetica insolita visto che il cabinet è costruito con molta cura tutto in alluminio satinato scuro.

Caratteristiche dichiarate

Tipo: sospensione pneumatica da stand
Sensibilità: 84 dB con 2,83 v ad 1 metro 
Risposta in frequenza: 35 – 50.000 Hz 
Impedenza nominale: 4 0hm 
Numero delle vie: due
Tweeter: cupola in berillio da 28 millimetri – magnete in neodimio 
Woofer: da 180 mm 
Dimensioni: 215,9x 396,2 x 304,8 mm (L x A x P)
Peso: 22 Kg
Prezzo: black standard 12.900 euro la coppia IVA inclusa
Prezzo: silver 13.400 euro la coppia IVA inclusa

 

La costruzione


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Viti di fissaggio: Sei viti ad incasso esagonale e filettatura stretta, avvitate e fissate direttamente nella parete frontale dallo spessore di ben 13 mm di alluminio. È stata interposta una guarnizione tra woofer e parete frontale mediamente rigida. 
Assorbente interno: Assorbente doppio, anzi triplo, visto che il volume a disposizione è riempito di cascami di stoffa pressata. Alle pareti è fissato un doppio assorbente di acrilico a sandwitch con materiale di densità molto maggiore incollato direttamente sulle pareti laterali per renderle più sorde.


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Rinforzi: Tre, di alluminio pieno, incollati ed avvitati a tutte le pareti. 
Pannello frontale: Ovviamente di alluminio, con delle fresature precisissime per il filo di pannello. Il tunnel acustico del foro del woofer appare in questo modo estremamente ridotto così da evitare le classiche colorazioni in gamma media, facilmente rilevabili col nostro test di articolazione (nel paragrafo delle misure).  
Condotto: Assente, con tutti i vantaggi e gli svantaggi (pochi) che ne derivano.


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Crossover: Un supporto di vetronite fissato al rinforzo inferiore ove sono saldamente fissati con fascette di nylon i componenti. A prova di caduta. Tramite cellulare e telecamerina illuminata ho potuto dare una occhiata indiscreta allo schema del filtro. Una circuitazione non complicatissima con una cella notch sul woofer a frequenza molto alta. 
Condensatori: Mundorf di eccedente tensione di lavoro. 
Induttanze: Mundorf, di lamierino di rame avvolto: eccellenti!


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Woofer: Trasduttore di costruzione danese, con membrana trattata e sospensione in gomma. Sensibilità non esaltante nonostante il doppio anello di ferrite. Sono riuscito  a misurarne i parametri tramite un “reverse” matematico rispetto ai parametri del woofer montato in cassa. Massa non leggerissima, cedevolezza delle sospensioni di medio valore ed un Qts (fattore di merito totale) mediamente elevato (0,497) idoneo al carico in sospensione pneumatica. La risonanza, non bassissima, è di 41,3 Hz. Il Fattore di merito meccanico, direttamente relato alle perdite, è molto elevato, con conseguenti perdite per attrito nelle sospensioni molto ridotte.


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Tweeter: Driver con cupola in berillio da 28 millimetri che sembra venuto fuori dalle mani dell’ex progettista della Morel. Fissato ed incollato alla parete frontale: praticamente un sol blocco non rimovibile. Bel trasduttore con la cupola in berillio da 28 mm. fissata su una flangia frontale che la carica leggermente. Sensibilità notevole. Distorsione dinamica molto bassa. Il magnete è realizzato con un anello di neodimio, scelta che consente all’aria posta dietro la cupola di attraversare il complesso magnetico e smorzarsi in un volume assorbente.


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Morsetti: soltanto due, ma di qualità eccellente.
Cavi interni: Di giusta sezione, terminati con faston autobloccanti, senza nessuna fasciatura aerodinamica. 

 

Misure di laboratorio


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Risposta: Sensibilità bassina, 84,4 dB, con una risposta lineare che privilegia appena la gamma medioalta ed alta. Eseguendo anche la rilevazione fuori asse notiamo come la risposta si linearizzi in gamma media e sia decisamente calante in gamma altissima, anche grazie alla leggera guida d’onda adottata. Notate l’estensione e la regolarità della gamma bassa, col classico aumento di pressione di 12 decibel ad ogni raddoppio della frequenza. Chi pensa che la gamma mediobassa a cavallo dei 100 Hz sia leggermente mal smorzata compie un atto di ignoranza, nel senso che ignora il fatto che il passa basso del filtro crossover inizia la sua opera di attenuazione sin dai 150 Hz ove perde, vista la blanda pendenza iniziale, già oltre un decibel. In gamma ultrasonica ho notato un picco di emissione contenuto a circa 38 kHz. 


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Impedenza: Il picco di modulo (curva nera) a circa 58 Hz vale 51,2 ohm ed identifica la frequenza di risonanza Fc del sistema. Segue un minimo di impedenza (curva nera) a circa 147 Hz che vale 4,25 ohm con una bassa rotazione della fase (curva rossa) che ne fa un carico molto ragionevole. La massima condizione di carico è stata trovata a 3940 Hz e vale 2,2 ohm puramente resistivi. Ciò è dovuto in larga parte all’attenuatore a “mezza T” che è giocato su valori resistivi molto bassi.


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Time Energy: Decadimento mediamente veloce con poche micro-esitazioni da cupola metallica, a dimostrazione che il berillio mantiene ciò che promette. Notate la mancanza di rientri di energia durante tutto il decadimento. 


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Step response: La risposta al gradino mette in mostra la velocità del tweeter rispetto al woofer, anch’esso certamente non lento. Notate le due “punte” verso l’alto che testimoniano la corretta fase dei due altoparlanti.


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Waterfall: di buon livello, con un andamento non eccezionale in gamma mediobassa, ma comunque rapido nello smaltire l’impulso. Gamma alta ed altissima molto pulita, quasi ai minimi storici mai misurati. Scommettiamo che la gamma medioalta è pulitissima all’ascolto?  


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Terzi di ottava: Una volta posizionato il diffusore ho effettuato la misura a terzi di ottava col rumore rosa decorrelato. Possiamo notare una discreta estensione in gamma bassa e una notevole regolarità in tutta la gamma media, da 100 Hz fino alla gamma riprodotta dal tweeter. Osservate bene questo grafico perché qui si nasconde una delle ricette micidiali per il rispetto dei piani sonori. La gamma altissima risulta leggermente calante ma senza esitazioni particolari, cosa che aggiunge punti all’interrogativo sulla relazione tra waterfall e ascolto.


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THD dinamica (85 dB): Distorsione armonica molto strana. A tutte e tre le pressioni medie del test notiamo un livello elevato di seconda e terza armonica da 50 a 100 Hz. Oltre tale frequenza i valori di distorsione scendono bruscamente fino a lambire il fondo del grafico. Praticamente una distorsione bassissima che per separarsi dal rumore di fondo ha richiesto, per la prima volta, una acquisizione di molte più medie spettrali.


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THD dinamica (90 dB): A 90 decibel di pressione media la situazione non cambia, con la seconda e la terza armonica molto elevate a 50 Hz ma che poi si assestano, dopo i 100 Hz, a valori molto bassi.


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THD dinamica (95 dB): Infine a 95 dB sale appena anche la gamma mediobassa, che “tirata per i capelli” dai 9,58 volt rms supera in due occasioni la soglia dei -50 dB. Scusate se è poco….


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Articulation Test (85 dB): Discorso sensibilmente diverso per il nostro test di articolazione, che non segue, per sua natura, quello della distorsione armonica. All’aumentare della pressione media di uscita, e quindi della tensione fornita dall’amplificatore, si nota una leggera discesa dalla gamma bassa a quella media, ma su valori posti a cavallo dei -40 dB.


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Articulation Test (90 dB): Notate come il grafico dei 90 decibel di pressione e quello dei 95 siano praticamente identici, tanto che per precauzione ho ripetuto la misura nel dubbio di aver sbagliato il livello del segnale di ingresso.


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Articulation Test (95 dB): Cosa si evince da questi tre grafici? Che la pulizia del messaggio sonoro sarà eccellente, nonostante la sensibilità totale del diffusore un po’ bassa che mi obbliga a fornire circa 27 volt picco/picco per ottenere la pressione media di 95 dB che dovevo misurare. Un approfondimento sull'Articulation Test è in questo articolo.

 

Ascolto


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Posizione: Nel mio ambiente il diffusore è stato posizionato a circa mezzo metro dalla parete di fondo ed a 65-70 centimetri dalla parete laterale. Ho più volte inclinato leggermente il diffusore di pochi gradi, arretrando così il tweeter di qualche millimetro (4 al laser) ricavando una eccellente impressione, tanto che alla fine il diffusore è stato tenuto in questa posizione per tutto il test. I due A1 sono stati ruotati di pochi gradi (5-6) verso il punto di ascolto.
Bilanciamento: Il bilanciamento timbrico è notevole, anche se il basso profondo, pur smorzato molto bene, appare leggermente meno incisivo. Solo avvicinando ulteriormente il diffusore alla parete di fondo si ottiene un risultato eccellente, ma bisogna essere molto accorti e dosare i centimetri con saggezza per non perdere in smorzamento. Il mediobasso comunque è possente e ben proposto. Notevole e pulita la gamma media come ipotizzato dalle misure, con la gamma altissima che si manifesta soltanto quando serve, senza effetti speciali dovuti alla cupola metallica che aggiunge soltanto una velocità notevole. 
Articolazione: Notevole sia in gamma media che in gamma alta. Anche la gamma mediobassa non scherza in quanto ad articolazione. Al di là dei parametri del woofer credo che ciò dipenda dalla natura della membrana utilizzata.
Linearità dinamica: Il diffusore, come si suol dire, assomiglia sempre a se stesso, e mantiene una pulizia incredibile anche esagerando con la manopola del volume.
Scena acustica: Ricostruzione scenica perfetta, con un disegno naturale che non soffre né di “iperprofondità” schiacciata sul fondo né di “effetto Colosseo” ovvero con uno stage innaturalmente largo. Niente, la scena è esattamente quella del palco della registrazione, con i cantanti che “si formano” in mezzo alla stanza con una naturalezza disarmante. Attenti però al posizionamento che può snaturare tutto e diminuire notevolmente le prestazioni.  
Piani sonori: Eccellenti, cercati e voluti in sede di progetto.
Tipi di musica: Quando un diffusore, come questo, suona molto bene senza avere problemi dinamici, in genere non fa molta distinzione tra i generi musicali riprodotti. Personalmente ho passato nelle varie sedute di ascolto sia la musica classica più critica che la musica rock più metallara, a base di AC-DC e Led Zepelin. La timbrica, una qualità che può essere giudicata con la musica rock, sembra appena guadagnare in aggressività e punch, con una buona dimensione nello stage, così come voluta dal fonico che effettuò la ripresa o il remastering.

 

Conclusioni


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Dotazione: Una busta fissata col velcro contiene un foglio di dati, un panno per la pulizia e le contropunte per il fissaggio sullo stand. 
Imballo: Scatolo esterno a tripla ondulazione molto ben fatto. Il secondo scatolo interno è praticamente identico al primo come rigidità e struttura a tre ondulazioni. All’interno del secondo scatolo quattro forme di materiale poroso imprigionano i due pesanti diffusori. Il tweeter è protetto da un anello di materiale plastico poroso per proteggere la cupola. 
Rapporto Valore/Prezzo: Il diffusore vale molto, ma costa moltissimo. Non so dare una valutazione precisa a questo parametro.   
Valore altoparlanti: di gran pregio, col tweeter in berillio capace di digerire potenze inusitate ed il woofer pensato e progettato per esprimere una gamma media notevole. 
Valore componentistica: Il valore della componentistica è di livello massimo.
Ambiente ideale: Trattandosi di un diffusore di dimensioni contenute magari andrebbe sistemato in un ambiente da una quarantina di metri quadrati al massimo. Senza essere distanziato molto dalle pareti è capace di un basso pieno e tondo.
Cosa mi è piaciuto: Beh, devo dire che non c’è nulla che non sia stato pensato e valutato per ottenere il massimo. Tutto accuratamente pesato e realizzato ai massimi livelli. 
Cosa non mi è piaciuto: Mi è piaciuto un po' meno il prezzo, solo il prezzo!

 

Benchmark e pagella

Benchmark:

Facilità di pilotaggio: 5,6
Sensibilità e regolarità: 6,4
Linearità dinamica: 6,145 

 

La pagella secondo Gian Piero Matarazzo: voto finale 8,58

Costruzione 9,5
Altoparlanti 9,0
Versatilità 8,0
Misure 9,0
Ascolto 9,0
Rapporto Q/P 7,0

Per maggiori informazioni: audionatali.it - magicoaudio.com

I diffusori Magico A1 sono in dimostrazione presso i seguenti punti vendita: Angelucci HiFi, Buscemi HiFi, HiFi Natali.

 

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Commenti (11)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
  • stazzatleta

    10 Ottobre 2023, 15:34

    Ecco, questa è [U]La Recensione.[/U] Sintentica, ma non troppo, dice tutto chiaramente senza chiamare in causa attributi e definizioni auliche.
    Per quanto possano avere una costruzione esemplare, utilizzo di ottimi materiale ed uno studio accurato, non riesco a giustificare un prezzo così elevato.
  • pace830sky

    10 Ottobre 2023, 15:48

    Sbaglio o volevi inserire un link che per qualche motivo è saltato?

    In effetti sono anche io curioso di conoscere l'esito di una prova di ascolto. In altri tempi le casse a compressione pneumatica erano più comuni, ma quelle di piccolo volume (o forse perché era piccolo il woofer, quanto meno piccolo per le tecnologie dell' epoca) avevano un suono un po' troppo asciutto.
  • stazzatleta

    10 Ottobre 2023, 16:04

    No, è corretto: La Recensione è sottolineata per enfatizzare il lavoro di GPM prendendolo come esempio per tutte le altre.
  • pela73

    10 Ottobre 2023, 19:57

    Bella recensione, lunga il giusto ed esauriente.
  • pace830sky

    11 Ottobre 2023, 06:41

    Originariamente inviato da: stazzatleta;5253465
    ... il lavoro di GPM prendendolo come esempio per tutte le altre.


    Sì, è molto tecnica, ma credo che sia questo a distinguere in meglio Avmagazine.
  • krell2

    13 Ottobre 2023, 10:23

    faston

    a quel prezzo...potevano saldare i cavi invece di usare i faston...
  • marklevi

    13 Ottobre 2023, 12:42

    risposta sui faston di Gian Piero Matarazzo sul suo profilo facebook:
    mi posi il problema anni fa. Mi fu risposto da un grande costruttore che la resistenza di contatto con le apparecchiature moderne per i faston con il blocco centrale è paragonabile ad una saldatura. Quest' ultima impone, per altro, una vigorosa aspirazione dei fumi.
  • Marco Marangoni

    13 Ottobre 2023, 15:25

    Che sezione hanno quei cavetti? Saranno OFC 7N? A me sembrano dei normali e vituperati cavi da elettricista, di sezione micro. I faston sono almeno placcati oro?
    Per 12.000 euro, lo pretenderei.
  • fedezappa

    13 Ottobre 2023, 15:46

    A me, a pelle, il tw in berillio e quella risposta piatta che si accentua da 6k in su, non ispirano una gran fiducia. L’ultima parola va all’ascolto, ma, in linea di massima, preferisco una risposta più “ruffiana” e materiali sulle vie alte meno avanzati e rivelatori, mi piace ascoltare di tutto compresa qualche incisione-spazzatura.
  • Marco Marangoni

    13 Ottobre 2023, 15:56

    ''scatolo''

    Matarazzo, se leggi avmag, ''scatolo'' è una forma regionale non utilizzata in italiano.

    https://www.treccani.it/enciclopedi...ca-italiana%29/
    https://accademiadellacrusca.it/it/...smo-scatolo/209
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