Io sono la fine del mondo, su Sky il film con Angelo Duro
Arriva sul piccolo schermo il nuovo film di Gennaro Nunziante, regista dei primi film con Checco Zalone (e anche del prossimo), record di incassi al botteghino, in cui un ragazzo deve sostituire malvolentieri la sorella nel prendersi cura dei genitori, fin quando non capisce che può usare la cosa per vendicarsi di tutti i loro soprusi
Arriva sul piccolo schermo Io sono la fine del mondo, il nuovo film diretto da Gennaro Nunziante, regista dei primi film con Checco Zalone (e anche del prossimo le cui riprese inizieranno a luglio), record di incassi al botteghino. La sinossi del film recita: di cosa mi occupo io? Faccio l’autista. I gestori dei locali di Roma mi pagano per portare via gli adolescenti ubriachi, altrimenti gli chiudono le attività. Io li carico a bordo e li accompagno a casa. È un lavoro che va alla grande, adesso poi con l’arrivo del Ferragosto sai che bevute che si fanno questi? Succede però che una mattina mi chiama da Palermo quell’idiota di mia sorella che non sentivo da tanti anni, e con quella voce stridula che infastidisce mi dice che vuole andare in vacanza, ma non può farlo perché deve prendersi cura di mamma e papà.
Mi chiede di “darle il cambio”, ma io non ci penso nemmeno. Vi rendete conto? Devo andare giù a prendermi cura dei miei genitori, quei due rigidi e autoritari che per tutta l’adolescenza sono stati i miei nemici, che mi hanno imposto cosa fare, cosa mangiare, chi frequentare. Adesso sono diventati anziani e fragili e hanno bisogno di me. I paradossi della natura, diventare genitore dei tuoi genitori. No che non ci vado. A mente fredda, però, ci ho pensato e mi sono detto: “Quando ti ricapita l’occasione di poterti vendicare di tutto quello che ti hanno combinato quei due?”. Ed è lì che è iniziato il mio divertimento. Protagonista del film è Angelo Duro. Io sono la fine del mondo è ora disponibile su Sky.
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Commenti (1)
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E' un tipo di comicità che non mi piace. Nulla contro Angelo Duro che recita una parte ma un conto è la cattiveria alla Fantozzi un altro la cattiveria pura e gratuita verso qualsiasi (non solo verso chi gli ha effettivamente fatto qualcosa) essere vivente (l'inizio è divertente perchè si sfoga sui ragazzi ubriachi che fanno i fenomeni all'uscita dalla discoteca... pòi diventa eccessivo). Prima di metà ho smesso di guardare per un profondo senso di disagio.
Posso sembrare bacchettone ma se guardato da persone non in grado di capirne il senso (è ovvio che sia una critica sociale) diventa diseducativo. Un film violento sai a priori che da un messaggio negativo (chiunque capisce che certi comportamenti non si fanno).. un film comico (perchè di questo dovrebbe trattarsi) invece porta a far credere che tutto si possa fare tanto fa ridere.
Perchè dovrei ridere se una persona da della grassa ad un altra persona?
Perchè dovrei ridere se una persona porta via il parcheggio ad una persona disabile e pretende di avere ragione?