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Con il test delle Magico A1 vi proponiamo un nuovo format a cui lavoriamo da qualche tempo: un articolo sobrio e asciutto nello stile ma con tutte le informazioni necessarie e sopratutto tutte le misure, anche le ultime elaborate per AV Magazine, come il nuovo Articulation Test (trovate un approfondimento in questo articolo). Mi racomando: non lesinate i vostri commenti, per noi sempre molto preziosi. SOMMARIO
Introduzione e caratteristicheMarchio: MAGICO, quasi a voler dichiarare la superiorità genetica di questo diffusore sugli altri. Descrizione: Si tratta di un due vie, con un woofer da 18 cm ed un tweeter in berillio da 28 millimetri, stretto ed alto una quarantina di centimetri. Il carico acustico scelto dal progettista potrebbe apparire insolito per queste dimensioni. Siamo infatti di fronte ad una cassa totalmente chiusa. Caratteristiche dichiarate Tipo: sospensione pneumatica da stand
La costruzioneViti di fissaggio: Sei viti ad incasso esagonale e filettatura stretta, avvitate e fissate direttamente nella parete frontale dallo spessore di ben 13 mm di alluminio. È stata interposta una guarnizione tra woofer e parete frontale mediamente rigida. Rinforzi: Tre, di alluminio pieno, incollati ed avvitati a tutte le pareti. Crossover: Un supporto di vetronite fissato al rinforzo inferiore ove sono saldamente fissati con fascette di nylon i componenti. A prova di caduta. Tramite cellulare e telecamerina illuminata ho potuto dare una occhiata indiscreta allo schema del filtro. Una circuitazione non complicatissima con una cella notch sul woofer a frequenza molto alta. Woofer: Trasduttore di costruzione danese, con membrana trattata e sospensione in gomma. Sensibilità non esaltante nonostante il doppio anello di ferrite. Sono riuscito a misurarne i parametri tramite un “reverse” matematico rispetto ai parametri del woofer montato in cassa. Massa non leggerissima, cedevolezza delle sospensioni di medio valore ed un Qts (fattore di merito totale) mediamente elevato (0,497) idoneo al carico in sospensione pneumatica. La risonanza, non bassissima, è di 41,3 Hz. Il Fattore di merito meccanico, direttamente relato alle perdite, è molto elevato, con conseguenti perdite per attrito nelle sospensioni molto ridotte. Tweeter: Driver con cupola in berillio da 28 millimetri che sembra venuto fuori dalle mani dell’ex progettista della Morel. Fissato ed incollato alla parete frontale: praticamente un sol blocco non rimovibile. Bel trasduttore con la cupola in berillio da 28 mm. fissata su una flangia frontale che la carica leggermente. Sensibilità notevole. Distorsione dinamica molto bassa. Il magnete è realizzato con un anello di neodimio, scelta che consente all’aria posta dietro la cupola di attraversare il complesso magnetico e smorzarsi in un volume assorbente. Morsetti: soltanto due, ma di qualità eccellente.
Misure di laboratorioRisposta: Sensibilità bassina, 84,4 dB, con una risposta lineare che privilegia appena la gamma medioalta ed alta. Eseguendo anche la rilevazione fuori asse notiamo come la risposta si linearizzi in gamma media e sia decisamente calante in gamma altissima, anche grazie alla leggera guida d’onda adottata. Notate l’estensione e la regolarità della gamma bassa, col classico aumento di pressione di 12 decibel ad ogni raddoppio della frequenza. Chi pensa che la gamma mediobassa a cavallo dei 100 Hz sia leggermente mal smorzata compie un atto di ignoranza, nel senso che ignora il fatto che il passa basso del filtro crossover inizia la sua opera di attenuazione sin dai 150 Hz ove perde, vista la blanda pendenza iniziale, già oltre un decibel. In gamma ultrasonica ho notato un picco di emissione contenuto a circa 38 kHz. Impedenza: Il picco di modulo (curva nera) a circa 58 Hz vale 51,2 ohm ed identifica la frequenza di risonanza Fc del sistema. Segue un minimo di impedenza (curva nera) a circa 147 Hz che vale 4,25 ohm con una bassa rotazione della fase (curva rossa) che ne fa un carico molto ragionevole. La massima condizione di carico è stata trovata a 3940 Hz e vale 2,2 ohm puramente resistivi. Ciò è dovuto in larga parte all’attenuatore a “mezza T” che è giocato su valori resistivi molto bassi. Time Energy: Decadimento mediamente veloce con poche micro-esitazioni da cupola metallica, a dimostrazione che il berillio mantiene ciò che promette. Notate la mancanza di rientri di energia durante tutto il decadimento. Step response: La risposta al gradino mette in mostra la velocità del tweeter rispetto al woofer, anch’esso certamente non lento. Notate le due “punte” verso l’alto che testimoniano la corretta fase dei due altoparlanti. Waterfall: di buon livello, con un andamento non eccezionale in gamma mediobassa, ma comunque rapido nello smaltire l’impulso. Gamma alta ed altissima molto pulita, quasi ai minimi storici mai misurati. Scommettiamo che la gamma medioalta è pulitissima all’ascolto? Terzi di ottava: Una volta posizionato il diffusore ho effettuato la misura a terzi di ottava col rumore rosa decorrelato. Possiamo notare una discreta estensione in gamma bassa e una notevole regolarità in tutta la gamma media, da 100 Hz fino alla gamma riprodotta dal tweeter. Osservate bene questo grafico perché qui si nasconde una delle ricette micidiali per il rispetto dei piani sonori. La gamma altissima risulta leggermente calante ma senza esitazioni particolari, cosa che aggiunge punti all’interrogativo sulla relazione tra waterfall e ascolto. THD dinamica (85 dB): Distorsione armonica molto strana. A tutte e tre le pressioni medie del test notiamo un livello elevato di seconda e terza armonica da 50 a 100 Hz. Oltre tale frequenza i valori di distorsione scendono bruscamente fino a lambire il fondo del grafico. Praticamente una distorsione bassissima che per separarsi dal rumore di fondo ha richiesto, per la prima volta, una acquisizione di molte più medie spettrali. THD dinamica (90 dB): A 90 decibel di pressione media la situazione non cambia, con la seconda e la terza armonica molto elevate a 50 Hz ma che poi si assestano, dopo i 100 Hz, a valori molto bassi. THD dinamica (95 dB): Infine a 95 dB sale appena anche la gamma mediobassa, che “tirata per i capelli” dai 9,58 volt rms supera in due occasioni la soglia dei -50 dB. Scusate se è poco…. Articulation Test (85 dB): Discorso sensibilmente diverso per il nostro test di articolazione, che non segue, per sua natura, quello della distorsione armonica. All’aumentare della pressione media di uscita, e quindi della tensione fornita dall’amplificatore, si nota una leggera discesa dalla gamma bassa a quella media, ma su valori posti a cavallo dei -40 dB. Articulation Test (90 dB): Notate come il grafico dei 90 decibel di pressione e quello dei 95 siano praticamente identici, tanto che per precauzione ho ripetuto la misura nel dubbio di aver sbagliato il livello del segnale di ingresso. Articulation Test (95 dB): Cosa si evince da questi tre grafici? Che la pulizia del messaggio sonoro sarà eccellente, nonostante la sensibilità totale del diffusore un po’ bassa che mi obbliga a fornire circa 27 volt picco/picco per ottenere la pressione media di 95 dB che dovevo misurare. Un approfondimento sull'Articulation Test è in questo articolo.
AscoltoPosizione: Nel mio ambiente il diffusore è stato posizionato a circa mezzo metro dalla parete di fondo ed a 65-70 centimetri dalla parete laterale. Ho più volte inclinato leggermente il diffusore di pochi gradi, arretrando così il tweeter di qualche millimetro (4 al laser) ricavando una eccellente impressione, tanto che alla fine il diffusore è stato tenuto in questa posizione per tutto il test. I due A1 sono stati ruotati di pochi gradi (5-6) verso il punto di ascolto.
ConclusioniDotazione: Una busta fissata col velcro contiene un foglio di dati, un panno per la pulizia e le contropunte per il fissaggio sullo stand.
Benchmark e pagellaBenchmark: Facilità di pilotaggio: 5,6
La pagella secondo Gian Piero Matarazzo: voto finale 8,58
Per maggiori informazioni: audionatali.it - magicoaudio.com I diffusori Magico A1 sono in dimostrazione presso i seguenti punti vendita: Angelucci HiFi, Buscemi HiFi, HiFi Natali.
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