EIZO CG3145: il riferimento

Emidio Frattaroli 17 Gennaio 2019 AV Professional

La doppia modulazione con la tecnologia LCD offre vantaggi tangibili rispetto alla tecnologia AMOLED e sarà probabilmente il futuro della riproduzione delle immagini su display di piccole e medie dimensioni; l'EIZO CG3145 è un esempio concreto e anche un riferimento assoluto

Menu, misure, conclusioni e pagella

  
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Il menu è piuttosto semplice ma ben articolato, con selezione di 10 profili colore di cui 7 predefiniti e 3 personalizzabili con calibrazione semi-automatica, con software proprietario "ColorNavigator NX" e compatibilità con numerose sonde di elevata qualità (Colorimetry Research, Jeti, Klein, Minolta, Photo Research), anche con l'economico i1 Pro 2 di xrite; l'elenco completo è disponibile nella pagina del programma a questo indirizzo. I tre profili colore legati alla calibrazione semi-automatica, possono anche essere associati a LUT 3D da caricare direttamente nel software di calibrazione. 

  
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Nel menu del monitor sono anche presenti tutti gli strumenti necessari per effettuare una calibrazione approfondita anche senza il software proprietario; segnaliamo quindi la selezione delle varie curve del gamma, spazi colore, valori di luminanza, oltre che la possibilità di calibrare il bilanciamento del bianco con la modulazione delle tre componenti su due punti (alte luci e basse luci); non manca neanche la calibrazione di tinta, saturazione e livello dei colori primari e secondari. Le misure al netto della calibrazione sono state effettuate utilizzando esclusivamente gli strumenti di calibrazione presenti nel menu del monitor. 

 

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Qui in alto abbiamo messo a confronto il bilanciamento del bianco, i valori del gamma e il gamut, nella modalità "REC.709" in default e dopo la calibrazione manuale. Le prestazioni dopo la calibrazione sono quanto di meglio mai misurato nella mia esperienza ventennale. Ho impostato la massima luminanza in REC.709 a 140 NIT: in queste condizioni il Delta E uv "peggiore" della scala dei grigi è pari a 0,3 mentre il Delta E uv "peggiore" dei colori misurati è pari a 0,8 con errori di luminanza inferiori al 3%. Il livello del nero, anche con APL elevati, non è misurabile con la strumentazione a disposizione (Minolta LS100). Gli "errori" rimangono estremamente contenuti anche per colori a intensità molto basse (sono sceso fino a 5 NIT).


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In modalità HDR PQ (SMPTE.2084) le prestazioni sono eccellenti, con Delta E uv "peggiore" che vale 1,7 ed errore nella riproduzione dei colori che sale a 4,8 con errori del valore di luminanza che sfiorano il 6%. Il valore massimo di luminanza dopo la calibrazione è di 962 NIT. In questo caso sono certo che le prestazioni con la calibrazione mediante il software "ColorNavigator NX" aumenterebbero in maniera sostanziale poiché si tratterebbe di impostare di fatto una 3D LUT con parecchi punti di misura. Eppure, nonostante la limitazione dell'utilizzo di una calibrazione del bianco a 2 punti e un classico CMS ad un solo punto di calibrazione, le prestazioni anche in questo caso superano di gran lunga il miglior display mai misurato fino ad oggi e sono completamente svincolate dal valore di APL riprodotto dallo schermo, al contrario di quanto accade attualmente per i display con tecnologia OLED.

 
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Esemplari anche le prestazioni in modalità HDR HLG con una curva che si sovrappone in maniera esemplare alla curva di riferimento. Il monitor permette di emulare anche le curve EOTF con clipping a 4.000 NIT e 10.000 NIT. In questo caso però c'è una mera traslazione in basso della curva con la luminanza generale che diventa troppo bassa già a 4.000 NIT. In questo caso è consigliabile predisporre una LUT 3D con roll-off con più compromessi, in modo da non essere costretti a passare continuamente tra EOTF @ 1.000 ed EOTF @ 4.000 per controllare le due parti della curva. 

 

A sinistra un monitor "tradizionale"; a destra l'EIZO CG3145
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Gli unici limiti di questo display che sono riuscito ad evidenziare sono due, entrambi legati all'angolo di visione e alla particolare struttura a "doppio pannello". Con angoli di visione particolarmente elevati, oltre i 30 gradi, e con immagini ad elevato contrasto, la struttura a doppio pannello diventa visibile con la presenza di artefatti che "assottigliano" i particolari "verticali" più chiari su fondo scuro, come da immagine qui in alto. Il problema in realtà non è evidente quando si è davanti allo schermo e in posizione standard di lavoro. Sempre con angoli particolarmente elevati, ho notato una sensibile deviazione di tinta, saturazione e livello della componente blu e del ciano; anche in questo caso, davanti allo schermo e a distanza di lavoro, il problema è trascurabile. 

  
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Dopo la calibrazione, abbiamo approfittato degli ultimi minuti a disposizione per visualizzare alcuni contenuti di qualità da UHD Blu-ray (Darkest Hour, Harry Potter, Pan, Death Wish). Nelle immagini qui in alto potete osservare un paio di immagini tratte dalla sequenza finale del film Death Wish con Bruce Willis, con una dinamica eccezionale e impossibile da catturare per lo smartphone che avevo a disposizione: la qualità della riproduzione generale, la ricchezza di sfumature e il controllo su tinta e saturazione sono da riferimento assoluto e confermano che il futuro della riproduzione di qualità su display potrebbe passare proprio dalla tecnologia LCD in doppia modulazione.

Il prezzo suggerito al pubblico, pari a 25.000 Euro IVA esclusa, è molto allettante, soprattutto se comparato all'attuale riferimento che è il Sony BVM-300 con tecnologia OLED e con tutti i limiti che ben conosciamo (ABL, Burn-in, effetto memoria), che è pari a 37.500 Euro, sempre IVA esclusa. Apprifitto per ringraziare, oltre che DBW Communication, anche il distributore Videoprogetti, per il prezioso supporto.

La pagella secondo Emidio Frattaroli: voto finale 9,0

Costruzione 9,5
Versatilità 8,5
Menu e taratura 9,0
Prestazioni video 9,0
Rapporto Q/P 9,0

Per maggiori info: www.eizo.it/coloredge/cg3145  -  www.videoprogetti.it  - www.dbwcommunication.it

 

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