Milano Hi Fidelity 2018
Grande, ricca di contenuti e bene organizzata anche questa nuova edizione milanese dell'Hi Fidelity. Molti gli impianti di alto profilo, con la presenza di autentici “pezzi da Novanta” che hanno contribuito al fascino di una rassegna diventata sempre più importante.
Introduzione
Grande, ricca di contenuti e bene organizzata anche questa nuova edizione milanese dell'Hi Fidelity. Molti gli impianti di alto profilo, con la presenza di autentici “pezzi da Novanta” che hanno contribuito al fascino di una rassegna diventata sempre più importante. Non si partecipa ad una mostra come questa soltanto per osservare prodotti, eventualmente ascoltarli e prendere contatto con le novità. E' già molto, direte, ma vi assicuro che non è tutto. Tra i tanti appassionati si coglieva un'atmosfera amichevole e cordiale, con gruppi di amici che si erano organizzati per un sabato o una domenica dedicati ad una passione sana e ancora coinvolgente.
Si viene anche per incontrare, per scambiarsi opinioni, per lanciare iniziative, un felice punto di raccordo tra pubblico, negozi e distributori. Chi rimane dietro lo schermo di un PC, a pontificare di questo o quell'oggetto, giocando a fare il “recensore” o semmai lo scontento sputasentenze, non potrà mai cogliere il fascino di una mostra audio che ha davvero un respiro nazionale. Solo audio due canali quest'anno, senza nessuna installazione in multicanale oppure con supporto video, magari con videoproiezione anche - e soprattutto - per la mancanza di novità nel settore della riproduzione video.
Molte sale sono organizzate da alcuni importanti punti vendita della zona, eventualmente in collaborazione con gli importatori. Ci sono i prodotti alto di gamma che più ci affascinano, ma anche macchine da musica dal volto umano che consentono ad un vasto pubblico di ascoltare buona musica nell'intimità della propria casa. Da gioiellini del suono e tecnologia a poco più di mille Euro come le nuove “Argo” attive di Elac si giungeva infatti alla nuova versione della ammiraglie Aida di Sonus Faber, pilotate dai grandi monofonici di McIntosh. In mezzo a questi estremi una buona fetta dell'alta fedeltà oggi disponibile in Italia.
Stefano Zaini (The Sound of The Valve), organizzatore della fiera
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Nonostante il fatto che la musica non attiri più come un tempo, la riproduzione musicale di qualità mantiene le proprie posizioni. Lo zoccolo duro degli appassionati, al di là di ogni moda, continua a restare fedele a sofisticati lettori CD, giradischi, testine, amplificatori a tubi e a stato solido, sofisticati diffusori. Da qualche tempo s'impone la musica “liquida” attraverso files audio, con lo smalto naturale del DSD (nativo) a dimostrare una marcia in più. Lo abbiamo visto sul campo nel corso di alcune importanti dimostrazioni musicali con impianti di alto livello. C’è da segnalare una scarsa attenzione, semmai, verso la musica in multicanale, anche se appare evidente che proprio la diffusione del supporto Blu Ray presenta tutte le possibilità di un audio multicanale non compresso di livello sconosciuto alla maggior parte degli audiofili tradizionali.