Supertest Sony Bravia 8 II: il nuovo QD-OLED raccoglie l’eredità di A95L

Nicola Zucchini Buriani 26 Settembre 2025 4K e 8K

Bravia 8 II è la terza generazione di QD-OLED Sony, dotata dei più recenti pannelli QD-OLED e della tecnologia Acoustic Surface Audio+ con aspettative di qualità molto alte, visto il successo riscosso dal predecessore. Sarà davvero tra i migliori TV del segmento top di gamma se non addirittura il migliore in assoluto?


- click per ingrandire -

Bravia 8 II è un modello molto significativo nella gamma TV di Sony: non solo è l’unico nuovo OLED in uscita nel 2025 ma deve anche raccogliere una pesante eredità, quella di A95L (Il nostro supertest del modello A95L con misure e approfondimento sulla calibrazione è a questo indirizzo), uno dei prodotti più apprezzati in assoluto negli ultimi anni. Il marchio giapponese ha compiuto varie scelte non convenzionali, che coinvolgono questo televisore nello specifico ma anche tutto il resto della gamma.

Sony ha infatti abbandonato la logica degli aggiornamenti annuali già dal 2024: il rinnovamento è parziale, con modelli che restano a catalogo per almeno 24 mesi (con eccezioni rilevanti, come A90K, presentato nel 2022 e ancora in commercio nel 2025). Solo una parte della gamma segue un ciclo annuale, ed è in questo contesto che arriva Bravia 8 II, terza generazione di QD-OLED Sony e una delle due serie dotate (insieme a S95F Samsung) dei più recenti pannelli QD-OLED (trovate approfondimento nella news da CES dello scorso gennaio a questo indirizzo)

Abbiamo già pubblicato un'anteprima con misure di questo nuovo TV lo scorso 2 aprile, completo di misure ma il tempo limitato e la relativa giovinezza del firmware consigliavano di attendere un test approfondito che è finalmente arrivato. Trovate il test in anteprima a questo indirizzo ed è interessante verificare la generale coincidenza delle principali prestazioni. Ovviamente le aspettative non possono che essere molto alte, visto il successo riscosso dal predecessore. Il nuovo Bravia 8 II sarà davvero all’altezza? Lo scopriremo in questa recensione del taglio da 65 pollici.

 

Sommario

 

Caratteristiche e design


- click per ingrandire -

Bravia 8 II è praticamente identico ad A95L: Sony ha scelto di non cambiare le linee e di proseguire nel suo approccio minimalista. Il frontale è pulitissimo: le cornici intorno allo schermo sono molto sottili, leggermente più ampie rispetto al precedente QD-OLED, anche se la differenza è minima, solo 0,1 centimetri. Il logo Sony è sempre posizionato nell’angolo in basso a sinistra, così piccolo da risultare praticamente invisibile.


La struttura dei pixel
- click per ingrandire -

Lungo i bordi c’è una cornice in metallo, mentre dietro ritroviamo l’ormai classica finitura a scacchiera, interrotta solo in prossimità del lato superiore. La base da tavolo è composta da due piedi che si fissano in corrispondenza dei lati: si possono agganciare in basso, in modo da tenere il TV vicino al piano di appoggio o più in alto, per fare spazio a una soundbar. Non si possono invece spostare verso il centro, quindi serve una base di appoggio piuttosto ampia.


- click per ingrandire -

La stabilità è ottima: la parte posteriore dei piedi è rivolta verso l’interno, una soluzione elegante che migliora anche l’estetica (la parte posteriore quasi non si vede). A differenza di altri OLED, lo spessore è praticamente uniforme, rendendo Bravia 8 II perfetto per il montaggio a parete. Tutte le porte sono posizionate sul lato sinistro, parallele allo schermo. Le HDMI sono quattro, ma solo due sono HDMI 2.1 con Auto Low Latency Mode, Variable Refresh Rate ed eARC (su una delle porte).


I due telecomandi in dotazione
- click per ingrandire -

La serie Bravia 8 II include anche un modello da 55 pollici che ha le stesse specifiche del 65 pollici. I pannelli sono Ultra HD fino a 120 Hz e sono basati sulla tecnologia QD-OLED di quarta generazione, la più recente. Sono i cosiddetti “5-layer tandem”, così chiamati perché gli schermi sono composti da un sandwich con cinque strati sovrapposti. La terza generazione ne aveva quattro, e questo cambiamento, unito alla sostituzione di alcuni materiali, ha aumentato l’efficienza luminosa fino al 30%. In pratica si parla di picchi fino a 4.000 nit, anche se in condizioni particolari (si può approfondire leggendo questo articolo già citato in apertura).


- click per ingrandire -

I QD-OLED differiscono dagli OLED WRGB per il modo in cui creano la luce. I WRGB si basano su strati sovrapposti di emettitori organici che, sommati, creano luce bianca, poi filtrata per ogni pixel per ottenere le componenti rossa, verde e blu, con l’aggiunta di un quarto sub-pixel bianco. I QD-OLED usano invece solo emettitori blu: una parte della luce arriva allo spettatore, mentre il resto serve a innescare i Quantum Dot, che la convertono in rosso e verde.


- click per ingrandire -

La gestione di tutte le funzioni passa per il chip MediaTek MT5897, cioè il Pentonic 1000, lo stesso SoC utilizzato su A95L e altri prodotti di fascia alta come i Mini LED Bravia 9. Non ci sono quindi novità eclatanti per quanto riguarda l’elaborazione del segnale e la Smart TV. È presente l’ormai onnipresente intelligenza artificiale che migliora l’upscaling e separa i dialoghi dagli altri rumori, rendendoli più chiari. La piattaforma per le funzioni “smart” è sempre Google TV, completa di tutte le applicazioni e con accesso a Sony Pictures Core, con titoli in qualità simile agli Ultra HD Blu-ray.


- click per ingrandire -

Bravia 8 II supporta HDR nei formati HDR10, HLG e Dolby Vision (anche per gaming). Il sistema audio è a 2.2 canali, basato sulla tecnologia Acoustic Surface Audio+, soluzione proprietaria che Sony adotta fin dal suo primo OLED, la serie A1. Non ci sono speaker veri e propri, ma due attuatori generano il suono tramite vibrazioni dello schermo; a questi si aggiungono due woofer posteriori per i bassi. La potenza complessiva è di 15 W x 2 più 10 W x 2 per i woofer. Il TV è compatibile con tutti i principali formati Dolby e DTS, inclusi Dolby Atmos e DTS:X.


- click per ingrandire -

Caratteristiche dichiarate:

  • Modello: K-65XR8M2
  • Diagonale: 65"
  • Risoluzione: Ultra HD, 3840 × 2160 pixel
  • Pannello: QD-OLED di quarta generazione
  • Frequenza di aggiornamento: fino a 120 Hz
  • Picco di luminanza: circa 1.700 nit
  • Tipo HDR: HLG, HDR10, Dolby Vision
  • Tipo audio: Acoustic Surface Audio+ a 2.2 canali con Dolby Atmos e DTS:X, 50 W totali
  • Processore: MediaTek MT5897, alias Pentonic 1000
  • Ricevitore: DVB-T2, DVB-S2, HEVC 60p
  • App: Netflix, Prime Video, Disney+, Apple TV+, YouTube, DAZN, NOW, Mediaset Infinity, Spotify
  • Ingressi: 4× HDMI, 2 in versione 2.1 con VRR, ALLM, 4K@120 Hz (una con eARC)
  • Uscite: 1× audio digitale ottica, connettore S-Center
  • Uscita cuffie: No (jack stereo 3,5 mm)
  • Calibrazione bianco: 2 punti + 10 punti o 20 punti (con App Calman for Bravia e software Calman)
  • Calibrazione gamma: No
  • Calibrazione colore: 6 assi (CMS completo per primari e secondari)
  • USB: 2×
  • Wi-Fi: Sì (Wi-Fi 6)
  • LAN / Bluetooth: Sì / Sì (Bluetooth 5.3)
  • Telecomando: Sì, uno con microfono integrato e uno con tastierino numerico
  • Consumo: circa 87 W
  • Dimensioni: 1.440 (L) × 34 (P) × 830 (A) mm senza base
  • Peso: 22,9 kg
  • Prezzo suggerito: circa 2.799 euro

 

Misure e calibrazione con segnali SDR

 
Scala dei grigi e gamut in modalità Standard SDR
- click per ingrandire -

Alla prima accensione il TV propone la modalità Standard, da cambiare immediatamente perché molto tendente al blu e poco accurata. C’è anche un controllo da fare: la disattivazione delle funzioni di risparmio energetico. In fase di installazione, Bravia 8 II chiede all’utente se mantenerle attive: se si salta la scelta, è la prima cosa da fare per non limitare le prestazioni del QD-OLED.


La modalità Gioco in SDR
- click per ingrandire -

Il secondo passaggio riguarda invece le porte HDMI, che vanno attivate in base alle caratteristiche dei prodotti collegati. Chi usa console o PC da gaming, ad esempio, deve selezionare il formato corretto, quello che supporta 4K/120 Hz e Variable Refresh Rate.

 
Scala dei grigi e gamut in modalità Professionale SDR
- click per ingrandire -

Attenzione: queste voci non si trovano nel menu immagine ma in quello di Google TV. Vi si accede tramite il pulsante con l’icona a forma di ingranaggio sul telecomando, o tramite la stessa icona nella home page di Google TV. Da qui si procede verso Ingressi esterni -> Formato segnale HDMI/VRR.

 
Color checker e saturazioni in modalità Professionale SDR
- click per ingrandire -

Dopo queste operazioni si può modificare la modalità video, selezionando le migliori disponibili:

SDR e HDR

  • Ambiente luminoso: Professionale con Ambient Optimization Pro
  • Ambiente oscurato: Professionale

Dolby Vision

  • Ambiente luminoso: Dolby Vision Scuro con Ambient Optimization Pro
  • Ambiente oscurato: Dolby Vision Scuro

 
Scala dei grigi in modalità Standard e Professionale HDR
- click per ingrandire -

Volendo ci sono due alternative per stanze molto illuminate: Cinema per SDR (gamma dinamica standard) e HDR10, e Dolby Vision Chiaro. Ritengo però che Ambient Optimization Pro sia la via più comoda, dato che ottimizza automaticamente l’immagine e funziona decisamente bene. Si attiva nel menu del TV e ha una sezione dedicata, subito dopo quella con le regolazioni audio.

 
Color match e color checker in modalità Professionale HDR
- click per ingrandire -

Per i videogiochi serve un passaggio in più: si accede al menu col pulsante con la chiave inglese, si scorre fino a “Tipo di contenuto” e si cambia da “Video/Immagini” a “Gioco”. Come di consueto, le misure sono state effettuate con il Calman Calibration Software di Portrait Displays.

 
Saturazioni BT.2020 e DCI-P3 in modalità Professionale HDR
- click per ingrandire -

La modalità Professionale qui fa le veci della Filmmaker: la regolazione di base tende un po’ al blu per una precisa scelta di Sony, che utilizza un punto di bianco diverso dal riferimento. Sulla scala dei grigi abbiamo un DeltaE medio di 4,1 con un massimo di 6, quindi oltre la soglia visibile (che corrisponde a 3). Il TV tende a schiarire leggermente sia le basse sia le alte luci, anche se gli scostamenti restano contenuti.

 

Misure e calibrazione in HDR10 e Dolby Vision

 
Copertura BT.2020 e DCI-P3 in modalità Professionale HDR
- click per ingrandire -

Sui colori la precisione è migliore: DeltaE medio 2,5 con un massimo vicino a 6. In HDR i valori sono simili, con errori massimi sopra il 6 e media più o meno uguale. Lo spazio colore DCI-P3 è coperto al 100%, mentre il BT.2020 sfiora il 90%.

 
Picchi di luminanza in SDR e HDR
- click per ingrandire -

Il picco di luminanza arriva a circa 2.000 nit su piccole aree e si stabilizza a 1.650-1.700 nit su una finestra al 10%. I picchi sono i seguenti:

  • Schermata all’1%: circa 2.012 nit
  • Schermata al 2%: circa 1.985 nit
  • Schermata al 5%: circa 1.977 nit
  • Schermata al 10%: circa 1.640 nit
  • Schermata al 25%: circa 793 nit
  • Schermata al 50%: circa 443 nit
  • Schermata al 75%: circa 321 nit
  • Schermata al 100%: circa 262 nit

 
Saturazioni a bassa luminanza in SDR e HDR
- click per ingrandire -

In modalità Brillante si possono superare i 2.400 nit su finestre ridotte; il prezzo da pagare è però una fedeltà nettamente più bassa. In gamma dinamica standard, invece, si raggiungono i 240 nit a pieno schermo.

 
Scala dei grigi e gamut in modalità Professionale SDR calibrata
- click per ingrandire -

Il Dolby Vision è invece più preciso: la tendenza al blu è meno marcata e di conseguenza scende anche il DeltaE, con una media di 1,3 e un massimo di 2,4. La modalità Dolby Vision Scuro tende però a schiarire leggermente l’immagine, specialmente nelle parti più scure.

 
Color checker e saturazioni in modalità Professionale SDR calibrata
- click per ingrandire -

Volendo si può intervenire selezionando “Gradazione preferita” sotto la voce “Mappatura dei toni HDR”, anche se in questo modo si modifica il tone mapping originale del formato Dolby. Il mio consiglio è di fare qualche prova per capire quale impostazione si avvicina di più al proprio gusto.


Scala dei grigi in modalità Professionale HDR calibrata
- click per ingrandire -

Con i contenuti in HDR10 la scelta è semplice: “Gradazione preferita” è la più precisa e garantisce un ottimo livello di dettaglio. Il merito è anche dell’ottimo tone mapping dinamico (sempre attivo), che analizza le immagini in tempo reale adattando i contenuti alle capacità del pannello QD-OLED di ultima generazione. Si può eventualmente passare a “Luminosità preferita” se si vuole una spinta ulteriore per ambienti molto luminosi.

 
Color match e color checker in modalità Professionale HDR calibrata
- click per ingrandire -

La calibrazione va affrontata in modo particolare: Sony deriva la taratura dell’HDR da quella della gamma dinamica standard. In pratica si calibra una volta sola (due se si include Dolby Vision), ma vanno tenute presenti alcune cose. La prima è che per bilanciamento del bianco e colori sono disponibili due banchi di memoria, Esperto 1 e 2, in comune con tutte le modalità.

 
Saturazioni BT.2020 e DCI-P3 in modalità Professionale HDR calibrata
- click per ingrandire -

La seconda è che bisogna usare una modalità per SDR e HDR10 e un’altra come base per il Dolby Vision. La via migliore è collegarsi al TV tramite il software Calman e l’app Calman for Bravia, già integrata nei TV. In questo modo si sbloccano le modalità Professionale per professionisti 1 e 2 e i 20 punti di calibrazione (di base sono 10).

 
Copertura BT-2020 e DCI-P3 in modalità Professionale HDR calibrata
- click per ingrandire -

L’ideale è calibrare Professionale per professionisti 1 con “Esperto 1 per SDR e HDR10, e Professionale per professionisti 2 con “Esperto 2 per Dolby Vision. In questo modo basta avviare un contenuto in SDR, HDR10 e Dolby Vision e associare una sola volta le modalità e le impostazioni dei colori: da quel momento in poi il TV le seleziona automaticamente.

 
Dolby Vision Scuro con e senza Ambient Optimization Pro
- click per ingrandire -

Tutto il processo richiede pazienza, perché per arrivare al miglior risultato bisogna passare più volte da SDR a HDR10 e viceversa, dato che quello che si tocca da una parte influenza anche l’altra. Dopo la taratura, tutti gli sforzi vengono ripagati con una fedeltà nettamente superiore.


Dolby Vision Scuro calibrata
- click per ingrandire -

Sulla scala dei grigi in SDR e HDR10 l’errore scende a livelli infinitesimali, con un’ottima linearità. Dove però Bravia 8 II eccelle è nella riproduzione dei colori: in SDR il DeltaE medio è 0,4 e il massimo 1,4; in HDR la media è simile mentre il massimo sale fino a 2,4.

 
Color checker e saturazioni in modalità Dolby Vision Scuro calibrata
- click per ingrandire -

Sono prestazioni di altissimo livello che trovano riscontro anche in Dolby Vision. Anche il formato Dolby si dimostra molto fedele: DeltaE massimo di 1,3 sulla scala dei grigi, 1,2 sul Color Checker e 1,7 sulle saturazioni. Lo spazio colore BT.2020 è coperto all’83,32% xy e all’83,38% uv, mentre il DCI-P3 si attesta al 99,98% sia xy che uv.


- click per ingrandire -

È disponibile anche la calibrazione automatica tramite Calman, perfettamente funzionante e capace di restituire buoni risultati, anche se la procedura manuale resta preferibile. Concludo con l’uniformità: l’esemplare ricevuto in test è ottimo, qualche imperfezione c’è ma non è scarsamente visibile anche con segnali test.

 

La prova di visione


- click per ingrandire -

Bravia 8 II riprende molte delle caratteristiche di A95L e le porta a un livello superiore. L’aspetto dove i miglioramenti sono immediatamente evidenti è la luminanza in HDR, cresciuta di circa il 20% e fino al 25% sulle aree più piccole, quelle in cui si concentrano di solito i picchi più alti. L’incremento è in linea con le dichiarazioni di Sony, anche se rispetto ad altri concorrenti come il G5 di LG (trovate il nostro supertest con misure e consigli per la calibrazione a questo indirizzo) può sembrare meno impressionante.

Per capire meglio, occorre fare un paio di precisazioni. Sony ha da sempre un approccio conservativo: i suoi OLED spingono un po’ meno sulla luminanza rispetto ai TV della concorrenza. Il pannello montato sul Bravia 8 II potrebbe andare oltre, è una scelta precisa quella di fermarsi al 20-25% in più.


- click per ingrandire -

Questo non significa che i i passi in avanti compiuti dal nuovo QD-OLED Sony siano insoddisfacenti, anche perché non si tratta solo di luce in più, ma anche di gamma dinamica, cioè la capacità di mostrare aree molto scure e altre molto luminose contemporaneamente. I pannelli QD-OLED di ultima generazione sono infatti non solo più luminosi, ma hanno anche una gamma dinamica più estesa.

Va poi considerato che l'occhio umano percepisce la luce in modo non lineare. Ciò significa che l’aumento misurato non corrisponde direttamente all’incremento percepito. Per notare un miglioramento significativo, l’incremento deve essere consistente. Queste precisazioni sono fondamentali per capire che l’HDR non è solo la quantità di luce presente nelle scene più luminose, ma come questa luce viene effettivamente sfruttata.


- click per ingrandire -

L’aspetto più visibile non è quindi il picco di luminanza, ma il tone mapping, cioè l’operazione che serve per adattare film, serie TV o videogiochi alle capacità del TV. Qui Bravia 8 II supera A95L: il precedente QD-OLED Sony privilegia la luminanza a discapito di alcuni dettagli nelle parti più brillanti. Lo abbiamo visto durante lo shoot-out organizzato a Padova nel 2024, dove altri OLED e LCD riuscivano a mostrare qualche particolare in più nelle zone più luminose.

Bravia 8 II se la cava decisamente meglio: mostra più dettagli anche in titoli molto difficili, realizzati con master a 4.000 nit o oltre. Un esempio perfetto è “Mad Max Fury Road”: le fiamme conservano tutti i particolari, così come i riflessi delle cromature sulle auto. Non ci sono informazioni perse nel bianco, e i colori non sbiadiscono, merito anche della tecnologia QD-OLED, che da questo punto di vista mantiene un vantaggio rispetto agli OLED WRGB.


- click per ingrandire -

Il tone mapping funziona molto bene anche con il disco test di Spears & Munsil, un banco di prova difficile, con sequenze studiate per mettere in crisi TV e proiettori. Nella sequenza con i cavalli che pascolano sulla neve, lo sfondo è riprodotto meglio rispetto ad A95L, che perde più particolari appiattendo tutta l’immagine. La visione è più naturale e di impatto, a dimostrazione che i miglioramenti apportati dall’ultima generazione di QD-OLED sono concreti e visibili.

Se in HDR il salto di qualità si vede chiaramente, in gamma dinamica standard i cambiamenti sono marginali: la luminanza rimane simile a quella di A95L. Anche il trattamento antiriflesso è praticamente identico: Sony non aggiunge filtri particolari, come fa Samsung. Il rivestimento è lucido ma riduce bene i riflessi diretti. La luce in ambiente va però ad influenzare negativamente il nero. Attenzione a non confondersi: la causa non è il trattamento sul pannello, ma la mancanza del polarizzatore presente invece sugli OLED WRGB.


Il nero del TV si alza e vira al magenta/violetto in presenza di forti luci dirette
- click per ingrandire -

Non si tratta quindi di una caratteristica peculiare di Sony: la luce emessa dai Quantum Dot non è polarizzata e aggiungere un polarizzatore ridurrebbe eccessivamente la luminosità degli schermi. Il polarizzatore agisce come una sorta di barriera per la luce esterna che colpisce il pannello; la sua assenza nei QD-OLED li rende più sensibili alla luce ambientale, che può raggiungere direttamente i Quantum Dot.

Parte di questa luce viene assorbita dai Quantum Dot, attivandoli parzialmente: il nero si alza, assumendo una sfumatura magenta/violacea molto scura, e il contrasto percepito diminuisce leggermente. Per questo motivo è necessario prestare un po’ di attenzione al posizionamento del TV, evitando che i riflessi diretti più intensi colpiscano il pannello.


- click per ingrandire -

Dove Bravia 8 II spicca è nella gestione delle basse luci, cioè nelle immagini più scure: il divario con molti concorrenti è significativo. Il TV mostra una notevole pulizia anche nelle scene più buie, merito del pannello e dell’elettronica che lo pilota, sempre di altissimo livello. La qualità che ho apprezzato di più è la capacità di tirare fuori tutti i dettagli, attenendosi fedelmente alla visione artistica del regista.

Un esempio perfetto è nella quarta stagione di “Stranger Things”, alla fine del primo episodio. Questa sequenza mette in scena la prima vera apparizione di Vecna, il cattivo della serie. Il personaggio cammina verso la videocamera, con alle spalle uno sfondo molto scuro. Progressivamente il fondale si schiarisce e in primo piano appare un lens-flare, un effetto di luce. Sul nuovo QD-OLED la scena funziona molto bene e restituisce un quadro perfettamente bilanciato che non affoga e non schiarisce.


- click per ingrandire -

Altri TV interpretano la scena in modo molto meno convincente: una parte dei dettagli affoga nel nero e sparisce. L’effetto di luce si nota molto meno, l'immagine perde di tridimensionalità e non riesce più a trasmettere la stessa sensazione forte di pericolo che avanza verso lo spettatore. Quelli che possono sembrare dettagli riescono a fare la differenza, in alcuni casi.

Bravia 8 II mostra inoltre di aver risolto uno dei limiti più fastidiosi di A95L, cioè la perdita di saturazione dei colori a bassa luminanza (nello scuro). Il precedente QD-OLED Sony, come gli S95C Samsung usciti nello stesso periodo, tende a sbiadire i colori molto saturi e scuri. In pratica è il contrario di quello che succede sugli OLED WRGB, che invece sbiadiscono i colori nelle parti molto luminose.


I picchi di luminanza su zone ridotte sono molto elevati
- click per ingrandire -

Tradotto in parole semplici: era quasi impossibile distinguere un rosso saturo molto scuro da un grigio molto scuro. Non ho mai capito perché questo comportamento sia passato così in sordina: lo ritengo il difetto più rilevante di A95 con Sony che prima ha mentito e poi non ha mai chiarito: ne abbiamo parlato all'inizio di questo articolo. Fortunatamente Bravia 8 II non ne soffre praticamente più: rimangono solo lievi imprecisioni, rilevabili con strumenti ma praticamente invisibili a occhio nudo.

La fedeltà cromatica è uno dei punti di forza di Bravia 8 II: richiede una calibrazione per sfruttarne tutto il potenziale, ma ripaga con una precisione che si vede raramente. Si apprezza proprio quella “pasta” che rimanda immediatamente al cinema. Le sfumature sono riprodotte bene, anche se la precisione è leggermente inferiore rispetto ad altri TV Sony.


La riproduzione delle sfumature è ottima anche con materiale compresso
- click per ingrandire -

Le prestazioni native del pannello, senza interventi dell’elettronica, sono appena meno precise; qui viene in aiuto la funzione “Gradazione uniforme”, che liscia le poche imperfezioni e porta il QD-OLED a livelli di eccellenza. Il mio consiglio è di lasciare sempre la funzione attiva a livello Basso: non ha praticamente controindicazioni.

L’upscaling e il trattamento del segnale sono di ottimo livello. Il processore applica una maschera di contrasto, sempre attiva, che esalta i dettagli con equilibrio. È possibile intervenire tramite il “Reality Creation”, uno strumento molto potente e personalizzabile. Attenzione a non abusarne: può migliorare la qualità se dosato con sapienza, ma può anche rovinarla se si esagera.


- click per ingrandire -

La gestione delle immagini in movimento è, a mio avviso, la migliore in assoluto. Il “Motionflow” ha due grandi pregi: il primo è l’efficacia, che permette di aumentare fluidità e dettaglio introducendo un numero di artefatti inferiore rispetto ad altre soluzioni; il secondo è la possibilità di separare gli interventi per film (Fluidità Film) e programmi televisivi o sport (Fluidità Fotocamera). È un sistema comodo e versatile, che permette di rendere più fluido lo sport/i programmi TV mantenendo la massima fedeltà sui film, senza entrare continuamente nel menu.

L'unica pecca è la voce "Nitidezza", quella che inserisce fotogrammi neri (il Black Frame Insertion) se portata al massimo. Non va mai utilizzata (si lascia su minimo) perché crea più problemi di quelli che dovrebbe risolvere, come del resto succede su tutti gli OLED. La frequenza di aggiornamento si blocca a 60 Hz, causando scatti, la luminosità crolla e c'è anche un fastidioso sfarfallio.


- click per ingrandire -

L’audio è di buon livello e sopra la media per uno schermo piatto. È equilibrato anche ad alti volumi e si percepisce la presenza dei bassi, anche se non molto corposi. I dialoghi sono chiari e centrati rispetto alle immagini, grazie alla tecnologia Acoustic Surface Audio+. Il volume massimo non è elevatissimo: visto l’alto livello delle prestazioni video, consiglierei comunque una soundbar o un impianto esterno per completare l’esperienza.

Non mi soffermo sulla Smart TV, perché non ci sono novità rispetto ad altri prodotti Sony: il SoC e la piattaforma sono gli stessi già analizzati su A95L, Bravia 9 e Bravia 8. L’esperienza d’uso resta di buon livello, con ampia disponibilità di applicazioni.

Bravia 8 II è infine a suo agio anche con il gaming: la risposta ai comandi è di circa 16 millisecondi a 60 Hz, che scendono a 8 millisecondi a 120 Hz. L’input lag ridotto si abbina a una calibrazione di base abbastanza buona, migliore rispetto a molti concorrenti, pur con una tendenza al blu. Per i giocatori più esigenti mancano i 144 o 165 Hz, anche se per sfruttarli davvero è necessario un PC molto potente.

 

Conclusioni e pagella


- click per ingrandire -

Bravia 8 II è un’ottima evoluzione di A95L: è più luminoso e capace di sfruttare questo vantaggio a favore della fedeltà, migliorando la resa sia nelle parti più brillanti sia in quelle più scure, dove si vedono dettagli che sul precedente QD-OLED non c’erano. Non è l’OLED più luminoso sul mercato, ma sarebbe un errore giudicarlo inferiore solo per questo, perché le sue frecce al arco sono numerose.

La fedeltà cromatica è molto alta: le immagini evocano immediatamente l’atmosfera tipica del cinema. Per raggiungere questo livello occorre calibrare il TV. Le regolazioni base sono buone, ma il margine di miglioramento è significativo, e vale la pena investire tempo e/o risorse per ottenere il massimo.

Il principale limite riguarda il comportamento in ambienti molto luminosi: la luce diretta influenza il nero e limita un po’ il contrasto. Occorre quindi prestare attenzione al posizionamento, evitando almeno che le luci più forti impattino direttamente sul televisore.


Il menu rapido con le impostazioni per il gaming
- click per ingrandire -

Da segnalare che delle quattro porte HDMI, solo due sono 2.1 e una di queste è quella con eARC: collegando un sistema audio esterno, resta libera solo una HDMI 2.1. Completano la dotazione una piattaforma Smart TV completa e un sistema audio sopra la media per i TV piatti.

Il prezzo di listino è inferiore a quello che aveva A95L ai tempi, e questo posiziona il nuovo QD-OLED Sony in modo competitivo, facendolo rientrare sicuramente tra i migliori TV del segmento top di gamma.

La pagella secondo Nicola Zucchini Buriani: voto finale 8,8

  • Costruzione: 9,0
  • Versatilità: 8,5
  • Menu e taratura: 7,5
  • Prestazioni in SDR: 8,5
  • Prestazioni in HDR: 9,3
  • Riproduzione audio: 6,7
  • Rapporto Q/P: 8,0

Per maggiori informazioni: sito ufficiale Sony

Similar Post You May Like

Commenti (2)

Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - Info
  • Franco Rossi

    26 Settembre 2025, 14:43

    Bella recensione molto approfondita, trovo però dei limiti a questo tv che è di alta gamma, come ad esempio che di fabbrica non ci sia una modalità calibrata precisamente, il blu, come tradizione Sony è sempre troppo alto, potrei capire se lo lasciassero così nella modalità normale per caratterizzare il loro prodotto, ma in modalità professionale o filmaker dovrebbe essere preciso. La disposizione dei tre subpixel ricorda i primi tubi catodici a colori denominati Delta, poi superati dai In line. La mancanza del polarizzatore limita le prestazioni in ambienti illuminati ed è un peccato. Gusto personale: trovo scomodo ed esteticamente brutto l'adozione dei piedini laterali in vece di una base, magari girevole che faciliterebbe il posizionamento. Un bel tv ma secondo me per quel che costa non dovrebbe avere questi limiti, compro un tv simile e devo mettermi a calibrare o farmelo calibrare? Quando alla stessa cifra o anche a meno si trovano tv out of box ben al di sotto del delta 3 su tutta la gamma rgb.
  • Emidio Frattaroli

    26 Settembre 2025, 15:08

    Originariamente inviato da: Franco Rossi;5312903
    ... La disposizione dei tre subpixel ricorda i primi tubi catodici a colori denominati Delta....[CUT]
    Si ma non trovo nessun limite nella riproduzione di contenuti. Solo chi fa grafica ad alta risoluzione se ne accorgerebbe ma non userebbe un monitor del genere.

    Originariamente inviato da: Franco Rossi;5312903
    ... La mancanza del polarizzatore limita le prestazioni in ambienti illuminati ed è un peccato....[CUT]
    Vero. Ma chi ha un TV del genere e vuole sfruttarlo davvero, deve spegnere tutte le luci.

    Originariamente inviato da: Franco Rossi;5312903
    ... trovo scomodo ed esteticamente brutto l'adozione dei piedini laterali in vece di una base, magari girevole....[CUT]
    Vero anche questo. Ma è altrettanto vero che i TV con la base si assomigliano quasi tutti mentre la scelta estetica di Sony a me piace ed è praticamente unica.

    Originariamente inviato da: Franco Rossi;5312903
    .... compro un tv simile e devo mettermi a calibrare o farmelo calibrare?...[CUT]
    Questo è sicuramente il limite più grande. Del resto dentro Sony continua ad esserci evidentemente qualcuno con idee ben precise, con cui abbiamo provato negli anni a discutere indirettamente ma senza successo. Posso solo dire che aspettiamo da anni che si passi a qualche altra persona con idee diverse. Speriamo non si debba attendere ancora troppi anni.

    Nel frattempo, è vero. Serve una calibrazione ma ad oggi, con la calibrazione forse è quasi impossibile fare di meglio. Quello che posso aggiungere e che verificheremo se c'è coerenza tra vari esemplari di Bravia 8 II con i valori per la calibrazione. In quel caso forniremo i valori da impostare, in modo da superare questo limite.

    Vedremo poi di fare le opportune verifiche su quale sia effettivamente il miglior TV in assoluto con diagonale da 65 entro la fine dell'autunno, magari in uno shoot-out in cui ci siano almeno questo Sony Bravia 8 II, un LG G5 e anche un Panasonic Z95A...

Focus

News