Digifast Multimedia: un anno dopo
Ad un anno di distanza, facciamo il "punto della situazione" sul Digifast Multimedia, sulle evoluzioni degli ultimi 12 mesi con una intervista a Marco Cavallaro, analizzando le effettive possibilità di calibrazione e il valore aggiunto dell'installazione, con misure audio di un impianto reale.
Prima e dopo il DRC con Digifast
L'esempio portato da Marco Cavallaro è un sistema con diffusori Electro-Voice per il settore professionale, pensati per sonorizzare una sala cinema, posti in parte dietro uno schermo fonotrasparente, in parte dietro la posizione d'ascolto, in una delle più classiche configurazioni con 5.1 canali. Inoltre, un pre Classè con uscite bilanciate viene seguito da crossover elettronici e da finali professionali con dimensioni adeguate.
L'analisi preliminare del sistema da parte di Marco ha rilevato subito una risposta in frequenza piuttosto travagliata, con escursioni fino a 20 decibel per ogni canale. In questo caso è impossibile tentare di modificare la risposta in frequenza con il posizionamento poiché i tre diffusori principali devono comunque rimanere dietro allo schermo fono-trasparente. Marco ha quindi iniziato con una pre-calibrazione, addolcendo di fatto tutti i picchi e le valli più importanti, con un risultato che vedete qui in alto con i tre canali principali sovrapposti e con escursioni di 16 dB (circa 8 dB in più o in meno rispetto al livello di riferimento).
Con l'applicazione della DRC attraverso il Digifast, la risposta in frequenza assume una linearità invidiabile, leggermente calante sullo spettro di frequenze più alto, come da riferimento selezionato in fase di taratura. In particolare, l'attenuazione di alcune porzioni dello spettro contribuisce a contenere anche le distorsioni, specialmente in gamma bassa. In questa installazione, grazie alla tenuta in potenza dei diffusori e alla presenza di amplificatori professionali particolarmente muscolosi, la gamma dinamica è comunque molto elevata.
Il risultato all'ascolto è entusiasmante: grazie all'uniformità della timbrica dei vari diffusori, con un allineamento temporale perfetto, il senso di immersività diventa totale e tutti i diffusori scompaiono letteralmente nell'ambiente. Un altro merito della DRC è l'annullamento totale della fatica d'ascolto, anche con pressioni sonore particolarmente sostenute, cosa ben difficile da ottenere anche in sistemi di alto lignaggio.