Test OLED 4K Panasonic TX-55GZ950

Emidio Frattaroli 02 Ottobre 2019 4K e 8K

Indicato - non a caso - come il TV più interessante del momento, il nuovo Panasonic è compatibile con Dolby Vision e HDR10+, promette prestazioni "out-of-the-box" molto elevate ed offre un eccellente menu di calibrazione, per una visione senza compromessi

Misure in HDR10, HLG e calibrazione

  
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Come per tutti i TV testati dall'inizio dei tempi, anche in HDR il TV carica un profilo "Normale" che è molto lontano dal riferimento. Selezionando invece uno dei profili "Professional", la situazione migliora in maniera sorprendente e le prestazioni sfiorano già l'eccellenza come mai ci era capitato per un TV in HDR da alcuni anni a questa parte. In presenza di segnali in Dolby Vision, il profilo caricato in effetti è già quello giusto. Nel menu è presente la "Netflix Calibrated Mode" e ci stiamo attrezzando per verificarne i risultati.

 
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A sinistra possiamo osservare il bilanciamento del bianco in default, già ottimo. Tra il 20% e il 30% di intensità del segnale in ingresso, le deviazioni peggiori sono entro il 3%. Sulle basse luci (al 15% siamo già a cavallo di un singolo NIT), si sale fino ad un massimo del 5% (in meno per il rosso e il blu, con il verde a + 2%). A destra il risultato dopo la calibrazione, con errori contenuti entro il 3% e Delta E uv al di sotto di 0,5.

  
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Per la calibrazione del bilanciamento del bianco, oltre a "togliere" un paio di step di verde su alte luci, ho utilizzato i controlli a 12 punti nel modo che potete osservare negli screenshot qui in alto, ovvero controllando soltanto i parametri a 2,5 IRE, 5 IRE e 10 IRE. Con più tempo a disposizione, i feticisti della del grafico RGB "a spada" saranno pienamente accontentati.

 
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Ottime notizie dalle curve del gamma. A sinistra c'è la curva in base logaritmica con clipping reale all'80% ma solo per una manciata di NIT. Al 75% la luminanza è già elevata. Sulle bassissime luci c'è appena qualche punto percentuale di luminanza in più, cosa apprezzata dai più poiché rende più visibili i particolari: basta non esagerare. Al 5% di intensità del segnale in ingresso abbiamo misurato 0,11 NIT invece dei "teorici" 0,06 NIT. A destra c'è la curva HLG con prestazioni eccellenti e clipping a 1.000 NIT.

 
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Anche per la colorimetria, già molto buona, abbiamo effettuato una leggera calibrazione manuale nel CMS che potete osservare nelle due immagini qui in alto e che è limitata alla saturazione del rosso, alla tinta e alla saturazione del magenta e alla tonalità del giallo. 

 
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A sinistra potete osservare il gamut in condizioni standard con le saturazioni classiche a luminosità costante e le "caselle" della carta test "ColorCkecker Classic" con 18 colori. A destra il gamut dopo la calibrazione; stavolta abbiamo aggiunto i segnali test della carta "Xrite Digital ColorChecker SG" che offre una risoluzione nettamente superiore, sia come numero di colori analizzati, sia per gamma dinamica. La vecchia "ColorCkecker Classic" ha una gamma dinamica molto limitata, compresa tra 6,5 NIT per il viola e circa 60 NIT per il giallo, con la maggior parte dei colori a cavallo dei 20 NIT.


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La carta test "Xrite Digital ColorChecker SG" ha ben 140 "caselle". In realtà, se non consideriamo le caselle che si ripetono (utilissime per le rilevazioni fotografiche) e quelle con i "grigi" che già analizziamo con i grafici del bilanciamento del bianco, rimangono 81 caselle. Nella parte centrale in alto della carta test, c'è una copia della "ColorChecker Classic" mentre più in basso, sempre in posizione centrale, c'è un eccellente approfondimento per gli incarnati. La gamma dinamica di queste 81 caselle è nettamente più elevata rispetto alla carta test classica con 24 caselle (18 se non consideriamo la scala dei grigi), con una decina di segnali test a cavallo tra 2 e 3 NIT. Il "Delta E 2000" medio rilevato in questo Panasonic GZ950 è di 2,8 ed è piuttosto contenuto, con punte massime mai al di sopra di 4,9 e con la stragrande maggioranza di colori al di sotto della media.


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In alto abbiamo pubblicato un istogramma con la percentuale di scarto della luminanza di tutti gli 81 colori. Per la tecnologia AMOLED, lo scarto è praticamente sempre in difetto. Differenze anche del 10% sono quasi invisibili. Fino al 20% sono ancora ben tollerate, specialmente per i colori più luminosi. Oltre, le differenze diventano più visibili. In ascisse troverete le coordinate del colore da confrontare sulla carta test che è sopra. Per i colori che vanno oltre i 100 NIT, la situazione cambia radicalmente per sopraggiunti limiti della tecnologia AMOLED e ci stiamo attrezzando per fornirvi presto un utile strumento che metta in correlazione misure con qualità della visione. Per il momento, possiamo dire che questo Panasonic GZ950 è il miglior TV consumer che abbiamo mai potuto testare.

Ricordiamo che buona parte dei test qui pubblicati vengono effettuati con i software Calman 2019 R2 e HCFR, con spettrometri, fotometri e colorimetri di qualità.

 

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