
Metadati dinamici anche per HDR-10
Nel corso dell'ultimo NAB, Samsung ha dimostrato i vantaggi dell'impiego di metadati dinamici rispetto a quelli statici, finora unica opzione dello standard "open" HDR-10, che potranno essere implementati nei TV più recenti del costruttore coreano tramite un semplice aggiornamento firmware
Uno dei limiti dell'HDR è che, per far "spazio" alle informazioni ad elevata luminosità, il livello di luminosità medio delle immagini è sensibilmente più basso. L'impiego dei metadati dinamici rende possibile ottimizzare la luminosità delle immagini per ogni singola scena o addirittura fotogramma per risolvere il problema con le immagini più scure. Questa è una delle prerogative del Dolby Vision, che adotta una tecnologia "dual codec" con un flusso dati separato a 8 o 10 bit per i metadati HDR.
Al contrario, nel caso del formato HDR-10, il più comune in quanto requisito obbligatorio dello standard Ultra HD, era stato finora possibile implementare solo metadati di tipo statico. L'HDR permette infatti una maggiore escursione dinamica sulle alte luci, mentre la luminosità media complessiva (APL) non varia significativamente rispetto ai contenuti standard (SDR).
Il problema delle immagini più scure è molto evdente non soltanto nei TV che hanno un rapporto di contrasto nativo molto basso (LCD), ma anche per i modelli che non hanno un picco di luminanza elevato, oppure se si guardano i contenuti in ambienti che non sono completamente oscurati. Il risultato è un immagine piuttosto scura e poco contrastata in presenza di luci diurne, anche di entità moderata.
Tuttavia, durante la scorsa edizione del NAB, allo stand Samsung era possibile apprezzare immagini in HDR-10 con metadati statici e dinamici a confronto. La proposta per i metadati dinamici nei contenuti HDR è formalizzata nelle nuove specifiche SMTPE ST2094, a cui stanno collaborando tra gli altri Dolby, Philips, Samsung e Technicolor. Nella dimostrazione i vantaggi dell'utilizzo di metadati dinamici sono stati avvertibili soprattutto nelle scene più scure, migliorando il contrasto complessivo e la percezione dei dettagli in penombra. Il risultato viene ottenuto variando costantemente il picco di luminosità delle immagini e non comporta cambiamenti nel processo produttivo dei contenuti video.
L'utilizzo dei metadati dinamici comporterà una revisione delle specifiche HDMI, come è già stato ipotizzato esaminando un documento di Philips, la quale sta lavorando ad una terza proposta HDR assieme a Technicolor. I TV Samsung HDR della gamma 2016 potranno implementare i metadati dinamici con un semplice upgrade del firmware, mentre non è ancora chiaro se tale possibilità sia applicabile anche ai modelli dello scorso anno. Il rischio di un nuovo aggiornamento a livello hardware non è quindi del tutto scongiurato, in quanto il costruttore coreano potrebbe aver programmato l'upgrade in fase di progetto, né si conosce al momento quale sia la situazione degli altri marchi.
Fonte: Flatpanels HD
Commenti (22)
chissà se panasonic e gli altri tv hdr 2016 saranno ugualmente aggiornabili?!
chissà se panasonic e gli altri tv hdr 2016 saranno ugualmente aggiornabili?!
A quanto pare Samsung e tutti gli altri non hanno le idee chiare sull'HDR... anzi... invece di creare bollini inutili (o quanto meno non fondamentali) dovrebbero trovare una soluzione definitiva e valida... altrimenti tra solo 1 anno ci ritroveremo tutti ad inseguire il Dolby Vision..
Questo si che vuol dire avere le idee chiare...

Sembra una storia infinita.
L'effetto è che chi sta lì lì per acquistare rinuncia.
Comprendo perfettamente le logiche commerciali di una Samsung un po' in affanno per l'oled LG, però quoto in toto ovimax:
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80% Complete
cioè HDR dinamico è ancora una beta???

quindi in pratica le TV HDR del 2016 sono già vecchie....
philips gia a febbraio pubblico le specifiche per l'hdr dinamico vedendo nel hdr standard troppe limitazioni. ovviamente era meglio unire gli standard ma c'e chi non ha voluto , al solito, quidi alcuni usciranno con l'hdr dinamico e gli altri si dovranno adeguare.
da quello che si è visto cmq il dinamico è notevole potendo cambiare anche da fotogramma all'altro quindi ben venga anche perche dovrebbe essere l'ultimo step prima dei 8k previsti per il 2018.
ormai il ciclo medio di un top di gamma è tra 2 e 3 anni bisogna accettarlo e adattarsi a questo ritmo.
Inoltre, con alcuni display e proiettori (oppure con alcuni lettori come il Panasonic), è sempre possibile scegliere se e quanto comprimere la dinamica per rendere le scene più scure più luminose.
Certo, per i display e proiettori di qualità meno elevata (CR nativo e luminosità non particolarmente elevate) potrebbe essere un aiuto importante ma i miei dubbi restano. Quello che voglio dire e di fare molta attenzione al marketing.
Emidio
diciamoci la verità: se vuoi godere dei nuovi standard come l'hdr, dolby vision o hdr dinamico senza limitazioni ( e-shift, ottica limitante etc etc ) oggi non c'e un prodotto consumer in campo vpr che soddisfi tutti i requisiti.
hai comunque detto bene .. fare molta attenzione al marketing sarebbe meglio.
Emidio.... tu vorresti dire che hdr dinamico sarà fatto proprio in funzione delle limitazione di certi display,.... un pò per favorire i dislpay medio di gamma? Perchè con l'attuale hdr, con questi display le immagini sono mediamente troppo scure....
E comunque non bisogna dimenticare un fatto: considerando la distanza media di visione e le diagonali di un TV 4K, alla fine si vedono molti più vantaggi di risoluzione in un'immagine grande di un proiettore anche se risolve solo la metà degli 8 megapixel invece che su un TV che ha una immagine decisamente più piccola.
Chiedo sempre negli shoot-out, alle persone che hanno un TV, da che distanza lo guardano. Raramente è inferiore ai 3 metri. Mai è inferiore ai 2,5. Per apprezzarne i vantaggi in risoluzione ci vorrebbe uno schermo da almeno 120 e invece con i TV 4K la media si ferma a 65.
Emidio