UE condanna l'Italia per incentivi DTT
Il Tribunale Europeo ha respinto il ricorso di Mediaset che chiedeva di annullare la condanna in merito agli incentivi statali per l'acquisto di decoder digitale terrestre. Gli italiani dovranno ora rimborsare i contributi?
Era già nell'aria da qualche giorno e ora è diventato ufficiale: secondo il tribunale di primo grado europeo - che ha accolto la condanna della Commissione Europea e respinto il ricorso di Mediaset - gli incentivi concessi dal governo italiano con la Finanziaria 2003 e poi rifinanziati nel 2005 per l'acquisto o il noleggio di decoder digitale terrestre vanno considerati aiuti di stato illegittimi, in quanto concessi solo a favore di una specifica piattaforma, a discapito della piattaforma satellitare.
In pratica la misura di incentivo varata dal governo italiano viola il principio della neutralità tecnologica e ha creato distorsioni della concorrenza. Proprio per questo motivo, le autorità europee non hanno condannato l'Italia per un provvedimento simile erogato nel 2006 che però prevedeva l'estensione degli incentivi anche ai decoder satellitari. Ora Mediaset proverà ad impugnare la sentenza T-177/07 davanti alla Corte di Giustizia Europea, ma se anche in questo caso i giudici daranno ragione alla Commissione, l'Italia dovrà provvedere a recuperare le somme erogate e i relativi interessi dai beneficiari (ovvero, noi consumatori). Nel frattempo il Ministero delle Comunicazioni ha già provveduto ad un versamento preventivo della somma imputabile al "presunto" aiuto di stato, denaro per cui ha già chiesto la restituzione al Tribunale competente. Nel frattempo, come direbbe Totò: "E io pago!!"
Fonte: Punto Informatico
Commenti (56)
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Eppure in Italia c'è ancora gente che dice che non c'è un conflitto di interessi . . . . . .
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Originariamente inviato da: clapattynon è una multa, è la restituzione dei contributi erogati dallo stato per l'acquisto dei decoder...
Ma visto che si sta dicendo che non c'è SOLO la parte dei 110+110 milioni di euro, (che sono la quota incentivi), ma andrà calcolato anche il vantaggio indiretto ottenuto dall'incremento degli abbonati alla pay-tv, almeno per questa parte, si tratta effettivamente di una multa. -
@ Mozzico
Originariamente inviato da: MozzicoEsiste una ben precisa procedura per replicare o discutere l'intervento di un Moderatore (punto B del regolamento), procedura che hai ritenuto di non seguireper il moderatore,....
Due giorni di sospensione.
Tanto per chiarire, come ha i giustamente scritto si dà un notizia, benissimo la notizia è stata data, se si vuole si può benissimo commentare se la risposta non viola il regolamento, altrimenti non lo si fa, non è un obbligo intervenire, ma se lo si fa ci sono regole da rispettare....se viene data questa notizia, dove si parla del governo italiano... bisogna , a mio modo di vedere, concedere che dello stesso si parli...
Molti infatti hanno commentato senza entrare direttamente nel politico, come hai fatto tu o altri.
Ciao -
@ Kite
Ci sono già stati numerosi avvisi circa gli interventi politici, se si continua ad ignorarli il risultato è scontato:
Due giorni di sospensione.
Ciao -
[COLOR=Red]@ TUTTI[/COLOR]
Consiglio una attenta lettura dei due miei interventi appena qui sopra.
Ogni ulteriore infrazione alle regole del Forum sarà severamente punita, pertanto se proprio ritenete di dover dire la vostra fatelo pure ma evitando accenni politici diretti, indiretti, espliciti o larvati.
Grazie.
Ciao -
secondo me se lo stato ti obbliga(come è successo) a passare dall'analogico al digitale è giusto che ti incentivi anche economicamente
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@ rew 187 : la ricezione televisiva, come gli altri mezzi d'informazione, oggi, in Italia, sono un diritto non un obbligo.
Chi non e' d'accordo nel passare dall'analogico al digitale (oppure non si puo' permettere una spesa di circa 20€, ne puo' far tranquillamente a meno.
Non c'e' nessuna prescrizione al riguardo. -
Originariamente inviato da: rew187se lo stato ti obbliga(come è successo) a passare dall'analogico al digitale è giusto che ti incentivi anche economicamente
Non è stato messo in discussione il concetto di incentivi in sè, il problema è che per non distorcere la concorrenza, gli aiuti di stato dovrebbero essere neutrali, cioè non devono favorire alcune aziende a discapito di altre.
Per cui, o si incentiva sia il digitale terrestre sia il satellitare (visto che, per come è fatta l'Italia, ci sono zone dove la ricezione terrestre è quasi impossibile), oppure non si incentiva niente.
Il motivo della condanna della UE è SOLO perchè è stata privilegiata una piattaforma (e quindi un'azienda) rispetto all'altra, non per l'esistenza degli incentivi di per se. -
Originariamente inviato da: blaselE' del 2006 la disposizione legislativa che impone di vendere solo TV dotati di decoder DTT. (In vigore dal primo gennaio 2007)
E quindi? Cosa vorresti dire? Che sono stati tempestivi? Perché questa legge non è stata fatta quando hanno iniziato a proporre il DTT (a spanne una decina d'anni fa), invece di rifilare TV con solo l'analogico fino ad un paio d'anni fa?
Inoltre: oggi stanno facendo la stessa stupidata permettendo la vendita di decoder (esterni o incorporati in TV, anche in quelle HD!) senza il supporto per l'HD. Ridicolo.
Originariamente inviato da: blaselTi spiace documentare quanto hai scritto e spiegarcelo?
Sì, mi spiace, poiché è talmente evidente che se non lo vedi da te è perché non lo vuoi vedere. Comunque lo farò qui sotto.
Originariamente inviato da: blaselGratuita opinione personale, che tuttavia rispetto, come dovresti rispettare chi, invece, non li ritiene inutili.
Su quella parte del mio scritto avresti potuto obiettare, con più senso, che le centinaia di canali inutili ci sono anche sul digitale terrestre. Ieri ho rifatto la scansione, e mi sono trovato stracolmo di canali-spazzatura. Purtroppo poi, con il sistema all'italiana, questi non vengono nemmeno ordinati con criterio, e devo pure riordinarmeli a mano.
Ciò detto, è ovvio che rispetto il diritto di opinione personale di chiunque, e con chiunque intendo proprio chiunque.
Originariamente inviato da: blaselDi questo dovresti lamentarti con Giancarlo Leone, figlio di tanto padre, nonche' vice presidente RAI, perche', non avendo accettato i 75milioni annui per il rinnovo del contratto RAI-SKY a giugno 2009, e rinunciando a maggiori introiti pubblicitari, ha ordinato di cryptare molte trasmissioni RAI (Films, Telefilms, eventi sportivi etc.), cosa che si e' ben guardata dal fare Mediaset, per evitare caduta di share e conseguente minor introito pubblicitario.
Spiegami meglio la tua teoria. Secondo te la TV pubblica dovrebbe passare per Sky? Cioè, per vedere la RAI su satellite dovremmo essere costretti ad abbonarci a Sky? Non credo che lo pensi davvero, a meno che tu sia sul loro libro paga. Devo aver capito male il tuo pensiero, e ti invito a riformularlo più chiaramente.
Originariamente inviato da: blaselL'antica legge sul diritto d'informazione, ancor prima della TV satellitare non e' stata modificata, tuo malgrado e quindi devi sopportare la vista delle orribili parabole, cosi come sopporti la vista di tante altre cose.
Lo so che devo sopportarle, come devo sopportare di vedere in certe zone d'Italia i tetti coperti di orribili antenne analogiche, poiché non c'è l'obbligo dell'antenna centralizzata. Questo non c'entra nulla col diritto d'informazione: l'hai davvero sparata grossa. O pensi che dove c'è l'obbligo di antenna centralizzata, questo significhi che manchi il diritto di informazione?
Originariamente inviato da: blaselQui credo che gli oltre 4 milioni di abbonati, con relative famiglie, rispondono alla tua domanda. Silenzio = assenso.
Boh, fammene conoscere uno soddisfatto di Sky. Io ne conosco almeno una decina che ce l'hanno, che non sono contenti e continuano a dire che non la guardano mai e vogliono toglierla, ma poi se la tengono (spesso per le partite di calcio). Comunque, nel libero mercato ben venga anche Sky, purché non ci si sogni di paragonarla alla TV pubblica. Il digitale terrestre è gratuito (canone-furto a parte). Così non è per Sky. Le piattaforme gratuite su satellite non possono funzionalre, a causa del problema dei diritti. L'unica alternativa sono i sistemi tipo quello svizzero o olandese, dove i cittadini ricevono dallo stato una card per decrittare le trasmissioni della Tv pubblica, ipotesi che in Italia avrebbe un costo di implementazione e gestione assurdo. Quando ho ipotizzato l'idea che l'equiparazione europea di condizioni tra tv terrestre e satellitare non potesse che essere frutto di interessi legati al gruppo Sky, direi che ho voluto essere generoso con l'Europa, poiché le due ipotesi alternative sarebbero molto più insultanti per chi ha preso questa decisione.
Originariamente inviato da: blaselPerche' le 'schifezze' legislative non dovrebbero riguardare l'Europa?
Devo davvero rispondere?
Originariamente inviato da: blaselL'unico attivista politico che ho letto, proprio per quanto hai detto, specialmente in conclusione....sei tu.
Attivista in che senso? Sparo a zero sulla demenziale gestione governativa della questione DTT. Primo, per la mancanza degli obblighi dei sintonizzatori di cui dicevo, che avrebbe dovuto essere una priorità da parecchi anni. Secondo, per i continui rinvii, compreso quello recente per la Lombardia con la ridicola scusa dei mondiali di calcio.
Personalmente credo che i governi italiani in questi anni non avrebbero potuto gestire peggio la questione DTT. Ma in tutte le critiche che posso fare, quella sui contributi è proprio l'ultimissima. E, impostata come l'ha impostata l'Europa, non può che essere in malafede. -
Originariamente inviato da: gattapuffinanon c'è SOLO la parte dei 110+110 milioni di euro, (che sono la quota incentivi), ma andrà calcolato anche il vantaggio indiretto ottenuto dall'incremento degli abbonati alla pay-tv, almeno per questa parte, si tratta effettivamente di una multa.
no, stai confondendo un po' tutto, non si tratta di una sanzione e non potrebbe nemmeno esserlo visto che i vantaggi di mediaset (e la7) sono stati indiretti e non conseguenti ad un'azione di concorrenza sleale di mediaset... La commissione UE ha semplicemente giudicato aiuto di stato il contributo erogato dall'Italia ad DTT, per cui ne ha stabilito la restituzione da parte dei beneficiari, individuati indirettamente in mediaset. Per cui il MASSIMO che sarebbe chiamata a restituire mediaset è il totale dei contributi 2004 e 2005, più eventuali interessi per attualizzare il valore al 2010. Più verosimilmente si farà un calcolo del vantaggio indiretto (calcolo già effettuato ai tempi della decisione dell'UE) ottenuto dall'incremento della vendita dei decoder sugli abbonamenti pay TV, che ovviamente sarà UNA PARTE del totale dei contributi erogati, perchè non è detto che a tutti i decoder acquistati col contributo sia stato abbinato un abbonamento pay TV.