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28/06: 101 Flames of inspiration in Dolby Atmos
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Crossover elettronico: terza parte
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l filtro forse più complesso da realizzare, che comprende una sezione passa alto alla frequenza più bassa che il driver deve riprodurre per incrociarsi col woofer ed una sezione passa basso alla frequenza più alta che il driver può emettere per incrociarsi correttamente col tweeter...
Test microfono Maono PD300X con braccio BA37
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Discussione: B&W cinese!?!

  1. #76
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    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    Cosa c'entra la capacità di vincere il premio Nobel con la capacità e qualità produttiva?

    Sono due cose totalmente diverse e, molto probabilmente, complementari, anche Leonardo era un genio, ma non aveva la tecnologia per realizzare quello che pensava.

    Qui si stava discutendo sulla validità o meno del preconcetto che "costruito in Cina" voglia dire automaticamente "schifezza" mentre io ed altri sosteniamo che voglia solo dire costo inferiore di produzione, pertanto maggiormente concorrenziale.

    Maggiormente concorrenziale vuol solo dire più conveniente per il produttore e non, automaticamente, minor costo per l'utente finale.

    Altri invece sostengono che, poichè sono diffusissimi sulle bancarelle i prodotti da pochi Euro e di valore analogo, tutto quello che arriva da quel Paese sia di quel livello.

    Quanto al fatto di non avere la tecnologia per realizzare in proprio un sottomarino nucleare probabilmente è vero, ma credo che a loro importi poco, se li possono comprare da chi li produce usndo i dollari che ricavano vendendoci tutto il resto.

    Precisazione: il Comunismo, come sicuramente saprai, non è neanche quello di origine cinese, ma come per altre cose lo hanno importato, adottato e modificato, portandolo al top (dal loro punto di vista).

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 10-08-2012 alle 17:04
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  2. #77
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    Dec 2010
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    1.062
    Citazione Originariamente scritto da nordata Visualizza messaggio
    [CUT]Che poi il fatto che un operaio sia sottopagato, secondo i nostri standard, cosa vuol dire, che deve lavorare male? Lavora comunque al suo meglio perchè altrimenti si trova ad andare a mondare e trapiantare riso a mano da un momento all'altro.
    Sono d'accordissimo con questa affermazione.
    Certamente un operaio cinese potenzialmente ha le stesse capacità di un operaio occidentale, così come un ingegnere cinese ha potenzialmente le stesse capacità di un ingegnere occidentale. Se la B&W decide di spostare i propri centri di produzione dal Regno Unito alla Repubblica Popolare Cinese lo fa per risparmiare sulla manodopera. Questo punto credo sia chiaro a tutti. Un operaio nel Cambridgeshire lo si dovrà pagare 450 sterline la settimana, mentre un operaio della periferia di Shangai, perché no, ugualmente qualificato, chiederà la stessa cifra, ma lavorerà un mese anziché una settimana, perché il costo della vita lì è molto più basso (ancora per poco) rispetto al Regno Unito! A quel punto la scelta di una compagnia di spostare i propri centri di produzione e assemblaggio, laddove le leggi locali lo consentano, diventa facile. Però ho il sospetto che ultimamente la B&W e tante altre compagnie (nel campo dell'hi-fi, ma non solo) si stiano facendo prendere la mano dalla filosofia del risparmio. Guardando i vecchi prodotti B&W "Made in England" e guardando quelli recenti "Made in China" mi sono accorto ad esempio che i materiali di costruzione sono diversi. I materiali di costruzione appunto, non l'assemblaggio del prodotto. Questo chiaramente non è da imputare alla mancanza di capacità da parte di operai cinesi secondo me, ma ad una filosofia del risparmio (estremo) che le compagnie sposano, filosofia che ha come punto di partenza lo spostamento dei centri di produzione in Cina o comunque in paesi in cui la manodopera costi poco.
    Quindi lo spostamento dei centri di produzione in oriente non è necessariamente sinonimo di povertà qualitativa, però è vero che le compagnie che compiono questo passo, oggi spesso (non sempre comunque) lo fanno in concomitanza di politiche di produzione votate al risparmio e ad una predilezione per la produzione di massa piuttosto che per una produzione di qualità.
    Questa concomitanza genera secondo me l'equivoco.
    Ultima modifica di josephpino; 11-08-2012 alle 05:46

  3. #78
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    Oramai anche il prodotto più "MADE" in assoluto è capace che sì ritrova composto dall'80% di componentistica proveniente dalla Cina o dall'Oriente in genere, come può essere per un ampli Made in Europa ed ha....., connettori RCA, connettori di uscita,presa di alimentazione, telaio, potenziometri, la componentistica attiva, passiva, trasformatori o il rame che li compongono, i banchi di livellamento, etc...., tutto rigorosamente made in Cina o giù di lì....a suonare resta solo la bontà del circuito/progetto
    Solomusica di Antonio Leone
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  4. #79
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    Jul 2009
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    a mio avviso tutto dipende dalla metodologia di controllo ed etica aziendale.
    Un prodotto può essere realizzato sfruttando la manodopera di un posto X piuttosto che Y, il fatto che sia realizzato in un paese più o meno sviluppato non indica comunque il grado di competenza e attenzione dei lavoratori.
    Tralasciando il discorso "made in" che al momento dice tutto come non dice niente.

  5. #80
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    May 2011
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    Citazione Originariamente scritto da antonio leone
    Oramai anche il prodotto più "MADE" in assoluto è capace che sì ritrova composto dall'80% di componentistica proveniente dalla Cina o dall'Oriente in genere, come può essere per un ampli Made in Europa ed ha....., connettori RCA, connettori di uscita,presa di alimentazione, telaio, potenziometri, la componentistica attiva, passiva, trasformatori o il rame che li compongono, i banchi di livellamento, etc...., tutto rigorosamente made in Cina o giù di lì....a suonare resta solo la bontà del circuito/progetto
    Scusa Antonio, ma questa e' una "palla".

    "Made in representations
    - substantial transformation in the country represented; and
    - 50 per cent or greater production costs incurred in the country represented"

    Il made in indica "dove un prodotto riceve il valore aggiunto piu' consistente"

    Quindi son tutte palle "l'han progettato qua"... oppure "essi ma i componenti", tutte scuse per non voler ammettere come stanno davvero le cose.
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  6. #81
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    3.793
    Non voglio scatenare un putiferio, non so se il tweeter delle CM9 sia prodotto in cina ma la bobina di uno dei due delle mie, era saldato da cani e infatti è bastata una scaldatina per far si che si dissaldasse, riparato personalmente, con la professionalità di un artigiano italiano "la MIA" con lo stesso disco alla stessa pressione sonora scalda ma continua a funzionare alla grande, come del resto quello dell'altro canale che non si è mai dissaldato.
    Theater : JVC RS540 - Oppo 203 e Oppo 95 - Pre: Marantz 7002 - BEHRINGER_DEQ2496 x3 - Finale: Anthem A5 - Diffusori: B&W CM9 - B&W CDM1 - CM Centre 2 S2 - SUBW ASW1000 - X-RITE i1|DISPLAY PRO

  7. #82
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    Uno dei punti a sfavore del "made altrove un po' lontano", e' che problemi del genere poi te li devi risolvere da solo e con i tuoi mezzi.

    Ve lo scrive uno che con poco piu' di 200 euri ha avuto le torri "riwooferate" e revisionate, che poi suonavano MOLTO meglio di prima...
    Come ho fatto? Le ho caricate in macchina e sono andato a trovare il produttore..... che e' in Italia, dalle mie parti... se avevo delle roba "made in altrove po' lontano"... che facevo???

    Cmq, le regole son sempre le stesse:

    1) un fornitore vicino e' garanzia di servizio immediato ed efficiente in caso di problemi
    2) un fornitore vicino, vuol dire che i soldi continuano a circolare nello stesso posto

    La 1) puo' essere a vantagigo personale, la 2) puo' essere a vantagigo della comunita'.

    Vedete un po' voi (chiamente si parla a parita' di qualita')

    ...ah, e per quelli del "costo della manodopera minore in LCR"
    Che mi dite delle attivita' di importazione e di logistica (che le pagate... e anche care....)? Che valore aggiunto danno al prodotto?

    Beninteso, non dico che "made in EU" sia meglio di "made fuori da EU", queste sono disquisizioni che lascio volentieri ad altri.

    Vorrei solo solo farvi riflettere, che nel caso di streetprice +/- 10%, non e' detto che sian meglio le cose "made in LCR".
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  8. #83
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    il "made in" dovrebbe indicare il luogo dove l'operazione caratterizzante è stata compiuta (parlo per il mio settore di provenienza), a quanto ricordo per l'elettronica dovrebbe intendere il dove si è eseguito l'assemblaggio.
    Il mercato è quello, chi non è d'accordo (io mi reputo tra quelli) si può rivolgere a marchi ancora made in EU, per quanto made in EU possano essere.
    A mio avviso, poca differenza passa tra il cinese (tanto per dirne uno) che assembla in Cina a quello che assembla in un sottoscala della Brianza, da qui il mio discorso di controllo ed etica adottati dalle società, dal momento che ci son fior di aziende anche in Cina che talvolta fanno impallidire per qualità e celerità le aziende europee, così come lavoratori europei talvolta ancora più sfruttati dei colleghi asiatici.
    L'avere ufficio progettazione/ tecnico e reparto produzione nello stesso stabile è a mio avviso un enorme punto di forza nonchè indice di qualità.

  9. #84
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    310
    sarebbe interessante sapere quali sono le realtà che ancora producono nel Paese d'origine, alcune mi pare utilizzino addirittura i componenti interni prodotti nel proprio Paese, non solo la scocca esterna quindi.

  10. #85
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    May 2011
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    Citazione Originariamente scritto da dizzy
    L'avere ufficio progettazione/ tecnico e reparto produzione nello stesso stabile è a mio avviso un enorme punto di forza nonchè indice di qualità.
    Siamo in 2 !

    Beh, che poi TUTTA la componentistica provenga dal paese citato nel made in.... beh e' estremamente improbabile, e nel caso lo fosse, vorrebbe anche dire scarsa attenzione ai costi, e soprattutto incapacita' nel gestire una catena di forniture piu' globale.
    Senza contare, che questo vorrebbe anche dire "errori" di progettazione (o se preferite "scarsa industrializzazione") che si ripercuotono sui costi di produzione, senza essere nemmeno identificati
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  11. #86
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    Citazione Originariamente scritto da karletto_ Visualizza messaggio
    Come ho fatto? Le ho caricate in macchina e sono andato a trovare il produttore..... che e' in Italia, dalle mie parti... se avevo delle roba "made in altrove po' lontano"... che facevo?
    Più o meno come fanno tutti coloro che acquistano un prodotto non italiano o che, pur acquistando un prodotto italiano abitano all'altro capo della penisola: lo portano al rivenditore (o a un Centro Assistenza per la riparazione), quando ho dovuto per forza far riparare qualcosa, non potendo intervenire direttamente per i motivi più vari, ho sempre fatto così e non ho mai avuto problemi, sia nel consumer che nel pro.

    Anzi, al proposito ho un piccolo aneddoto.

    Anni fa un mio amico acquistò usata una coppia di diffusori di un marchio italiano molto noto, anche se la produzione principale riguarda le elettroniche: dei diffusori con casse separate per wooofer e mid-tweeter, con crossover esterno in apposita scatoletta di legno pregiato e il tutto collegato con cavi di grandi dimensioni, non staccabili (perchè i morsetti giammai e bla, bla...) che necessitavano della sostituzione delle sospensioni dei woofer.

    Il produttore dista 45 minuti alla mia città, per cui gli suggerisco di contattarlo e di portargli direttamente solo i woofer.

    Anche il costruttore è d'accordo per cui li smonto.

    Prima sorpresina, all'interno i collegamenti erano fatti con il cavetto rosso/nero (va bè, come ha nella signature un forumer: "occhio non vede, orecchio non sente" .

    Lui li porta e dopo un paio di settimane mi dice che va a ritirarli, al che lo accompagno, mi ero sempre ripromesso di andare a visitare il famoso costruttore, ma non ne avevo mai avuta l'occasione.

    Arriviamo e lui gli presenta i woofer rimessi a posto e gli spara una cifra non proprio bassa dicendo: "Sà, ho dovuto mandare apposta la segretaria a portarli a riconare da XY e le ore che ha perso purtroppo incidono sul totale".

    XY è un famoso riconatore che conoscevo anche io e da cui mi ero servito alcune volte, che abita alla stessa distanza dalla mia città di quanto dista il famoso costruttore, se lui avesse subito detto: "Li porti direttamente lì, tanto io non ci faccio nulla" non sarebbe stato meglio e leggermente più onesto?

    Tra l'altro mentre eravamo lì ha iniziato a sparlare del precedente proprietario perchè le aveva vendute per passare ad un altro marchio "non sapendo che avrebbe dovuto riconarle, perchè si sa che quelle dopo un po' si rompono".

    Fino a quel momento non avevo detto nulla, anche perchè mi dà un fastidio tremendo quando un commerciante o produttore sparla di un concorrente o di in prodotto che non vende lui, l'ho guardato e, seraficamente, gli ho detto: "Esattamente come è capitato a queste" (credo mi abbia odiato, ma sopravvivo ugualmente).

    Come vedi tutto il mondo è paese, se trovi la persona onesta e competente tutto va bene, che sia a fianco a casa tua o che abiti dalla parte opposta del mondo.

    Recentemente ho avuto bisogno del manuale di servizio di un pre di gran classe (no, non si trovavano in rete) e l'ho chiesto al distributore italiano, che prima ha chiesto il numero di serie (OK, giusto), ma avutolo (e tutto era regolare, non rubato e importato da lui) mi ha sollevato altri problemi ed alla fine non lo ha fornito; ho scritto una email al servizio tecnico del produttore, mi hanno detto il costo, pochissimi Euro, e 4 (quattro) giorni dopo avevo a casa un manuale originale (non fotocopia).

    Come vedi dipende ogni volta dalla controparte.

    Sicuramente non limito le mie scelte in base a quanto dista il produttore da casa mia, o anche solo al fatto che sia italiano, perchè in questo campo sarei allora molto, molto, limitato.

    Ciao



    Spero ru non sia proprugrantor edei Km. 0 anche nellapcquisto dell'Hi-Fi.
    Ultima modifica di Nordata; 13-08-2012 alle 01:16
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  12. #87
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    Citazione Originariamente scritto da karletto_ Visualizza messaggio
    Siamo in 2 !

    Beh, che poi TUTTA la componentistica provenga dal paese citato nel made in.... beh e' estremamente improbabile..........[CUT]
    ..non son sicuro di ciò che sto per affermare ma ricordo di aver letto qualcosa in merito, mi pare di ricordare che Cyrus (ad esempio) utilizzi componenti elettronici interni made in UK, oltre ad assemblare nel proprio sito inglese. Se non erro lo stesso vale per Proac che è 100% british, ovviamente da quanto ricordo di aver letto su un forum inglese

  13. #88
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    alcuni altoparlanti come succede anche per sonus faber vengono prodotti in oriente.
    Il rame dei trasformatorii di un Cyrus o qualsivoglia altro ampli viene prodotto in oriente...ormai tutto o quasi è catalizzato lì
    Solomusica di Antonio Leone
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  14. #89
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    come non detto allora.. apprezzo comunque lo sforzo di chi nel possibile cerca di fare tutto in casa, dopotutto per mantenere i prezzi un pò più bassi è per forza necessario delocalizzare, oggigiorno è così..
    Ma... il caro buon vecchio sempreverde vintage... quello in teoria è 100% made in EU ; )

  15. #90
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    Citazione Originariamente scritto da antonio leone Visualizza messaggio
    alcuni altoparlanti come succede anche per sonus faber vengono prodotti in oriente
    ..questo proprio non l'avrei detto però.. ero convinto Sonus producesse internamente gli altoparlanti..
    Antonio, tu che sei nel settore, quali sono i Brand che ancora producono internamente al luogo d'origine? sempre parlando di assemblaggio più gran parte della componentistica interna (visto che il 100% immagino non esista più..)


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