• La seconda tappa del confronto tra TV OLED e proiettori Epson si sposterà a Padova, in occasione del Gran Galà dell'Alta Fedeltà. Nella suite 235 porteremo di nuovo a confronto il TV Sony Bravia 8 II con tecnologia QD-OLED con i due campioni dotati di pannello OLED-WRGB, ovvero il Panasonic Z95B e il Loewe Stellar, tutti con diagonale da 55", mostrati sia in default che dopo una accurata calibrazione. Sessioni il sabato 22 novembre dalle dalle 10:30 alle 18:30 e la domenica 23 dalle 10:30 alle 17:30.

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PANASONIC SERIE LZ - 2022

Ma davvero sto leggendo di provare, su un oled LZ che in Filmmaker (o Pro2) è quasi a riferimento, dei settings derivanti da calibrazione effettuata a occhio avendo come riferimento niente popo di meno che un plasma del 2005 NON CALIBRATO strumentalmente? Ho capito bene? Temperatura "Calda1" allontana dal D65, luminosità a +4 fa perdere il nero assoluto e slava il quadro, diminuire il contrasto non ha proprio senso, non parliamo poi di spostare la "tinta" a -6 dato che su qualsiasi esemplare da me calibrato mai si è reso necessario poiché è un parametro che non cambia fra pannelli.
Capirei, ma anche qui ci sarebbero considerazioni da fare, se il monitor di confronto fosse calibrato strumentalmente "a spada", e stessimo parlando di un monitor di riferimento, ma in questo caso è solo un esercizio per avvicinare il quadro dell'LZ a quello a cui è stato abituato l'occhio dell'utente Straker62 per anni su un tv non calibrato.
 
BARXO, posso appellarmi al quinto emendamento e non rispondere per evitare di essere sospeso a vita??? :D

No ti prego, non roviniamo una buona amicizia... :D

A parte gli scherzi, é proprio questo il mio dubbio.
Io non metto in dubbio né le prove né i dati che ne vengono fuori.
Semplicemente se metto a video un semplice quadro del near Black e non riesco a vedere stacco tra i primi step di nero, c'è qualcosa che non mi torna.

Io non parlo di tinta o temperatura colore, che sinceramente mi pare ottima.
Ma con gamma a 2.4 è setting del filmaker io mi perdo dei dettagli che sono abituato a vedere.

Mi sa che mi toccherà rimettere mano alla sonda che é nel cassetto da anni.
E pensare che ho comprato lo LZ proprio per evitare di calibrare.

Però ti assicuro che non sono un novellino, mi accorgo se qualcosa non va.
E con filmaker mode ho una sensazione che si avvicina a quella che avevo sul plasma quando, da Mac mini, guardavo un film con il range rgb sballato.
Ovvero troppo contrasto, neri affogati e alte luci bruciate.
 
Ti rispondo per punti: :)

Semplicemente se metto a video un semplice quadro del near Black e non riesco a vedere stacco tra i primi step di nero, c'è qualcosa che non mi torna.

Qui sembrerebbe esserci un problema. Francamente con qualsiasi pattern pluge non ho problemi a distinguere i vari step in uscita dal nero (ovviamente al buio completo e con gli occhi abituati da un paio di minuti in modo che si attivi la visione scotopica), nel senso che percepisco facilmente la differenza di luminanza fra uno e l'altro. L'unico step che si fatica a intravedere, ma si vede, è la barra 17 che certamente avrà un gamma un po' più alto del riferimento, ossia produce meno luminanza di quello che dovrebbe essere. Ma non sta certo qui il problema, a questo livello solitamente c'è solo rumore video.

Io non parlo di tinta o temperatura colore, che sinceramente mi pare ottima.

E lo è ottima, qualsiasi esemplare è vicinissimo al riferimento in Filmmaker/Pro2 che mostrano anche una luminanza di picco sostanzialmente corretta, e secondo gli standard, di circa 100 nits su pattern 10%. Qualora sia lievemente inferiore (serve una sonda per verificarlo) solitamente sono sufficienti un paio di click di oled luminance. Poi nessuno vieta, per visione in ambiente oscurato, di portarla intorno ai 120 nits per dare quel lieve boost in più ma parliamo di altri 5-6 click al massimo (fra un esemplare e l'altro le differenze sono minime), quindi max 36-37. Andare oltre per visione al buio non ha assolutamente senso, il quadro diventerebbe accecante e la visione poco confortevole (parlo ovviamente di SDR).

Ma con gamma a 2.4 è setting del filmaker io mi perdo dei dettagli che sono abituato a vedere.

Avevo già spiegato il motivo qualche post addietro. La domanda è: li perdi da distanza di visione? Se ti avvicini al pannello col naso a 30 cm i dettagli ci sono?

Mi sa che mi toccherà rimettere mano alla sonda che é nel cassetto da anni.
E pensare che ho comprato lo LZ proprio per evitare di calibrare.

Un LZ è vicinissimo al riferimento OOTB, così come lo erano già GZ e successivi. Ma ciò non significa che sia perfettamente a riferimento e, a seconda delle esigenze e di quanto l'occhio sia allenato a un quadro a riferimento, potrebbe essere necessario ritoccare qualcosa. Ma non certamente la temperatura, non certamente il valore di contrasto (che non andrebbe mai toccato con questi tv, non solo i Pana, né in SDR né in HDR), non certamente portare a +4 la luminosità, né tantomeno (Dio ce ne scampi!) portare la tinta a -6.

Però ti assicuro che non sono un novellino, mi accorgo se qualcosa non va.

Non lo metto in dubbio, arrivi da un Kuro e da quel che so sai calibrare... :)

E con filmaker mode ho una sensazione che si avvicina a quella che avevo sul plasma quando, da Mac mini, guardavo un film con il range rgb sballato.
Ovvero troppo contrasto, neri affogati e alte luci bruciate.

Neri affogati: vedi sopra. Aggiungo: si era già capito che l'attuale standard per la visione di contenuti SDR non è stato concepito per gestire pannelli con nero assoluto. Se n'era già parlato. Basti pensare che una curva BT1886 qualora il livello di nero sia zero diventa una power law 2.4 e ciò è segno che non si era ben pensato a tale evenienza. Il workaround esiste: primo, come fa in genere anche Emidio, si calibra con gamma target non di 2.4 ma di 2.3 per visione in stanza oscurata, anche perchè i nostri salotti non sono delle bat cave perfette, i muri, i mobili, i tappeti etc. difficilmente sono tutti di colore nero opaco non riflettente. Inoltre, avendo strumenti adeguati (ahimè, una i1dpro per questo non lo è) si modula il gamma sui primi step in uscita dal nero, partendo, che so, da un gamma 2.0 sui primissimi step per arrivare, in maniera progressiva, ai 2.3 di target al 10% di livello di grigio. Ma non è facile, primo come già detto per la strumentazione necessaria a rilevare misure accurate a quei bassissimi livelli di luminanza e inoltre è un attimo incappare in solarizzazioni indesiderate agendo sugli appositi comandi del gamma.

Troppo contrasto: hai un oled, non puoi pretendere che da questo punto di vista si comporti come un plasma che, come tecnologia aveva tanti pregi rispetto agli LCD, ma anche alcuni difetti.

Alte luci bruciate: qui proprio non capisco, mai rilevato questo problema. Hai verificato la situazione con un pattern per il contrasto? E' quello con le barre bianche fino al livello 100% (o 109% nel caso visualizzi il whiter than white)...
 
Ultima modifica:
... Francamente con qualsiasi pattern pluge non ho problemi a distinguere i vari step in uscita dal nero (ovviamente al buio completo e con gli occhi abituati da un paio di minuti..........[CUT]
... La domanda è: li perdi da distanza di visione? Se ti avvicini al pannello col naso a 30 cm i dettagli ci sono?
A questo proposito, ho una domanda anch'io da farti. Quel tipo di valutazione/regolazione con pattern pluge l'ho sempre fatta da vicino, per usare le tue parole qui sopra col naso a 30cm dallo schermo. Ovvio che poi a distanza di visione la percezione del livello 17 con l'OLED sia ben diversa, quindi sostanzialmente quasi indistinguibile (se non indistinguibile?) dal nero assoluto (livello 16), mentre con il plasma - vado a memoria - anche da distanza di visione il livello 17 era un po' più facilmente distinguibile dal nero assoluto. Presumo a causa della differenza fra le due tecnologie, al nero assoluto degli OLED e al maggior rumore video dei plasma in quegli step, quando con un solo click in più di luminosità si accendevano maggiormente tutti gli step successivi al 16.
Rendere ben distinguibile il livello 17 da quello 16 anche da distanza di visione, in un OLED, significherebbe aprire troppo il quadro: questo è ciò che ho sempre avuto in mente in quel frangente, e così ho anche interpretato le tue parole qui sopra. Ho inteso bene, oppure ti ho frainteso (e ho quindi regolato non correttamente il mio LZ con il pattern pluge fin dall'inizio, e dovrò rimetterci mano)?
Ettore
 
Ti rispondo per punti: :)
Qui sembrerebbe esserci un problema. Francamente con qualsiasi pattern pluge non ho problemi a distinguere i vari step in uscita dal nero (ovviamente al buio completo e con gli occhi abituati da un paio di minuti in modo che si attivi la visione scotopica), nel senso che percepisco facilmente la differenza di lumina..........[CUT]

Allora, premetto, come detto più volte, che, benchè abituato alla visione al buio completo (ho un VPR) con questo OLED trovo maggior confort di visione in un ambiente semioscurato.

Semioscurato significa nel mio caso due piantane con luce soffusa di pochi watts in un ambiente di oltre 30 mq, quindi è più scuro che chiaro.

Ma non è buio pesto, quindi probabilmente non mi trovo mai in vera visione scotopica ma in visione mesopica.

Che poi, come ripetuto più volte, per motivi personali ma anche per curiosità intellettuale, ultimamente sto mettendo in serio dubbio che la visione in ambiente completamente oscurato sia la migliore.
Ho addirittura aperto una discussione a riguardo.

Premesso questo, risulta evidente che, probabilmente, con quella luce ambiente, non posso pretendere di vedere tutti gli step di nero in filmmaker mode, con oled luminance a 30 e gamma a 2.4 o BT1886...

Ma vorrei però che questo accadesse ad esempio in pro1.

Ad esempio, per farti capire, per la quantità di luce che ho in stanza, il valore 60 di luminance del pro1 è eccessivo, mi abbaglia.
Io l'ho portato a 45, gamma a 2.2, ma continuo a percepire un quadro non troppo scuro, ma neanche troppo chiaro...
Semplicemente un quadro troppo contrastato, nel senso che le luci, i volti, talvolta nelle scene scure arrivano a dare troppa luce e mettere in difficoltà la mia vista sui dettagli molto scuri...

Per farvi capire, se c'è un uomo con un completo scuro io pretendo assolutamente di vedere il reverse della giacca, le suo ombre.
Talvolta sono quasi impercettibili, ma devo vederle.
Così come i capelli, devo vedere le sfumature, non un blocco nero compatto.

Invece troppo spesso mi ritrovo in quella situazione, e non mi gusto il film.

Luminosità a +4.
Capisco che sia una roba da eretici, ma sinceramente, con la mia luce ambiente, fino a 3 non mi slava assolutamente il quadro, lo vedo dalle barre cinematografiche che rimangono completamente nere.
Appena ho tempo faccio la prova al buio pesto.

Ma anche se al buio pesto dovessero presentare una lieve illuminazione, per me non cambierebbe più di tanto, con la mia luce ambiente vedo un nero pesto, quindi ai miei occhi quello è lo zero.
Non sto dicendo che sia giusto lum +3, ma che la sto valutando con prove di visione.
 
@Tacco: hai inteso benissimo. :)
La modulazione del gamma di cui parlavo non coinvolgerebbe comunque la 17, ma gli step successivi, che son quelli che contano. Si può far emergere maggiormente la 17 agendo sul comando gamma 0,5% ma ciò introduce artefatti, il gioco non vale assolutamente la candela.
 
Ultima modifica:
@BARXO: eh, però è un dettaglio non da poco quello che mi dai: guardi l’oled con le luci accese, seppure tenui, ben due piantane! È ovvio che la Pro2 non funzioni, ma anche solo per il valore di picco del bianco, 100 nits per quanto l’ambiente sia semioscurato, non bastano. Devi salire, come hai fatto, e impostare gamma 2.2, e a maggior ragione con film vecchiotti. Quindi ora trovo maggior riscontro nelle tue osservazioni e corretto il tuo approccio, tra l’altro. A quel punto persino luminosità a +3 assume un senso, cosa che trovo invece fuori luogo al buio: non è logico perdere il nero assoluto su un oled, è vero che in tante scene ad elevata dinamica non si percepirebbe la differenza ma in tante altre anche solo luminosità a +1 si nota.
 
Ma davvero sto leggendo di provare, su un oled LZ che in Filmmaker (o Pro2) è quasi a riferimento, dei settings derivanti da calibrazione effettuata a occhio avendo come riferimento niente popo di meno che un plasma del 2005 NON CALIBRATO strumentalmente? Ho capito bene? Temperatura "Calda1" allontana dal D65, luminosità a +4 fa pe..........[CUT]
Carissimo Thegladiator,
faccio qualche (lunga) precisazione.
In realtà quando ho acceso per la prima volta l'OLED con sorgenti in HD, mettendo Filmaker, PROF1 e PROF2 mi è venuto il dubbio di avere beccato un pannello difettoso e forse è così, non si può escluderlo a priori. E' molto scocciante perchè ho scelto il Panasonic serie LZ1500 piuttosto che LZ980 proprio perchè la stessa Panasonic dichiara che la serie 1500 rispetto alla 980 ha, come uniche differenze, i pannelli che sono altamente selezionati e controllati in fabbrica: i 300 euro che paghi mediamente in più a parità di pollici, sarebbe dovuto proprio a questo, visto che, a parte la dimensione del piedistallo ed un dissipatore (peraltro ho letto semplificato nel 48” rispetto al 55”) tutte le altre caratteristiche tecniche (compreso il libretto di istruzioni) sono perfettamente identiche.
Fattore Plasma del 2005 non calibrato: all'epoca non c'erano ancora calibratori in Italia, ma non ne ho mai sentito la mancanza: il plasma top di gamma Panasonic del 2005 appena acceso è stato “calibrato” secondo le istruzioni del “DVD calibration disc” - DVE ESSENTIALS” della JKP acronimo della Joe Kane Productions, non so se lo conosci, forse nel 2005 ancora non ti interessavi in modo approfondito di sistemi audio video, visto che ti sei iscritto nel 2010 (i blu-ray, come i relativi lettori, nel 2005 ancora non esistevano) e sai cosa è accaduto?
Che non ho dovuto toccare praticamente nulla, in modalità Preset immagine “Normale” il pannello si è mostrato subito perfettamente omogeneo e lineare sui bianchi, sui grigi, sui vari colori, perfetto nella geometria. Solo sul test del contrasto ho visto che per arrivare al risultato previsto dal test (non dai miei occhi) ho dovuto alzare questo parametro dalla metà fino ad 80 su 100: per verificare la saturazione colore c'erano gli appositi occhialini, ma tutto era già perfetto, non ho toccato nulla. Mantenendo la temperatura colore su media non c'era alcuna dominante e la tonalità della pelle era la più naturale possibile. Non ci fu nemmeno bisogno di toccare la luminosità, l'intera scala dei 20 livelli di grigio era perfettamente distinguibile.
Quindi Luminosità e contrasto sono rimasti sulla mediana di fabbrica, il contrasto è stato aumentato da 50 ad 80.
Il risultato è stato, sia in SD che in HD, quella che io chiamo immagine “Bang & Olufsen”, ovvero quella più fedele alla realtà che io abbia mai visto nella mia cinquantennale esperienza di maniaco della qualità di immagine, di instancabile osservatore delle immagini nei negozi, di frequentatore degli showroom “B&O” dal 1985 fino a quando ne ho trovato uno nella mia zona, del Top audio e video fino al 2009, ed in particolare dello stand di “Plasmapan” che presentava sempre i processori (prima Crystalio e poi Lumagen Radiance), gli schermi al plasma (Panasonic), i videoproiettori più avanzati presenti sul mercato. Ogni volta portavo con me i DVD ed i Blu-ray di riferimento, osservavo le scene che conoscevo a memoria e poi una volta a casa facevo il confronto a memoria con il mio plasma. Non l'ho mai visto perdente, sia nei confronti dello stand Plasmapan, sia nei confronti dello stand dei Pioneer Kuro quando apparvero sul mercato. Questi ultimi potevano avere le bande nere del cinemascope un poco più vicine al nero del mio plasma, ma come già detto, per il resto non soffriva per nulla, anzi la tridimensionalità, o profondità di immagine che dir si voglia, percepita era leggermente superiore nel mio.
Sarà un caso che tutti quelli che sono passati per casa mia, amici, parenti, altri appassionati, hanno tutti convenuto su quanto sto scrivendo?
Non vorrei aizzare in campo video la diatriba che esiste da sempre in campo audio fra misuroni ed ascoltoni, ma le misure non sempre dicono tutto. Vale sempre la percezioni dei nostri sensi. Un amplificatore valvolare di altissima gamma ha spesso misure sempre peggiori di quelli di pari gamma a transistor, eppure alle mie orecchie in fatto di naturalezza del suono, di timbrica e capacità di ricreare il palcoscenico e quindi di piacere di ascolto sono semplicemente su un altro livello, ti fanno sentire a fianco dell'Ingegnere del suono nello studio di registrazione, quelli a transistor ti danno una eccellente riproduzione dell'evento, ma non mi danno la stessa sensazione di essere presente a quell'evento.
Tornando nel campo video voglio rimarcare che appena acceso l'OLED con Professional 1 avevo un contrasto (a 90 di default) eccessivo che bruciava i bianchi, bruciava i neri e alterava il tono della pelle. Dopo vari esperimenti attualmente riassumo il migliore compromesso che ho trovato per vedere sorgenti HD:
PROFESSIONAL 1
ILLUMINAZIONE PANNELLO: abbassata da 60 a 55
CONTRASTO: abbassato da 90 a 70
LUMINOSITA': +4
TINTA: -6 (ma qui mi riservo di fare ulterori proce, voglio vedere se all'inizio quel colore giallognolo era dovuto semplicemente al contrasto eccessivo)
GAMMA: ieri sera ho notato che guardando i capelli di persone more in tre film diversi su cui continuamente commutavo (il primo su Italia 1, il secondo su Arte HD, il terzo su un canale tedesco HR HD) affogava molti più particolari che nel plasma, non ho resistito, ho portato il gamma da 2,2 a 2,1 e le cose sono andate a posto (mi rendo conto che è una bestemmia, ma prima l'immagine non era come l'avrei vista nella realtà).

Può darsi che questo sballi decisamente le misurazioni delle calibrazioni, ma dà una immagine per me naturalissima: non sopporto le aree scure dove i passaggi dal grigio al nero sono parzialmente indistinguibili o dove le nuvole nei cieli ed i campi innevati non hanno tutte le sfumature che vedo sul plasma: può darsi che il mio sia un pannello difettoso, ma anche le mie due donne di famiglia, mia moglie e mia figlia hanno rilevato all'inizio che non c'era paragone fra l'immagine del plasma (vincente) e quelle proposte di default dall'OLED: adesso convengono che le due come qualità si equivalgono. Tuttavia non hanno l'occhio allenato come il mio, ed infatti c'è un parametro che esula in parte dalle misurazioni, ovvero la profondità e tridimensionalità percepita dell'immagine; questa è in parte determinata dalla qualità del vetro posto davanti al pannello: nel mio plasma era incredibilmente al livello di quelli utilizzati dai costosissimi Bang & Olufsen, in questo OLED non è a quei livelli: toglie via molti più riflessi rispetto al plasma, ma tira via anche un po' di microcontrasto.
Provate occhiali da sole possibilmente di tonalità marrone (quella verde è molto meno utile all'uopo) da pochi euro, e subito dopo un paio con lenti della migliore qualità possibile: capirete subito di cosa sto parlando, molto meglio che di una mia descrizione a parole; vedrete due mondi diversi.
Ripeto, forse ho un pannello difettoso, in modalità PROFESSIONAL 2 e FILMAKER l'immagine non solo è molto scura ma si mangia letteralmente tutte le basse luci.
In queste modalità di default ho questi valori:
ILLUMINAZIONE PANNELLO: 30
CONTRASTO: 90
TEMPERATURA COLORE: CALDA 2
GAMMA; 2,2
Tutti gli altri valori sono nella posizione mediana, senza nessun scostamento.
Non mi pronuncio sulle sorgenti in 4K, magari i valori di default di Filmaker e Professional 2 potranno risultare essere i valori migliori, ma ancora non ho fatto prove approfondite.
Voglio rimarcare che non voglio convincere nessuno che le mie impostazioni siano le migliori in assoluto, lo sono per la mia esperienza personale che è tuttavia votata alla maggiore corrispondenza possibile dell'immaigne con quello che vedo nella realtà. Chiaro che è impossibile che sia al 100% una realtà oggettiva, per forza di cose c'è sempre una parte soggettiva.
Noto però che non sono comunque l'unico ad avere notato qualche problema sulle basse luci in questi pannelli, forse dipenderà dalla variabilità della qualità di una produzione comunque in serie, non lo so, ho postato questi miei pareri solamente per conoscere l'esperienza di altri utenti e vedere se questo poteva portare ad un reciproco vantaggio.
Ultima precisazione: guardo il tv in stanza completamente oscurata con luci Medialight LX1 D65 poste dietro il pannello per diminuire l'affaticamento della vista: dietro di me stanza completamente oscurata.
 
Se hai delle luci dietro al pannello non sei in ambiente oscurato anzi poste dietro al pannello quelle luci fanno proprio l'effetto di farti sembrare più scuro tutto il quadro.
Le calibrazioni di fabbrica Panasonic sono due, giorno e notte se usi quella notte non devi avere nemmeno una candela accesa nella stanza, altrimenti è ovvio che vedi male.
Cmq stai facendo un mix perché professionale 1 è la calibrazione per ambienti illuminati, spegni tutte le luci anche quelle dietro al TV e seleziona professionale 2 che è la calibrazione giusta per quell'ambiente. Il comando tinta poi non va assolutamente toccato quello dovrebbe essere disponibile solo per i vecchi segnali analogici in NTSC.
Altra cosa fai lavorare il pannello almeno 200 ore per giudicare visto che nelle prime ore di vita tutti i pannelli Oled LG tendono ad affogare un po' i dettagli, cosa che si stabilizza appunto dopo circa 200 Oreo più.
 
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@BARXO: eh, però è un dettaglio non da poco quello che mi dai: guardi l’oled con le luci accese, seppure tenui, ben due piantane! È ovvio che la Pro2 non funzioni, ma anche solo per il valore di picco del bianco, 100 nits per quanto l’ambiente sia semioscurato, non bastano. Devi salire, come hai fatto, e impostare gamma 2.2, e a ..........[CUT]

Allora, ho fatto qualche prova a stanza completamente buia e vi do ragione nel senso che, dopo qualche minuto, le cose cambiano, l'occhio si abitua e anche i dettagli migliorano.
Ho deciso di procedere così...
Filmaker a default per la stanza buia, ma con gamma 2.3
Pro2 con luce oled a 40 e luminosità +1 gamma 2.3 per semibuia e film recenti...
Pro1 con luce oled a 50 e luminosità +2 gamma 2.2 per visione diurna o con film più vecchiotti.

Confermo che anche al buio pesto una o 2 tacche di luminosità non slavano il quadro, ma in certe situazioni limite, possono enfatizzare un po' di rumore video, che potrebbe benissimo essere la tacca 17, come detto sopra.
Una scena che uso sempre a riferimento é la scena iniziale del padrino 1, quando Don Corleone riceve nella sua stanza.

A questo punto credo di dover lavorare sul punto di luce giusto per la luce ambiente.
Purtroppo sono diventato un po' sensibile alla visione in stanza completamente buia, me ne sto accorgendo anche quando sono alla guida di notte, mi affatico facilmente.

Vedrò di trovare il giusto punto di luce, magari con un dimmer...
 
Buondì a tutti. Ho letto di un utente che ha avuto un problema che mi sto accorgendo ora di avere anche io sul mio 77lz2000, ovvero il “rattling” del subwoofer dietro il pannello che sembra essere provocato da un contatto dello stesso con il pannello in plastica che provoca una fastidiosa risonanza. Nel particolare l’ho chiaramente percepito guardando la serie Fallout su prime. Probabilmente in atmos è più marcato visto che fino ad ora con altri contenuti non me ne ero mai accorto. Volume a 24. Consultando forum esteri ho visto che il difetto è molto comune ma non direttamente riconosciuto da Panasonic. Altri di voi stanno riscontrando lo stesso problema? Ho provato con dei video sul tubo per testare le frequenze e in effetti il problema è molto evidente e fastidioso. Modalità audio standard. Sarei tentato di collegare un b&w 608 che mi avanzava da un home theater dismesso all’uscita subwoofer del tv e vedere se si escludono i sub integrati senza sbattermi con i centri di assistenza. Oppure provare da solo a smontare il pannello posteriore e vedere se riesco a isolare meglio la cassa incriminata. Opinioni o esperienze in merito? Grazie a tutti!
 
@Tacco: hai inteso benissimo. :)
La modulazione del gamma di cui parlavo non coinvolgerebbe comunque la 17, ma gli step successivi, che son quelli che contano. Si può far emergere maggiormente la 17 agendo sul comando gamma 0,5% ma ciò introduce artefatti, il gioco non vale assolutamente la candela.
Ti ringrazio per la conferma, che mi consola. Può sempre capitare che con il passare del tempo e la "rarefazione" delle sedute di calibrazione (frequenti con il plasma, almeno all'inizio, poi sempre più sporadiche, e ora praticamente una tantum con l'OLED...) si dimentichino aspetti banali, e si modifichino erroneamente le pratiche corrette.

Purtroppo sono diventato un po' sensibile alla visione in stanza completamente buia, me ne sto accorgendo anche quando sono alla guida di notte, mi affatico facilmente. ..........[CUT]
Non so se sia il tuo caso, magari li usi già, ma io mi accorsi - ormai parecchi anni fa - di essere diventato miope proprio così. Guidare di notte era tremendo, affaticante, e dopo una visita scoprì l'arcano. Ovviamente, con gli occhiali e la giusta correzione tutto cambiò radicalmente...
Ettore
 
Eh, Barxo.... ammettilo di essere una talpa e che hai bisogno di una visita dall'oculista.... e noi qui a sbatterci per darti consigli sulle impostazioni.... :D:D:D

Scherzi a parte, direi che nelle impostazioni che hai indicato nel tuo ultimo post non trovo nulla di sbagliato considerando il tuo ambiente di visione. Però vacci piano con luce oled, a 50 sono un botto di candele (io per visione diurna ho 45 e gamma 2.2 tanto per dirti), appena metterai mano alla sonda te ne accorgerai.

E vedrai che quando lo calibrerai con la sonda seguendo i suggerimenti di cui sopra su come modulare il gamma del near black non potrai che averne dei giovamenti ulteriori.
 
Ultima modifica:
Se hai delle luci dietro al pannello non sei in ambiente oscurato anzi poste dietro al pannello quelle luci fanno proprio l'effetto di farti sembrare più scuro tutto il quadro...........[CUT]

"Ni", Franco. Questa tecnica si chiama "bias lighting" e ti garantisco che se eseguita con criterio può addirittura migliorare la visione. Essa prevede una parete di fondo di colore grigio neutro (esistono riferimenti precisi), una fonte di luce dietro al pannello con illuminante D65 che produca una luminosità del 10% rispetto alla luminanza di picco calibrata sul tv, es. 100 nits di picco, 10 nits di bias lighting.
I vantaggi consistono in una visione più riposante e la percezione di maggior profondità di immagine, e addirittura una migliore percezione dei dettagli nelle aree scure. Ma per ottenere questo risultato bisogna seguire pedissequamente le regole dettate dal bias lighting, non si può improvvisare.

Personalmente continuo a preferire una visione in ambiente completamente oscurato per una questione di "immersività" ma il bias lighting ha i suoi vantaggi.
 
Ultima modifica:
"Ni", Franco. Questa tecnica si chiama "bias lighting" e ti garantisco che se eseguita con criterio può addirittura migliorare la visione. Essa prevede una parete di fondo di colore grigio neutro (esistono riferimenti precisi), una fonte di luce dietro al pannello con illuminante D65 che produca una luminosità del 10% ris..........[CUT]
Grazie thegladiator, non avrei saputo spiegarlo meglio.
 
Grazie the gladiator per la spiegazione ne ero del tutto all'oscuro di questa tecnica. La rapportavo erroneamente ai LED che solitamente si montano dietro i TV LCD per migliorare la percezione del nero.
Comunque ribadisco che nelle prime 200 ore di funzionamento di solito i TV Oled con pannello LG tendono ad essere più scuri del normale è capitato anche sul mio 48lz1500, diciamo che il TV si stabilizza quando entra nella fase del ciclo C.
 
Ho imparato a mie spese e grazie agli insegnamenti di un caro amico, che non è così semplice determinare il valore del gamma in funzione della luce ambientale. Ci sono documenti di riferimento emanati nel tempo che andrebbero letti e compresi e che ci aiutano a determinare la correzione da applicare. Tralasciando il discorso sulla tinta e il trattamento delle pareti che causerebbe innumerevoli cause di divorzio o peggio, concentriamoci sulla luce ambientale. ITU-R BT.2408-7 nella tabella 5 a pagina 12, indica la "grading suite" (ossia dove i film vengono "colorati") come il luogo di riferimento del gamma, passatemi il termine. In tale ambiente, l'unica luce presente è quella dello sfondo (ossia la parete dietro al monitor di riferimento) e deve essere di 5 candele per metro quadrato (o nits). Lo stesso riferimento, indica la variazione del gamma al variare della luce ambientale. Il massimo della variazione è in un "office based production sunny day" con illuminazione di 25 nits e variazione del gamma di -0,05 ossia 2,35 nel caso di BT.1886 con display OLED e 2,15 per vecchie produzioni o programmi TV. Lo stesso 2,35 è il valore consigliato dalla pubblicazione di EBU Tech 3320 v4.1 "USER REQUIREMENTS FOR VIDEO MONITORS IN TELEVISION PRODUCTION" che recita "It has been found from measurement techniques, progressively refined over several decades, that a correctly designed CRT display has an EOTF gamma of approximately 2.35 [5]. This is part of the ‘immovable legacy effect’ of the CRT.
Therefore our system gamma equation is rewritten as System gamma = 1.2 = OETF gamma x 2.35"

Quindi, direi che in ambiente ben oscurato o con max 5 nits di sfondo dietro al TV andrebbe usato un gamma di 2,35. Mentre per ambienti con illuminazione superiore e fino a 25 nits può andare bene 2,3. Per ambienti ancora più illuminati, servirebbe uno studio accurato della situazione e una curva del gamma parametrica.
 
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