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Risultati da 361 a 375 di 682
  1. #361
    Data registrazione
    Jan 2013
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    Bergamo
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    734

    Le mie personalissime conclusioni (in base alla mia esperienza e a quanto letto qui finora).

    Avete un sistema di altoparlanti straordinariamente analitico (tipicamente: elettrostatiche, ma non solo), amplificato alla grande, inserito in un ambiente talmente ben trattato che i difetti son ridotti al lumicino?
    Allora potreste cominciare a preoccuparvi di cercare il meglio anche nel settore delle sorgenti digitali (se utilizzate il vinile, dovreste averlo già fatto).
    No? Ossia possedete dei diffusori di modesta o media qualità, oppure di elevata qualità ma non pilotati a dovere, o il vostro ambiente è piuttosto problematico? Non date retta a chi vi dice che migliorando la sorgente vedrete il Paradiso: è una solenne stronzata.
    Preoccupatevi di mettere a punto il resto: lì si annida il vero "collo di bottiglia".
    Solo poi, potremo riparlarne.
    Amen.

  2. #362
    Data registrazione
    Nov 2007
    Località
    Firenze
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    1.009
    Citazione Originariamente scritto da Foxtrot59 Visualizza messaggio
    No? Ossia possedete dei diffusori di modesta o media qualità, oppure di elevata qualità ma non pilotati a dovere, o il vostro ambiente è piuttosto problematico? Non date retta a chi vi dice che migliorando la sorgente vedrete il Paradiso: è una solenne stronzata.
    Preoccupatevi di mettere a punto il resto: lì si annida il vero "collo di bottiglia".
    Il collo di bottiglia è sempre l'anello debole della catena, qualunque esso sia.
    Ad esempio, come avevo già scritto, oggi ho fatto un confronto fra dac a casa di un amico che possiede un ottimo impianto solo digitale composto da un doppio pc con Windows Server 12, player JPlay, dac Lynx Hilo, preamp Bryston BP-25, finale Eam Lab HA600 e diffusori Vienna Beethoven Concert Grand.
    In un incontro precedente avevamo notato quanto il suo cavo di potenza Qed di sezione troppo sottile mal s'interfacciasse con la notevole spinta del suo finale. Il cambiamento con un Kimber 8TC e un Viablue SC-4 di dimensioni più generose ha portato infatti un grande beneficio.
    Questo detto da un cavo(semi)scettico come me. A volte però le dimensioni contano (e cantano)
    Nel suo caso, nonostante l'ambiente fosse poco, o quasi per niente, trattato, il primo collo di bottiglia è stato facilmente individuato.

    Per tornare al tema del thread, oggi abbiamo confrontato tre dac: il suo Hilo, il mio Nad M51 e il Meitner MA-1.
    Diciamo subito che il Meitner ha qualcosa in più degli altri pur ottimi due, in termini di precisione e, soprattutto, di estensione della gamma bassa. Questo poteva essere udito da chiunque, non solo da un pipistrello audiofilo. La maggiore estensione in basso era evidentissima, in special modo confrontandolo col mio Nad. Questo donava al messaggio sonoro un senso di maggiore "densità", unita a un'estrema precisione, intesa come dettaglio e focalizzazione degli strumenti e delle voci.
    Paradossalmente, ma nemmeno tanto, questa grande estensione in un ambiente non trattato e con qualche problema congenito come quello della prova (una mansarda con la parte spiovente sopra i diffusori), diventa un difetto, non un pregio. Di sicuro però, si sente. Eccome.

    L'Hilo del mio amico Federico si è rivelato, nella sua catena, infatti il più equilibrato. Non per forza il migliore, il Meitner è superiore in assoluto, ma collegato al suo pre, finale e diffusori nel suo ambiente com'è attualmente, era il quello che suonava più correttamente, con una gamma bassa meno profonda ma più controllata e con meno rimbombi.
    Con un trattamento adeguato, di sicuro L'MA-1 non avrebbe avuto rivali.

    Collegato al preamp Bryston il mio Nad M51 era forse il meno performante, con una certa leggerezza in basso che rendeva un po' più sottile la complessa voce di Gregory Porter (brano: Water Under Bridges), che uso ultimamente come riferimento.
    Per fortuna, come sospettavo, collegato direttamente al finale, come lo uso nel mio setup, l'M51 ha riguadagnato moltissimi punti, avvicinandosi molto alla performance del Meitner, pur rimanendone un po' sotto. Senza il preamp il Nad ha guadagnato tantissimo in ariosità, precisione del soundstage, estensione del basso e sensazione di dinamica.
    Stiamo parlando di un dac (il Nad) con uno street price intorno ai 1500€ contro i 6000€ del Meitner e i 2500 del Lynx.
    Se volessi un reale miglioramento, oltre alla spesa di un dac superiore, dovrei prevedere altri molti soldi per un preamp al di sopra di ogni sospetto. Penso che l'M51 sia una delle migliori soluzioni, se non addirittura la migliore, per chi ha una catena solo digitale e voglia fare a meno del pre.

    Per concludere, direi che le differenze si sono sentite anche in un ambiente molto meno che perfetto, con enormi margini di miglioramento. In certi casi davvero in maniera evidente e senza rischio di effetti di psicoacustica.
    Non le definirei stronzate

  3. #363
    Data registrazione
    Feb 2011
    Messaggi
    1.752
    Superquotone per il Carletto

    JAkob
    Lettore CD: Mecc Cambridge CXC + DAC 851 D (Rega Saturn) - ampli 2 ch: Sugden A21 SE - BC Acoustique -EX 362D - Parasound Halo - diffusori: Canton ref. 7K (S.F. Minima Vintage) - cavi: Vovox initio/ kimber cable 4TC/ VdH/ Nordost

  4. #364
    Data registrazione
    Jan 2013
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    Bergamo
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    734
    Citazione Originariamente scritto da il Carletto Visualizza messaggio
    Il collo di bottiglia è sempre l'anello debole della catena, qualunque esso sia.
    Esattamente.
    E nessuno mi convincerà mai che un d.a.c. relativamente modesto, che comunque presenta una risposta in frequenza 20-20000 Hz +/- 0,2 db, distorsioni di vario genere contenute nell'ordine dello 0,3% (o 0,03%?), gamma dinamica maggiore di 120 db, sia l'anello debole di una catena in cui il resto (diffusori, ambiente o l'interazione fra i due) presenta invece una risposta in frequenza da montagne russe come quelle viste nei grafici postati più sopra, distorsioni dell'ordine del 3, 5, 8%?, gamma dinamica diosaquanto.
    Tutto questo, fino a nuovi (eventuali e imprevedibili) sviluppi.

    Citazione Originariamente scritto da il Carletto Visualizza messaggio
    Per concludere, direi che le differenze si sono sentite anche in un ambiente molto meno che perfetto, con enormi margini di miglioramento...Non le definirei stronzate
    Questo dovresti spiegarlo a tutti coloro che si sono prodigati a convincerci che, se non sentivamo differenze, era colpa dei nostri ambienti, non a me .

    Di più: se rileggi, noterai che la stronzata è riferita a chi promette il Paradiso in determinate situazioni, non propriamente ottimali (eufemismo).
    In base al tuo stesso resoconto, pare che il tuo amico non l'abbia trovato il Paradiso, anzi: il d.a.c. secondo te "superiore in assoluto" peggiorava il suono del suo problematico impianto, rispetto a quello un po' inferiore.
    In altre parole, le mie conclusioni non toccavano l'argomento "le differenze si sentono, oppure no", ma si riferivano alla convenienza di investire le proprie risorse (non solo economiche, ma di tempo per la ricerca) dando la priorità al settore più critico.
    Ultima modifica di Foxtrot59; 04-01-2014 alle 07:46

  5. #365
    Data registrazione
    Jul 2011
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    4.989
    cosa comunque davvero strana e in qualche modo sospetta; come fa un DAC a suonare peggio quando non esce da un proprio preamp ?
    questa cosa mi da da pensare
    io vorrei tanto provare il chordette ma non lo trovo
    HT: LG-55B7V; Denon AVR-3313; MA-GX50 + GXC150; Velodyne SPL1200
    2CH: Auralic Altair G1; Krell Phantom III; Krell Evo 2250; Dynaudio Contour 20;
    NAS: Qnap TS-453

  6. #366
    Data registrazione
    Oct 2009
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    1.501
    Citazione Originariamente scritto da il Carletto Visualizza messaggio
    Il collo di bottiglia è sempre l'anello debole della catena, qualunque esso sia.
    Ad esempio, come avevo già scritto, oggi ho fatto un confronto fra dac a casa di un amico che possiede un ottimo impianto solo digitale composto da un doppio pc con Windows Server 12, player JPlay, dac Lynx Hilo, preamp Bryston BP-25, finale Eam Lab HA600 e diffusori V..........[CUT]
    Ti ringrazio per aver postato le tue impressioni , mettendo a confronto vari DAC.
    Ascoltato tutto e' difficile dire quale meglio quale e ' peggio se il piu' costoso e' il meno sinergico con il tutto.
    Booo

    insomma troverei ancora piu' interessante 3 dac da 1000 3000 6000 euro
    con una impostazione sonora simile e tutti e 3 sinergici.
    Poi non ho capito inizialmente dici che uno "ha qualcosa in piu'" ... insomma che incrementi a memoria pensi
    abbiano dato all'impianto del tuo amico?
    .......

  7. #367
    Data registrazione
    Oct 2009
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    1.501
    Il discorso ambiente ha senso per carpire al meglio le differenze (per me minime..).
    Ma lascio sempre la porta aperta...
    .......

  8. #368
    Data registrazione
    Jan 2013
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    Citazione Originariamente scritto da il Carletto Visualizza messaggio
    Paradossalmente, ma nemmeno tanto, questa grande estensione in un ambiente non trattato e con qualche problema congenito come quello della prova (una mansarda con la parte spiovente sopra i diffusori), diventa un difetto, non un pregio. Di sicuro però, si sente. Eccome.
    L'Hilo del mio amico Federico si è rivelato, nella sua catena, infatti il più equilibrato. Non per forza il migliore, il Meitner è superiore in assoluto, ma collegato al suo pre, finale e diffusori nel suo ambiente com'è attualmente, era il quello che suonava più correttamente, con una gamma bassa meno profonda ma più controllata e con meno rimbombi.
    Con un trattamento adeguato, di sicuro L'MA-1 non avrebbe avuto rivali.
    Forse non te ne sarai accorto, ma questo dà ragione alle mie conclusioni (# 361).

  9. #369
    Data registrazione
    Oct 2009
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    1.501
    A me va bene tutto e rispetto tutto, io rimango con le mie ipotesi.
    Pero' vorrei capire questi "aumenti qualitativi" passando da DAC da 1000 3000 6000 10000 20000 euro a cosa nella realta' corrispondono per Voi che riuscite a sentire "significative" o altre volte differenze che "anche un sordo..."
    quando secondo il mio metro non si va oltre il "un po' meglio li' un po' meglio li'"
    Questo e' il mio dubbio.
    Ho conosciuto un ragazzo tempo addietro (non voglio fare paragoni con Carletto!!) che faceva parte del club dei "pipistrelli"
    la sua recchia era stratosferica... quello che per lui era eclatante per me era un po'...
    gli chiesi poi tra il diffusori X e il diffusore Y che differenze ci trovi? non trovava aggettivi...
    altro che stratosferico...
    anche lui ha riscalato tutto e' diventato del partito "un po'"...
    Ultima modifica di criMan; 03-01-2014 alle 19:45
    .......

  10. #370
    Data registrazione
    Jan 2013
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    734
    @CriMan

    Tra un flat-ride e un ride più ordinario esiste una sostanziosa differenza timbrica.
    Puoi ascoltare (piuttosto bene) il suono di un flat-ride (suonato-da-dio, cioè da Roy Haynes) nell'album "Now he sings, now he sobs" di Chick Corea. Tu pensi che il mio amico di scorribande hi-fi (quello che, negli ultimi anni della nostra frequentazione, aveva preso a sostituire cavi, invertire la presa di corrente, ecc..., ogni volta meravigliandosi dei fantasmagorici miglioramenti) notasse tale differenza fra i due tipi di piatto (cymbal, not plate!), per quanto io tentassi di indirizzare in tal senso la sua attenzione? Puoi immaginare la risposta.
    Tràine le deduzioni che vuoi.
    Ultima modifica di Foxtrot59; 04-01-2014 alle 06:58

  11. #371
    Data registrazione
    Jul 2011
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    Milano
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    4.989
    anche quando un tizio che mi ha comprato le Mezzo 8 è venuto col suo dac Wadia modificato, quando lo abbiamo attaccato all'uscita digitale del CD player la prima cosa che mi è venuta in mente è stata: WOW!
    HT: LG-55B7V; Denon AVR-3313; MA-GX50 + GXC150; Velodyne SPL1200
    2CH: Auralic Altair G1; Krell Phantom III; Krell Evo 2250; Dynaudio Contour 20;
    NAS: Qnap TS-453

  12. #372
    Data registrazione
    Nov 2007
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    Firenze
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    1.009
    Citazione Originariamente scritto da Falchetto Visualizza messaggio
    cosa comunque davvero strana e in qualche modo sospetta; come fa un DAC a suonare peggio quando non esce da un proprio preamp ?
    questa cosa mi da da pensare
    io vorrei tanto provare il chordette ma non lo trovo
    Non c'è nulla di sospetto, dipende solo da come è costruito l'apparecchio, e il Nad è diverso da tutti gli altri come progetto.
    Molte persone si sono stupite del fatto che dopo l'acquisto del Nad M51 avessi venduto il pre Krell. Semplicemente il suono di quel dac collegato direttamente al finale, anzi ai vari finali con cui l'ho provato, era molto meglio rispetto all'uso con tutti i pre con cui l'ho testato.
    E continuo ad avere conferme di ciò ogni volta che lo collego ad un finale differente.

  13. #373
    Data registrazione
    Nov 2007
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    Firenze
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    1.009
    Citazione Originariamente scritto da criMan Visualizza messaggio
    Ti ringrazio per aver postato le tue impressioni , mettendo a confronto vari DAC.
    Ascoltato tutto e' difficile dire quale meglio quale e ' peggio se il piu' costoso e' il meno sinergico con il tutto.
    Booo
    [CUT]

    Il Meitner era il migliore in assoluto, ma la profondità del basso metteva in crisi l'ambiente, inficiando la resa complessiva.
    Il Lynx era il più sinergico con l'ambiente. La minore estensione del basso si traduceva in migliore controllo.
    Il Nad era il peggiore dei tre collegato alla stessa catena (con il pre). Collegato direttamente al finale si avvicinava molto al Meitner.

  14. #374
    Data registrazione
    Nov 2007
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    Firenze
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    1.009
    Citazione Originariamente scritto da criMan Visualizza messaggio
    A me va bene tutto e rispetto tutto, io rimango con le mie ipotesi.
    Pero' vorrei capire questi "aumenti qualitativi" passando da DAC da 1000 3000 6000 10000 20000 euro a cosa nella realta' corrispondono per Voi che riuscite a sentire "significative" o altre volte differenze che "anche un sordo..."
    quando secondo il m..........[CUT]
    Si torna alla solita considerazione: le differenze hanno un carattere soggettivo.
    Quello che per un appassionato merita una spesa anche importante, per un altro è un'assurdità.
    Diamo peso diverso alle stesse cose.
    Con questo, nella mia prova di oggi le differenze di soundstage, focalizzazione e precisione dei piani sonori, da molti potrebbero essere considerate minuzie da riscontrabili con la lente d'ingrandimento, anzi col cornetto acustico, per cui poco più che seghe mentali.
    Viceversa per altri, me compreso, sono importanti.
    La differenza sui bassi invece era davvero macroscopica, probabilmente amplificata dall'interazione con l'ambiente.

  15. #375
    Data registrazione
    Apr 2010
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    202

    ma, da ignorante...
    come collegate un D/A ad un lettore digitale (sia esso cd, sacd, md, dcc, dat)?

    Immagino che oramai tutti i player offrano connessioni digitali, ma quali?montano tutti AES/EBU o si viaggia di coassiale o adat?
    e soprattutto, il clock viaggia insieme al segnale audio o a parte usando il bnc?

    Altra curiosità...
    buona parte dei convertitori offrono la possibilità di configurazione più o meno completa, per interfacciarsi al meglio; da semplici switch con valori fissi (-10dBV, +4dBu), oppure trimmer, oppure dei potenziometri (e qui sarebbe interessante capire se sono a controllo digitale, oppure post-conversione quindi con in gioco una semplice resistenza variabile).

    Tutto questo per dire che, ci sono molte variabili in gioco...
    e nella descrizione di certe prove, non ho letto come sono stati configurati i vari convertitori...


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