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Risultati da 31 a 45 di 98
  1. #31
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    Oct 2005
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    Roma
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    16.863

    Norico, non ci ho capito una benemerita...

    Ma mi fido di te.

  2. #32
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    Nov 2005
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    1.120
    cavolo si va sul profesionale ............

    sinti un pò Nordata .ma un'idea del prezzo x tutto l'intervento ( senza scomodare MC ) me la sapresti dare ?

    come già detto in precedenza sarebbe un'intervento da farsi in futuro una volta sistamato il tutto, però mi havete messo questa pulce nell'orecchio e adesso sono curioso

    adesso che ci penso ...vista la disponibilità e la tua competenza ....
    dici che avrò problemi se utilizzo il finale sensa il modulo soft start ?

    grazie mille

  3. #33
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    Dec 2003
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    5.397
    Ma cos'è sta mania del vu-meter, secondo me sono orrendi. Vuoi mettere un bel frontale pulito? Non è mica un McIntosh.

    Zio se posso permettermi ridisegnerei la parte davanti, come ti hanno detto anche altri è un po pesante. Magari aggiungendo delle scanalature....non so...l'esperto sei tu .

  4. #34
    iaiopasq Guest
    ...magari facendola in un legno un pò alternativo,
    tipo un Bubinga, che ha una venatura particolare e un colore violaceo...

    No, scanalature varie no, mica è la portina di una cucina...

    Comunque così com'è si sposa meglio con tutto il resto dell'impianto...
    Ma avrei forse mantenuto i fianchetti in legno e il frontale in pelle
    con i Vumeter se proprio vuoi, ma per me un bel led blu al centro sarebbe più sobrio...

  5. #35
    Data registrazione
    Feb 2004
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    Rimembriti di Pier da Medicina, se mai torni a....
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    Il sistema di softstart serve ad evitare gli eventuali problemi connessi all'uso di grossi trasformatori, tipicamente il picco di corrente all'accensione, che obbliga ad impiegare fusibili del tipo ritardato per evitare che saltino se si impiegano del valore esatto richiesto e per scongiurare lo scatto del magnetotermico dell'impianto nel caso vi siano altre apparecchiature con discreto assorbimento che stanno utilizzando già la rete elettrica.

    Male non fa.

    Per quanto riguarda la storia del VUmeter: breve nota didattica.

    La potenza, misurata in Watt, è determinata dalla formula che tutti conoscete: W=V x I, ovvero dal prodotto di tensione e corrente che alimentano il carico.

    Se il carico è costituito da una resistenza, il cui valore non cambia, basta misurare la tensione ai capi della stessa per conoscere i Watt e questo è quello che fanno la maggior parte dei VUmeter più o meno giocattolo.

    Il diffusore però è tutto fuorchè una resistenza, infatti si parla di Impedenza, il cui valore purtroppo varia con la frequenza.

    In questo caso, per avere una lettura valida dei Watt bisogna misurare sia la tensione, alla solita maniera, che la corrente che scorre nel diffusore stesso, ottenendo così il vero valore di potenza; nel caso precedente il valore sarebbe esatto solo quando l'impedenza del diffusore era esattamente uguale al valore della resistenza con cui si è fatta la taratura, ad esempio 8 Ohm e 1 KHz.

    Ottenuto questo rimane ancora un altro problema.

    Il nostro ampli ha una potenza di 200 W, come quello di cui stiamo dissertando, per cui la scala disegnata sul pannello dello strumentino avrà tale valore come fondo scala (magari un pelino prima).

    Quindi a metà scala il valore sarà 100 W, a un quarto 50 e così via.

    Poichè non stiamo sonorizzando un "vero" cinema o una discoteca, quando ascolteremo a livelli da appartamento, magari 10 W effettivi, la lancetta si muoverà appena; si può benissimo mettere il fine scala a 20 W e tutto funzionerà bene per un po', poi mettiamo su il CD con la 1812 e quando arriva il colpo di cannone le lancette faranno il giro del quadrante .

    Da qui la necessità di una indicazione logaritmica della scala e, di conseguenza, della misurazione.

    Ultimo punto, la lancetta deve muoversi il più velocemente possibile verso il valore misurato e avere un rilascio un po' più lento, per dare modo di vedere la lettura.

    Ci sarebbe poi da prendere in considerazione il fatto che tali tempi di attacco e rilascio sono ben determinati da normative e prevedere anche la possibilità di avere il blocco della lettura sul valore di picco.

    Per cui, se si vuole mettere uno strumentino la cosa è fattibile e non costa molto oltre al prezzo degli indicatori stessi, come avevo sritto bastano due resistenze e un diodo o poco più, se si vuole però un vero indicatore il discorso è diverso.

    In rete si trovano descrizioni varie.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  6. #36
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    Citazione Originariamente scritto da antani
    Ma cos'è sta mania del vu-meter, secondo me sono orrendi. Vuoi mettere un bel frontale pulito? Non è mica un McIntosh.
    De gustibus non est disputandum. A me personalmente non piace vedere le valvole.

    Comunque sia sono daccordo che non si è in presenza di un McIntosh , però non sono mica male i moduli UCD

    MI-2

  7. #37
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    Citazione Originariamente scritto da iaiopasq
    Ma avrei forse mantenuto i fianchetti in legno e il frontale in pelle con i Vumeter se proprio vuoi, ma per me un bel led blu al centro sarebbe più sobrio...
    Sono d'accordo anch'io...

  8. #38
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    Citazione Originariamente scritto da nordata
    Il diffusore però è tutto fuorchè una resistenza, infatti si parla di Impedenza, il cui valore purtroppo varia con la frequenza.

    In questo caso, per avere una lettura valida dei Watt bisogna misurare sia la tensione, alla solita maniera, che la corrente che scorre nel diffusore stesso
    Infatti basterebbe che il Vu fosse di tipo elettrodinamico, ma non so se facciano vumeter così (l'elettrodinamico è costoso, mentre i vu in commercio di solito sono delle schifezze...)

    A quel punto (trovandolo...) basterebbe mettere una bobina in serie e una in parallelo per fare la misura della potenza, sarebbe la cosa più facile del mondo

    @Nordata...la McIntosh li fa elettrodinamici o anche lei a magneti permanenti?

    Ciao

    Andrea

  9. #39
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    Sì, però....



    vuoi mettere.

    Notare il disegno della scala, relativamente a quanto scrivevo prima.

    Benchè la tacca dei 1200 W sia quasi a fine scala (che è molto più elevato), a metà scala la potenza è di soli 12 W, per cui si apprezzano anche i più deboli livelli.

    Ciao
    Ultima modifica di Nordata; 20-12-2006 alle 11:11
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  10. #40
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    Vedo ora l'ulteriore domanda.

    Non ho voglia di smontare il mio per controllare, più che altro non ho tempo .

    Comunque sono dei normali bobina mobile.

    Il prelievo della tensione è fatto tramite partitore di tensione, mentre quello di corrente avviene tramite trasformatore il cui primario è costituito da una traccia sullo stampato.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  11. #41
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    mamma mia questi Vu-meter stanno spopolando sul thread

    dunque vi spiego le cose così come le vedo io ... logicamente ognuno la pensa a suo modo ed è liberissimo di esprimere i suoi pareri (ci mencherebbe altro altrimenti lo facevo e non mettevo nemmeno le foto )

    l'idea iniziale era quella del frontale in legno (e no i fianchi ) perchè andrà inserito nel mobile , i fianchi non si vedrebbero praticamente più

    in basso a sinistra è già presente il foro x il led blu che è l'unica cosa che avrei voluto mettere io !

    quando l'amico Pela ha visto le foto (prima della pubblicazione sul forum ) è uscito con l'idea dei Vu-meter e da li è nata tutta questa storia....




    x i miei gusti personali lo dico sinceramente , eviterei i Vu-meter e credo sia la strada che seguirò! mi spiace molto perchè le proposte di Nordata di fare un circuito a doc ..... mi stuzzicano la fantasia però..................


    il frontale potrà essere rimosso ergo il problema non esiste , una volta finito il cablaggio e messo in funzione il finale nel suo loculo potrò valutare un'eventuale rifacimento senza problemi di nessun tipo .

    x chi fosse curioso , dal basso verso l'altro il frontale è così composto

    tanganika
    mogano
    ciliegio
    mogano
    tanganika

    questo a dimostrare il fatto che ho preso i primi pezzi che ho trovato e li ho incollati x arrivare a misura

    ultima cosa ...all'inizio volevo farlo in alluminio , ho rinunciato solo perchè in settimana finisco alle 19.30 di lavorare e non ho tempo di andare a cercare una lastra di materiale
    Ultima modifica di zcaioca; 20-12-2006 alle 12:24

  12. #42
    iaiopasq Guest
    ...zio...ma dài!!!

    mi pareva strano che avesse quelle variazioni di colore allucinanti

    Forse se fai tutto di alluminio dissipi anche un pò meglio il calore

  13. #43
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    Personalmente ritengo che per l'estetica che hai voluto dare alla tua realizzazione i VUmeter stonerebbero.

    Concordo con il led blu (che è un bel colore) e basta.

    In subordine: ho letto, ma velocemente, che il modulo di startsoft ha l'uscita per un led.

    Forse con tale uscita si può attivare un led di un colore quando il circuito non è ancora a regime e di un altro quando tutto è pronto.

    Se fosse così si potrebbe usare un led bicolore, rosso quando è in attesa e verde quando tutto è OK (anche il contrario dovrebbe andare bene ).

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  14. #44
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    Il modulo softstart prevede l'utilizzo di un led bicolore o di 2 led a seconda dello switch che si utilizza, e servono a segnalare l'accensione e lo stand-by.

    Non sono sicuro però che serva veramente con 2 trasformatori da 250Va. L'Hypex ne consiglia l'uso con il trasformatore singolo da 500Va (cioè quello che ho io ).

    Io comunque provo senza, se mi salta la luce allora lo aggiungo (ma non credo visto che ho 10 KW), anche perché non è che lo regalano.

  15. #45
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    Piuttosto secondo voi quanti Va sono necessari per i trasformatori?
    Cioè io al momento ho 2 Ucd 400 (ricordo sono 400W su 4 ohm) con 2 trasformatori da 250Va, 1 Ucd 400 con un trasformatore da 500Va e due Ucd 180 (180W su 4 ohm) con un trasformatore da 160Va. Totale 1160Va per 5 canali ad efficienza 92%.

    Mi viene il dubbio che non siano sufficienti, magari dovrei upgradare quello da 160Va, o anche quelli da 250Va.

    Ma insomma quanto Va servono ?


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