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28/06: 101 Flames of inspiration in Dolby Atmos
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Test microfono Maono PD300X con braccio BA37
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Se siete interessati ad acquistare un microfono d'attacco per il podcast recording, il voiceover etc., questo Maono PD300X con braccio BA37 è il prodotto che fa per per voi. Lo abbiamo testato e messo a confronto in Studio con seri competitori e ne è uscito a testa alta.
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  1. #31
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    renato999 ha scritto:
    Quando ascolto, sento i suoni che provengono da dietro con intensità leggermente minore di quelli anteriori, e questo anche in modo diverso secondo le varie frequenze. Comunque le nostre orecchie, sono parecchio omnidirezionali se raffrontate ad un microfono.

    Intendo dire che se dovessi misurare io, non prenderei troppo a cuor leggero la scelta del microfono, come forma di direzionalità, considerato che si misura l'ambiente.

    Volevo chiederti se ETF consiglia particolari modelli, visto che ce ne sono di tutti i tipi, e anche parecchio diversi fra loro come caratteristiche.

    Renato,

    quello che ho ordinato e che sto aspettando è proprio quello che consiglia ETF

  2. #32
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    renato999 ha scritto:
    Guarda che quando i caccia, con tutti i loro sistemi di controllo sofisticati, si beccano un vuoto d'aria o un colpo di vento, la loro "sbandatina" se la fanno eccome, e i controlli intervengono proprio a correggere la sbandatina, come pure in modo minore, durante una qualsiasi virata. In ogni caso quello che voglio far notare è che l'input, è semplice, poi il sistema sarà più o meno complicato secondo le prestazioni dell'aereo, ma anche un ambiente d'ascolto con tutte le sue riflessioncine che si riflettono dappertutto prima di raggiungerci è assai complicato se è per questo, ma la differenza è che l'input è terribilmente più difficile.

    Renato,

    il fatto è che tu non hai capito cos'è l'input o segnale di ingresso.
    Ne approfitto quindi per fare chiarezza: il segnale di ingresso non è composto solo dagli stimoli volontari ma anche da quelli casuali detti disturbi.
    A parte il fatto che la rotta di un aereo non è assolutamente un ingresso quanto, al più, un'uscita! la rotta è quello che si vuole ottenere dal sistema aereo.
    Tralascio quindi i discorsi sulle forze aerodinamiche che si generano su un aereo in volo per dimostrarti la complicatezza del fenomeno per due motivi: non finirei più e qui non c'entra un bel niente.
    C'entra invece il fatto che il caccia sbandi, per capire meglio come funziona un controllore.
    I sistemi do logica di un aereo sono tutti in retroazione e quindi necessitano di "leggere" la sbandata prima di entrare in funzione: i sistemi in retroazione hanno quindi un'inerzia molto maggiore in genere dei sistemi a catena aperta che intervengono a priori.


    renato999 ha scritto:

    Alt! Sarebbe possibile (teoricamente) solo e solamente se ci fosse un sitema di controllo in retroazione con uno o più microfoni ad hoc che monitorano il segnale ricevuto nell'ambiente, correggendo l'input in tempo reale. Senza retroazione sono convinto che non si possa domare perfettamente un sistema audio, pur con qualsiasi budget. Sei d'accordo? E gli equalizzatori non ne fanno uso, per ovvie complicazioni progettuali dovute pricipalmente proprio al delicato input, (gli aerei invece si). Esiste qualcosa di simile (inteso come controllo retroattivo, non come eqalizz) solo nei sub tipo Velodine, ovvero dove il segnale guardacaso è assai più semplice, da monitorare, e da correggere: nelle frequenze bassissime.
    Come ho scritto sopra utilizzare un sistema di retroazione on-line (cioè con continua lettura del'uscita e relativo controllo) penso sia molto molto difficile appunto per l'inerzia del sistema: su un aereo una sbandatina la tolleri, un "pop" ogni 3 secondi su un sistema audio no.
    Ovvio poi che qui non si parla mai di perfezione: ci sono errori di misura, metodo certamente non perfetto, doppia conversione, ecc..ecc..ma solo di raggiungere i risultati migliori possibili così permessi.
    In via teorica qualsiasi sistema è perfettamente domabile, e fare i conti per renderlo lineare è anche semplice.
    Teoricamente progettare un sistema (o correggerne uno con un controllore) che lo renda perfettamente lineare in un certo range di frequenze e in un certo range nel dominio dei tempi è facile: il problema, poi, come al solito è riuscire a realizzare un controllore del genere.
    Si sbatte spesso in costi, tolleranze che si vorrebbero strettissime sui componenti ecc...
    Lo stesso nel sistema audio: i behringer hanno un intervento minimo di 0.5db sulle varie frequenze: ovvio che un risultato perfetto è impossibile (e poi per tanti altri motivi esposti in altri post).
    Se tu mi dai un equalizzatore in cui entro in digitale, con una sorgente con un bus per la correzione del clock interfacciato con l'equalizzatore, supponendo che questo abbia tutti i filtri parametrici e grafici che mi servono, che l'intervento minimo sia piccolo a piacere, potenza di calcolo adeguata, convertitori DAC al meglio e ottimizzati stai sicuro che i risultati saranno molto migliori di quelli attuali, ovviamente limitati dalle capacità di questo equalizzatore.

    renato999 ha scritto:

    Appunto, oltretutto gli equalizzatori sono limitati anche dai costi, rispetto ai controlli sugli aerei... visto che concludevi dicendo che gli aerei stanno su bene dritti, facendo sembrare la cosa altrettanto facile, anzi ancor più facile, per un equalizzatore.


    Ciao
    No, era solo per dire che la cosa in pratica è possibile.
    Il fatto è che tu non credi alla difficoltà di controllo di un caccia: se vuoi ti consiglio qualche libro di aerodinamica non stazionaria e un'idea te la fai
    A parte gli scherzi volevo solo far capire che è possibile controllare sistemi molto più complicati (non tirare fuori il discorso che è in retroazione perchè fenomeni complicatissimi sono controllati in catena aperta guarda caso proprio con un sistema tipo quello che usa ETF).
    Inoltre un aereo in genere viene progettato in un arco di 20 anni: il team che si occupa della logica di volo ha quindi parecchio tempo per ottimizzarla!

  3. #33
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    Michele Spinolo ha scritto:
    i sistemi in retroazione hanno quindi un'inerzia molto maggiore in genere dei sistemi a catena aperta che intervengono a priori.
    ottima ed interessante osservazione
    Ciao
    Giovanni

    Mast a uocchio mast a capuocchio

  4. #34
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    renato999 ha scritto:
    Nell'aereo qualche leggera sbandatina subito corretta (dopo) fuori dalla rotta ideale, credo che l'accettiamo di più.
    Michele Spinolo ha scritto:

    forse non sai che tutti i caccia moderni sono progettati per essere aerodinamicamente instabili, ossia se hanno una piccola "sbandata" questi tendono a uscire completamente d'assetto: in pratica o sono in volo livellato o senza un controllore (che è anche triplicato per sicurezza) non riuscirebbero letteralmente a volare con un pilota umano
    renato999 ha scritto:
    Guarda che quando i caccia, con tutti i loro sistemi di controllo sofisticati, si beccano un vuoto d'aria o un colpo di vento, la loro "sbandatina" se la fanno eccome, e i controlli intervengono proprio a correggere la sbandatina, come pure in modo minore, durante una qualsiasi virata. .
    Michele Spinolo ha scritto:
    C'entra invece il fatto che il caccia sbandi, per capire meglio come funziona un controllore.
    I sistemi do logica di un aereo sono tutti in retroazione e quindi necessitano di "leggere" la sbandata prima di entrare in funzione.
    Mah!... non basta solo dire qualche nozione, bisogna ricollegarle alla logica del discorso. Beh, insomma, si fa solo per scambiarci qualche opinione, nulla di più, e a volte questo aiuta a riflettere (per entrambi e per chiunque) su certi argomenti, però un po' di attenzione...

    L'inizio era: una leggera sbandata (o una leggera deviazione di rotta) la tollero forse più di una leggera deformazione che ci fa cambiare qualche aspetto della riproduzione musicale.

    E dopo qualche "forse non sai che...", più avanti, ma ben lungi dall'essere inserita come una risposta a questo *dilemma* sulla sbandatina tollerata o no, e parlando di difficoltà nel realizzare un controllo retroattivo nel campo audio:
    Michele Spinolo ha scritto:
    Come ho scritto sopra, utilizzare un sistema in retroazione on-line (cioè con continua lettura dell'uscita e relativo controllo) penso sia molto molto difficile appunto per l'inerzia del sistema:su un aereo una sbandatina la tolleri, un "pop" ogni 3 secondi su un sistema audio no.


    Ciao

  5. #35
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    Renato se no nho capito male il tuo esempio è basato su un esempio di equalizzazione in retroazione immediata mentre, sempre ammesso di aver capito bene, in caso contrario Michele domani correggerà, ETF lavora in modo preventivo proprio perchè per equalizzare i 5 canali "live" servono potenze di calcolo non raggiungibili con prodotti che necessariamente devono avere prezzi alla portata di un comune mortale.

    Qundi non vedo perchè Michele dovrebbe essersi smentito
    Si sa che la gente da buoni consigli sentendosi come Gesù nel Tempio
    Si sa che la gente da buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio

  6. #36
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    Michele Spinolo ha scritto:
    il fatto è che tu non hai capito cos'è l'input o segnale di ingresso.
    Ne approfitto quindi per fare chiarezza: il segnale di ingresso non è composto solo dagli stimoli volontari ma anche da quelli casuali detti disturbi.
    A parte il fatto che la rotta di un aereo non è assolutamente un ingresso quanto, al più, un'uscita! la rotta è quello che si vuole ottenere dal sistema aereo.
    Mah, la puoi pensare come vuoi riguardo il fatto se ho capito oppure no; per me l'input (o un input, visto che ti piace essere talvolta pignolo...) può essere considerato la rotta, il giusto assetto, direi meglio la posizione nello spazio nella quale deve trovarsi l'aereo, l'output la posizione nella quale si trova effettivamente, e dovrebbero essere il più possibile coincidenti. Dunque non metterei proprio la rotta fra le uscite, ma come ingresso...

    Se poi la vuoi far più lunga per vedere se ho capito, se non ho capito, se so, se non so, fra gli ingressi metterei sì anche i disturbi, ma aggiungerei pure le correzioni..., che dovrebbero annullare i disturbi... e fra gli input, non mi dimenticherei il segnale che si vuole correggere... così poi anche l'output sarà più chiaro e non un tuttalpiù...

    [Se vuoi apro un thread a parte (o meglio ti posto in pvt) per farti notare, con un po' di "quote", le cose che con più evidenza di altre non hai capito, ovvero quelle che hai compreso dopo, che prima non ti andavano bene, dopo sì, come da quote successivi, e noterai pure che nonostante ciò non ho mai scitto "il fatto è che tu non hai capito". ]

    Comunque ammetto che può essere dura da mandar giù che un pilota automatico, o un circuito di aiuto al pilota, possa essere considerato più difficile di un controllo elettronico sull'acustica ambientale dove viene riprodotto un messaggio musicale hifi . A mio parere, potrebbe essere considerato ragionevolmente facile se si trattasse di correggere "rumori", o tuttalpiù migliorare l'intelligibilità del parlato, ma quando si ha a che fare con un messaggio musicale, il segnale da trattare è talmente "delicato", che ogni piccola "sbandatina", o approssimazione, non sappiamo mai con sicurezza se risulta effettivamente trascurabile, vista appunto l'estrema delicatezza, direi *criticità* del segnale stesso, dell'input, e dell'output che si vuole ottenere, che costituisce appunto la differenza maggiore con il caso di un aereo, o di un più generico macchinario industriale.


    Ciao
    Ultima modifica di renato999; 28-08-2003 alle 07:56

  7. #37
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    renato999 ha scritto:
    Comunque ammetto che può essere dura da mandar giù che un pilota automatico, o un circuito di aiuto al pilota, possa essere considerato più difficile di un controllo elettronico sull'acustica ambientale dove viene riprodotto un messaggio musicale hifi . A mio parere, potrebbe essere considerato ragionevolmente facile se si trattasse di correggere "rumori", o tuttalpiù migliorare l'intelligibilità del parlato, ma quando si ha a che fare con un messaggio musicale, il segnale da trattare è talmente "delicato", che ogni piccola "sbandatina", o approssimazione, non sappiamo mai con sicurezza se risulta effettivamente trascurabile, vista appunto l'estrema delicatezza, direi *criticità* del segnale stesso, dell'input, e dell'output che si vuole ottenere, che costituisce appunto la differenza maggiore con il caso di un aereo, o di un più generico macchinario industriale.
    su questo Renato non concordo perchè lo "strumento" che poi dovrà accorgersi delle differenze - il nostro orecchio - è tutt'altro che preciso o sensibile (ed inoltre non è nemmeno standardizzato in quanto non ci sono due orecchie che sentono uguale... anzi immagino che nemmeno l'orecchio dx e sx della stessa persona siano uguali)

    Il nostro orecchio ha sicuramente un limite fisico entro cui non può più discriminare una differenza di livello e quindi in teoria imho se si riuscisse a lavorare al di sotto di questo limite non potresti più notare differenze nel suono... poi magari serve un equalizzatore con una potenza di calcolo mostruosa e dal costo proibitivo che ne rende antieconomico l'utilizzo ma questo no nsignifica che è impossibile

    ad ogni modo aspettiamo che quei dormiglioni dei nostri esperti domani ci diano una risposta

    p.s. domani andrò da Michele per sentire di persona se vale la pena intraprendere o meno la via dell'equalizzazione.. tutti questi discorsi mi hanno incuriosito e stancato.. meglio una prova sul campo
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  8. #38
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    Guren ha scritto:
    Renato se no nho capito male il tuo esempio è basato su un esempio di equalizzazione in retroazione immediata mentre, sempre ammesso di aver capito bene, in caso contrario Michele domani correggerà, ETF lavora in modo preventivo proprio perchè per equalizzare i 5 canali "live" servono potenze di calcolo non raggiungibili con prodotti che necessariamente devono avere prezzi alla portata di un comune mortale.

    Quindi non vedo perchè Michele dovrebbe essersi smentito
    In questo caso la questione è sulle *famigerate* sbandatine.

    Nell'ultimo quote di Michele la frase che riguarda ciò, è quella evidenziata, ovvero: "su un aereo una sbandatina la tolleri", il resto, come ho scritto, era riferito al discorso sul controllo retroattivo.

    Ora, se ritiene si possa tollerare una sbandatina, non mi dà come prima risposta, (direi con un tono evidente per contestare quanto da ma scritto riguardo le piccole sbandate più facilmente tollerabili ) che forse non so che un caccia è aereodinamicamente instabile, che se sbanda un poco sono guai; poi alla successiva ed esplicita mia affermazione circa il fatto che anche i caccia sbandano un po', la risposta evasiva che la sbandata è utile a capire come funziona un controllore retroattivo; fino a che, quando si parla d'altro, e non più se queste sbandate ci sono, si possono accettare, e quanto si possono accettare, tira fuori "su un aereo una sbandatina la tolleri, mentre ecc ecc....".
    Tutto qua.

    Se poi queste imprecisioni di un controllo di tipo aperto come ETF, su un aereo possano essere controllate a sua volta da un sistema a retroazione, questo è un altro discorso, o un discorso successivo. Possono esserci l'uno, l'altro o entrambi i controlli. Come è un altro discorso che nella pratica un controllo retroattivo nell'audio non è al momento fattibile (e già questo mi fa pensare che un sistema audio non è poi così più semplice di quello di un aereo, ripeto, forse propio perchè il segnale (l'input) è così complesso, se fosse più semplice, o più "grezzo" (tipo rumore) alle nostre orecchie (meno sensibili a riguardo), penso si potrebbe anche fare, con buoni risultati.

    Il punto è -secondo me- che non c'è poi da restare troppo incantati dal fatto che gli aerei vadano così bene utilizzando questi controlli, visto che posso ritenere le eventuali imprecisioni (sbandatine) ben tollerabili fino ad un certo limite, il quale può essere che l'aereo non vibri troppo o non caschi giù, mentre nell'audio questi limiti sono più difficili da definire, ed è più difficile dire se una sbandatina è trascurabile o no.

    Ciao

  9. #39
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    Guren ha scritto:
    su questo Renato non concordo perchè lo "strumento" che poi dovrà accorgersi delle differenze - il nostro orecchio - è tutt'altro che preciso o sensibile (ed inoltre non è nemmeno standardizzato in quanto non ci sono due orecchie che sentono uguale... anzi immagino che nemmeno l'orecchio dx e sx della stessa persona siano uguali)

    Il nostro orecchio ha sicuramente un limite fisico entro cui non può più discriminare una differenza di livello e quindi in teoria imho se si riuscisse a lavorare al di sotto di questo limite non potresti più notare differenze nel suono... poi magari serve un equalizzatore con una potenza di calcolo mostruosa e dal costo proibitivo che ne rende antieconomico l'utilizzo ma questo no nsignifica che è impossibile
    Si e no. Certamente se si riesce ad andare sotto il limite di percezione dell'orecchio, ...nessun problema.




    p.s. domani andrò da Michele per sentire di persona se vale la pena intraprendere o meno la via dell'equalizzazione.. tutti questi discorsi mi hanno incuriosito e stancato.. meglio una prova sul campo
    Bene.

    Se riterrai che l'equalizzatore ha migliorato la resa nel tuo impianto non avrò proprio nulla in contrario.

    Ciao
    Ultima modifica di renato999; 28-08-2003 alle 06:23

  10. #40
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    renato999 ha scritto:
    Mah!... non basta solo dire qualche nozione, bisogna ricollegarle alla logica del discorso. Beh, insomma, si fa solo per scambiarci qualche opinione, nulla di più, e a volte questo aiuta a riflettere (per entrambi e per chiunque) su certi argomenti, però un po' di attenzione...

    L'inizio era: una leggera sbandata (o una leggera deviazione di rotta) la tollero forse più di una leggera deformazione che ci fa cambiare qualche aspetto della riproduzione musicale.

    E dopo qualche "forse non sai che...", più avanti, ma ben lungi dall'essere inserita come una risposta a questo *dilemma* sulla sbandatina tollerata o no, e parlando di difficoltà nel realizzare un controllo retroattivo nel campo audio:




    Ciao
    Renato senti,

    se vuoi parlare di quanto e come sbanda un aereo (instabile, stabile, a propulsione o ad elica) apriamo un altro thread e sarò ben felice di rispondere.

    Un sbandatina è ovvio che è tollerata, ma dire "una sbandatina" o una sbandata capisci che vuol dire tutto o niente.
    Non puoi pretendere che sbandata sia più grande di sbandatina in un discorso del genere: piccolo, grande ecc.. non sono quantificazioni.
    Quindi non è che uso sbandata per dire sbandata grande e sbantatina per dire piccola: semplicemente non rileggo i post per essere coerente con una terminologia che non necessita di coerenza in quanto non quantificabile.
    Comunque ti assicuro che un aereo aerodinamicamente instabile tiene la rotta bene tanto quanto un aereo di linea.

  11. #41
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    renato999 ha scritto:
    Mah, la puoi pensare come vuoi riguardo il fatto se ho capito oppure no; per me l'input (o un input, visto che ti piace essere talvolta pignolo...) può essere considerato la rotta, il giusto assetto, direi meglio la posizione nello spazio nella quale deve trovarsi l'aereo, l'output la posizione nella quale si trova effettivamente, e dovrebbero essere il più possibile coincidenti. Dunque non metterei proprio la rotta fra le uscite, ma come ingresso...

    Se poi la vuoi far più lunga per vedere se ho capito, se non ho capito, se so, se non so, fra gli ingressi metterei sì anche i disturbi, ma aggiungerei pure le correzioni..., che dovrebbero annullare i disturbi... e fra gli input, non mi dimenticherei il segnale che si vuole correggere... così poi anche l'output sarà più chiaro e non un tuttalpiù...

    [Se vuoi apro un thread a parte (o meglio ti posto in pvt) per farti notare, con un po' di "quote", le cose che con più evidenza di altre non hai capito, ovvero quelle che hai compreso dopo, che prima non ti andavano bene, dopo sì, come da quote successivi, e noterai pure che nonostante ciò non ho mai scitto "il fatto è che tu non hai capito". ]

    Comunque ammetto che può essere dura da mandar giù che un pilota automatico, o un circuito di aiuto al pilota, possa essere considerato più difficile di un controllo elettronico sull'acustica ambientale dove viene riprodotto un messaggio musicale hifi . A mio parere, potrebbe essere considerato ragionevolmente facile se si trattasse di correggere "rumori", o tuttalpiù migliorare l'intelligibilità del parlato, ma quando si ha a che fare con un messaggio musicale, il segnale da trattare è talmente "delicato", che ogni piccola "sbandatina", o approssimazione, non sappiamo mai con sicurezza se risulta effettivamente trascurabile, vista appunto l'estrema delicatezza, direi *criticità* del segnale stesso, dell'input, e dell'output che si vuole ottenere, che costituisce appunto la differenza maggiore con il caso di un aereo, o di un più generico macchinario industriale.


    Ciao
    Renato,

    la rotta ideale, cioè quella che il pilota vorrebbe far seguire all'aereo, è la condizione a regime che questo deve raggiungere, mentre la rotta che effettivamente segue è l'output variabile nel tempo.
    I disturbi sono come ingressi, ma vengono distinti da questi perchè non sono controllabili: ossia un ingresso lo decido io in ogni sua forma, mentre sul disturbo non ho nessuna capacità decisionale, prendo quello che arriva.
    Le correzioni (DSP in audio, inclinazioni dei vari alettoni nell'aereo per esempio) non sono ingressi, sono variazioni del sistema (della sua funzione di trasferimento) che quindi variano l'output ma non sono dello stesso genere degli ingressi.
    Il segnale che si vuole correggere (se ti riferisci per esempio a quanto inciso su un CD) è l'unico input fra quelli che hai menzionato


    renato999 ha scritto:

    [Se vuoi apro un thread a parte (o meglio ti posto in pvt) per farti notare, con un po' di "quote", le cose che con più evidenza di altre non hai capito, ovvero quelle che hai compreso dopo, che prima non ti andavano bene, dopo sì, come da quote successivi, e noterai pure che nonostante ciò non ho mai scitto "il fatto è che tu non hai capito". ]
    se ti riferisci alla questione delle sbandate ti ho risposto sopra, se è per altri chiarimenti posta pura qui, però per favore magari datti una riletta a quanto ho scritto nei primi post (mica dico che siano oro colato o che siano chiarissimi, però ritengo che in linea di massima siano corretti): mi sembra strano che se li avessi letti bene avresti questa confusione su cos'è un ingresso, cosa un sistema ecc..

    Riguardo alla complessità non so che dirti: io di aerodinamica ne sto studiando parecchia e ti sto parlando di cose che conosco, se poi non mi credi più che indicarti, se vuoi, dei testi non so che fare.

  12. #42
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    Guren ha scritto:
    Renato se no nho capito male il tuo esempio è basato su un esempio di equalizzazione in retroazione immediata mentre, sempre ammesso di aver capito bene, in caso contrario Michele domani correggerà, ETF lavora in modo preventivo proprio perchè per equalizzare i 5 canali "live" servono potenze di calcolo non raggiungibili con prodotti che necessariamente devono avere prezzi alla portata di un comune mortale.

    Qundi non vedo perchè Michele dovrebbe essersi smentito
    Il fatto dell'equalizzazione in retroazione potrebbe (dico potrebbe perchè non ho info oggettive) presentare problemi dovuti al fatto che i sistemi in retroazione hanno inerzie molto più alte di quelli in catena aperta: i primi devono aspettare l'uscita per correggere, mentre i secondi lo fanno "a priori".
    Ovviamente i due sistemi sono applicabili contemporaneamente, ma penso sia praticamente difficile retroazionare un sistema audio: supponiamo di usare un PC, questo dovrebbe misurare in tempo reale il segnale sonoro, confrontarlo con l'input (quindi dovrebbe avere su disco la canzone che stiamo ascoltando) e variare l'equalizzazione di conseguenza sulle parti successive del segnale sonoro.

  13. #43
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    renato999 ha scritto:
    In questo caso la questione è sulle *famigerate* sbandatine.

    Nell'ultimo quote di Michele la frase che riguarda ciò, è quella evidenziata, ovvero: "su un aereo una sbandatina la tolleri", il resto, come ho scritto, era riferito al discorso sul controllo retroattivo.

    Ora, se ritiene si possa tollerare una sbandatina, non mi dà come prima risposta, (direi con un tono evidente per contestare quanto da ma scritto riguardo le piccole sbandate più facilmente tollerabili ) che forse non so che un caccia è aereodinamicamente instabile, che se sbanda un poco sono guai; poi alla successiva ed esplicita mia affermazione circa il fatto che anche i caccia sbandano un po', la risposta evasiva che la sbandata è utile a capire come funziona un controllore retroattivo; fino a che, quando si parla d'altro, e non più se queste sbandate ci sono, si possono accettare, e quanto si possono accettare, tira fuori "su un aereo una sbandatina la tolleri, mentre ecc ecc....".
    Tutto qua.
    Renato,
    il fatto è che mi sembrava logico che un aereo essendo controllato in retroazione se non avesse una qualche sbandata non avrebbe bisogno di un controllo!
    Il controllo in retroazione (l'ho scritto nei primi post) confronta l'uscita con l'uscita ideale che vorremmo avere e, fissata una soglia di intervento minima, se queste differiscono oltre questa soglia scatta la correzione.
    Quindi una differenza ci deve per forza essere!
    Se impongo la soglia minima in 1/10° avrai una sbandata massima data da questa inclinazione dell'aereo (poi dipende velocità, assetto, ecc..).
    Poi chiamala sbandata, sbandatinam -ona, -issima, come vuoi!

    renato999 ha scritto:

    Se poi queste imprecisioni di un controllo di tipo aperto come ETF, su un aereo possano essere controllate a sua volta da un sistema a retroazione, questo è un altro discorso, o un discorso successivo. Possono esserci l'uno, l'altro o entrambi i controlli. Come è un altro discorso che nella pratica un controllo retroattivo nell'audio non è al momento fattibile (e già questo mi fa pensare che un sistema audio non è poi così più semplice di quello di un aereo, ripeto, forse propio perchè il segnale (l'input) è così complesso, se fosse più semplice, o più "grezzo" (tipo rumore) alle nostre orecchie (meno sensibili a riguardo), penso si potrebbe anche fare, con buoni risultati.

    Il punto è -secondo me- che non c'è poi da restare troppo incantati dal fatto che gli aerei vadano così bene utilizzando questi controlli, visto che posso ritenere le eventuali imprecisioni (sbandatine) ben tollerabili fino ad un certo limite, il quale può essere che l'aereo non vibri troppo o non caschi giù, mentre nell'audio questi limiti sono più difficili da definire, ed è più difficile dire se una sbandatina è trascurabile o no.

    Ciao
    Renato daccordo con questo discorso, ma ti ricordo ancora una volta che, come ho scritto, non si ricerca la perfezione ma il miglior risultato possibile con quello che si ha.
    Ho un sistema che mi permette di correggere in frequenza con una sensibilità di 0.5db? il limite udibile è 0.1db? ovvio che non farò un lavoro perfetto ma cerco di ottenere il meglio da questo.
    Se ricerchi la perfezione ti assicuro che anche la regolazione della temperatura in un frigorifero risulta impossibile!

    Comunque ripeto, questo discorso, che trovo sterile, sul sia più difficile questo o quest'altro mi ha stancato: ma che utilità avraà mai? Sono post che ti dico come la penso (anzi cosa ho studiato) e tu dici che non ci credi.
    Amen!

  14. #44
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    Michele Spinolo ha scritto:
    Renato,
    il fatto è che mi sembrava logico che un aereo essendo controllato in retroazione se non avesse una qualche sbandata non avrebbe bisogno di un controllo!
    Il controllo in retroazione (l'ho scritto nei primi post) confronta l'uscita con l'uscita ideale che vorremmo avere e, fissata una soglia di intervento minima, se queste differiscono oltre questa soglia scatta la correzione.
    Quindi una differenza ci deve per forza essere!
    Se impongo la soglia minima in 1/10° avrai una sbandata massima data da questa inclinazione dell'aereo (poi dipende velocità, assetto, ecc..).
    Poi chiamala sbandata, sbandatinam -ona, -issima, come vuoi!



    Renato daccordo con questo discorso, ma ti ricordo ancora una volta che, come ho scritto, non si ricerca la perfezione ma il miglior risultato possibile con quello che si ha.
    Ho un sistema che mi permette di correggere in frequenza con una sensibilità di 0.5db? il limite udibile è 0.1db? ovvio che non farò un lavoro perfetto ma cerco di ottenere il meglio da questo.
    Se ricerchi la perfezione ti assicuro che anche la regolazione della temperatura in un frigorifero risulta impossibile!

    Comunque ripeto, questo discorso, che trovo sterile, sul sia più difficile questo o quest'altro mi ha stancato: ma che utilità avraà mai? Sono post che ti dico come la penso (anzi cosa ho studiato) e tu dici che non ci credi.
    Amen!

    Sono d'accordo con Michele, e' inutile che Renato continui all'infinito a trovare difetti teorici ( non si finirebbe mai e non porterebbe a niente ) , penso che l'unica cosa saggia sia che faccia anche lui qualche prova e si "confronti" praticamente presentando i risultati che ottiene.

    Sarebbe una discussione molto piu' interessante ed utile.

    Saluti
    Marco

  15. #45
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    Guren ha scritto:

    p.s. domani andrò da Michele per sentire di persona se vale la pena intraprendere o meno la via dell'equalizzazione.. tutti questi discorsi mi hanno incuriosito e stancato.. meglio una prova sul campo
    Invidia !!!!

    X Michele o Microfast

    spero che dopo la necessaria parte teorica tu voglia approffondire la parte pratica,cosi' da capire meglio quanto è user friendly l'ETF .

    grazie


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