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Risultati da 76 a 90 di 127
  1. #76
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    Jan 2002
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    Microfast ha scritto:
    Anche a me piacerebbe, pero' visto il poco tempo ( mi sembra che anche tu non sei messo meglio ) e le risorse necessarie, penso che questo non sia un traguardo dietro l'angolo ..........

    Per il momento comincio a godermi questi "succedanei" della realta' che tutto sommato mi stanno dando soddisfazioni come non mai.

    Quanto al futuro, chi lo sa, non escludo niente.

    Se penso che fino a sei mesi fa mi sembrava di avere il non plus ultra .........

    Saluti
    Marco
    Io conto di avere tutto il necessario per l'inizio dell'anno prossimo, poi mancheranno solo altri 2 diffusori e un finale
    Per ora andrò "solo" con una configurazione PanAmbio (scena sonora di circa 150°), per il PerAmbio aspetterò ancora un po'.

  2. #77
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    Feb 2002
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    1.705
    Bravo Michele,
    se lo metti in piedi lo vengo a sentire: ti procurerai anche le registrazioni, suppongo.
    Anche alcuni amici in USA che hanno avuto modo di ascoltare mi hanno detto meraviglie della cosa, ed è un vero peccato che nessuna major registri alcunchè in B-format.
    Quanto al "disseppellire" una informazione di ambienza dal mero segnale stereofonico, mi pare che il risultato sia comunque inferiore: più o meno mi aspetto una qualcosa analogo ai DSP Yamaha, ma non ho letto ancora tutto approfonditamente e siccome mi pare tu ti sia già digerito il tutto vorrei il tuo parere, se possibile.
    Ne facciamo un thread specifico?

    Ciao,
    Andrea
    ...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...

  3. #78
    Data registrazione
    Jan 2002
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    andrea aghemo ha scritto:
    Bravo Michele,
    se lo metti in piedi lo vengo a sentire: ti procurerai anche le registrazioni, suppongo.
    Anche alcuni amici in USA che hanno avuto modo di ascoltare mi hanno detto meraviglie della cosa, ed è un vero peccato che nessuna major registri alcunchè in B-format.
    Quanto al "disseppellire" una informazione di ambienza dal mero segnale stereofonico, mi pare che il risultato sia comunque inferiore: più o meno mi aspetto una qualcosa analogo ai DSP Yamaha, ma non ho letto ancora tutto approfonditamente e siccome mi pare tu ti sia già digerito il tutto vorrei il tuo parere, se possibile.
    Di B-Format purtroppo c'è poco o niente, ma diversi CD sono codificati UHJ che è già qualcosa.
    L'idea è comunque questa:

    -step 1: Partire con CD, SACD, DVD-A sfruttando il PanAmbio per i due canali frontali, ed integrare il tutto con un array di riverbero. Con i CD l'ambienza è ottenuta tramite impulsi 3D di alcuni ambienti, mentre con le sorgenti multicanale in parte con i canali surround, in parte sempre tramite convoluzione con impulsi 3D

    -step 2: Passare al PerAmbio per le sorgenti multicanale. Queste hanno tutte le informazioni necessarie per coprire i 360° attorno all'ascoltatore, e l'ambienza la ricreerei sempre con impulsi 3D (che possono ricreare un campo sonoro su 4pi steradianti attorno all'ascoltatore).
    Qui però c'è bisogno di aiuto, o arrivo fra anni!

    andrea aghemo ha scritto:

    Ne facciamo un thread specifico?
    Ok, ma solo su forum DUCL!

  4. #79
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    Aug 2002
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    Tanto la raffinatezza e la naturalità di un suono analogico non lo troverete mai con i vostri metodi digitali. Microfast potrei sapere le misure delle casse principali dalle pareti e dal punto d'ascolto?
    Ciao Mirko

    Impianto

  5. #80
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    Mirko ha scritto:
    Tanto la raffinatezza e la naturalità di un suono analogico non lo troverete mai con i vostri metodi digitali. Microfast potrei sapere le misure delle casse principali dalle pareti e dal punto d'ascolto?
    Mirko, l'affermazione mi sembra un po' assolutistica, un po' da tempi della...


  6. #81
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    Aug 2002
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    stazzatleta ha scritto:
    Mirko, l'affermazione mi sembra un po' assolutistica, un po' da tempi della...

    ...Pietra.
    Non si inventa niente che non hai dalla sorgente e anche se lo inventi non di da la stesse sensazioni. Credevo si parlasse di caratteristiche riprodotte da un buon posizionamento dei diffusori e non da un programma impostato su un DSP. Per questo chiedo spiegazioni a Microfast, dopodichè posso togliere anche il disturbo.
    Ciao Mirko

    Impianto

  7. #82
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    Mirko ha scritto:
    Tanto la raffinatezza e la naturalità di un suono analogico non lo troverete mai con i vostri metodi digitali. Microfast potrei sapere le misure delle casse principali dalle pareti e dal punto d'ascolto?
    Dal pannello posteriore al muro di fondo 1,5 mt., dal centro dei trasduttori alle pareti laterali 70cm., dai diffusori al punto di ascolto 3,3mt.

    Saluti
    Marco

  8. #83
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    Mirko ha scritto:

    Non si inventa niente che non hai dalla sorgente ..........
    Mirko,
    tutta (e dico tutta) l'ambienza e profondità che senti nel tuo impianto è inventata, letteralmente, dall'interazione diffusore ed ambiente, che può essere più o meno felice, nel tuo caso, a detta tua, è particolarmente azzeccata, ma è una combinazione di fattori.
    Che la sorgente sia analogica o digitale non c'entra un tubo: l'interazione diffusore ambiente è l'unica voce responsabile del senso di spazialità che possiamo avvertire nei nostri ascolti.

    Ciao,
    Andrea
    ...Una scrivania pulita ed ordinata e` il primo sintomo di una mente malata...

  9. #84
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    andrea aghemo ha scritto:
    Mirko,
    tutta (e dico tutta) l'ambienza e profondità che senti nel tuo impianto è inventata,
    Andrea, ma durante la ripresa, il suono riflesso catturato dai microfoni che fine fa quando viene riprodotto ?

    Saluti
    Marco

  10. #85
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    Marco,
    quasi mai le registrazioni sono condotte in modo da riproporre l'ambienza del segnale originario, e il suono che viene catturato dai microfoni dipende anche dal tipo di microfono utilizzato (cardioide, ipercardiode, etc): la percentuale di suono riflesso contenuto nelle registrazioni è spesso risibile, e quando c'è non è stato catturato con l'intenzione di riproporre l'ambienza dell'evento originale.

    Che io sappia sono pochissime le registrazioni che erano state fatte in tale ottica, e quandanche non è che una misera riproposizione del segnale originale (se cerco di catturare l'orchestra, non catturerò il suono riflesso e viceversa).
    E' il limite della stereofonia, piaccia o non piaccia il discorso.


    Ciao,
    Andrea
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  11. #86
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    Rimane poi sempre valida, credo, la mia riflessione postata all'inizio.

    Se si tratta di registrazioni in studio, buonanotte all'ambienza.

    Si può benissimo aver registrato un organo elettronico in studio in quasi totale assenza di riverbero ed avergli poi aggiunto degli effetti tali da far sembrare l'esecuzione all'interno di una chiesa, il giorno dopo aver tolto l'organo e, nello stesso punto dello studio, averci messo il chitarrista e in fase di mix-down averlo inserito alla sinistra.

    All'ascolto del cd/vinile possiamo sistemare le nostre casse anche capovolte e appese al soffitto, se quella è la posizione che per noi ricrea la migliore ambienza dell'evento in fase di ripresa, sarà solo e sempre un gusto personale, ma non ricreeremo nulla di reale.

    Discorso diverso, a volte, può essere fatto per gli eventi dal vivo, se sono stati ripresi con tecniche rigorosamente a due microfoni, collocati opportunamente.

    In questo caso si riuscirà ad ricreare meglio la disposizione 2D della scena, non credo molto di più.

    Le informazioni relative alla profondità, registrate e presenti, usciranno dai diffusori e se ne andranno in giro per la stanza assieme al tutto il resto, ma nulla dirà al nostro orecchio che quelle sono le informazioni da trattare come profondità, se non una diferenza di livello, che può essere interpretata inconsciamente come strumento più distante.

    Le tecniche muticanali potrebbero offrire molto di più in tale senso, anche qui per eventi dal vivo, con 2 micro per i frontali e altri due rivolti verso le spalle degli esecutori, per riprendere solo i riverberi vari.

    In questo modo si potrebbe già, forse, ricreare maggiormente l'ambienza.

    Ma finchè il multicanale verrà usato per incisioni da studio (vedasi quanto detto prima) o per registrare il pianoforte davanti e la chitarra dietro, sicuramente l'ambienza la possiamo salutare.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  12. #87
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    nordata ha scritto:
    Rimane poi sempre valida, credo, la mia riflessione postata all'inizio.

    Se si tratta di registrazioni in studio, buonanotte all'ambienza.

    Si può benissimo aver registrato un organo elettronico in studio in quasi totale assenza di riverbero ed avergli poi aggiunto degli effetti tali da far sembrare l'esecuzione all'interno di una chiesa, il giorno dopo aver tolto l'organo e, nello stesso punto dello studio, averci messo il chitarrista e in fase di mix-down averlo inserito alla sinistra.

    All'ascolto del cd/vinile possiamo sistemare le nostre casse anche capovolte e appese al soffitto, se quella è la posizione che per noi ricrea la migliore ambienza dell'evento in fase di ripresa, sarà solo e sempre un gusto personale, ma non ricreeremo nulla di reale.

    Discorso diverso, a volte, può essere fatto per gli eventi dal vivo, se sono stati ripresi con tecniche rigorosamente a due microfoni, collocati opportunamente.

    In questo caso si riuscirà ad ricreare meglio la disposizione 2D della scena, non credo molto di più.

    Le informazioni relative alla profondità, registrate e presenti, usciranno dai diffusori e se ne andranno in giro per la stanza assieme al tutto il resto, ma nulla dirà al nostro orecchio che quelle sono le informazioni da trattare come profondità, se non una diferenza di livello, che può essere interpretata inconsciamente come strumento più distante.

    Le tecniche muticanali potrebbero offrire molto di più in tale senso, anche qui per eventi dal vivo, con 2 micro per i frontali e altri due rivolti verso le spalle degli esecutori, per riprendere solo i riverberi vari.

    In questo modo si potrebbe già, forse, ricreare maggiormente l'ambienza.

    Ma finchè il multicanale verrà usato per incisioni da studio (vedasi quanto detto prima) o per registrare il pianoforte davanti e la chitarra dietro, sicuramente l'ambienza la possiamo salutare.

    Ciao
    Sicuramente e' come dici, pero' all'atto pratico, con il passaggio da B&W a JMLAB mi sono dovuto ricredere.

    Mai avrei immaginato un risultato simile, sara' inventato non lo metto in dubbio, ma non e' la stessa forzatura introdotta per fare un esempio dal DTS neo o dal Dolby Prologic2 che provi, dici che bello e poi lo spegni ...., ma una ricostruzione scenica che va a braccetto con la registrazione, almeno questa e' la mia sensazione.

    Se prima ascoltavo lo stereo con sufficienza ricercando il multicanale, ora non dico che la cosa si sia ribaltata, ma lo stereo mi soddisfa assai, non l'avrei mai detto .......

    Provare per credere ........, se vuoi venire a trovarmi mi dici che ne pensi

    Saluti
    Marco

  13. #88
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    Non metto in dubbio che diffusori diversi ricreiino un'immagine diversa, quanto meno ogni diffusore ha un proprio diagramma di irradiazione che, a parità di ambiente, sicuramente contribuisce a ricreare l'immagine stereo in modo diverso (per non parlare di fase ecc.).

    Quanto io sostengo è che mi sembra un esercizio inutile il cercare di ricreare "LA" scena quando questa non esiste in partenza.

    Il ricreare "una" scena in cui i vari strumenti siano ben identificabili e, possibilmente ancorati allo stesso punto e non vaghino per la stanza, è un'altra cosa.

    Credo che qui si stesse parlando della prima ipotesi, ad esempio cercando collocazioni in cui il tale strumento è posizionato "giustamente" alle spalle di un altro, mentre cambiando la disposizione lo stesso strumento "è posizionato più avanti"; questa è solo una questione di gusti, non di vera scena; sempre con le premesse del mio post precedente.

    Ciao
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).

  14. #89
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    andrea aghemo ha scritto:
    Mirko,
    tutta (e dico tutta) l'ambienza e profondità che senti nel tuo impianto è inventata, letteralmente, dall'interazione diffusore ed ambiente, che può essere più o meno felice, nel tuo caso, a detta tua, è particolarmente azzeccata, ma è una combinazione di fattori.
    Sono d'accordo in parte, dipende molto dalle casse.

    Che la sorgente sia analogica o digitale non c'entra un tubo: l'interazione diffusore ambiente è l'unica voce responsabile del senso di spazialità che possiamo avvertire nei nostri ascolti
    Ho provato con il cd di mia figlia ma il suono era da elettrocardiogramma piatto----------------------------------------
    Ciao Mirko

    Impianto

  15. #90
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    @ Marco (come ultimo esempio), ma anche per tutti.

    Quando ritenete, per chiarezza, di dover quotare un messaggio, riportate solo le frasi più significative, non l'intero messaggio.

    La leggibilità della discussione ne guadagnerà (ed i possessori di collegamenti lenti ringrazieranno).

    Grazie e ciao.
    Ultima modifica di Nordata; 08-11-2005 alle 17:41
    "Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).


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