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Risultati da 31 a 45 di 99
Discussione: Controlli di tono: li usate?
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24-11-2012, 16:31 #31
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Esatto.
C'è anche da dire che nessuno dei miei quasi mille cd presenta dei difetti tanto vistosi. Tutt'al più ci possono essere delle registrazioni storiche che suonano piuttosto asciutte e povere di armoniche. Ma anche quelle le preferisco così... senza intervenire.
Queste son cose che servono per "rifinire" il suono di un impianto o, tutt'al più, equalizzarlo leggermente qualora ne avesse bisogno. Punto.
Non è che si possano cambiare i cavi a seconda del cd che si sta ascoltando (se è questo che intendevi)TV: Panasonic 55ST60 - Lettore BR/SACD: Marantz UD7006 - Lettore cd: Audio Analogue "Fortissimo" by Airtech - Ampli integrato: Naim Superuniti - Diffusori: Tandberg Studio Monitor
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24-11-2012, 16:42 #32
Quindi esistono degli accessori, passivi, che riescono ad equalizzare la risposta complessiva, ovvero riescono ad identificare dove è necessario l'intervento e di quanto questo deve essere: un aumentino qui, una limatura là, un altro aumento magari un po' più consistente in un altro punto della gamma, il tutto per sovrapporsi e controbilanciare la risposta originale.
Cose veramente da lasciare allibiti, non sapevo si fosse già arrivati a questi risultati, ultima frontiera delle nanotecnologie? Un prodotto che si adatta alle circostanze modificando le proprie caratteristiche in modo opportuno; il tutto, ovviamente, senza introdurre effetti collaterali negativi.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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24-11-2012, 17:25 #33
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Certo che no e non intendevo quello, mi pare logico, e questa ironia pungente la trovo fuori luogo.
Che poi cavi e punte (e altro) servano anche a rifinire l'equilibro timbrico di una catena hi-fi (in questo senso ho usato il termine "equalizzare" sperando che non venissi preso alla lettera), è cosa assodata dai più.TV: Panasonic 55ST60 - Lettore BR/SACD: Marantz UD7006 - Lettore cd: Audio Analogue "Fortissimo" by Airtech - Ampli integrato: Naim Superuniti - Diffusori: Tandberg Studio Monitor
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24-11-2012, 18:30 #34
Siamo su un forum tecnico, se si usano termini tecnici ben precisi in che modo andrebbero presi, ad occhio? (Per "equalizzatore" si intende sempre un ben preciso dispositivo con ben precise caratteristiche).
Tra l'altro ho letto, sempre in questo forum e più di una volta, consigli proprio in questo senso: usa il tal (cavo, punta, presa) e vedrai che quella risonanza scompare, che le voci emergeranno, ecc. ecc.
Questi non sono ritocchini (qualsiasi cosa si intenda).
Comunque non sono ironico, cerco di mettermi allo stesso livello di questi consigli.
Ho però una curiosità.
Non si accetta l'uso di circuiti come quello di cui stiamo discutendo perchè introducono alterazioni nel segnale (quali che siano), bene, pertanto è meglio usare un qualche altro accessorio per ottenere dei risultati analoghi.
Ma questo "accessorio" (quale che sia pure lui) introduce una variazione nel segnale (altrimenti non farebbe e non servirebbe a nulla).
Ma perchè allora la variazione introdotta da un circuito di tono o circuiti simili è "cattiva", mentre quella introdotta da una punta o da un cavo è invece "buona", se è il risultato finale complessivo quello che conta (almeno a mio parere) cosa importa come lo si ottiene?
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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24-11-2012, 22:55 #35
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Io, ad esempio, ho avuto diversi amplificatori con esclusione del circuito di correzione dei toni, eppure tutta questa differenza tra toni in posizione flat o toni disinseriti non l'ho mai sentita. Quando avevo il Marantz pm 5004 usavo invece il loudness, perché a bassi livelli
di ascolto, mi permetteva di avere un suono piu corposo e caldo, cosa che prediligo. Quindi, senza andare sullo scontro frontale, ritengo piu che ragionevole agire sui controlli di tono per compensare dei difetti nella registrazione o piccoli problemi di acustica ambientale, oppure piu semplicemente per affinare il suono al puro gusto personale, pur rispettando comunque tutti coloro che prediligono preservare il piu possibile la purezza del segnale escludendo il controllo dei toni.Giradischi Technics SL2000 Testine Audiotechnica AT 95E- Shure M97Xe ,M92E,V15V, Me95ED, Ortofon Super OM10 - Lettore Cd Cambridge A. Azur 351C - Dac Cambridge Audio DacMagicPlus - Amplificatore Cambridge A. Azur 651A - Diffusori Cambridge A. Sirocco S70 - Subwoofer Boston SW250, Registratore a cassette Teac V5010
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25-11-2012, 20:24 #36
Io li uso per un ascolto a basso volume specie con i pezzi anni 70/80 e non me ne vergogno!
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26-11-2012, 17:00 #37
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Saluti,
concordo con quanto dice nordata, indipendentemente da come si interviene nel modificare la "percezione" del segnale, si introduce una variazione. Quindi perchè non farlo con i controlli di tono (se a proprio gusto migliorano la percezione).
Se fino a 20/30 anni fà gli integrati e pre dotati di controlli di tono (come pure gli equalizzatori veri e propri) se pure miglioravano la situazione, vuoi per problemi di ambiente o per "rattoppare" registrazioni non proprio eccelse, introducevano anche spiacevoli (ed udibili) fruscii (rumore bianco di fondo) e distorsioni (agli estremi opposti acutissimi e estermamente basse frequenze), di questo posso testimoniare per esperienza diretta con materiale Outline (equalizzatori parametrici) e Sae (Integrati e pre) che ho avuto.
Oggi, almeno sugli integrati e pre di un certo pregio le circuitazioni dedicate ai controlli di tono mi sembrano decisamente migliori rispetto a quelle del materiale più datato (ho ascoltato personalmente materiale Luxman e Accuphase ma anche senza andare sul materiare "hiend" il mio pre Marantz SC11S1) che anche con i controlli di tono inseriti (ovviamente senza esagerare) non fanno apprezzare controindicazioni...........per mè è rimasta la "nomea" negativa dei controlli di tono solo per per le vecchie esperienze ma direi che almeno su questo si sono fatti passi avanti.........
Questo almeno a mio modo di vedere.
Francesco__________________________________________________ _______________________________________
pre Marantz SC11, finale Marantz SM11, gira Gyrodec MK5, braccio Morsiani CM1, pickup Benz Ace (0,4mv), prephono Aqvox CI2, Sacd Sony, diffusori Jensen S500 (SP, cassa chiusa, quattro altoparlanti, tre vie), cablaggio sia in potenza che in segnale in rame smaltato litz Morsiani.
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27-11-2012, 10:17 #38
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In effetti, state sollevando una problematica che io sento molto...
ovvero quello delle registrazioni equalizzate per essere sentite bene su impianti di qualità bassa, o per le radio.
Ciò costituisce per me un problema, perchè alcune incisioni le sento meglio con il lettore mp3 (quando vado a correre) che con lo stereo di casa...
Ad esempio, "on an island" di Gilmour nel mio stereo suona gonfio, mentre un cd di Shania Twain suona troppo leggero o povero di bassi.
Sono convinto che la colpa sia da attribuire all'incisione, perché album come "Jazz at the pawnshop" oppure i brani di Diana Krall suonano equilibrati, ma ciò mi crea comunque fastidio.
Per questo, anche sei inizialmente ero molto combattuto, quando mi serve sblocco il tasto "direct" e faccio qualche leggera aggiustatina.
Che poi sia vergognoso il fatto che molti album suonano meglio sull'mp3 che su un impianto decente, questo è un altro fatto, così come è vergognoso che la loro dinamica stia diminuendo sempre di più...
ma avete provato a sentire delle incisioni CD datate? ad esempio ho dei vecchi cd dei dire straits, sono incisi con un volume molto più basso di quanto si faccia ora, e onestamente li trovo migliori degli attuali sia come dinamica che come naturalezza del suono...
Siamo dei vinti della loudness war...Ultima modifica di alby76; 27-11-2012 alle 10:21
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27-11-2012, 12:43 #39
Per le radio, no.
La maggior parte utilizzano infatti appositi apparecchi che svolgono varie funzioni e studiati appositamente per il broadcasting (ad esempio la serie Optimod della Orban, uno dei nomi più famosi).
Sono dei compressori/limitatori/equalizzatori regolabili in tutti i parametri ed impostabili a piacimento, che permettono di ottenere un sound particolare che può diventare distintivo di una certa emittente, magari settato anche in base al tipo di musica che la radio trasmette solitamente, molte volte incorporano anche il generatore mpx per la codifica stereo; sui manuali d'uso vengono date anche indicazioni per i vari generi musicali e da cui partire per crearsi il proprio sound. (Vi assicuro che c'è da sbizzarrirsi e divertirsi nel regolarli).
Anche qui va tenuto conto di come e dove verrà ascoltata poi la trasmissione e ci si regola di conseguenza.
Ciao"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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27-11-2012, 13:55 #40
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In effetti, incosciamente avevo capito che le emittenti radio costriuscono il proprio sound: quando la radio perde la sintonia, riconosco l'emittente da me preferita dal "profilo" secondo cui trasmette la musica.
Con profilo intendo un mix di filtraggio, livello di tx, dinamica.
Allora non sono pazzo
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27-11-2012, 15:56 #41
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Quoto Nordata su tutta la linea.
I controlli di tono non vanno bene, invece cercar di equalizzare tramite cavi, punte, cubetti e palle da centinaia/migliaia di euro è davvero da astuti audiofili...
Con il risultato che, 'aprendo' o 'chiudendo', la catena rimarrà sempre e comunque 'aperta' o 'chiusa' anche con software che avrebbero bisogno di un trattamento diametralmente opposto. Naturalmente, si potrà sempre rimediare con il successivo cambio di cavi...
Preciso che non posseggo amplificatori con controlli di tono.
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27-11-2012, 16:08 #42
Sul mio ampli ho i toni e li uso senza problemi
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27-11-2012, 17:08 #43
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Cavi (attenzione: i cavi non sono accessori), punte e quant'altro, se mal utilizzati fanno più danni dei controlli di tono. Così come dei controlli di tono su ampli esoterici (sempre che si trovino
...a proposito vi siete mai chiesti perchè la maggior parte dei pre e ampli di alto livello non li hanno?) possono degradare il suono in maniera praticamente inudibile.
E' anche vero che le punte sotto i diffusori (tanto per fare un esempio) non vengono attraversate dal segnale come invece succede ai potenziometri. E' un approccio più purista che a me piace di più.
Una volta che ho ottimizzato l'impianto - anche con l'ausilio di questi accessori - non ho mai, e sottolineo MAI, sentito il bisogno dei controlli di tono.
Per rispondere a alby76: "on an island" di Gilmour, nel mio impianto, suona benissimo. Se hai problemi con quel disco secondo me l'impianto non è messo a punto (ovviamente il discorso include anche l'ambiente in cui suona, il posizionamento dei diffusori, ecc...).Ultima modifica di enrikon; 27-11-2012 alle 17:12
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27-11-2012, 19:35 #44
Per dirla in termini terra terra: perchè certi costruttori seguono la massima di "legare l'asino dove vuole il padrone".
Il "padrone" in questo caso è il potenziale acquirente che, a sua volta, segue la moda del momento.
Poichè ad un certo punto qualche guru ha tirato fuori la storia dei controlli di tono inutili e dannosi e, di conseguenza, un certo tipo di audiofilo ha stabilito che un prodotto per essere veramente Hi-End non deve averli, anzi, se il pre è una scatola vuota, possibilmente molto, molto costosa, è meglio, i costruttori si sono detti "OK, accontentiamoli, noi ci risparmiamo anche qualche spicciolo e senza i controlli il prodotto ha subito una classificazione superiore".
possono degradare il suono in maniera praticamente inudibile
CiaoUltima modifica di Nordata; 27-11-2012 alle 19:41
"Da secoli si sa che occorre eliminare la componente soggettiva per riuscire a stabilire quale sia l'effettiva causa di un effetto, o se l'effetto ci sia davvero stato; solo persone terze e indipendenti, e il mascheramento del trattamento (doppio cieco), possono evitare di restare vittima degli autoinganni della coscienza e dell'inconscio" (E. Cattaneo - Unimi - regola n.7 di 10 sul "Come evitare di farsi ingannare dagli stregoni" - La Repubblica 15/10/2013).
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27-11-2012, 19:42 #45
Io li ho sempre usati ( toni o loudness), anche con Quad pre+ fin e B&W 1800
e con Mara 6004 e B&W 684;
chi mi spiega come mai, ora che ho delle B&W 603 S2 di 10 anni fa con Mara 6004
non li devo + usare x aumentare i bassi,
anche a basso vol, sia con CD che con Tv o radio o vinili...? grazie.Marantz PM 6004 amp / B&W 603 S2 / B&W 610 sub / Philips CD 624
Dual CS 506 gira / Shure M 97XE testa / Panasonic PX 70 EA plasma