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Crossover elettronico: seconda parte
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Scissione | stagione 2 | la recensione
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Risultati da 136 a 142 di 142
  1. #136
    Data registrazione
    Jan 2002
    Località
    Inveruno (MI) Italy
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    10.624

    Esatto,

    Piu' la frazione e' piccola piu' la banda e' stretta, vedo che hai capito.

    Continua cosi' senza fretta.

    Saluti
    Marco

  2. #137
    Data registrazione
    Jul 2002
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    3.507
    un piccolo up per non aprire un altro thread
    Ciao
    Giovanni

    Mast a uocchio mast a capuocchio

  3. #138
    Data registrazione
    Apr 2003
    Località
    Milano
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    816
    Microfast ha scritto:
    Gianni,

    Sono lieto che finalmente oltre al sottoscritto qualcuno parli di questo argomento e chiamato in causa rispondo volentieri.

    Per il momento parlero' solo dei problemi in bassa frequenza, i piu' devastanti ( in particolar modo se si usa un subwoofer ) e comuni in tutti o quasi gli ambienti domestici.

    Per togliere le risonanze in bassa frequenza che inutile negarlo sono un problema diffuso e difficilmente risolvibile con i normali trattamenti dell'ambiente ci sono ormai strumenti economici ( sotto i 200 Euro ) e dai risultati formidabili ; quindi eccovi alcuni consigli che spero apprezzerete :

    Per chi non puo' spendere cifre esagerate comincero' con il consigliare di utilizzare cinque satelliti preferibilmente uguali o perlomeno molto simili, tagliandoli a circa 80 Hz. settando il propio decoder su small ; in questo modo le frequenze di tutti i canali sotto tale frequenza ( che come sapete non sono direzionali ) vengono inviati al solo subwoofer insieme al canale LFE.

    Questo pur scegliendo prodotti di ottima qualita' ci permettera' un buon risparmio.

    Ad esempio con delle B&W Nautilus 805 avrete fino a 80Hz. una resa molto simile a quella delle costosissime 801 ( ed infatti i trasduttori per medi e acuti sono molto simili ) ad una frazione del costo e con un ingombro minimo.

    Con parte del risparmio si prendera' un subwoofer valido e cosa importantissima in questo modo tutti o almeno buona parte dei problemi di risonanze le avremo concentrate sul solo subwoofer.

    Per eliminarle useremo un equalizzatore parametrico digitale che in realta' altro non e' che un DSP opportunamente programmato per realizzare diversi filtri digitali parametrici programmabili.

    L'apparecchio da meno di 200 Euro di cui parlavo e' il Feedback Destroyer Pro DSP1124P della Behringer che ha queste caratteristiche :

    E' bicanale ( quindi utilizzabile addirittura per due subwoofer ), ha ben 12 filtri parametrici per canale completamente programmabili con 31 frequenze base ( terzi d'ottava da 20 Hz. a 20 KHz. ) ma sintonizzabili finemente in su ( fino a +10 ) ed in giu' ( fino a -9 ) a passi di 1/60 di ottava, q variabile ( larghezza di banda ) da 1/60 di ottava a 2 ottave, ed intervendo da + 16 dB a -48 dB.

    Frequenza di campionamento 46 Khz. ( per le frequenze che interessano a noi addirittura esagerato ) e convertitori A/D e D/A a 24 bit.

    Ingressi ed uscite utilizzabili sia in modo sbilanciato ( normale )che bilanciato ( utilissimo per collegare sub che prevedono tali ingressi e che in caso di cavi molto lunghi eviterebbero rumori e disturbi vari ).


    Pur essendo ottimi apparecchi in questo caso la timbrica ( a queste frequenze la sensibilita' dell'orecchio umano e' assai bassa ) non e' un problema di primaria importanza.

    Serve altro ?

    Saluti
    Marco
    Mi fa sorridere quotare Marco dopo così tanto tempo, ma vorrei raccontarvi la mia esperienza, mi scuso sin d'ora se la cosa sembrerà elementare...

    Come sapete ascolto musica con il sub, come diffusori utilizzo le proac studio 100.

    Inizialmente utilizzavo un pre audio video (Rotel rsp985), che in caso di utilizzo del sub in ascolto di musica tagliava obbligatoriamente i satelli ad 80 hz.

    Come sub utilizzavo un AE108 che sintetizzando fa tutto quello che non deve fare un sub.

    Con l'esperienza di quest'ultimo ho cercato un sub che per progetto tende a ridurre i problemi di risonanza il Rel Storm III.

    Utilizzandolo in configurazione con il Rotel e tagliato a 90 hz (ricordo i satelliti erano tagliati a 80) c'era una notevole sensazione di buco alle medio basse.

    Per spiegarmi meglio, con dischi tipo Amandla di Miles Davis traccia 3 il giro di basso che si sente a circa metà pezzo perdeva tutta la sua esplosività.
    La senzazione era costante anche ruotando la fase di 180°.

    In seguito con l'inserimento di un ampli integrato ho modificato completamente la taratura, ora i satelliti lavorano a gamma intera ed il sub risulta tagliato a 42 hz con fase invertita.

    Non posso certo dire di avere risolto il problema ma così mi sembra che il tutto sia nettamente più integrato, inoltre il sub è molto poco identificabile.

    Per concludere i satelliti non danno segnali di cedimento neache con i picchi più duri.
    Ritengo che il tutto stia in piedi poichè le studio 100 non sono adeguate alla riproduzione di freq. bassissime per evidenti limiti fisici, ed il taglio del sub (12db) è probabilmente quello che meglio si addice per la gamma riprodotta naturalmente dalle proac.

    Mi piacerebbe molto provare qualche apprecchio che consenta la variazione continua della fase, ovviamente per adottarlo con il sub, a mio parere le inversioni "secche" di 180° presenti su quasi tutti i sub non sono suff. per ottenere una valida integrazione con i restanti diffusori.

    Ciao.
    Ivan

  4. #139
    Data registrazione
    Jan 2002
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    Inveruno (MI) Italy
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    10.624
    ivan ha scritto:
    Mi fa sorridere quotare Marco dopo così tanto tempo, ma vorrei raccontarvi la mia esperienza, mi scuso sin d'ora se la cosa sembrerà elementare...

    Come sapete ascolto musica con il sub, come diffusori utilizzo le proac studio 100.

    Inizialmente utilizzavo un pre audio video (Rotel rsp985), che in caso di utilizzo del sub in ascolto di musica tagliava obbligatoriamente i satelli ad 80 hz.

    Come sub utilizzavo un AE108 che sintetizzando fa tutto quello che non deve fare un sub.

    Con l'esperienza di quest'ultimo ho cercato un sub che per progetto tende a ridurre i problemi di risonanza il Rel Storm III.

    Utilizzandolo in configurazione con il Rotel e tagliato a 90 hz (ricordo i satelliti erano tagliati a 80) c'era una notevole sensazione di buco alle medio basse.

    Per spiegarmi meglio, con dischi tipo Amandla di Miles Davis traccia 3 il giro di basso che si sente a circa metà pezzo perdeva tutta la sua esplosività.
    La senzazione era costante anche ruotando la fase di 180°.

    In seguito con l'inserimento di un ampli integrato ho modificato completamente la taratura, ora i satelliti lavorano a gamma intera ed il sub risulta tagliato a 42 hz con fase invertita.

    Non posso certo dire di avere risolto il problema ma così mi sembra che il tutto sia nettamente più integrato, inoltre il sub è molto poco identificabile.

    Per concludere i satelliti non danno segnali di cedimento neache con i picchi più duri.
    Ritengo che il tutto stia in piedi poichè le studio 100 non sono adeguate alla riproduzione di freq. bassissime per evidenti limiti fisici, ed il taglio del sub (12db) è probabilmente quello che meglio si addice per la gamma riprodotta naturalmente dalle proac.

    Mi piacerebbe molto provare qualche apprecchio che consenta la variazione continua della fase, ovviamente per adottarlo con il sub, a mio parere le inversioni "secche" di 180° presenti su quasi tutti i sub non sono suff. per ottenere una valida integrazione con i restanti diffusori.

    Ciao.
    Questo non fa che confermare quanto sia critica l'integrazione tra sub e gli altri diffusori.

    Infatti e' l'ultima cosa che sono riuscito a risolvere direi ormai definitivamente dopo una lunga lotta e cocenti delusioni, e questo lasciando i filtri del sub completamente disinseriti e con un bass management autocostruito ( non quello del Denon ).

    Neanche a farlo apposta ho risolto completamente proprio quando sono riuscito ad usare ETF ........... ( piu' volte nei post vecchi ho detto che non si riusciva strumentalmente, ma ormai e' acqua passata: bassi controllati e secchi ma dinamici come mai avrei sperato ).

    Aggiungo poi che e' importantissimo settare i delay tra i vari canali con precisione al mS. per compensare le differenze tra i diffusori rispetto al punto di ascolto .

    Saluti
    Marco

  5. #140
    Data registrazione
    Jan 2002
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    6.153
    Gianni Wurzburger ha scritto:
    un piccolo up per non aprire un altro thread
    Gianni il thread a cui pensavo io era una sorta di raccolta di teoria e pratica sull'equalizzazione, diverso da questo.

  6. #141
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    816
    Microfast ha scritto:
    Questo non fa che confermare quanto sia critica l'integrazione tra sub e gli altri diffusori.

    Infatti e' l'ultima cosa che sono riuscito a risolvere direi ormai definitivamente dopo una lunga lotta e cocenti delusioni, e questo lasciando i filtri del sub completamente disinseriti e con un bass management autocostruito ( non quello del Denon ).

    Neanche a farlo apposta ho risolto completamente proprio quando sono riuscito ad usare ETF ........... ( piu' volte nei post vecchi ho detto che non si riusciva strumentalmente, ma ormai e' acqua passata: bassi controllati e secchi ma dinamici come mai avrei sperato ).

    Aggiungo poi che e' importantissimo settare i delay tra i vari canali con precisione al mS. per compensare le differenze tra i diffusori rispetto al punto di ascolto .

    Saluti
    Marco


    Da quanto ho capito il Rel prevede delle equalizzazioni predefinite in base alla regolazione a scatti del sub, in soldoni:
    adottando un taglio del sub alto, nel caso del Rel il max è 90hz, anche impostando un livello ovviamente più basso permane la presenza di freq. ultrabasse.
    di contro con tagli più bassi, come quello attuale, permane un certo quantitativo di freq. più alte, anche se sulla carta il taglio ha pendenza 12db.

    Ritengo inoltre che vengano adottate delle compressioni alle freq. più basse (tipo dai 30 hz in giù ).

    Insomma con il Rel arrivare a riproduzioni del basso differenti (più ritmico oppure più profondo) riducendo i problemi di integrazione con i diffusori principali.

    Come dicevo permane il dubbio che con la variazione continua della fase si possano ottenere risultati ancora migliori.

    In verità qualche prova l’ho fatta con il processore HT impostando le linee di ritardo a volte sui diffusori principali altre volte sul sub, senza però ottenere risultati di rilievo.

    Saluti.
    Ivan

  7. #142
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    ivan ha scritto:
    Come dicevo permane il dubbio che con la variazione continua della fase si possano ottenere risultati ancora migliori.

    In verità qualche prova l’ho fatta con il processore HT impostando le linee di ritardo a volte sui diffusori principali altre volte sul sub, senza però ottenere risultati di rilievo.

    Saluti.

    Per mia esperienza penso proprio che il problema della fase sia fondamentale, ma sono altrettanto sicuro che tutti i controlli sui sub siano alquanto limitati e/o imprecisi, come pure i bass management di tanti pre decoder.

    Nel mio caso il cocktail vincente l'ho ottenuto cosi' :

    1)Progettando e costruendo il bass management esterno analogico utilizzante filtri p.b. del quarto ordine ( 24dB/ottava ) del tipo Linkwitz-Riley a fase lineare.

    2)Disattivando e non utilizzando assolutamente qualsiasi regolazione sul sub Velodyne ( volume a parte ).

    3)Misurando la risposta del sub con ETF con l'opzione bassa frequenza .

    4)Utilizzando per equalizzare dsp dotati della necessaria precisione e sopratutto potenza di calcolo, essenziali per non introdurre artefatti e non gradite ed irregolari variazioni di fase.

    5)Misurando con meticolosita' i delay dei vari diffusori e impostandoli necessariamente sugli equalizzatori ( farlo piu' a monte non sarebbe servito visto il mixing esterno ).

    Ora finalmente tutto funziona e senza compromessi: il sub e' assolutamente omogeneo con tutti i diffusori, non e' identificabile come posizione ( o meglio si identifica con la cassa che emette le altre frequenze piu' alte dello stesso suono ), ed e' dotato di un'apprezzabile dinamica, segno che e' tutto in fase.

    Saluti
    Marco


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